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«La fase di uscita dalla pandemia rappresenta una svolta per l’agricoltura come per tutta l’economia: una sfida ricca di opportunità per gli agricoltori, grazie in primis (ma non solo) al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in tutte le sue articolazioni, ma anche un test sul grado di maturità e modernità del settore primario, dalle aziende agricole più piccole a quelle più strutturate, sino alle associazioni di categoria che le assistono. I tempi sono stretti e chi arriverà impreparato all’appuntamento, senza progetti all’altezza e presentati in forma ineccepibile, in piena conformità alle complesse normative e procedure, non potrà cogliere questa irripetibile occasione di sviluppo. Inoltre l’aumento improvviso che tutte le materie prime hanno subito impone un controllo dei centri di costo che i sistemi contabilità aziendali devono monitorare con grande attenzione».
A spiegarlo è il direttore di Confagricoltura Pistoia Daniele Lombardi, che, introducendo i servizi offerti dal suo dinamico e qualificato team di tecnici e consulenti, sottolinea: «ci apprestiamo ad affrontare una corsa contro il tempo da giocare con regole che impongono aziende efficienti da un punto di vista amministrativo e finanziario, che in Confagricoltura fortunatamente è la normalità, grazie anche al supporto dei nostri specialisti amministrativi, contabili, fiscali e finanziari, tutti di prim’ordine e dotati di software gestionali di ultima generazione, che lavorano anche da remoto e su tutti i device». «Siamo pienamente consapevoli – continua Lombardi - del ruolo strategico che l’agricoltura, con tutte le sue filiere, a cominciare dal vivaismo e dal comparto forestale, avrà in questa fase di transizione ecologica e di lotta contro i cambiamenti climatici. E stiamo sensibilizzando su questi temi le aziende di tutti i comparti agricoli con i nostri tecnici, perché l’ecosostenibilità dovrà essere tenuta in considerazione in ogni scelta aziendale».
La prima sfida in questa fase è quella della progettualità. Per partecipare tempestivamente ai bandi e cogliere le opportunità di finanziamento che si presenteranno tramite Pid (Progetti integrati di distretto) e Pif (Progetti integrati di filiera), ma anche in altri capitoli del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) o nei bandi per i giovani, compresi quelli di Ismea per l’avvicendamento e la continuità aziendale. Perché anche quello del ricambio generazionale e della formazione di manodopera agricola e tecnici al passo coi tempi è un tema centrale. Ma Confagricoltura Pistoia tiene d’occhio pure le opportunità della Sabatini e tante altre facilitazioni e opportunità. Tutto ciò con una task force specializzata su bandi e progetti in grado di gestire la complessità procedurale.
«Il nostro servizio tecnico – aggiunge Lombardi - oltre a padroneggiare la normativa macchine e sicurezza sui luoghi di lavoro è sempre in prima linea, a stretto contatto con il Servizio Fitosanitario Regionale, per supportare le aziende su ogni questione legata alla prevenzione delle fitopatie. Molto apprezzato a questo proposito è ad esempio il nostro sistema di monitoraggio della mosca olearia. E un vero e proprio punto di forza è il nostro gruppo di lavoro sulle certificazioni: siamo in grado di gestire tutte le certificazioni esistenti, incluse quelle sul biologico». Inoltre, precisa Lombardi: «il prezzo della nostra assistenza è chiavi in mano, a rate mensili concordate. Un socio a inizio anno sa perfettamente quanto pagherà ogni mese».
Gli associati di Confagricoltura Pistoia sono aggiornati costantemente su tutte le novità tecnico-agronomiche, normative, sindacali, commerciali, fiscali, finanziarie ecc. da un sito web che invia newsletter al data base dei soci e che è dotato di chat box WhatsApp instantanea.
