Il vivaista

magnolia figo

Il 27-28 agosto nei Paesi Bassi torna la fiera internazionale del florovivaismo Plantarium|Groen-Direkt: oltre 75 novità tra nursery plant e piante ornamentali. Spicca la Magnolia figo ‘# Hedgetag’ per siepi rifiorenti, accanto a nuove selezioni di Buddleja, Hydrangea, Lavanda e altre varietà da vivaismo per l’horticulture europea.

Il Distretto Vivaistico di Pistoia esemplare per il controllo della Pochazia: ieri al CREA OF di Pescia celebrato il format integrato con AVI e CREA. La Pietra: “Modello da replicare ovunque”. Rocchi annuncia 10 milioni dal MASAF per rafforzare il CREA di Firenze. Ferrini: “PistoiaFitoLab in itinere per prevenzione e controllo”.

Il Distretto Vivaistico Ornamentale di Pistoia si conferma modello nazionale di riferimento nella gestione fitosanitaria, grazie all’efficace contenimento della Pochazia shantungensis, insetto fitomizo alieno di origine asiatica che ha compromesso l’export verso il Regno Unito e minacciato la tenuta economica del comparto. L’incontro tecnico-politico tenutosi il 28 giugno presso il CREA Orticoltura e Florovivaismo di Pescia ha celebrato i risultati ottenuti e rilanciato una strategia sistemica fondata sulla collaborazione tra CREA, Distretto e Associazione Vivaisti Italiani (AVI).

Il sottosegretario al MASAF Patrizio La Pietra ha rievocato l’intervento tempestivo avviato durante il G7 di Siracusa a luglio 2024, a seguito della segnalazione di un vivaista pistoiese con 13 camion bloccati alla dogana UK. “Quella crisi – ha affermato – ha innescato una reazione virtuosa. Il modello Pistoia rappresenta oggi un esempio replicabile per contrastare le fitopatie aggravate dai cambiamenti climatici”.

Nel corso dell’incontro, Marco Rocchi, direttore del CREA Difesa e Certificazione, ha annunciato un investimento ministeriale da 10 milioni di euro, destinato al potenziamento del centro di ricerca CREA di Firenze, che diventerà polo d’eccellenza per lo studio di insetti vettori e patogeni emergenti. “È un riconoscimento alla qualità scientifica della nostra filiera vivaistica”, ha evidenziato Rocchi.

Il presidente del Distretto, Francesco Ferrini, ha invece ricordato il ruolo proattivo delle imprese pistoiesi: “Abbiamo attivato un monitoraggio autonomo con sistema informativo condiviso, che evolve oggi nel progetto PistoiaFitoLab, in itinere come laboratorio territoriale per la prevenzione e il controllo fitosanitario”.

I risultati sono confermati dai dati presentati da Leonardo Marianelli (CREA DC), che documentano una riduzione del 90% della presenza di Pochazia nelle aree trattate grazie al contenimento biologico integrato. Contestualmente, è stato illustrato un protocollo operativo di allerta rapida, attualmente in fase di validazione per essere adottato in altri distretti produttivi.

Una vittoria operativa e politica che evidenzia come la cooperazione tra ricerca, istituzioni e imprese possa rafforzare la resilienza del floro-vivaismo italiano sui mercati internazionali.

Andrea Vitali

 
 
crea of pescia

Al CREA di Pescia il 27 giugno in un confronto aperto dal titolo: "Filiera, Ricerca, Istituzioni e Territorio - Fiori Eduli, Fiori per la cosmetica, Il punto di vista delle Imprese"  con il Sottosegretario La Pietra e il mondo della ricerca, impresa e istituzioni

Si terrà venerdì 27 giugno 2025 a partire dalle 16:30, presso il CREA Orticoltura e Florovivaismo (CREA OF) di Pescia, un incontro ad accesso libero che metterà al centro del dibattito la filiera florovivaistica e le sue prospettive di sviluppo. Organizzato con il patrocinio del MASAF, l'evento vedrà la partecipazione del Sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra e dei principali attori del settore vivaistico, della ricerca e della rappresentanza territoriale e nazionale.

