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- Scritto da Andrea Vitali
Dal 1° aprile 2025 i Giardini La Mortella di Ischia riapriranno le loro porte, offrendo ai visitatori uno spettacolo di fioriture esotiche e panorami mozzafiato. Un giardino che non è solo un’oasi botanica, ma un'opera d'arte vivente, plasmata dall’armonia tra natura e progetto umano, grazie anche al genio del paesaggista Russell Page.

UN GIARDINO DI SUONI E COLORI
Passeggiare tra i viali de La Mortella significa immergersi in un microcosmo vegetale che spazia dalle felci arboree dell’Australia alle ninfee tropicali, dai gelsomini profumati alle magnolie dai fiori cerosi. Il giardino, nato dal sogno di Lady Susana Walton e del marito, il compositore William Walton, è stato concepito come un’esperienza multisensoriale, dove la musica si intreccia con la vegetazione lussureggiante e le viste sulla baia di Forio.
Ma dietro la sua apparente naturalezza c’è il tocco di Russell Page, uno dei più grandi paesaggisti del XX secolo, che aveva il dono di leggere il paesaggio e orchestrarlo con un'armonia quasi musicale. La Mortella ne è un esempio straordinario: il maestro inglese trasformò una roccia vulcanica brulla in un ecosistema rigoglioso, creando livelli e terrazze che assecondano il terreno e amplificano le viste panoramiche.
L’ARTE DEL PAESAGGIO SECONDO PAGE
Russell Page credeva che un giardino dovesse essere progettato come una sinfonia, bilanciando forme, colori e volumi in modo che ogni pianta avesse la sua voce, senza sopraffare l’insieme. A La Mortella, la sua visione si traduce in un’armonia di contrasti tra il verde denso della vegetazione subtropicale e le aperture improvvise che rivelano il mare, tra le fontane nascoste e le grandi distese fiorite.
Questo approccio si ritrova nel suo libro "L’educazione di un giardiniere", dove spiegava che “un giardino ben fatto deve offrire al visitatore una sequenza di sorprese e delizie”. Ed è proprio ciò che si prova a La Mortella, camminando tra il giardino a valle, con le sue piante acquatiche e fioriture rigogliose, e il giardino superiore, dove la macchia mediterranea incontra specie rare e scenari mozzafiato.
UN’ISPIRAZIONE SENZA TEMPO
Oggi i Giardini La Mortella non sono solo un monumento alla bellezza botanica, ma un’eredità viva, mantenuta dalla Fondazione voluta da Lady Walton per preservarli nel tempo. Un luogo che incarna il dialogo tra arte e natura, tra passato e presente, tra la visione di un paesaggista e la crescita spontanea delle piante.
Vuoi approfondire la visione di Russell Page e il suo approccio al paesaggismo?
Leggi il nostro articolo dedicato:
➡️ Russell Page – L’educazione di un giardiniere.
A.V.
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- Scritto da Andrea Vitali
Mutonia, la comunità artistica alle porte di Santarcangelo di Romagna, è un laboratorio creativo a cielo aperto che, dal suo insediamento nei primi anni '90, è diventato un punto di riferimento per il recupero e la trasformazione di materiali di scarto in opere d'arte. La sua esistenza è ora minacciata da una sentenza del Consiglio di Stato, mettendo a rischio un progetto che da oltre trent'anni è simbolo di innovazione e integrazione con il territorio.


Mutonia nasce dall’esperienza della Mutoid Waste Company, collettivo artistico fondato a Londra negli anni ’80 da un gruppo di giovani legati alla scena punk. Il loro lavoro si basa sulla creazione di sculture monumentali e performance realizzate con materiali di recupero. L’arrivo in Italia è legato al Festival Internazionale del Teatro di Santarcangelo, che li ha invitati a presentare le loro opere. Affascinati dal contesto romagnolo, alcuni membri del collettivo decisero di stabilirsi lungo le rive del fiume Marecchia, costruendo un insediamento unico nel suo genere.
A Mutonia si vive seguendo un principio fondamentale: il riuso creativo. Automobili abbandonate, vecchie lamiere, ingranaggi industriali diventano sculture, installazioni e scenografie per eventi. Gli abitanti, artisti e artigiani, si auto-organizzano, lavorano con gallerie e teatri, partecipano a festival e realizzano opere su commissione. L’insediamento, nel tempo, è divenuto una vera e propria attrazione culturale, visitata da appassionati d’arte, studenti e curiosi in cerca di ispirazione.
Il pubblico che frequenta Mutonia è variegato: dai locali che ormai la considerano parte integrante del tessuto cittadino ai turisti attratti dalla sua estetica post-industriale e dalle sue creazioni futuristiche. Studenti d’arte, registi e fotografi trovano in questo luogo un laboratorio aperto dove sperimentare nuove forme di espressione. Anche le scuole visitano la comunità per laboratori e incontri sul tema del riuso e della sostenibilità.
Nonostante il forte legame con la comunità locale e il sostegno dell’amministrazione di Santarcangelo, Mutonia ha spesso dovuto affrontare ostacoli burocratici e resistenze. Il recente pronunciamento del Consiglio di Stato ha messo in discussione la legittimità dell’insediamento, dichiarandolo abusivo e aprendo la strada alla sua demolizione. La sentenza ha generato una mobilitazione a favore degli artisti, con petizioni e manifestazioni per difendere la loro permanenza.
La vicenda solleva interrogativi importanti sul rapporto tra arte, legalità e diritto alla sperimentazione. Mutonia è un esempio di come la creatività possa ridare vita a spazi dimenticati, trasformandoli in centri di cultura e innovazione. La sua possibile chiusura evidenzia le difficoltà di conciliare la libera espressione artistica con le normative urbanistiche.