Redazione
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- Scritto da Andrea Vitali
L’azienda Puntouno, che importa e commercializza prodotti decorativi, è nata nel contesto della floricoltura di Pescia come fornitore di articoli per fioristi, ma si è allargata a tutta la decorazione da interno (dai fiori artificiali fino al «mobilio soft», come dice il titolare Andrea Salani qui intervistato) con sconfinamenti nell’outdoor: vasi per piante da esterno e piccole decorazioni. Cruciali il comparto wedding grazie alla sede toscana e in generale la ricerca su stile e tendenze internazionali. Da inizio pandemia avviato l’ingrosso online www.puntouno.it, che nel 2021 è cresciuto a tre cifre e ha consentito di allargare la clientela in tutta Italia.
Articoli per fioristi e per allestimenti di ristoranti, alberghi e altri locali, inclusi i contenitori e vasi anche da esterno. Con due specializzazioni in massima evidenza: il wedding e i fiori secchi e stabilizzati. Ma anche le soluzioni per le vetrine, le decorazioni per la tavola e tutto l’home decor, le confezioni o packaging.
Può essere riassunta così, dopo una visita al nuovo sito web con funzione di ingrosso online, la vasta gamma di prodotti decorativi commercializzati dall’azienda di Pescia Puntouno, che - come recita il claim, “decora e arreda con stile” - fa della ricerca stilistica e sui trend del gusto internazionali uno dei suoi punti di forza. Una ricerca «con la curiosità di un bambino e l’occhio esperto di un adulto» che è il segreto alla base di una offerta eclettica di prodotti e che la rende originale e innovativa, ma anche estremamente flessibile verso le richieste dei clienti.
«Giriamo il mondo – viene spiegato nel profilo aziendale - alla ricerca di elementi decorativi e materiali autentici ed eleganti, destinati a rendere unico ogni ambiente, per creare spazi che non gratificano solo l’occhio ma diventano ingredienti di un’esperienza che migliora il benessere di chi la vive. Ed è proprio grazie alla nostra continua ricerca e alla nostra passione che offriamo oggi un’ampia selezione di fiori artificiali, fiori secchi, vasi e contenitori, articoli per il packaging, complementi d’arredo e oggetti decorativi ideali per arredare un ristorante, una caffetteria o un hotel, per allestire una vetrina, un matrimonio o un evento speciale, e per ogni altra occasione in cui stile e fascino sono gli elementi essenziali. Idee e ambientazioni arredano e decorano il nostro Showroom attraverso un’esposizione permanente che si rinnova con cadenza stagionale. Un consiglio sempre discreto sulle novità e le tendenze italiane e internazionali nella scelta di colori, forme e materiali».
Più nel dettaglio e concretamente, l’elenco dei prodotti in catalogo comprende le seguenti categorie di articoli: “fiori secchi, rami e piume”, “fiori e piante artificiali”, “contenitori e vasi”, articoli di “arredamento” d’ogni genere, “candelabri e portacandele”, “candele e diffusori”, “illuminazione”, “gabbie e lanterne”, “oggetti decorativi”, “packaging” e “materiale tecnico”.
«La nostra azienda è stata fondata nel 1982 da mio padre – ci racconta l’attuale titolare Andrea Salani – e forniva accessori ai fioristi. Nel 2003, dopo la laurea in economia aziendale, ho iniziato a collaborare partecipando a tutte le fiere per acquisire una conoscenza completa del mercato. Poi dal 2015, quando ho preso le redini aziendali, abbiamo portato avanti modifiche importanti, con una ristrutturazione dell’azienda in divisioni con responsabilità precise. Adesso ogni componente del team è in grado di dare il suo apporto specifico e siamo un contenitore in fermento: un mix di idee fuse in un progetto unico».
E come va l’azienda dopo questi cambiamenti?
«Sono soddisfatto del team e dei successi ottenuti, abbiamo registrato una forte crescita, andando a conquistare anche mercati un po’ diversi da quelli di partenza: la decorazione di locali o interior design avvalendoci di architetti, la vetrinistica per due grandi marchi mondiali della moda grazie alla collaborazione con due aziende fornitrici di essi a cui noi forniamo la parte “fiori essiccati, fiori artificiali, contenitori e vasi”».
