Dopo la fasediassestamentodegliultimi due anni, le prospettivedicrescitadell'industriafotovoltaicasonooranuovamentepropizie. Le ultimeprognosiprevedonounacrescita del 18 per cento e piùnel 2014. La spintaprovienesoprattuttodalmercatoasiatico, seguitodaquellidell'Americasettentrionale e latina. Anche per ilMedioOriente, ilSudafrica e la Turchiasiintravedonosviluppidina-mici. Accantoaimercaticonsolidati, sullamappa del fotovoltaicofannoora la lorocomparsanuoveregioni. I newcomer possonoapprofittare del know-how e delleesperienze accumulate negliultimianni in Europa in merito a unaintegrazioneintelligenteallarete, allemodalitàdicontrollo e manutenzionedellapotenzainstallata e allesoluzioni per l'accumulodellacorrenteprodotta in eccesso, esigenzaquestaoggimoltoattuale. L'Europadetieneunaposizioneprimariaancheriguardoallosviluppodinuovimodellidi business. In vestedipiattaforma per ilsettorefotovoltaicomondiale con unaportatainternazionaleineguagliata, la Intersolar Europe 2014 supporta lo scambiotraprotagonisti del mercato e interconnettepersoneprovenientidaogniparte del mondo.
Suglisviluppideimercati, glianalisti e le aziendededite a indaginidimercatosonopressochéconcordi, puresistendodifferenziazionispecifiche. La NPDSolarbuzzdi Santa Clara, USA, stimaunarichiestadifotovoltaiconel 2014 pari a 45–55 gigawatt (GW) suscalamondiale, un valorecorrispondente a unacrescita del 29 per cento. I pronosticimenofiduciosi come quelleeffettuatidall’IHS Inc. di Englewood, USA, contemplanoanch'essiunacrescitadi 41 GW, vale a dire dialmenoil 18 per centorispetto al 2013. In primoluogoè la remunerazione per l'energiaimmessa in rete a fungeredafattoretrainante per i mercatiinternazionali del fotovoltaico. Orientata al modellotedesco del ContoEnergia (EEG), essaèstatanelfrattempointrodotta in oltre 60 altripaesi.
Incentivi per ilmercatosulmodellodellaleggetedescasulleenergierinnovabili (EEG)
La remunerazionedell'energiafotovoltaicaimmessa in rete non funge solo da base per un investimentosicuro. I diversiprogramminazionalidiincentivazionedeterminanosoprattutto un favoreggiamentodelleinfrastrutture per le energierinnovabili e un aumentodella quota dicorrente green nelleretididistribuzione. In molticasiessecontribuiscono a regolamentareiltrasferimentodicorrenteelettricaperchédefiniscono con chiarezza i parametridiintegrazioneallarete. In materiadienergia in moltenazionisiassiste a un consapevolespostamentodell'interessedaicombustibilifossili e nucleari verso fontisolari. Considerate le sovvenzionipubbliche in partemoltocospicue a favoredellefontidienergiaconvenzionali, per moltipaesiilfotovoltaicorappresentaunastimolantealternativaanche in termini economici.
Sviluppodinamicodeimercatineipaesisoleggiati
Anche in riferimento ai bandi di concorso pubblici nazionali per nuove centrali e agli accordi per l'acquisto di energia elettrica, i grandi impianti fotovoltaici sono un'alternativa interessante per i governi di tutto il mondo. Già ora l'energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili grava spesso sul bilancio dello stato in misura minore rispetto ai costi per la produzione consueta di energia elettrica, soprattutto nei nuovi mercati del fotovoltaico in paesi con un forte soleggiamento e con un fabbisogno di energia elettrica in rapida espansione come l'Arabia saudita, il Cile o il Sudafrica.
