Il vivaista

ph: Caroline Planque
Nel cuore della battaglia contro il cambiamento climatico, il settore vivaistico si erge come un protagonista chiave, contribuendo significativamente alla lotta per un futuro più sostenibile. Il portale Alberitalia.it ha introdotto un innovativo strumento, il ContaCarbonio.
https://www.alberitalia.it/contiamo/contacarbonio.html che consente di calcolare l'impronta di CO2 associata alla realizzazione delle piantagioni. Questo modello automatizzato apre nuove prospettive per il settore vivaistico, enfatizzando il suo ruolo cruciale nella sequestrazione del carbonio e nella mitigazione degli effetti del riscaldamento globale.



La Misura dell'Impegno Verde. Il ContaCarbonio di Alberitalia.it offre una visione che pare dettagliata delle emissioni generate dalle diverse operazioni colturali, dalla lavorazione del terreno all'installazione di shelter, fornendo una valutazione precisa dell'impronta di carbonio di ogni progetto di piantagione. Questo strumento rappresenta un passo avanti significativo per i professionisti del settore, consentendo loro di quantificare e, quindi, ridurre le emissioni di CO2 legate alle loro attività. Un Modello per il Futuro? Utilizzando dati specifici sulle operazioni colturali, il ContaCarbonio permette di identificare le pratiche più impattanti e di esplorare alternative più sostenibili. Ad esempio, la scelta tra l'utilizzo di pacciamatura biodegradabile rispetto a quella plastica può fare una grande differenza in termini di emissioni di carbonio, promuovendo pratiche che non solo proteggono l'ambiente ma ne migliorano anche la qualità.
Le implicazioni per il Settore Vivaistico. L'introduzione di strumenti come il ContaCarbonio sottolinea l'importanza del vivaismo, offrendo ai vivaisti la possibilità di diventare leader nella lotta al cambiamento climatico, attraverso la scelta di specie vegetali adatte, pratiche colturali a basso impatto e strategie di gestione sostenibile delle foreste. Inoltre, il modello automatizzato aiuta a sensibilizzare sull'importanza della biodiversità e sul ruolo vitale delle piante nella cattura del CO2, incentivando così l'adozione di pratiche più rispettose dell'ambiente. In prati la capacità di misurare l'impatto ambientale delle piantagioni è fondamentale per promuovere un'etica di sostenibilità all'interno del settore vivaistico. Attraverso l'utilizzo del ContaCarbonio, i vivaisti possono non solo migliorare la propria impronta ecologica ma anche contribuire attivamente alla creazione di un patrimonio verde più ricco e resiliente. Questo strumento rappresenta un esempio concreto di come la tecnologia possa supportare pratiche sostenibili, guidando il settore verso un futuro in cui ogni pianta conta nella lotta al cambiamento climatico. La rivoluzione verde nel settore vivaistico non è solo una questione di crescita delle piante ma di crescita della consapevolezza ambientale. Con strumenti come il ContaCarbonio, il vivaismo si conferma come un settore all'avanguardia nella promozione di un futuro sostenibile, sottolineando l'importanza di ogni singola azione nel grande schema della salute del nostro pianeta.

Redazione

Intesa Sanpaolo, nel 2023, ha dichiarato Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, supera gli obiettivi del Piano d'Impresa 2025, registrando un utile netto record di 7,7 miliardi. Annuncia investimenti in tecnologia e progetti sociali, prevedendo un utile netto oltre 8 miliardi per i prossimi anni.

