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Intesa Sanpaolo stanzia 15 miliardi per il settore agroalimentare, puntando su transizione energetica e digitale, internazionalizzazione e sostenibilità, per favorire la crescita delle imprese italiane.
Intesa Sanpaolo ha annunciato l'erogazione di 15 miliardi di euro a favore delle imprese clienti della Direzione Agribusiness, la rete nazionale dedicata al comparto agroalimentare. L'iniziativa si inserisce nel più ampio programma "Il tuo futuro è la nostra impresa", che mette a disposizione 120 miliardi di euro entro il 2026 per sostenere le piccole e medie imprese (PMI), micro-aziende e filiere strategiche in Italia. Il piano è stato presentato il 16 settembre 2024 a Milano, presso lo Spazio Eventi Gioia 22, durante un evento che ha visto la partecipazione di imprenditori del settore agroalimentare collegati in streaming da tutto il Paese. Tra i relatori, Massimiliano Cattozzi, responsabile della Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo, ha sottolineato come questa misura risponda alle esigenze di sviluppo e competitività delle imprese, in particolare quelle che operano nelle filiere agroalimentari. L'obiettivo è quello di agevolare la transizione energetica e digitale delle aziende, accelerando il processo di innovazione per rispondere alle sfide globali e alle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Uno dei punti cardine del programma è la cosiddetta Transizione 5.0, un quadro normativo che mira a supportare le imprese nel migliorare l'efficienza energetica, con circa 13 miliardi di euro di crediti d’imposta. Intesa Sanpaolo offre consulenza specifica e finanziamenti agevolati per permettere alle aziende di integrare nuove tecnologie e sistemi energetici innovativi, con l'obiettivo di rendere più sostenibili i processi produttivi, inclusa la produzione di energia da fonti rinnovabili. La misura è particolarmente rilevante per le imprese del settore agroalimentare, che devono affrontare sfide legate all’uso efficiente delle risorse energetiche e alla sostenibilità ambientale. La Banca offre soluzioni dedicate per la creazione di Comunità Energetiche Rinnovabili, con modelli di autoconsumo collettivo che permettono alle aziende di ridurre i costi energetici e migliorare la loro impronta ambientale. Un altro pilastro dell'iniziativa è il sostegno all'internazionalizzazione delle imprese agroalimentari, per aiutarle a esportare le eccellenze del Made in Italy su nuovi mercati, soprattutto in aree come l'Est Europa, l'India e gli Emirati Arabi Uniti. La geopolitica attuale e la ridefinizione delle rotte commerciali internazionali rappresentano sfide e opportunità per le imprese italiane, che Intesa Sanpaolo intende affiancare con soluzioni finanziarie e formazione specifica. Grazie alla sua vasta rete internazionale, la Banca è in grado di individuare le aree più promettenti per l’export italiano, offrendo supporto personalizzato e percorsi formativi volti a rafforzare la presenza delle aziende sui mercati esteri. Questo è un aspetto cruciale per le filiere agroalimentari, che devono adattarsi ai cambiamenti delle dinamiche commerciali globali, mantenendo alta la qualità e l'unicità dei prodotti italiani. Nel contesto della crescente digitalizzazione, Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle imprese agroalimentari strumenti per migliorare i processi produttivi e garantire la sicurezza informatica, elemento imprescindibile per la protezione dei dati aziendali e delle transazioni commerciali. Il nuovo Cyber Loan, una delle soluzioni proposte, è pensato per finanziare progetti di sicurezza digitale, mentre i Laboratori ESG della Banca offrono formazione continua per le imprese che vogliono integrare pratiche sostenibili e digitali. Con oltre 84.000 imprese supportate e un’erogazione complessiva di circa 9 miliardi di euro dal 2021, la Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo rappresenta un punto di riferimento per il settore agroalimentare. Il programma "Il tuo futuro è la nostra impresa" si pone l’obiettivo di ampliare questo impegno, con particolare attenzione alle filiere produttive locali. Tra le novità, figura Crescita Agri, una linea di finanziamenti modulabili sul ciclo produttivo della filiera, con durata fino a 30 anni. Questi strumenti finanziari mirano a rendere le imprese più resilienti e pronte a cogliere le opportunità di crescita sul lungo termine. Massimiliano Cattozzi ha dichiarato: “Il rafforzamento e la competitività delle nostre imprese agricole e della trasformazione alimentare passa attraverso la capacità di intercettare le risorse finanziarie e le opportunità del PNRR e della Transizione 5.0. I 15 miliardi di euro resi disponibili sono una leva fondamentale per sostenere la crescita digitale, energetica e sostenibile delle imprese agroalimentari italiane”. In sintesi, l’iniziativa di Intesa Sanpaolo rappresenta un passo importante per il rilancio delle imprese italiane, con un focus particolare sul settore agroalimentare, strategico per l'economia del Paese e fondamentale per la competitività sui mercati internazionali.