Gli sviluppi positivi su scala globale sono accompagnati da un consolidamento anche del mercato europeo, fatto dovuto specialmente al calo dei prezzi degli impianti. Anche senza le remunerazioni pubbliche la corrente solare in Europa tiene testa di frequente alla concorrenza. Per questo motivo l’Europa resta anche in futuro una delle zone più importanti per il fotovoltaico: l’installazione di 10 GW del 2013 corrisponde al 25 per cento dell’intero mercato planetario. Solarbuzz è dell’opinione che il mercato fotovoltaico europeo sarà interessato nel primo semestre del 2014 da ca. 2,5 GW di nuova potenza installata per trimestre, e prevede una lieve progressione nel secondo semestre. Secondo Solarbuzz, i responsabili della ripresa del settore saranno la Germania, la Gran Bretagna, l’Italia e la Francia.
Intersolar Europe – La piattaforma di scambio internazionale
Molti giovani mercati devono affrontare in futuro nuove sfide per lo sviluppo di modelli di business per la vendita di corrente elettrica solare e di prodotti e sistemi fotovoltaici. Anche in fatto d’integrazione alla rete e di immagazzinamento di energia, molti paesi possono approfittare dell'esperienza europea degli ultimi dieci anni. Nel 2013 la Intersolar Europe ha dato il benvenuto a 50.000 visitatori di oltre 150 paesi e 1.330 espositori di 47 paesi. Anche nel 2014 la più grande fiera del mondo per l’industria del solare è un punto d'incontro internazionale di rango. Fedeli al motto "Connecting Solar Business", la Intersolar Europe unisce le persone, alla fiera stessa così come alla concomitante Intersolar Europe Conference che si svolge dal 2 al 5 giugno 2014. La Intersolar Europe 2014 sisvolgeràdal 4 al 6 giugnopressoilcentrofieristicoMesseMünchen.
Per maggiori informazioni sulla Intersolar Europe, consultare il sito web: www.intersolar.de.
Gli sponsor della Intersolar Europe
La Intersolar Europe è sponsorizzata dalle più autorevoli associazioni industriali di categoria del settore dell’energia solare, quali in esclusiva, l'Associazione tedesca dell'Industria Solare (BSW-Solar), nonché la Società tedesca per l’energia solare (DGS), la Federazione europea dell'Industria Solare Termica (ESTIF), la Società Internazionale per l'Energia Solare (ISES), il gruppo SEMI PV Group e infine la VDMA-PV, ovvero la Piattaforma dei mezzi di produzione del fotovoltaico facente parte dell'Associazione tedesca dei costruttori di macchine e impianti (VDMA). Con il sostegno dell’Associazione europea dell'industria fotovoltaica (EPIA).
La Intersolar
La Intersolar, con esposizioni e conferenze in quattro continenti, è la maggiore fiera internazionale per l'intera industria del solare e i suoi partner. Unisce uomini e aziende di tutto il mondo con l'obiettivo di dare più peso all'energia solare tra le fonti di approvvigionamento energetico.
La Intersolar Europe ha luogo ogni anno presso la Messe München. È la più grande fiera del mondo per l’industria del solare e i suoi partner. Nel 2013 hanno preso parte alla Intersolar Europe 1.292 espositori internazionali e oltre 47.000 visitatori di settore. Intersolar Europe è incentrata sul fotovoltaico, sulle tecniche di produzione fotovoltaica, sugli accumulatori di energia e sul solare termico e, dal momento della sua istituzione, è avanzata a piattaforma di settore più importante a livello internazionale per produttori, fornitori, grossisti, fornitori di servizi e partner. La concomitante Intersolar Europe Conference ha lo scopo di approfondire i temi presentati alla fiera. Nel 2013 oltre 400 relatori e circa 2.000 partecipanti hanno discusso delle attuali tematiche del settore, gettando luce anche sui retroscena degli sviluppi tecnologici e politici dei mercati del solare.
La Intersolar con le fiere e i congressi organizzati in tutto il mondo poggia su un'esperienza di oltre vent'anni. Oltre alla Intersolar Europe, nel 2008 è stata organizzata per la prima volta anche la Intersolar North America, svoltasi a San Francisco, a cui sono seguite la Intersolar India a Mumbai, la Intersolar China a Pechino e la Intersolar South America a San Paolo del Brasile.
La Intersolar Europe è organizzata dalla Solar Promotion GmbH di Pforzheim e dalla FWTM / Freiburg Wirtschaft Touristik und Messe GmbH & Co. KG di Friburgo.