 
Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa SanpaoloIntesa Sanpaolo dichiara: abbiamoha ottenuto risultati che superano le aspettative prefissate per il termine del 2025, rivelando la solidità e l'efficacia del suo modello di business. Grazie alla leadership consolidata nelle divisioni commerciali, alla forte componente di Wealth Management and Protection, all'avanzata offerta digitale, alla gestione efficiente delle attività internazionali e alla politica di "Zero NPL", la banca ha raggiunto un utile netto di 7,7 miliardi di euro, il migliore nella sua storia. Questo risultato, arricchito dagli investimenti nel sociale, prefigura un utile netto vicino agli 8 miliardi di euro.
Per il 2024 e il 2025, Intesa Sanpaolo prevede di mantenere una traiettoria di crescita, con un utile netto che si prevede supererà gli 8 miliardi di euro. Inoltre, la banca ha annunciato una proposta di dividendi di 5,4 miliardi di euro e un piano di buyback che verrà avviato a giugno 2024, previa approvazione. Queste azioni dimostrano il forte impegno di Intesa Sanpaolo verso i suoi azionisti e il contributo significativo al bilancio pubblico, con imposte dirette e indirette per 4,6 miliardi di euro nel 2023.
La strategia di Intesa Sanpaolo non si limita al successo finanziario ma si estende a un impegno concreto per la coesione sociale del Paese. Con un investimento di 1,5 miliardi di euro entro il 2027, la banca supporta il principale progetto di coesione sociale in Italia, promuovendo una società più equa. Questo impegno è sostenuto da 100mila persone che compongono la comunità di Intesa Sanpaolo, dimostrando il ruolo della banca come istituzione al servizio del Paese.
Nel contesto di un incremento del costo della vita, Intesa Sanpaolo ha guidato l'iniziativa per un nuovo contratto nazionale che prevede significativi aumenti retributivi, confermando la tutela dell'occupazione come priorità assoluta. La banca pone al centro delle sue strategie la fiducia e le esigenze dei clienti, investendo in innovazione tecnologica per una crescita sostenibile. Tra i progetti di spicco, vi sono la piattaforma tecnologica nativa cloud isytech, la banca digitale isybank, e Fideuram Direct per il Wealth Management digitale.
L'approccio di Intesa Sanpaolo alla crescita dei ricavi si basa sul Wealth Management, Protection & Advisory, sfruttando un patrimonio finanziario della clientela di 1.300 miliardi di euro e un'offerta digitale all'avanguardia. La qualità professionale e l'impegno delle persone di Intesa Sanpaolo sono riconosciuti come fattori determinanti per il successo della banca, che si posiziona ai vertici del settore in Europa, contribuendo alla crescita economica e alla realizzazione di una società più inclusiva.
 
Redazione
formazione sull'uso dei prodotti fitosanitari nel florovivaismo

Il 23 gennaio a Pistoia l’unità Prevenzione Igiene Sicurezza Luoghi di Lavoro della USL Toscana Centro organizza, nell’ambito del Piano mirato di prevenzione in agricoltura PP7, un evento formativo sull’uso dei fitofarmaci per i vivaisti del Distretto di Pistoia, ma aperto anche ai floricoltori della provincia e a tutti i soggetti coinvolti nella filiera florovivaistica. Il programma della giornata.

 
«Questa giornata di formazione, che rientra nel Piano mirato di prevenzione in agricoltura PP7 previsto dalla Regione Toscana e da noi attuato, sarà l’occasione per presentare anche alcuni primi punti fermi o criteri di riferimento alla base delle linee guida sul corretto uso dei fitofarmaci nei vivai che saranno prossimamente redatte».
Lo ha annunciato al Vivaista il responsabile dell’unità funzionale Prevenzione Igiene Sicurezza Luoghi di Lavoro dell’Azienda USL Toscana Centro, Pier Luigi Faina, nel presentare il corso in programma martedì 23 gennaio 2024, dalle ore 9 alle ore 17, presso la sala Lupi dell’Ospedale di San Jacopo a Pistoia, con il titolo “Piano Mirato di Prevenzione in Agricoltura PP7 – Prodotti Fitosanitari nel Florovivaismo”. 
Si tratta di un evento formativo organizzato dall’ufficio guidato da Faina - nell'ambito del suddetto Piano di prevenzione PP7 (vedi) - che è rivolto in primo luogo ai vivaisti del Distretto Vivaistico Ornamentale di Pistoia, ma che è aperto anche ai floricoltori e a tutti i florovivaisti della provincia pistoiese, oltre che agli operatori professionali coinvolti a vario titolo lungo la filiera florovivaistica: dalle associazioni di categoria agricole e del commercio fino ai sindacati. 
L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
 
