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Mercato dei fiori di Pescia - Cia chiede incontro con Giani e Saccardi
Cia Toscana ha richiesto un incontro urgente sul Mercato dei fiori di Pescia, a rischio di chiusura in giugno, con il presidente della Regione Eugenio Giani e con la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, «per verificare tutte le azioni possibili» di salvataggio. 
Lo ha reso noto ieri un comunicato stampa in cui il neo presidente regionale Valentino Berni afferma che la chiusura sarebbe «un danno economico e sociale di enorme portata non solo per Pescia ma sul piano regionale ed oltre». Dal momento che si tratta della struttura di riferimento per centinaia di produttori agricoli – dalla Valdinievole fino alla Versilia - per una stima di circa 4 mila addetti e relative famiglie. A cui vanno aggiunte altre figure professionali presenti: commercianti, trasportatori, operatori dei servizi.
«La struttura – viene ricordato nella nota - è passata nel patrimonio del Comune di Pescia nel 2016, a seguito di specifica legge della Regione Toscana, che nel frattempo ne era diventata proprietaria. In questo contesto fu sottoscritto un apposito “accordo di programma” tra Regione e Comune al fine di definire gli obiettivi e gli interventi necessari per la messa a norma della struttura. Anni di mancata manutenzione ordinaria e straordinaria unita ai cambiamenti normativi in materia di sicurezza e di antincendio hanno determinato una grave situazione di carenza in termini di requisiti di idoneità all’uso della struttura».
 

Redazione

Intesa Confagri-BNL BNP Paribas accesso al credito
Un protocollo d’intesa fra Confagricoltura e BNL BNP Paribs per sostenere l’accesso al credito delle aziende agricole associate e rafforzare il dialogo tra le filiali della Banca e gli organi territoriali della Confederazione. Lo hanno firmato oggi a Palazzo Della Valle a Roma il direttore generale di Confagricoltura Francesco Postorino e Luca Bonansea, direttore della divisione Retail Banking dell’Istituto di credito. 
L’accordo prevede servizi di consulenza specialistica, progetti per l’innovazione e la valorizzazione delle filiere e percorsi di formazione finanziaria. Inoltre nelle richieste di finanziamento gli imprenditori di Confagricoltura saranno seguiti da BNL BNP Paribas in tutta la fase di presentazione delle domande e per l’intero iter. La banca, oltre alla documentazione normalmente utilizzata per l’istruttoria, si potrà avvalere anche di quella predisposta dalle Unioni Provinciali di Confagricoltura. L’accordo prevede pure l’istituzione di un tavolo di confronto per monitorare l’andamento degli obiettivi fissati e per analizzare le tendenze di mercato di interesse per il settore primario.
«Le recenti novità del panorama nazionale e internazionale – ha commentato Francesco Postorino –  rendono ancora più importante il dialogo tra mondo produttivo agricolo e istituti creditizi per offrire alle imprese maggiore accesso al credito e conoscenza delle opportunità di finanziamento nazionali ed europee». «Questo accordo – ha dichiarato Luca Bonansea - si inserisce nella nostra strategia di supporto alle imprese e alle loro filiere produttive. La Banca, con Confagricoltura, rinnova il proprio impegno per il settore produttivo agricolo anche grazie ai servizi di un Green desk dedicato e alla professionalità di gestori specializzati».
 

Redazione

Il 15 marzo battesimo della nuova associazione di categoria ANIFUS per le aziende che coltivano fuori suolo da parte del presidente di Pordenone Fiere Pujatti. Annunciato anche il riposizionamento della mostra mercato NovelFarm, che dal 2023 sarà autonoma da AquaFarm, accoglierà AlgaeFarm ed estenderà la copertura convegnistica alle destinazioni non-food del vertical farming.