Contatti:
Solar Promotion GmbH | Postfach 100 170 | 75101 Pforzheim
Horst Dufner | Tel.: +49 7231 58598-0 | Fax: +49 7231 58598-28 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La richiestadell’aziendaspeciale“MercatodeifioridellaToscana”èstataresapubblicail 18 novembreduranteun’assemblea a cuieranopresenti circa 200 fraoperatori del mercatoedesponenti del settorefloricolo. Si èfattastrada la convinzionechesenza le operedimanutenzione e messa a normacomplessivadell’immobilesiaimpossibileattirare i cofinanziamentideiprivatiprevistidall’accordo con la RegioneToscana. TropianodiColdiretti ha criticato la Camera dicommerciodiPistoia per non aver finanziatoalcuno studio sulsettorefloricolo.
L’immobiledovrebbeesseremesso a disposizionedellagestione del serviziopubblicodicommercializzazionedeifiori, e quindideglioperatori, per un periodopluriennale. Nel 2013 èstatoraggiuntoilsostanzialepareggiodibilancionellagestione del servizio. Vi sonoprivatidisponibili a investirenell’usodell’immobile, ma solo a frontedicertezzesulsuostatodi salute e sullamessa a normacomplessiva.
Sono i trepunticheconcludonoildocumentoapprovatoil 18 novembre, duranteun’affollataassemblea (oltre 200 persone) deglioperatori del mercatodeifioridiPesciaorganizzatadaMefit (l’aziendaspeciale“MercatodeifioridellaToscana”istituita a inizio 2013 dalComunepesciatino), a cuieranopresentianche i rappresentantidelleorganizzazionidicategoria del settore, fracuiilpresidentediCiaPistoia e ildirettorediColdirettiPistoia. Il documento, redattodall’amministratoreunicodiMefit Franco Baldaccini e daldirettoreFabrizioSalvadorini, saràinoltratoallaRegioneToscana.
Come èemersodurante la pubblicapresentazione del documentoed era giàaffioratodurante la conferenzastampasuidatidibilanciodiMefitdialcunigiorni fa (vedinostroarticolo), ilterzopuntosembraavereimplicazionipiuttostorilevanti. Tantochel’amministratoreBaldaccini ha ipotizzatodi «sollecitare la Regioneaffinchévengavalutatal’opportunità o menodirivederegliaccordisullemodalitàditrasferimentodell’immobile» previstidallaleggeregionale 57/2009 e dallafinanziariaregionale 2012 (66/2011). In sostanza, l’ammissionediMefitèchesenza un impegnopreliminaredellaRegioneToscananellamanutenzionestraordinariadell’immobileilmeccanismo virtuoso dicoinvolgimentodeiprivatinegliinvestimentinecessari per la valorizzazionemultifunzionalesianomoltodifficili, al puntoche i privati in contatto con Mefit non hannoancoravolutomanifestarepubblicamentel’intenzionediinvestire.
Ma l’aspettopiùurgente, come sottolineatoneldocumento e neldibattito con alcunideglioperatori, èquellodelladisponibilitàdell’immobile, cheilComune ha ottenutodallaRegione, proprietariadellastruttura ex Comicent, fino al 31 dicembre 2013. «Solo avendocertezzesulladuratadelladisponibilitàdell’immobile – ha dettoBaldaccinileggendoildocumento – èpossibile lo svolgimentosenzasoluzionidicontinuità del serviziopubblico, predisporrecontrattidisubconcessionediduratapluriennale, consentendo a vecchi e nuovioperatori del mercatod’investire, potendocontareeffettivamente per un periodopluriennalesuglispaziconcessi».
Ma vediamo in sintesicosa dice ildocumento, dopo aver ricordatoillungoperiododiprecarietàche ha caratterizzatoilmercatodeifiori in fasediliquidazionefallimentare. Intantochealcunielementidiprecarietàsonostatisuperatinel 2013: la gestioneèadessoaffidata per un periododitreanni a un soggetto come Mefit, cheassicurail presidio costante e ha delleresponsabilitàsull’andamento del mercato; i contisonostatimessi in ordine e potrebberoaddiritturaavere un piccolo utile a fine anno, come ricordatodaElena Lorenzi, cheèstataamministratoreunicodiMefitfino al 31 ottobre (vediancoranostroarticolo).