Programma
Mattina:
- ore 9             Iscrizione al corso
- ore 9,20        Saluti e introduzione
Relazioni
- ore 9,30        Valutazione del contesto del nostro territorio (Dr Barbani)
- ore 10,15      Valutazione del rischio chimico da uso di prodotti fitosanitari (Dr Nerozzi)
- ore 11           Fasi successive alla valutazione: misure e algoritmi di livello II (Dr Fioravanti)
- ore 11,45      Analisi dei questionari anonimi inviati: esame delle possibili criticità (Dr Danesi)
- ore 12,15      Sistemi di mobilità e distribuzione (Dr Danesi)
- ore 12,45      Procedure di lavoro e Dpi (Dr Resta)
- ore 13,30      Chiusura della sezione della mattina e pausa pranzo
Pomeriggio:
- ore 14,30      Impatto ambientale: acque profonde e superficiali (D.ssa Merlo)
- ore 15,15      Intervento medico competente: esperienze sul campo (Dr Montalti)
- ore 15,45      Sorveglianza sanitaria in agricoltura (Dr Faina)
- ore 16,15     Chiusura della sezione del pomeriggio ed eventuali contributi di Rls (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) e Rspp (Responsabili Servizi di prevenzione e protezione) 
- ore 17           Fine lavori
 

Redazione

Il 18 gennaio, al 110° anniversario della Scuola di Agraria di Firenze, tavola rotonda su “Prospettive della formazione e occupazione in Agraria”. Fra i relatori Alberto Giuntoli, membro del Comitato per il verde pubblico del Mase, la comandante dei Carabinieri forestali della Toscana Marina Marinelli e Stefano Santarelli, ceo del Consorzio Re-Cord e direttore del GAL Start. Come partecipare.

 

Dal 1914 al 2024: la Scuola di Agraria di Firenze compie quest’anno 110 anni e per celebrare il traguardo organizza una giornata di riflessione sul proprio ruolo nel segno dello slogan «il futuro è nell’agrAria – l’habitat della conoscenza».

La celebrazione dell’anniversario avverrà giovedì 18 gennaio, nella sede della Scuola presso piazzale delle Cascine n. 18, a partire dalle ore 9,30. Al centro dell’evento vi sarà la tavola rotonda sulle “Prospettive attuali e future della formazione e occupazione in Agraria”, ma sono previsti anche allestimenti di alcuni spazi della Biblioteca per la presentazione di materiale storico e archivistico e di volumi antichi di pregio e, nel primo pomeriggio, due visite guidate nei locali storici della Palazzina reale e nel parco delle Cascine.

Dopo i saluti istituzionali, è in programma, dalle 10 alle 10,45, la presentazione dell’attività della Scuola da parte dei presidenti delle Commissioni “Didattica”, “Ricerca”, “Terza missione” e “Internazionalizzazione”.

Poi, dalle 10,45 alle 12,30, si svolgerà la tavola rotonda con i seguenti relatori:

  • • Andrea Gennai, direttore F.F. Parco Nazionale Foreste Casentinesi Monte Falterona Campigna;
  • • Alberto Giuntoli, membro del Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico del Ministero dell’Ambiente e  della Sicurezza Energetica (Mase);
  • • Bernardo Gozzini, amministratore unico del Consorzio LaMMA-CNR;
  • • Marina Marinelli, Comandante dei Carabinieri Forestali della Toscana;
  • • Vincenzo Mirabile, direttore Innovazione, Ricerca & Sviluppo Gelato della Sammontana SpA;
  • • Riccardo Negrini, direttore tecnico dell’Associazione Italiana Allevatori;
  • • Sara Pontremolesi, enologa presso il Marchese Antinori SpA;
  • • Stefano Santarelli, amministratore Delegato Consorzio Re-Cord e Direttore Generale GAL Start;
  • • Federico Vecchioni, amministratore delegato BF SpA (Bonifiche Ferraresi).

Seguirà, dalle 12,30 alle 13,00, la “Presentazione Alumni di Agraria a Firenze.

Infine, alle 13, conclusioni e pausa pranzo. Mentre alle 14,30 avranno inizio le visite guidate nei locali storici della Palazzina reale e nel parco delle Cascine. Per partecipare all’evento compilare l’apposito modulo presente qua.