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Grazie a un finanziamento di 10 milioni di euro da Intesa Sanpaolo con Garanzia Futuro di SACE, Pasta Berruto investirà in una nuova linea produttiva, rafforzando così il proprio piano di crescita e sostenibilità.
Intesa Sanpaolo ha concluso un importante finanziamento di 10 milioni di euro a favore di Pasta Berruto Spa, storica azienda piemontese specializzata nella produzione di pasta di semola di grano duro. Il finanziamento, tra i primi concessi dalla Direzione Agribusiness della banca con Garanzia Futuro di SACE, sarà destinato all'acquisto e all'impianto di una nuova linea produttiva per la pasta corta. Fondata nel 1881, Pasta Berruto si è affermata come un'eccellenza del Made in Italy nel mondo, con una forte vocazione all'export che rappresenta il 90% della sua produzione. L'azienda è presente in circa 100 paesi, ed è certificata dai principali enti internazionali come BRC, IFS, Ente Biologico, Halal e Kosher, a garanzia dell'elevata qualità dei suoi prodotti. Il finanziamento concesso da Intesa Sanpaolo è parte integrante del piano d’investimenti 2024/2028 di Pasta Berruto, che ammonta complessivamente a oltre 19,5 milioni di euro. Questo piano non solo sostiene l'espansione della capacità produttiva, ma include anche investimenti in impianti e interventi strutturali sui fabbricati dell'azienda. L'operazione rientra nel programma "Il tuo futuro è la nostra impresa" di Intesa Sanpaolo, che mette a disposizione delle imprese italiane 120 miliardi di euro per sostenere progetti orientati alla sostenibilità, all'internazionalizzazione e alla sicurezza digitale. Di questi, 20 miliardi di euro sono dedicati specificamente al settore agroalimentare, in accordo con il MASAF. Stefano Berruto, Amministratore Delegato di Pasta Berruto, ha espresso soddisfazione per la collaborazione con Intesa Sanpaolo, sottolineando come questa partnership rafforzi la capacità dell'azienda di affrontare le sfide internazionali e di consolidare la sua presenza globale. "La sinergia con Intesa Sanpaolo ci permette di affrontare sfide importanti e di crescere a livello internazionale, consolidando la nostra presenza. Siamo orgogliosi di questo passo a conferma della bontà verso un percorso di eccellenza e innovazione." Massimiliano Cattozzi, responsabile della Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo, ha evidenziato l'importanza di operazioni come questa per sostenere la competitività delle aziende italiane nel settore agroalimentare, puntando sulla sostenibilità e sull'innovazione. Ha inoltre ricordato come il nuovo programma "Crescita Agri" offra ulteriori opportunità per le aziende del settore di sviluppare la propria produzione in modo sostenibile e sicuro. Questo finanziamento rappresenta un passo significativo per Pasta Berruto verso il rafforzamento della sua capacità produttiva e l'adozione di pratiche sempre più sostenibili, in linea con le tendenze globali di crescita responsabile e innovazione nel settore agroalimentare.