Tuttavia, oltreaglieffettidellageneraledepressioneeconomicache ha colpitol’Italia - che ha portato ad un calodelladomandainternadal 2009 incluso ad oggi del 21%, pari a circa 200 miliardi in meno in acquistidibeni e servizi in cinqueanni (Federico Fubini, Repubblica 13 novembre 2013), ndr -, restano i seguentiproblemiirrisolti per ilmercatodeifioridiPescia: glialticostidiproduzione per le aziendeagricole (soprattutto per ilriscaldamentodelleserre), la riduzionedelle merci cheaffluisconosulmercato e ilcalo del numerodeicompratori, le cause pendentidalgiudice del lavoro del personale ex Comicent (vedinostroarticolo), glialticostidigestionedellastruttura del mercatoanche per l’obsolescenzadivariimpianti e, infine, la disponibilità in scadenzadell’immobile. E’ proprio per dare unarisposta a questi due ultimiproblemi, decisivi per ilfuturo del mercatodeifioripesciatino, cheMefitchiede, con questodocumento e con i trepuntisopraricordati, l’aiutodellaRegioneToscana.
Rilanciare la struttura del mercatodeifioridiPescia, conservando al centro la funzionedicommercializzazionedeifiori e dellepiante, ma allargando lo spettrodeisuoiutilizzi a comprenderealtreattivitàquali – tanto per citarnealcuneipotizzate in via non ufficiale – l’organizzazionedieventiculturali e commerciali, unavetrina per i prodottidell’agricoltura locale, a cominciaredalvivaismo e l’olivicoltura, èpossibile? SecondoilsindacodiPesciaRoberta Marchidecisamentesì. «Crediamochequestosettorefloricolo e ancheflorovivaistico – ha dettotral’altronelsuointervento – possaessereancoramoltosignificativo per ilterritorio». Intanto, i datipositividibilanciodiquest’anno, in unafasediprofondacrisi, dimostrano, ha osservato la Marchi, che la struttura a regime puòesseregestitasenzaperdite. Naturalmente, c’èancoramoltoda fare per attuareilprogettodivalorizzazionemultifunzionale. Due condizioninecessarie per andareavantisonoperò la disponibilità a lungoterminedell’immobile e la suamessa in sicurezza.
SandroOrlandini, presidentedellaCiadiPistoia, èintervenutodicendoche «i nostriproduttorisonotuttosommatocontentisualcunimiglioramenti del servizio con la nuovagestione, anche se c’èancoraovviamentemoltoda fare». ComunqueCiaPistoiacredenelmercatodeifioridiPescia. «E’ nostraintenzione – ha aggiunto – ragionare e risolverequestiproblemiinsiemeanche al distrettofloricolo». D’accordosuquest’ultimopuntoVincenzoTropiano, direttorediColdirettiPistoia, anche se ha avutounaindirettapuntapolemicaneiconfrontidiOrlandini, chesiedenella Camera dicommerciodiPistoia, quando ha dettoche tale Camera dicommercio «èpocovicinaalleesigenzedellafloricoltura» e avrebbedovutoaccompagnarequestadelicatafasedecisionalecollegata al regolamentounicodeimercatideifioridiPescia e Viareggio con qualche «studio» tipoquellorealizzatodaLucensesuldistrettofloricolo grazie al contributodalla camera dicommerciodiLucca. La replica diOrlandinisuquestopuntoèarrivata a marginedell'incontro in unanostraintervista.
Passaggio del testimoneda Elena Lorenzi a Franco Baldacciniallaguidadell’aziendaspeciale del comunediPescia“MercatodeifioridellaToscana”. Il tandem Lorenzi – Salvadoriniconsegna, al 31 ottobre 2013, un bilancio in ordine con ricavigiàarrivati a +10% sulconsuntivo 2012. Al nuovoamministratoreunico, spiegailsindacoMarchi, spetteràanche la promozionesulterritoriodell’exComicent. Il direttoretocca la questionedelleoperedimanutenzionestraordinaria e svelaqualesarebbe lo scenario ideale in relazioneall’erogazionedeicontributiregionali. Baldacciniannunciaspazidedicati al vivaismo.