Redazione

Pesaro, la Capitale della Cultura 2024, annuncia che inaugurerà nel 2024 il primo Parco della Salute in Italia. Il progetto innovativo, frutto della collaborazione tra il Comune di Pesaro, Confagricoltura, Assoverde, Képos e Fondazione AlberItalia, mira a migliorare il benessere psico-fisico cittadino attraverso aree verdi certificate.

 

Pesaro, la città riconosciuta come Capitale della Cultura 2024, compie un passo rivoluzionario nella promozione della salute pubblica e della sostenibilità ambientale con l'inaugurazione del primo Parco della Salute certificato in Italia. La firma del protocollo d'intesa tra il Comune di Pesaro, Confagricoltura, Assoverde – Associazione Italiana Costruttori del Verde, Képos – Libro Bianco del Verde Aps e Fondazione AlberItalia ha dato il via a questo progetto all'avanguardia. Questo parco, che esemplifica l'importanza di integrare ampie aree verdi in contesti urbani per contrastare l'inquinamento e migliorare la salute, nasce dalla visione condivisa di riportare la natura nelle nostre città e preservare le aree verdi esistenti. Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, sottolinea l'obiettivo di offrire luoghi verdi certificati, che siano "a misura di quartiere e di persone", contribuendo significativamente al benessere degli abitanti.

Maria Rosa Conti, assessora alla Sostenibilità di Pesaro, descrive il Parco della Salute "al Miralfiore" come un elemento chiave di Pesaro 2024. Questa area, accessibile a tutti, includerà spazi dedicati al pensiero, alla meditazione e al silenzio, oltre a vari elementi naturali che favoriscono la biodiversità. Il progetto si inserisce nella strategia FEVer - Funzioni Ecologiche del Verde, promossa dall'Amministrazione di Pesaro.

Rosi Sgaravatti, presidente di Assoverde, evidenzia la collaborazione multidisciplinare alla base del progetto, che unisce esperti di diverse aree - dagli agronomi agli architetti del paesaggio, dai medici agli psicologi. Questo approccio ha permesso di sviluppare indicatori concreti per la realizzazione di questi spazi urbani, mirati a migliorare la qualità della vita e a rispondere alle sfide ambientali contemporanee.

Fabio Salbitano, presidente del Comitato scientifico di Fondazione AlberItalia, rileva l'importanza della presenza di elementi naturali nelle aree urbane per la salute e il benessere delle comunità. Il Parco della Salute di Pesaro rappresenta un'attuazione pratica di questa visione, offrendo un contributo significativo al miglioramento della salute pubblica attraverso l'integrazione della natura nelle città. Francesco Maccazzola, presidente di Képos, auspica che il Parco della Salute di Pesaro funga da modello per altri progetti simili, promuovendo una visione olistica dell'ambiente che possa stimolare un "neorinascimento" urbano. Questo progetto è un esempio di come un approccio culturale nuovo e multidisciplinare possa trasformare le nostre città, rendendole più verdi, sane e vivibili.

 

Redazione

Alessandro Michelucci presidente dell'Associazione vivaisti italiani

All’assemblea del 18 dicembre il presidente dell’Associazione vivaisti italiani (Avi) Alessandro Michelucci ha annunciato l’avvio della procedura d’ingresso nell’Ena, l’associazione europea dei vivaisti. Nel preventivo 2024 dell’associazione, approvato all’unanimità, a bilancio entrate da sponsor per 80.000 € e da quote sociali per 52.000 €. Sull’andamento del vivaismo pistoiese nel 2023 Michelucci ha detto che «l’anno, iniziato bene, termina con vendite in calo del 2% circa in valore, pari al -7/8% di volumi di piante vendute». Interventi del presidente del Distretto vivaistico Ferrini, dell’assessore al vivaismo Sgueglia e del consigliere regionale Niccolai. LeoneAssicura ha illustrato l’ampia gamma di prodotti assicurativi e servizi per i vivaisti conseguenti all’unione delle due agenzie pistoiesi di Generali, fra cui una forma di protezione contro i furti di piante in pieno campo. La cooperativa Agribios, partner per il riuso degli scarti agricoli, che sarà coinvolta pure come base logistica dei “piccoli” nel progetto di riciclo dei vasi con Revet, ha presentato il suo Bilancio Sociale.