La giornata si aprirà alle 16:30 con la registrazione dei partecipanti, seguita dai saluti istituzionali di Daniele Massa, direttore del CREA OF, Andrea Rocchi, presidente CREA, e Riccardo Franchi, sindaco di Pescia. Il programma entra subito nel vivo con un panel dedicato alla minaccia rappresentata dalla Pochazia, insetto alieno che desta forte preoccupazione tra i produttori: ne discuteranno Francesco Ferrini, presidente del Distretto vivaistico di Pistoia, Leonardo Marianelli del CREA Difesa e Certificazione e lo stesso Rocchi.

Al centro dell'evento anche il valore economico e innovativo della floricoltura non convenzionale. Andrea Copetta, ricercatore CREA OF, illustrerà il modello di filiera diffusa dei fiori eduli, settore in crescita per qualità nutraceutiche e gourmet. Seguirà l'intervento di Daniele Massa sul progetto EDEN, finanziato nell’ambito dei Contratti di Filiera, con l’obiettivo di rafforzare il comparto floricolo con ricadute positive su occupazione e export.

Spazio infine a un tema emergente: l'utilizzo dei fiori per la cosmetica. Sul palco, oltre al senatore Renato Ancorotti, anche l’imprenditore Marco Genovese e Giuseppe Nardiello, presidente dell’ITS di Bergamo per le biotecnologie. Il confronto sarà arricchito da un panel con le principali organizzazioni di categoria e distretti territoriali, moderato dalla giornalista Cristina Giannetti, responsabile ufficio stampa CREA.

Pescia si conferma così punto nevralgico del florovivaismo nazionale, pronto a valorizzare le sinergie tra innovazione, territorio e sostenibilità. Un’occasione per rafforzare il dialogo tra ricerca pubblica, mondo produttivo e istituzioni, in linea con le sfide globali del settore primario.

Andrea Vitali

Oltre 5.000 visitatori da 90 Paesi ai FlowerTrials nei Paesi Bassi per scoprire le ultime innovazioni in genetica e piante ornamentali da vaso e da aiuola.
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Si è conclusa con un bilancio positivo l’edizione 2025 dei FlowerTrials, evento di riferimento internazionale per il settore del florovivaismo ornamentale, tenutasi dal 10 al 13 giugno nei distretti floricoli del centro-sud dei Paesi Bassi. Circa 5.000 visitatori professionali, provenienti da oltre 90 Paesi, hanno partecipato a questo appuntamento strategico per l’ibridazione e la promozione di nuove varietà di piante da vaso e da aiuola.
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L’interesse per l’evento si conferma in crescita: in media ogni visitatore ha esplorato sei sedi espositive e incontrato circa 14 espositori, a riprova del crescente valore attribuito alla diversificazione genetica e all’innovazione varietale. Come ha dichiarato Marjolein Kuyucu-Lodder, presidente del comitato FlowerTrials, “dal Brasile all’Australia, dal Canada al Kenya, FlowerTrials si è affermato come evento globale e punto di riferimento per l’intero comparto”. Ben 56 ibridatori hanno presentato le loro novità, molti dei quali con allestimenti ispirati al retail, packaging combinati, presentazioni a forte impatto cromatico e concept di marketing pensati per l’interazione social. Tra i visitatori, forte è stato l’apprezzamento per la possibilità di accedere a una visione complessiva delle tendenze del settore in un solo evento. La prossima edizione è già fissata: settimana 24 del 2026, dal 9 al 12 giugno, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente l’incontro tra genetica, mercato e cultura del verde.

Redazione

ministero agricoltura

"La Toscana è un modello d’eccellenza nelle buone pratiche agronomiche”, ha detto Stefania Saccardi. Visite a Nursery Campus DI Vannucci Piante, Innocenti & Mangoni, Toscana Giaggiolo e Foreste Vallombrosa.