«Vogliamoinformare la cittadinanzasu come abbiamofatto a portarequestarealtà del serviziodicommercializzazionedeifioriall’ingrossoda un deficit importantedibilancio in tempi divacchegrasse ad un bilancio in pareggio in tempi divacchemagre». CosìilsindacodiPescia Roberta Marchi ha riassuntol’esitodeiprimididiecimesidi vita dell’aziendaspecialeMercatodeiFioridellaToscana (Mefit) il 7 novembredurante la conferenzastampa in cuivenivaannunciatoancheilpassaggiodiconsegneda Elena Lorenzi a Franco Baldaccini, ex vicesindacodiPescia, nelruolo (non remunerato) diamministratoreunicodell’azienda.
Sì, perchéquestimesidiattività, ha spiegatoRoberta Marchi, costituivanoancheunasortadisperimentazione per verificare se e come ilserviziopubblicodicommercializzazionedipiante e fioripotesse stare in piedinellastruttura ex Comicentdi via Salvo d’Acquistosenzagravaresulbilanciocomunale. E «la verifica – ha affermatoilsindacolasciando la presentazionedeidatiall’amministratoreuscente e al direttoreFabrizioSalvadorini – ha datoesitipositivi». «Abbiamomantenuto le tariffeinalterate – ha detto -, abbiamofattopulizianelmercatodeifiori, perché era diventatoilmondo del bengodi: chi non pagava, chi entrava ma era ghost, chi entravaquandoglipareva; e non sisapeva a chi eranoaffittati i magazzini, chi pagava la luce e iltelefono, ecc. Ora tuttequestecose non solo sisanno, ma sonoincasellate, e tutti pagano». «Dettoquesto, che mi pare non pocacosa – ha proseguitoilsindaco – guardiamo al futuro con la volontà, che poi non so se sitradurrà in fatti, dipoter fare ancoradipiù, ma intantol’obiettivoprincipale, che era portare un bilancio in pareggio, l’abbiamocentrato».
Adesso, ha aggiunto ilsindaco, «bisogna voltar pagina, perché c’è da fare tutta una serie diattività promozionali per aprirsi all’esterno diPescia, per portare dentro a questomercatoanche nuovi soggetti, altri operatori. Un’attività che non può fare un tecnico. In questo senso la nomina di Franco Baldaccini, che ha già esperienza e nelcomune e nelComicent, riesce ad interpretare meglio questo momento e questa esigenza». «Ho sempre creduto cheilComicent come struttura, l’immobile dove l’azienda speciale esercita le sue funzioni, - ha concluso ilsindaco - sia veramente una ricchezza per un contesto che è molto più ampio di quello diPescia e noi cercheremo di sfruttarlo al massimo. Partendo però dal dato dell’attività di vendita e commercio difiori, perchéanche se nessuno le vede ci sono alcune centinaia di aziende di produttori e commercianti (oltre 700, ndr), e quindi tante famiglie, coinvolte».
Ma ecco, in sintesi, i promettenti risultati di Mefit illustrati da Elena Lorenzi insieme a Fabrizio Salvadorini (vedi anche la scheda sotto). I ricavi, al 31 ottobre 2013, sono saliti a 792 mila euro, circa il 10 per cento in più sul consuntivo del 2012, quando si erano fermati a 715 mila euro. Parallelamente sono stati tagliati un po’ i costi, visto che nel consuntivo dell’anno scorso si era registrata una perdita di circa 100 mila euro. Ciò grazie soprattutto all’acquisto di un software gestionale che ha permesso di non esternalizzare più le funzioni amministrative e contabili e alla riduzione dei costi di telefonia e del servizio di vigilanza interna del mercato. Il bilancio è quindi sostanzialmente già in pareggio.