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Artigianfer, leader europeo nelle serre fotovoltaiche, combina energia rinnovabile e agricoltura sostenibile. Scopri il modello Serra Teia, un passo avanti per l'autosufficienza energetica
Con oltre 50 anni di esperienza e più di 2500 ettari di serre costruite in 30 paesi, Artigianfer si distingue tra le aziende leader europee nella produzione di serre fotovoltaiche. L'innovazione dell'azienda pistoiese, culminata nella creazione della Serra Teia, combina un design all'avanguardia con tecnologie brevettate per ottimizzare la produzione di energia solare e le esigenze agricole. Artigianfer ha installato oltre 300 ettari di serre fotovoltaiche, generando 250MW di energia rinnovabile e guidando il settore agricolo verso un futuro più sostenibile ed efficiente.
Storia e Successo di Artigianfer:
Artigianfer ha scritto molte pagine della storia serricola in Italia e all'estero. In oltre 50 anni di storia, l'azienda ha realizzato più di 2500 ettari di serre professionali, con una media di 20 progetti chiavi in mano all'anno. Il successo di Artigianfer è testimoniato anche dall'investimento nelle energie rinnovabili, con oltre 300 ettari di serre fotovoltaiche installate in tutto il mondo.
Innovazione e Sostenibilità:
Pioniera delle costruzioni ecosostenibili volte all'autosufficienza energetica, Artigianfer è leader in Europa nella produzione di serre e coperture fotovoltaiche. La lunga esperienza dell'azienda ha portato a generare innovazione costante nel design, nell'ingegneria, nei materiali e nella sostenibilità economica e ambientale. Le tecnologie all'avanguardia di Artigianfer sono al servizio dei clienti in ogni settore agricolo.
Serra Teia: Un Modello Avanzato:
Nel corso degli anni, Artigianfer ha costruito 250MW di serre fotovoltaiche per la produzione di energia rinnovabile e agricola. L'azienda ha rielaborato il concetto della serra fotovoltaica tradizionale progettando la Serra Teia, che, grazie a un software brevettato, potenzia la produzione di energia solare senza trascurare le esigenze della coltivazione. Gli sportelli della serra, coperti con pannelli fotovoltaici, si aprono e chiudono posizionandosi nella miglior angolazione possibile per immagazzinare il massimo dell'energia solare. Questo speciale design ha permesso ai coltivatori di riscontrare una produzione elettrica superiore del 25% rispetto alle serre fotovoltaiche tradizionali.
Nuove Soluzioni per le Coltivazioni:
Il concetto del software Teia è stato ulteriormente rielaborato per una nuova soluzione ideale per le coltivazioni in pieno campo, rispettando in tutti gli aspetti il DM Agrovoltaico 21/12/2023 (GU 04.01.24). La rotazione dei moduli permette di non compromettere le attività agricole, integrando strumenti di agricoltura digitale e di precisione. Questo sistema innovativo interpreta in modo coerente la normativa, coniugando produzione elettrica e agricola per prestazioni ottimali.
Scopri di più su come Artigianfer sta rivoluzionando l'agricoltura sostenibile con soluzioni avanzate e rispettose dell'ambiente, visitando il sito per maggiori informazioni.
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Prende il via una nuova ELITE Intesa Sanpaolo Lounge che accoglie nel percorso di accelerazione finanziaria 25 nuove startup italiane ad alto contenuto di innovazione. L’iniziativa rientra nella più ampia partnership fra il primo Gruppo bancario italiano ed ELITE, l’ecosistema di Euronext che aiuta le piccole e medie imprese a crescere e ad accedere ai mercati dei capitali privati e pubblici. Tra le startup partecipanti c’è anche la GANIGA INNOVATION Srl di Bientina (PI) che opera nel settore della Sostenibilità e gestione dei rifiuti. La startup vuole rivoluzionare la gestione dei rifiuti grazie al suo algoritmo di AI, installato su un robot AI brevettato che utilizza l'Intelligenza Artificiale e la Gen AI per separare istantaneamente i rifiuti in modo autonomo con una precisione del 95%. Inoltre, offre un software as a service per l’analisi dei dati dei rifiuti, riconoscendo tipologia, marca e produzione, riducendo costi e emissioni di CO2, connettendo i cittadini e creando percorsi ottimizzati di svuotaggio per risparmiare fino al 30% di tempo, costi ed emissioni di CO2.