Un’agricoltura innovativa, sostenibile e profondamente radicata nel territorio: è questo il modello toscano che il 18 giugno è stato al centro della visita istituzionale della delegazione del Ministero dell’Agricoltura rumeno, giunta prima a Firenze, nella sede della Presidenza della Regione Toscana, e poi nel cuore del distretto vivaistico ornamentale di Pistoia. L’iniziativa si inserisce negli scambi europei tra reti rurali e amministrazioni, con l’obiettivo di condividere buone pratiche agricole e forestali replicabili. Dopo l’accoglienza ufficiale a Palazzo Sacrati Strozzi da parte della vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi, la delegazione ha visitato il “Nursery Campus” di Vannucci Piante, modello formativo unico per il vivaismo, e ha approfondito il progetto PSR “Autofitoviv”, dedicato alla gestione fitosanitaria sostenibile nei vivai. Le visite sono proseguite alla Innocenti & Mangoni Piante e alla Vannucci Piante che hanno illustrato le strategie aziendali nella prevenzione ambientale e nell’autocontrollo fitosanitario. Il programma prosegue il 19 giugno a Castelfranco Pian di Scò con la cooperativa Toscana Giaggiolo, premiata a Bruxelles per la filiera dell’iris, e si conclude tra le foreste di Vallombrosa con la presentazione del progetto FOR.SA – Foresta Salute del GAL Start, centrato sulla terapia forestale. Un percorso che rafforza il ruolo guida della Toscana nello sviluppo agricolo europeo.

Redazione

A Nairobi la cooperativa olandese ha delineato la propria visione strategica per un hub africano connesso alle reti logistiche europee e un sistema globale più resiliente, aperto e sostenibile.

Nel cuore della fiera IFTEX 2025, svoltasi dal 4 al 6 giugno a Nairobi, Royal FloraHolland ha messo a fuoco non solo le soluzioni digitali ma soprattutto le traiettorie geopolitiche ed economiche che sta seguendo per consolidare la propria leadership nel settore floricolo globale. L’Africa, in particolare Kenya ed Etiopia, è al centro di questa visione: un’area di produzione chiave non solo per quantità e qualità, ma anche per il suo ruolo crescente nella ridefinizione delle rotte e dei tempi della filiera florovivaistica internazionale.

Il progetto strategico illustrato da Royal FloraHolland prevede un sistema integrato che supera il modello tradizionale delle aste come unico fulcro delle transazioni. La cooperativa olandese punta a una filiera accorciata, in cui ogni produttore, anche nei paesi emergenti, possa connettersi direttamente con acquirenti internazionali, gestendo vendita e logistica in modo autonomo. Le aste, da canale commerciale primario, si trasformano così in infrastrutture logistiche e di supporto, accelerando le operazioni ma senza più mediare l’intero flusso commerciale.

A Nairobi, l’incontro organizzato da RFH con il Segretario di Stato keniota per il Commercio e gli stakeholder locali ha posto le basi per affrontare una delle principali sfide: la capacità del trasporto aereo. La cooperativa ha sottolineato la necessità di aprire il mercato a nuove compagnie, aumentare lo spazio cargo e garantire frequenze adeguate per sostenere un commercio internazionale sempre più time-sensitive. Il Kenya, da parte sua, si è mostrato pronto ad accompagnare questa transizione con politiche dedicate.

L’interesse strategico verso nuovi mercati di sbocco, come il Medio Oriente, conferma l’intenzione di Royal FloraHolland di diversificare la domanda e ridurre la dipendenza dall’Europa occidentale, creando nuove sinergie tra continenti. La sostenibilità, infine, è la cornice dichiarata di ogni scelta: la filiera floricola, secondo RFH, deve essere ripensata per resistere a shock ambientali, logistici e geopolitici, e il modello africano, se sostenuto, può diventare un pilastro della floricoltura globale del futuro.

Con questa visione, Royal FloraHolland rilancia il proprio ruolo non più solo come mercato, ma come infrastruttura strategica al servizio dell’intera catena del valore florovivaistica, puntando su cooperazione internazionale, investimenti strutturali e nuove alleanze globali.

Redazione