Grazie all’adozione di una scheda anagrafica per chiunque voglia utilizzare il Mercato dei Fiori della Toscana, iscrivendosi, sono disponibili le “carte di identità” di tutti i soggetti che lo frequentano: numero di registrazione alla camera di commercio, partita Iva, numero di merci prodotte o commercializzate, stima del giro d’affari. Si tratta di 716 ditte, di cui 275 produttori e 360 commercianti, più 50 trasportatori. In base alle stime degli operatori, il volume d’affari annuale dovrebbe attestarsi intorno ai 70 milioni di euro.
Tra le voci di spesa più consistenti e assolutamente da tagliare, è stato messo in evidenza da Lorenzi e Salvadorini, c’è il costo dell’energia elettrica, che è pari a circa 88 mila euro all’anno. E dipende dai vecchi impianti di illuminazione e dalla centrale. Ci vorrebbe un importante intervento di manutenzione straordinaria per risolvere il problema, ma, hanno osservato i due, sarebbe di pertinenza del proprietario dell’immobile, la Regione Toscana. E, senza questo intervento e gli altri che ancora mancano sull’immobile, il Comune non se la sente di acquisirne la proprietà.
Sarà possibile ricevere dalla Regione i fondi (già stanziati) necessari per questo intervento prima del passaggio della proprietà dell’immobile del Mercato dei fiori all’amministrazione comunale?
No, dice Salvadorini, se si continuano a considerare i 9,5 milioni di euro stanziati dalla Regione per il Comune di Pescia (in relazione al passaggio di proprietà) come dei contributi da erogare solo in relazione alla presenza di analoghe cifre offerte da privati. Questi ultimi, infatti, chiosa il direttore di Mefit, «vogliono che la messa a norma sia già stata fatta» prima di investire.
«Bisogna uscire dal cul-de-sac in cui ci troviamo – ha affermato Salvadorini -. La proposta che abbiamo timidamente avanzato alla Regione è in parole povere la seguente: tu hai 9 milioni e mezzo e vuoi che questi fondi siano considerati un contributo da erogare a fronte di altri contributi di privati? Devi prima spenderne una parte, anche cospicua, per mettere a norma l’immobile attraverso i lavori necessari a passare il collaudo statico e ad ottenere il certificato di prevenzione incendi e la conformità degli impianti elettrici. Dopo di che ti rimarranno, poniamo, 4 milioni di euro» e questi potrebbero a quel punto fare da volano per attirare investimenti privati anche molto superiori.
Anche il vicesindaco Oliviero Franceschi ha detto la sua sulle prospettive del Mercato dei fiori. In ottica multifunzionale, Franceschi ha proposto di inserire, nelle ore diurne, la commercializzazione dell’orticoltura locale, che vanta delle eccellenze che potrebbero trarre giovamento da questa vetrina.
Il neo amministratore unico di Mefit, Franco Baldaccini, ha infine annunciato che perseguirà la nuova strada multifunzionale puntando, in aggiunta alla floricoltura, sul «settore del vivaismo», guardando se è possibile «portarlo in quella sede avviando delle collaborazioni». «Poi – ha concluso - cercherò ovviamente di utilizzare questa grande realtà per alcuni eventi di rilievo. Il tutto sempre cercando di arrivare al pareggio di bilancio».
Redazione
Scheda di Mefit: “Il punto sull’attività dell’Azienda al 31 ottobre 2013”
L’Azienda speciale, nuovo soggetto gestore del servizio pubblico, senza perdere di vista l’obiettivo di pareggio del bilancio annuale, si è adoperata per riordinare le varie posizioni degli operatori che fruiscono del mercato.
Gli uffici, utilizzando un nuovo sistema gestionale, hanno elaborato le domande di iscrizione e la documentazione allegata, predisponendo oltre 500 contratti tra sub concessioni e noleggio servizi (74 dei quali sono stati registrati all’Agenzia delle Entrate), emettendo 1300 fatture e protocollando 1000 atti.
Questo modo di lavorare ha portato a definire meglio l’articolazione dei soggetti iscritti al mercato recuperando le posizioni non censite.
Nella sostanza risultano per ora iscritte 716 ditte tra produttori (275), commercianti (360), trasportatori (50 tra abituali ed occasionali) ed altri soggetti extra filiera orto florovivaistica (31) titolari di magazzino, utilizzatori di celle frigo od altro.