Nel vostro sito web mettete in grande risalto l’offerta di prodotti per i matrimoni, il comparto wedding, come mai?
«Perché è davvero molto importante. Non va dimenticato che la Toscana è il principale catalizzatore del wedding nel mondo e noi forniamo il materiale per questo. Sono rimasti sul nostro territorio fioristi importanti capaci di lavorare a livello internazionale e noi collaboriamo con loro».
Scorrendo il catalogo online si nota una gamma molto ampia di prodotti decorativi: come riassumerebbe la vostra offerta?
«Il nostro core business è la decorazione da interno, ma sconfiniamo anche sulla parte decorativa esterna sia sui vasi che sulle piccole decorazioni. Il “mobilio soft” è il nostro specifico, più i prodotti per fioristi ma anche contenitori e vasi adatti alle piante da esterno. Una delle nostre direzioni strategiche è proprio ampliare quest’ultima gamma, con un arrivo importante di contenitori da esterno: in particolare con un reparto dedicato a vasi in ceramica importati dal Portogallo».
Come selezionate i prodotti in catalogo?
«Attraverso indagini di mercato, studiando i trend del gusto come fanno le aziende di moda e viaggiando. E poi abbiamo un top stylist, uno stilista di livello mondiale sia nel design floreale che nella moda. In passato ha persino gestito un negozio di fiori a New York ed è responsabile creativo anche di grandi marchi internazionali di vari settori».
Quando avete iniziato l’attività di e-commerce business-to-business con il vostro sito che funziona come un “ingrosso online”?
«Abbiamo avviato l’e-commerce b2b nel marzo del 2020, quando è scoppiata la crisi pandemica del Covid-19. E piano piano ha incominciato a ingranare per poi accelerare. Si tratta ancora di una quota piccola del nostro giro d’affari, ma il ritmo di crescita è altissimo. Nel 2021 abbiamo registrato un rialzo a tre cifre sull’anno scorso. E l’ingrosso online ci ha consentito di trovare clienti anche in parti d’Italia finora mai raggiunte. Adesso la nostra clientela si estende lungo tutto lo stivale: dal Trentino fino alla Sicilia».
Per ulteriori informazioni su Puntouno, che ha sede a Pescia in via di Montecarlo 125, cliccare qua.
Redazione
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Intervista a Renzo Simonato, responsabile direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo.
Come ha reagito il comparto agricolo e delle coltivazioni alla crisi pandemica?
Il nostro Paese tra i propri punti di forza conta le eccellenze legate al settore agroindustriale che lo scorso anno ha tenuto grazie a solidità e capacità di puntare sulla qualità. In particolare, nel 2020 è proseguita la crescita dell’export e l’avanzo commerciale ha registrato un nuovo record (3,3 miliardi di euro). Il distretto Florovivaistico di Pistoia ha chiuso il 2020 con un aumento dell’export del 5,1%, superando le difficoltà dei mesi primaverili con una brillante seconda parte dell’anno. Il 2021 è iniziato bene, grazie alla spinta ricevuta dagli interventi di riqualificazione urbana e dalla rivalutazione degli spazi verdi anche dei privati.
Quali sono le caratteristiche strutturali dell’agribusiness?
Distretti e filiere sono gli elementi distintivi che determinano il successo delle produzioni italiane. La nostra Direzione Studi e Ricerche monitora oltre 50 distretti agro-alimentari, ovvero zone geografiche specializzate nella coltivazione e nella trasformazione di prodotti agricoli e alimentari, caratterizzati da una buona propensione all’export. Il Centro Italia ne ospita cinque, tra cui il Florovivaistico di Pistoia, insieme ai distretti oleari toscani e umbri, all’ortofrutta dell’Agropontino e alle produzioni vinicole dei colli fiorentini e senesi. Nel territorio si contano poi numerose eccellenze produttive e di rilevante valore per il Made in Italy: la Toscana è la seconda regione in Italia per numero di produzioni certificate DOP e IGP, ben 94, il Lazio ne conta 68 (settima regione), Marche e Umbria rispettivamente 40 e 36.