Il settore delle colture fuori suolo e del vertical farming sarà rappresentato a livello nazionale e la nuova associazione potrebbe essere presto accolta all'interno di Confindustria.
L’annuncio ieri l’altro a Pordenone Fiere, dove è stata presentata ANIFUS - Associazione Nazionale Imprese Fuori Suolo ed è stata data la notizia che la manifestazione NovelFarm, a cui si aggregherà AlgaeFarm, sarà riposizionata nel 2023 autonomamente da AquaFarm e in data 23-24 marzo. Ciò per rispondere al crescente interesse per questo comparto e la manifestazione che lo rappresenta con una più completa copertura convegnistica.
artigianfer native 300x300«Stiamo già lavorando per accogliere questa nuova associazione di categoria all’interno di Confindustria – ha dichiarato il presidente di Pordenone Fiere Renato Pujatti riferendosi a un messaggio di Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico -. La notizia è stata anticipata al presidente nazionale Bonomi che ritiene fondamentale allargare la confederazione a queste aziende innovative e in forte sviluppo».
«Arriva da qui il futuro dell’agroalimentare – ha aggiunto Pujatti passando alla presentazione del riposizionamento di NovelFarm, la mostra convegno internazionale sulle nuove tecniche di coltivazione, fuori suolo e vertical farming -. Alla terza edizione con un’identità propria, NovelFarm è già abbastanza grande da pianificare di camminare da sola. La manifestazione di riferimento in Italia e nel Sud-Europa per le coltivazioni agricole di nuova generazione, in ambiente protetto, vertical farm e idroponica, dal 2023 avrà una collocazione temporale diversa da AquaFarm, la grande fiera sull’acquacoltura e la pesca sostenibile che l’ha tenuta a battesimo, prima come programma convegnistico poi come manifestazione in co-location. Nel 2022 la terza edizione di NovelFarm si terrà i prossimi 25 e 26 maggio per l’ultima volta insieme ad AquaFarm, ma l’edizione 2023 di NovelFarm, cui verrà aggregata anche l’ultima arrivata AlgaeFarm, si svolgerà nei giorni 23 e 24 marzo sempre a Pordenone. AquaFarm proseguirà invece il suo cammino storico con la collocazione al 15 e 16 febbraio».
«NovelFarm in connubio con AquaFarm – ha ricordato il presidente di Pordenone Fiere - ha stabilito alcune pietre miliari nello sviluppo dell’agricoltura di nuova generazione in ambiente protetto in Italia, a partire dalla prima apparizione in Italia di Dickson Despommier, il padre del vertical farming, al contest sull’agricoltura urbana in collaborazione con l’Alma Mater Studiorum di Bologna, che fa convergere su Pordenone i maggiori esperti del settore, impegnati a valutare i progetti internazionali di riqualificazione di edifici dismessi in ottica Vertical farming. La curva ascendente della manifestazione ha seguito e, in un certo senso, anticipato quello del settore, che da curiosità utopistica ha assunto la concretezza di un segmento economico di valore crescente, con centinaia di milioni investiti anche in Italia con mercati di sbocco diversificati, anche nella GDO».
«Nel tempo NovelFarm ha visto crescere costantemente la partecipazione di aziende, esperti e pubblico nazionali e internazionali – ha concluso Renato Pujatti -. La nuova collocazione temporale a partire dal 2023 punta ad un miglior posizionamento rispetto al target, evitando sovrapposizioni con le grandi fiere internazionali del settore e rafforzando l’identità autonoma della manifestazione, anche nei confronti delle istituzioni. L’edizione 2023 vedrà una rinnovata attenzione sul prodotto finale e un’estensione della copertura convegnistica attuale alle destinazioni non-food del vertical farming, al centro dell’attenzione delle istituzioni e dei grandi investitori internazionali, sia industriali che di venture capital».

Redazione

contratti di filiera e di distretto in Gazzetta Ufficiale
Sono fissate nero su bianco le modalità per attuare concretamente i contratti di filiera e di distretto dei comparti agroalimentare, ittico, forestale e florovivaistico. Con tanto di specificazione dettagliata di iter istruttorio, procedura di valutazione per la selezione dei progetti e meccanismi di finanziamento.
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) ha reso noto oggi che ieri è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del ministro Stefano Patuanelli del 22 dicembre 2021 “Definizione dei criteri, delle modalità e delle procedure per l'attuazione dei contratti di filiera previsti dal fondo complementare al PNRR” (vedi).
A disposizione delle imprese agroalimentari, ittiche, forestali e florovivaistiche ci sono 1,2 miliardi di euro per investimenti in attivi materiali e immateriali delle aziende, nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, nella partecipazione dei produttori ai regimi di qualità, nella promozione, nella ricerca e sviluppo.
«Le misure – viene specificato nella nota del Mipaaf - consentono di agevolare le filiere produttive grazie ai contributi in conto capitale e ai finanziamenti agevolati destinati a investire in processi di riorganizzazione dei rapporti tra i differenti soggetti della filiera, anche alla luce della riconversione tecnologica, digitale ed ambientale in atto nei diversi comparti, puntando ad una maggiore integrazione, alla creazione di migliori relazioni di mercato e a ricadute positive sulla produzione agricola».
 

Redazione

«La scarsa disponibilità di fertilizzati, legata alla situazione russa e al forte aumento dei costi energetici, ha comportato anche la chiusura dello stabilimento italiano del principale produttore di urea a livello UE. Le ripercussioni sulla campagna attuale dei cereali saranno importanti, in particolare su grano e mais. Il prezzo dell’urea ha infatti superato i 1000 €/ton proprio in un momento in cui si avrebbe grande necessità di queste materie prime, fondamentali per la produzione alimentare italiana».
E’ quanto dichiarato oggi in una nota di Compag, la Federazione Nazionale delle rivendite agrarie e dei centri di stoccaggio, un settore dal fatturato di circa 3,8 miliardi di euro, che non nasconde la seria preoccupazione per la scarsa disponibilità delle materie prime e per l’aumento dei costi energetici. «Solo per i cereali, la cui campagna è attualmente in corso – aggiungono da Compag - si stima che la necessità di urea potrà essere di 8-10 milioni di quintali».
Compag propone pertanto al Governo di «intervenire in emergenza al fine di rimettere in produzione lo stabilimento italiano e prevedere anche dei contributi che rendano accessibile il prezzo dell’urea. Bisogna inoltre riformulare le attuali limitazioni nell’utilizzo di altre forme di fertilizzanti, come, ad esempio, i liquami».

L.S.