 
«Il 2023 era partito bene per il vivaismo pistoiese, poi c’è stata un po’ di flessione verso la fine dell’anno. Siamo sotto di circa un -2% rispetto al 2022 come valore delle vendite, ma se si tiene conto dell’inflazione siamo a un calo dei volumi di piante vendute pari a -7/8%. Quindi è il momento per il nostro settore di fare squadra, di non aver paura ma di non sentirsi appagati: dobbiamo mordere di più, andare sui mercati più agguerriti e speriamo che sia un bel 2024, specialmente nella primavera, che darà lo slancio a tutta la stagione».
È quanto dichiarato da Alessandro Michelucci, presidente dell’Associazione vivaisti italiani (Avi), soggetto referente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, al termine dell’assemblea ordinaria di ieri a Villa Cappugi. Assemblea in cui è stato approvato all’unanimità il bilancio preventivo di cassa 2024 e in cui Michelucci ha annunciato che Avi ha avviato la procedura d’ingresso in Ena – European Nurserystock Association, l’associazione che riunisce e rappresenta i vivaisti europei, candidando come proprio rappresentante Alessandro Mangoni: «un vivaista autorevole che ha la massima stima di tutto il comparto e che potrà far sentire la nostra voce a livello europeo». La votazione della sua candidatura in seno all’Ena, ha spiegato il presidente di Avi, avverrà a fine gennaio 2024 nell’ambito della fiera di settore Ipm Essen.
«Da quando sono entrato in carica – ha detto nella sua relazione Michelucci, diventato presidente di Avi lo scorso giugno - sono stati 6 mesi molto intensi. Abbiamo iniziato subito con la creazione della società per la gestione del Laboratorio di autocontrollo fitosanitario “Pistoia Fitolab”, che ci consentirà di vendere le nostre piante con una certificazione della loro buona salute. Poi ci sono stati vari incontri con le autorità di Distretto per il progetto di un “acquedotto verde” per l’approvvigionamento idrico, che dovrebbe portare le acque reflue depurate dell’impianto di San Colombano nella nostra piana ai vivai: il nostro referente tecnico per il progetto è Lorenzo Vagaggini, a cui si affiancheranno i tecnici delle associazioni di categoria». 
Nel frattempo, ha proseguito Michelucci, «c’è stato un susseguirsi di incontri per creare una filiera di riciclo della plastica con Revet, che da una parte ci garantisce la creazione di un vaso riciclato e riciclabile derivante dalla nostra produzione e dall’altro ci permetterà di non pagare il contributo ambientale Conai sui vasi in plastica. L’accordo, in dirittura d’arrivo, prevede che i vivaisti raccolgano i tubi di polietilene per l’irrigazione e i vasi rotti. I grandi produttori avranno i propri cassoni di raccolta, mentre i piccoli li conferiranno presso Agribios, la cooperativa che tratta gli scarti agricoli delle aziende vivaistiche pistoiesi. Revet li raccoglierà e tratterà a Pontedera ricavandoci un polimero da cui nasceranno nuovi vasi in plastica riciclata con certificato di sostenibilità». Questa filiera corta dei vasi riciclati mostra l’attenzione di Avi per l’ambiente ma anche per la competitività, perché, come spiegato da Michelucci, «è anche un po’ il mercato che ce lo chiede». «L’Olanda e il Belgio, che sono i nostri maggiori concorrenti – ha detto - sono già attivi su queste filiere e quindi anche noi dobbiamo organizzarci. A tal proposito colgo l’occasione per suggerire ai vivaisti che non l’hanno ancora fatto di associarsi ed entrare nella filiera». 
Michelucci ha concluso la relazione ricordando che i vivaisti pistoiesi sono in attesa del bando nazionale del Pnrr sui contratti di distretto, che potrebbe consentire ulteriori importanti investimenti in innovazione e sostenibilità energetica e non solo. 