Ci parli anche delle filiere che citava, come agiscono nella catena di produzione?
Le filiere dell’industria agroalimentare hanno come capofila importanti realtà che tendono a mantenere il controllo della qualità attraverso le forniture dei piccoli produttori del territorio. In questo contesto si inserisce la Banca con il Programma Sviluppo Filiere dove viene valorizzato il rapporto tra capofiliera e fornitori strategici anche in termini di miglior accesso al credito da parte delle imprese anche di piccolissime dimensioni.
Come si è strutturata Intesa Sanpaolo per dare supporto a queste importanti realtà produttive?
L’impegno di Intesa Sanpaolo a supporto del mondo agricolo e agroalimentare è radicato nel Gruppo e nelle banche via via in esso confluite. La nuova direzione Agribusiness, nata a seguito del rafforzamento della Banca dei Territori, è un centro di eccellenza che punta a cogliere le enormi opportunità di questo settore. Ha sede a Pavia e può contare su 1.000 specialisti a servizio di circa 80 mila clienti e 250 punti operativi di cui 85 filiali, concentrate in particolare nelle aree a maggior vocazione agricola del Paese al fine di valorizzarne le peculiarità e le eccellenze.
Cosa ci aspetta nel prossimo futuro?
Post pandemia i temi cardine del cambiamento saranno transizione green e digitale. L’agrifood deve garantire cibo a sufficienza sfruttando al meglio le risorse e assicurando prodotti sani. L’innovazione tecnologica consente di ideare soluzioni per consumare meno acqua e suolo, in un’ottica di maggior sostenibilità. La qualità delle nostre produzioni sarà un volano per l’export, ma bisognerà sostenere i processi di internazionalizzazione delle imprese più piccole, e continuare ad investire su nuovi modelli di business: penso all’enorme crescita del commercio online, che impone anche nel futuro scelte strategiche ben precise.
Redazione
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Nurset® è un sistema digitale IoT (Internet of Things) che controlla lo stato delle coltivazioni di piante ornamentali e permette di azionare i comandi a distanza. I sensori installati nel vivaio raccolgono i dati dagli impianti e dalle piante. Tali informazioni sono facilmente consultabili da pc, smartphone e tablet. Con questa attività di monitoraggio è possibile migliorare la crescita, risparmiare acqua ed energia, ridurre le operazioni di sopralluogo e agire tempestivamente in caso di anomalie, evitando danni agli impianti e alla coltivazione.
Nurset® è lo strumento ideale per raggiungere gli obiettivi di qualità, risparmio e sostenibilità ambientale, ottimizzando l’uso di acqua, energia e fertilizzanti e riducendo gli sprechi. Il sistema IoT Nurset® rientra tra i beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati, secondo il modello Industria 4.0, previsti nell’allegato A della L. 232/2016.Nurset® è nato da una collaborazione tra Pierucci Agricoltura e la start up Zerynth ed è stato sviluppato presso Gea.