L’amministrazione comunale di Santarcangelo ha espresso il proprio sostegno alla comunità artistica, impegnandosi a trovare una soluzione che permetta la continuità di Mutonia. La battaglia è ancora aperta, ma una cosa è certa: Mutonia ha dimostrato che un altro modo di vivere e creare è possibile, e il suo spirito innovativo difficilmente potrà essere cancellato da una sentenza.
AnneClaire Budin
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Cresce il settore dei matrimoni internazionali: la Costiera Amalfitana tra le destinazioni più ambite. Il wedding tourism in Italia registra un incremento dell’11%, generando quasi un miliardo di euro.
Il wedding tourism continua a essere un volano per l’economia italiana, con la Campania che si conferma tra le regioni più ambite dagli sposi stranieri nel 2024. Secondo l’ultima ricerca del Centro Studi Turistici di Firenze, pubblicata oggi 20 febbraio 2025 per Italy For Weddings, divisione di Convention Bureau Italia, il Sud Italia ha intercettato il 29,3% della domanda internazionale, con la Costiera Amalfitana tra le location più richieste, al pari di destinazioni iconiche come il Chianti, il Lago di Como e le Langhe.
Nel 2024, il numero di matrimoni di coppie straniere in Italia ha superato le 15mila celebrazioni, con una crescita dell’11% rispetto all’anno precedente e un indotto economico che sfiora il miliardo di euro. La domanda è trainata dagli Stati Uniti, primo mercato di riferimento, seguiti da Giappone ed Emirati Arabi.
La tendenza del momento premia gli “Small o Intimate Wedding” (25,2%), seguiti dalle wedding week (19,8%) e dai green wedding (12,9%). Le location preferite per i ricevimenti restano le ville storiche (23,9%), seguite da residenze d’epoca (13,8%) e borghi caratteristici (12,4%). Parallelamente, aumenta il ricorso ai wedding planner, il cui ruolo è stato determinante nel 46,3% dei matrimoni organizzati.
Secondo Carlotta Ferrari, presidente di Convention Bureau Italia, il successo del wedding tourism italiano è dovuto al connubio tra paesaggi unici, design esclusivo e cultura locale. “L’Italia si conferma destinazione di riferimento per i matrimoni internazionali, grazie a un’offerta unica e alla qualità dell’accoglienza. Il settore continua a crescere e rappresenta una leva strategica per il turismo del Paese”.
Il supporto istituzionale, come quello garantito dal Ministero del Turismo, sarà cruciale per mantenere il posizionamento dell’Italia come meta d’eccellenza nel panorama internazionale del wedding tourism.
A.V.
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Il 20 e 21 febbraio 2025, a Treviso, si terranno le Giornate internazionali di studio sul paesaggio organizzate dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche. Il tema di questa edizione, Sotterraneo/underground, esplora le connessioni invisibili tra natura e uomo. Studiosi di paesaggio, architetti e scienziati analizzeranno il mondo sotterraneo attraverso discipline diverse, con un focus su ecologia, architettura e antropologia.
Ad aprire il programma, il 14 febbraio, una conversazione online con lo scrittore Robert Macfarlane, autore di Underland. Seguiranno interventi di esperti come Matteo Meschiari, Alexandra Arènes, Mariabruna Fabrizi e Fosco Lucarelli. Tra gli eventi speciali, una visita alla Treviso sotterranea e la proiezione del film Il buco di Michelangelo Frammartino.
L'evento è gratuito e si terrà all'Auditorium di Palazzo Bomben, con diretta streaming su YouTube. Info su [sito Fondazione Benetton]. Per info dettagliate https://www.fbsr.it/
Redazione
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- Scritto da Andrea Vitali
Il 25 febbraio 2025, il Floriseum di Sanremo ospiterà un esclusivo seminario intitolato "Arte e Scienza dietro il design Floreale".
Un evento imperdibile per fioristi, wedding planner e professionisti del settore eventi: il seminario su floral design e wedding flowers, tenuto dal Prof. James DelPrince della Mississippi State University (USA), offrirà una panoramica sulle ultime tendenze in tema di composizioni floreali sostenibili, decorazioni per matrimoni ed eventi esclusivi.
Organizzato dal Distretto Florovivaistico della Liguria in collaborazione con ANCEF, l'incontro pone al centro l'innovazione e la sostenibilità nel floral design, un settore sempre più influenzato dalle richieste del mercato wedding e hospitality.
Il programma dell'evento
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Introduzione della dott.ssa Margherita Beruto (ISHS): il ruolo del florovivaismo locale nelle nuove tendenze del floral design.
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Relazione del Prof. James DelPrince: innovazioni, sostenibilità e nuove tecniche nel floral design.
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Dimostrazioni pratiche: realizzazione di composizioni floreali con fiori locali per matrimoni ed eventi esclusivi.
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Tendenze USA: il floral design come valore aggiunto nel settore wedding e hospitality.
Perché partecipare?
Questo seminario rappresenta un'opportunità unica per scoprire tecniche innovative, comprendere le richieste del mercato USA e valorizzare la produzione florovivaistica locale.
Il floral design sostenibile sta diventando un elemento chiave nei matrimoni eco-friendly e negli eventi di lusso. In un settore in continua evoluzione, avere una visione internazionale e conoscere le strategie vincenti adottate negli Stati Uniti può fare la differenza per i professionisti italiani.
Il Distretto Florovivaistico della Liguria, grazie a eventi come questo, punta a rafforzare la connessione tra produttori locali e mercato internazionale, promuovendo il valore delle eccellenze floricole italiane.
Info e registrazioni
Per maggiori dettagli e per iscriversi all'evento, visita la nostra area eventi: Seminario sul Floral Design con James DelPrince..
Redazione
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