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Dopo il successo al BuyWine di Firenze, il Vinitaly 2024 ha confermato il grande interesse per la collezione dei vini di Bolgheri dell'azienda pistoiese, che, dopo il "Bolgheri Gerbido” quale nuova stella di Cantine Bonacchi, annuncia un bianco bolgherese a base di Vermentino. Il CEO Andrea Bonacchi commenta: "Il Bolgheri Gerbido è un’ottima sintesi tra la tradizione vinicola toscana e il bianco a base di Vermentino che sottolinea l'impegno dell'azienda verso l’innovazione, la sostenibilità eco-ambientale e l'adattamento ai nuovi trend di mercato."
Espansione e Innovazione
Dopo i classici che continuano a essere i vini di punta – come Brunello, Chianti Classico, Chianti, Super Tuscan Badesco, IGT Vermentino e Pinot Grigio – nel 2023, Cantine Bonacchi ha significativamente espanso il suo portafoglio. Ha consolidato la sua presenza nel cuore vinicolo della Toscana a Quercegrossa (SI) dove possiede l’Azienda Casalino ed a Molino della Suga a Montalcino, per la produzione di Brunello e Rosso di Montalcino. All'inizio del 2024, ha acquisito ulteriori 2,5 ha a Montalcino e nel 2023 un'azienda agricola a Bolgheri, che oggi produce il "Bolgheri Gerbido", dove si sta anche sviluppando un bianco a base di Vermentino.
Prospettive Future Post-Vinitaly
Subito dopo il successo a Vinitaly 2024, Ivan Misuri, enologo di Cantine Bonacchi e vincitore nel 2020 del "Premio Giulio Gambelli", ha condiviso con Floraviva alcune riflessioni significative sulle novità aziendali e le prospettive future di Cantine Bonacchi nel contesto del mercato nazionale e internazionale. "L'accoglienza favorevole del 'Bolgheri Gerbido' prima a BuyWine, la fiera riservata ai Buyer stranieri organizzata da Promofirenze nella splendida cornice fiorentina della Fortezza da Basso, e la kermesse veronese di Vinitaly conferma che stiamo procedendo nella direzione giusta," osserva Misuri. "L'introduzione della nostra linea di vini biologici dal 2021 evidenzia la nostra capacità di anticipare e rispondere alle richieste del mercato. L'espansione delle nostre attività a Montalcino e il lancio della nuova etichetta 'Bolgheri Gerbido' rappresentano punti fondamentali nel nostro percorso di crescita." Le strategie future di Bonacchi mirano a consolidare la presenza dell'azienda sul mercato globale, continuando a innovare e a soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più vasto. Ivan Misuri ci fornisce anche una caratterizzazione sensoriale del "Gerbido Bolgheri": "Il 'Gerbido' è prodotto da vitigni quali Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Syrah, perfettamente adattati al clima unico di Bolgheri. Questo vino si distingue per il suo profilo morbido e sapido, che lo rende estremamente piacevole e versatile a tavola. La vicinanza alla costa tirrenica influisce significativamente sulle caratteristiche del vino e ispira il design creativo dell'etichetta, che evoca il vento costiero." L'ulteriore novità che annuncia Ivan Misuri è l'affiancamento al Bolgheri rosso ed al Bolgheri Superiore del Bolgheri Vermentino, ovvero il prossimo vino bolgherese che l’azienda pistoiese metterà in bottiglia. Così Ivan Misuri lo descrive: “un vino bianco straordinariamente profumato ed intenso, molto minerale dove i persistenti e piacevoli sentori floreali con quelli degli agrumi ne fanno un prodotto in grado di sposarsi meravigliosamente con diversi piatti a base di pesce."