Per maggiori informazioni: www.nurset.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 0574 675451
I vantaggi di Nurset® |
Monitoraggio della salute delle piante Nurset® consente di tenere sotto controllo lo stato di salute della piante. I sensori installati nel vivaio rilevano i dati relativi al substrato e all’ambiente. In questo modo, si conoscono le condizioni della coltivazione in tempo reale. Ciò rende possibile intervenire in modo accurato su di essa. |
Monitoraggio degli impianti I sensori possono essere installati anche nei vani tecnici, come la sala pompe, per rilevare il consumo di acqua ed energia, la potenza assorbita e la quantità di fertilizzante presente nella cisterna per fertirrigazione. Queste rilevazioni permettono di verificare il funzionamento degli impianti, dando quindi la possibilità di intervenire non appena viene rilevata un’anomalia. |
Segnalazione di anomalie Con Nurset® è inoltre possibile stabilire delle soglie per ciascun dato rilevato. Se i valori superano la soglia impostata, verrà inviata una notifica sul pc o sullo smartphone. Sarà quindi il sistema stesso ad avvertire l’operatore in caso di anomalie che possono indicare, ad esempio, il malfunzionamento degli impianti. |
Irrigazione guidata La possibilità di controllare gli impianti da remoto, come l’attivazione dei sistemi di irrigazione a distanza, consente un risparmio di tempo e di gestione. Oltre a questo Nurset® ha il grande vantaggio di poter azionare i comandi in base alle informazioni rilevate direttamente in vivaio. Ad esempio, se il sensore dell’umidità rileva un substrato troppo asciutto, il sistema informa l’operatore che può decidere se cambiare programma di irrigazione. |
Redazione
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Nelle sedi di Casalguidi e Capalle della concessionaria leader del distretto vivaistico ornamentale pistoiese e della floricoltura della Valdinievole è in vendita il nuovo Porter della Piaggio. Come spiega Marco Geri: «è diventato un veicolo adattissimo anche ai florovivaisti e ai giardinieri ed è complementare per posizionamento (prezzo inferiore) e caratteristiche (più stretto e agile) al Daily dell’Iveco, che resta un altro dei nostri prodotti di punta».
«Il nuovo modello Porter della Piaggio, l’NP6, ha caratteristiche molto migliorative dal punto di vista dell’allestibilità e della portata. Mentre in passato il Porter era un mezzo sostanzialmente per l’edilizia, anche in termini di cassoni e lunghezza, adesso con la nuova gamma di versioni dell’NP6, tutte ad alimentazione green, è diventato un veicolo adattissimo anche ai florovivaisti e ai giardinieri. Un mezzo che con il suo posizionamento di prezzo e le caratteristiche più adatte alle strade strette e alle distanze minori può affiancarsi benissimo al Daily dell’Iveco per completare il parco veicoli di un’azienda vivaistica, all’insegna del made in Italy».
Così Marco Geri, uno dei titolari di Svra, la concessionaria di riferimento del distretto vivaistico ornamentale e di tutti i florovivaisti della provincia pistoiese, traccia l’identikit del city truck della Piaggio “Porter NP6”, che da poche settimane è in vendita nelle proprie sedi di Casalguidi (Pistoia) in via Provinciale Montalbano 16 e di Capalle (Prato) in via dei Confini 251. «Non è un veicolo in concorrenza con il Daily, che è uno dei nostri prodotti di punta per le aziende florovivaistiche – specifica Geri -, perché il Porter NP6 è di un segmento di mercato inferiore: un veicolo con motori di cilindrata 1500 e non 2300 come il Daily, la portata totale è da 21 a 28 quintali e conseguentemente il prezzo di listino, a pari allestimento, è circa il 30% in meno rispetto al Daily. Insomma due prodotti diversi e per molte aziende complementari».
«Attualmente l’alimentazione del Porter NP6 – aggiunge – è a benzina e gpl oppure a benzina e metano (non c’è il diesel), ma l’anno prossimo uscirà anche la versione elettrica. Ogni alimentazione si può avere con i serbatoi più o meno capienti». Perché si presta bene per i florovivaisti? «Soprattutto perché – risponde Marco Geri – ha cassoni meno voluminosi ed è un mezzo più stretto e agile, utilissimo quando i florovivaisti e altri operatori del verde come i giardinieri si devono muovere in certi contesti. Inoltre, essendo veicoli green, è prevista una tolleranza del 15% sui quintali trasportati».
Redazione
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La consegna delle poinsettie “Stella d’Italia” di Bonini Piante è avvenuta ieri durante una visita dei vertici provinciali dell’associazione agricola a Limestre nella sede di Dynamo Camp, dove hanno incontrato il direttore Vito Nigro.
Ottanta stelle di Natale per le famiglie degli ospiti di Dynamo Camp, il primo centro italiano di terapia ricreativa appositamente strutturato per ospitare gratuitamente bambini affetti da patologie gravi o croniche in fase di terapia o nel periodo di post ospedalizzazione.
Redazione