Sotto l’aspetto economico dei contratti stipulati, le entrate da sub concessioni risultano pari ad euro 420.000 circa e quelle da noleggio servizi 372.000, importi che al 31 ottobre sono stati incassati per oltre l’80%.
Il bilancio consuntivo 2012 certifica le entrate per sub concessione in euro 376.000 circa e quelle per noleggio servizi in circa 339.800 euro.
Nel 2013 sono state applicate in maniera attenta le tariffe approvate, che sostanzialmente sono le stesse degli anni precedenti. Anche se è bene ricordare l’avvenuta introduzione di tariffe mensili in relazione al costo annuale, distinguendo i mesi di attuale maggior afflusso di prodotto (identificati in febbraio, maggio, giugno, ottobre e dicembre), e di un prezzario giornaliero per produttori e commercianti acquirenti, flessibilità della quale hanno potuto beneficiare gli utilizzatori del servizio pubblico.
Infine si sottolinea il fatto che i soggetti iscritti nella domanda hanno dichiarato il volume d’affari che supponevano di realizzare nel corso del 2013. Da tali dichiarazioni risulta un volume annuale nel mercato stimato in circa 70 milioni di euro.
E’ semprepiùrosa lo zafferanotoscano. L’80% delleaziendeagricolechecoltivanoil Crocus Sativus e produconozafferanosonodirettadadonne. Ma non sitrattadiunaquestionedigusti, generi e tendenze. In un settore, quellodell’agricoltura, dove ilrapportodiimpreseguidatedadonneè 1 su 3, delle circa 100 aziendetoscaneproduttricidizafferano, piùdi 2 su 3, sonorosa. Un elemento non trascurabile in unadellepiùpiccoledellefiliered’eccellenzadellaToscanaagroalimentarecapacedimettere in motooltre1milionedi euro difatturatoall’annocurando con delicatezza e rispettodelletradizioni un prodottoche vale e costa quasi come l’oro. Le Signore delloZafferanosono le grandiprotagonistedellasecondaedizionedellakermesse“Zafferano: Sapori e Saperi”dedicataallaspeziapiùpreziosa in programma a Villa Caruso Berlosguardo, a Lastra a Signa, domani, per tuttoilgiorno.
Promossadall’associazione“ZafferanodelleCollineFiorentine” in collaborazione con Coldiretti, CampagnaAmica, l’AssessoratoallaCultura, Turismo, Commercio e SviluppoEconomico del ComunediLastra a Signa e l’Associazione Villa Caruso, la due giornidellozafferano Made in Tuscany esalta la figura, ma anche le scelteimprenditorialidi figure come Carolina Calonaciche ha decisodicambiareradicalmente la prospettiva del suofuturolasciandoilmondodellamoda e dellapelletteria per dedicarsiallacoltivazionedizafferanoitaliano.
Sarà lei, insiemeallecolleghetoscanedell’Associazione“ZafferanoCollineFiorentine” a guidare i visitatori, per tutta la giornatadidomenica 20 ottobre, pressol’AreaProduttori, i visitatoriedappassionatidentro la fragile artedella“sfioritura”dellozafferano, fondamentalemomentonelciclodiproduzionedellozafferano. A lateredell’attivitàdimostrativa, in cuipotrannocimentarsianche i visitatori, saràallestita la mostrafotografica “Lo ZafferanonellefotodiIeri e Oggi”. Le fotografiesonodi Paolo Formichella, MoniaPiga, MirkoGiovacchini e Sara Maluca.