Impegno per l'Innovazione e la Sostenibilità
Il CEO dell'azienda, Andrea Bonacchi, sentito a margine di Vinitaly, dichiara a Floraviva: "L'impegno per l'innovazione e la sostenibilità eco-ambientale e il dialogo continuo con consumatori e operatori del settore, permettono a Cantine Bonacchi di affinare le sue tecniche di viti-vinificazione e di proporre vini che non solo celebrano l'eccellenza e la tradizione enologica italiana, ma che sono in linea con le tendenze del mercato e le aspettative dei consumatori moderni. "Floraviva, con il suo editore Andrea Vitali presente a Vinitaly, ha potuto degustare i Bolgheri e consiglia, dal suo personale palato, a tutti gli appassionati di vino, di scoprire il "Bolgheri Gerbido".
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L'Università di Pisa, in collaborazione con Fastweb, Zelari Piante e Netsens, ha lanciato il progetto "VINSTEIN" (Vivaismo INnovativo SosTEnibile e INtelligente), un'iniziativa all'avanguardia nel settore AgriTech che mira a promuovere l'innovazione e la sostenibilità attraverso l'Internet of Things (IoT).
Questo progetto pionieristico non solo enfatizza l'importanza della sostenibilità ambientale e produttiva, ma anche quella della digitalizzazione e delle tecnologie avanzate come l'Edge Computing, il 5G e l'Intelligenza Artificiale (AI). L'accordo, che vede la partecipazione di figure chiave come il Dott. Lorenzo Cotrozzi e il Prof. Luca Incrocci dell'Università di Pisa, è supportato da un bando della Regione Toscana con fondi del Fondo Sociale Europeo+ 2021-2027. L'obiettivo è rafforzare i processi di transizione verso pratiche agricole più verdi e efficienti.
Creazione dell'AgriLab e Sperimentazione IoT
Il cuore di VINSTEIN è l'AgriLab, un laboratorio dove verrà testata e validata la prima soluzione IoT italiana specifica per il vivaismo. Con tre siti sperimentali situati presso le sedi universitarie di Pisa e nel vivaio storico Zelari di Pistoia, l'AgriLab fungerà da campo di prova per le tecnologie sviluppate. Qui, sensori iperspettrali monitoreranno la salute delle piante e valuteranno i genotipi più resistenti, migliorando le pratiche di gestione attraverso un approccio basato su dati concreti e affidabili.
Innovazioni Tecnologiche e Supporto Decisionale
Netsens, con il suo expertise nel settore del monitoraggio agro-ambientale, fornirà sensoristica avanzata e contribuirà allo sviluppo del "Decision Support System" (DSS). Questo sistema aiuterà i vivaisti a prendere decisioni operative più informate e tempestive, ottimizzando l'uso delle risorse e prevenendo condizioni di stress nelle piante. L'infrastruttura di rete di Fastweb e le sue piattaforme tecnologiche IoT, integrate con Cloud e Edge Computing, garantiranno connettività e analisi dati efficaci, essenziali per l'automazione e la gestione ottimale delle coltivazioni.
Impatto e Aspettative Future
Il progetto VINSTEIN non si limita solo a testare nuove tecnologie, ma punta anche a creare una soluzione replicabile e scalabile, che possa essere applicata a diversi tipi di colture e accessibile economicamente a un ampio spettro di imprenditori agricoli. Con la conclusione della prima fase di sviluppo e validazione del DSS prevista per febbraio 2024, si prospetta una fase successiva ricca di potenziale, con l'obiettivo di estendere i benefici del progetto a tutto il settore agricolo.
Conclusione
VINSTEIN rappresenta un esempio eccellente di come l'innovazione tecnologica possa incontrare le pratiche agricole sostenibili per creare un futuro più verde e produttivo nel settore del vivaismo. Con il supporto di istituzioni accademiche, aziende tecnologiche e leader del settore vivaistico, il progetto si configura come un modello di collaborazione multidisciplinare teso alla sostenibilità, dimostrando l'impegno continuo del settore florovivaistico verso l'innovazione e l'efficienza.
Andrea Vitali