Anche il vice presidente Gilberto Stanghini, nel suo breve intervento dopo il presidente, ha fatto un appello alla partecipazione dei vivaisti. In questo caso con riferimento al consorzio Pistoia Fitolab che dovrà gestire il Laboratorio di autocontrollo fitosanitario e che rappresenterà un ulteriore passo in avanti per l’immagine delle piante prodotte nel Distretto vivaistico di Pistoia.
Poi è stato presentato e votato il “Bilancio preventivo di cassa 2024” di Avi, associazione che a fine 2023 conta 220 soci vivaisti, la gran parte con sede nella provincia pistoiese e soprattutto nel Distretto vivaistico ornamentale. Come illustrato dal revisore dei conti Paola Fanti, nel preventivo, in cui sono state messe a bilancio uscite ed entrate (a pareggio) pari a 132 mila euro, le voci di entrata sono due: 52 mila euro dalle quote associative e 80 mila euro di ricavi per sponsorizzazioni. Sul fronte spese, da segnalare 12.400 euro per il mutuo acceso per l’acquisto della sede e 71.600 euro per le attività di divulgazione, promozione e ricerca per il settore. Non è stato preso in considerazione il progetto di distretto per il Pnrr perché «in assenza dei bandi non è possibile fare previsioni attendibili». Il Bilancio è stato approvato all’unanimità.
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Nel suo intervento, il presidente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia prof. Francesco Ferrini, dopo aver riassunto tutto il lavoro sin qui svolto, che ha consentito di «mettere le basi per diversi progetti, alcuni a breve-medio termine e altri a lungo termine, che faranno crescere il Distretto non solo dal punto di vista produttivo ma anche per il ruolo sociale nel territorio», ha concluso ribadendo che ad oggi «non c’è nessun distretto con una così ampia varietà e quantità di piante». A seguire, l’assessore al vivaismo del Comune di Pistoia Gabriele Sgueglia ha sottolineato l’importanza di incontri e dibattiti di alto livello come quelli organizzati di recente a Pistoia con l’impegno attivo del Comune, fra cui l’ultimo con il ministro dell’agricoltura Lollobrigida, perché «spesso da fuori, altrimenti, non ci si rende conto di che cosa sia effettivamente il nostro Distretto e quale sia il suo peso». Mentre il consigliere regionale Marco Niccolai, richiamando la recente alluvione, ha ricordato che «la Regione Toscana ha chiesto e ottenuto di sbloccare 7 milioni di euro per le attività agricole colpite» e che nel suo rapporto inviato al Governo la provincia pistoiese risulta al primo posto per numero di aziende ed ettari colpiti. Inoltre ha ribadito l’importanza dei sostegni ai progetti di distretto che premiano le aziende che si mettono insieme.
Gli agenti di LeoneAssicura spa, frutto della recente unione delle due agenzie storiche di Pistoia di Assicurazioni Generali spa, hanno illustrato ai vivaisti l’ampliamento della gamma di prodotti assicurativi e del numero di agenti specializzati nei servizi per il comparto conseguenti a tale fusione. In particolare Fabrizio Gai, dopo aver riassunto le caratteristiche di alcune polizze ripensate per il vivaismo, ha fatto cenno anche a clausole ad hoc per i furti nei vivai delle piante coltivate in pieno campo. Mentre Alessandro Di Franco si è soffermato sul cosiddetto “welfare aziendale” e ad esempio sulle tutele in previsione di eventuale perdita di autosufficienza. 
Infine la vice presidente Beatrice Bettini e il manager Manuel Sbriglione di MoCa Future Designers, spin-off dell’Università di Firenze specializzata nel trasferimento dei risultati della ricerca scientifica, hanno presentato la pubblicazione del Bilancio Sociale della cooperativa agricola Agribios, partner di Avi per il riuso degli scarti agricoli del Distretto vivaistico. Nelle loro relazioni è stato messo in luce come il modo in cui Agribios ha adottato il bilancio sociale, che comporta di per sé grande trasparenza dei processi organizzativi, la ponga all'avanguardia nel settore agricolo.
 

Redazione