La kermessededicataallozafferanocelebra e promuove la speziapiùcostosa del mondo. Necessarianellaquotidianità per colorarevestiti, preparareunguenti e profumi, questaparticolarissimaspeziaserviva per tingere le bendeallemummie ma anche per abortire grazie alle sue proprietàemmenagoghe. Trailparco e la Villa i visitatoripotrannoosservare, toccare, partecipare, provare grazie ad unamoltitudinediattività e spazi. Cisarannoun’areabenessere a cura del LaboratorioHurdiFirenze per fornireconsigli e suggerimentisull’utilizzodellozafferanoitaliano per migliorareilnostroaspetto; un’areaartigianale a curadiCNRIBNETsull’utilizzo e la multifunzionalitàdialcunepianteofficinali; un’areadedicataall’impiegodellozafferano in ambitoartistico; un’areadidattica per i bambini; un’areadedicataalledimostrazioniedun’areaadibita al mercatodeiproduttoridiCampagnaAmica. Grande risaltoallozafferano in cucina con un ciclodi show-cooking per imparare, con i grandi chef diVetrinaToscana, alcuneparticolariedoriginalipiatti, oppure, scoprirenuoviabbinamenti con vini e champagne. Tra le curiosità la presentazione del primo gelato e della prima birraprodotta con la base dizafferanodellecollinefiorentine. A completareilpalinsesto un ciclodiconvegnidialtissimoprofilo a cuiparteciperannoesperti del settore, docenti, medici e agricoltoriperparlarediffusamente per esempiodellozafferano come “cura”contro le malattie degenerative della retina e delle sue proprietàorganolettiche e ilsalonedeglizafferano con il test anti-frode. Per tutti i visitatori la possibilitàinoltrediammirare le mostreattualmenteallestiteall’internodella Villa, “Dalla Russia con Amore” e “Gino Bechi” e visitareilMuseo.
L’ingresso è a pagamento (3 euro). Orario di apertura dalle 10.00 alle 19.00. Per saperne dipiùsu orari, ingresso, programma e location vai su www.toscana.coldiretti.it, www.villacaruso.it e www.zafferanodifirenze.it
"Se non siinveste, le città non diventanointelligenti e per garantirci un futuroservonopolitichekeynesianediinvestimento e unoStatochesipongaobiettivialti. Dobbiamogarantireequitàdiaccessoallarete e unauniformediffusionedellenuovetecnologiesututtoilterritorio". Lo ha dettoilpresidentedellaRegioneToscana, Enrico Rossi, intervenendo al dibattitochesiètenuto a Pisa presso la ScuolaNormalenellagiornataconclusivadi Internet Festival 2013, un confrontodedicatoallecittàintelligentisultema "rimodellare la vita dellecittà".
Il suoèstato un intervento in cuiiltemadegliinvestimentièrisuonatopiùvolte, così come quellodellanecessitàdipuntaresuigiovani. Il presidente ha dettoche in Toscanaentro i prossimitreannisidovràriuscire a dare lavoro a 25-30.000 giovanipenaunainevitabiledecadenza.
"La Toscana – ha aggiunto – èpronta per garantirenel 2014 la bandalargada 7 megabit a tutta la popolazione e sistamuovendo per centrarel'obiettivoeuropeo, per assicurareentroil 2020 unaconnessioneda 50 megabit al 100% dellapopolazione e da 100 mega almenoallametàdeicittadini".
Peròilpresidente ha postoanchel'accentosualcunecontraddizioni e alcunifrenipostiall'informatizzazionedeiservizi. Si èdettoinfattipreoccupato per la mancatacatalogazionedellametàdeilibridellaBibliotecaNazionalediFirenze per mancanzadipersonale, così come per ilbloccosostanzialmenteimpostoallatrasmissione per via digitaleaimedicichepotrebberoanalizzarledelleimmaginidegliesamieffettuatineipiccoliospedalitoscani, e anche per la scarsaadesionedeglioperatorituristici al sistemagratuitodiprenotazione online sviluppatodallaRegioneToscana, vuoi per mancanzadiconoscenzeinformaticheche per motivifiscali.
"Il dibattitosullecittàintelligenti – ha conclusoilpresidente Rossi – deveintrecciarsi con quellosullacrisi e noidobbiamochiederciqualetipodisviluppovogliamosenzapensaredipoterricominciareda dove cisiamointerrottinel 2008. E prividiunavisioned'insieme e senzailcontributodecisivodelloStatorischiamodisbandareperchéanche la digitalizzione non puòcheesseregovernata a livellonazionale, così come ho chiesto al ministroTrigiliadi fare".