Notizie

«Il migliore augurio in occasione dell’8 marzo è che ci si renda realmente conto dell’apporto strategico delle donne per il futuro del mondo e del Paese perché sarà il fattore D a dare la spinta alla ripresa e al progresso».
È quanto affermato dalla presidente di Confagricoltura Donna Alessandra Oddi Baglioni alla vigilia della Festa della Donna 2022 in una nota in cui si ricorda il peso e ruolo delle imprenditrici agricole in Italia, dove sono «più di 200.000 le aziende agricole condotte da donne, molte under 35, che rappresentano circa un terzo del totale».
A contraddistinguere le associate a Confagricoltura Donna è in primo luogo l’alto tasso di scolarizzazione, visto che ben 2 su 3 sono laureate e in particolare «si occupano di attività innovative, come ad esempio l’utilizzo delle rilevazioni aeree via satellite, con i droni e le etichette parlanti capaci d’individuare la provenienza dei prodotti». Ma Confagricoltura Donna conta, oltre al tradizionale comparto dell’agriturismo, «numerose imprenditrici nella viticoltura, nell’allevamento, nel florovivaismo, nelle produzioni ortofrutticole, nelle colture estensive e nelle agroenergie». Inoltre «il 15% delle aziende associate è ad indirizzo biologico» e «da tempo, le imprenditrici hanno affrontato il tema della transizione ecologica».
«L’agricoltura è uno dei comparti economici nel quale si registra il più alto tasso femminile di imprenditrici smart e attente all’innovazione – conclude Alessandra Oddi Baglioni -. Le aziende condotte da donne sono socialmente più responsabili, attente alla sostenibilità, con ampi margini di crescita e aprono la strada ad un futuro più inclusivo per tutti».

Redazione

Giardini d'autore primavera Rimini
Da venerdì 18 a domenica 20 marzo torna la primavera a Rimini con “Giardini d’Autore”, una mostra mercato sul florovivaismo e la filiera del verde arricchita in primo luogo da tanti laboratori di «giardinaggio specializzato», ma anche da corsi di decorazione, incontri, visite guidate, passeggiate e appuntamenti per grandi e piccini. Con la presenza di «spazi d’autore» come fonti d’ispirazione «grazie ai paesaggisti e ai designers scelti per interpretare giardini e terrazzi».
Il luogo in cui si svolgerà la manifestazione è il teatro naturale della Piazza sull’Acqua al Ponte di Tiberio nel Borgo San Giuliano. E, come scrivono gli organizzatori, «sarà la nostra migliore edizione, quella che ritorna puntuale come la primavera, la più originale, la più attesa in una città dinamica e coraggiosa che ha fatto del verde e della cultura uno dei motori per ridisegnarsi e ripensare al futuro» (vedi). 
Nel programma spiccano i laboratori e workshop di giardinaggio specializzato: da quello «sulla progettazione di piccoli spazi verdi e scelta delle piante per terrazzi e dehor», a “Non siamo tutti Gerani!” per conoscere «le tecniche di coltivazione e le differenze tra Pelargonium e Gerani», a “Il giardino degli ellebori”, al laboratorio per la cura e coltivazione delle orchidee, a “Mille petali colorati” sulla «coltivazione di garofanini in cassetta per balconi e piccoli spazi di casa», a quello sulle specie di piante amiche delle api, al “Terrario verticale”, a quello sugli arbusti da fiore e infine al laboratorio sulle «piante capaci di far fronte all’emergenza climatica, alla siccità, alla prevenzione di incendi e inerbire aree senza l’utilizzo dell’acqua».
Per informazioni su biglietti, orari e modalità di accesso cliccare qua.  
 

L.S.

Si inizia con un video sulla mimosa, di cui il Distretto florovivaistico della Liguria è leader europeo, in occasione della festa della donna dell’8 marzo. Seguiranno altri 7 spot di 15 secondi su «ranuncoli, anemoni, papaveri, verde stabilizzato, eucaliptus, myriocladus e piante grasse».

«L’obiettivo è quello di stimolare l’interesse sull’intera modalità di produzione e su quei protocolli che ne garantiscono standard elevatissimi. Un modo per riconoscere il know-how delle aziende liguri, condensando nell’immediato, tramite una particolare ricchezza di informazioni e contenuti, l’intera filiera con effetti sonori e immagini rappresentative che seguono i tempi del florovivaismo e dunque hanno necessitato di una lunga gestazione».
Così l’assessore all’agricoltura della Regione Liguria con delega al marketing territoriale Alessandro Piana, come riferito da Flornews Liguria, ha presentato nei giorni scorsi le finalità della campagna pubblicitaria sui social media “Colori e profumi di Liguria. Fiori di Sanremo dal 1860”, avviata con un primo spot dedicato alla mimosa in occasione della Festa della Donna, l’8 marzo.
«È questa una delle produzioni che più ci contraddistingue – ha commentato il presidente del Distretto Florovivaistico della Liguria Luca De Michelis -. Basti pensare che oltre l’80% della mimosa in commercio in tutta Europa è coltivata nella riviera ligure di ponente, un vero fiore all’occhiello. Per questa ragione abbiamo deciso di lanciare ora la nuova iniziativa di promozione».
La campagna si comporrà intanto di una prima serie di 8 spot di 15 secondi, pensati per i social, che  hanno l’obiettivo di far conoscere le principali produzioni del Ponente ligure al grande pubblico. Questi brevi video, sponsorizzati su Facebook e Instagram, andranno a colpire anche il target estero e i principali Paesi consumatori di fiori come l’Olanda, la Germania, la Francia e l’Est Europa. Un modo anche per meglio identificare i fiori tradizionali del nostro territorio che vengono esportati e venduti in Italia e fuori dai confini nazionali. Dopo la mimosa sarà la volta di sette video dedicati a ranuncoli, anemoni, papaveri, verde stabilizzato, eucaliptus, myriocladus e piante grasse.

Vedi video su facebook.

Redazione

Carbon Farming misurazione carbonio fissato nei suoli

A Fieragricola convegno di Confagricoltura sul “Carbon Farming” come opportunità per agricoltura e ambiente. Il presidente Giansanti: «nel prossimo futuro il reddito degli imprenditori agricoli deriverà anche dalla capacità di trattenere carbonio nei terreni».  

 
La misurazione del carbonio fissato nel suolo e nelle colture per definire il conseguente riconoscimento economico agli agricoltori. 
Questo il tema centrale e più delicato affrontato oggi a Fieragricola presso VeronaFiere nel convegno organizzato da Confagricoltura “Carbon Farming, opportunità per le imprese e l’ambiente”, durante il quale si sono confrontati politici, ricercatori e aziende. Un tema che s’inserisce nel contesto delle politiche per raggiungere la neutralità carbonica europea entro il 2050.    
Il Carbon Farming apre nuove frontiere per il settore primario. «Nel prossimo futuro – ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti - il reddito degli imprenditori agricoli non deriverà più soltanto dalla produzione di cibo, ma anche di energia rinnovabile e dalla loro capacità di trattenere carbonio nei terreni».
In attesa, entro fine 2022, della proposta da parte della Commissione europea di una regolamentazione del mercato dei certificati di carbonio, il mondo della ricerca è al lavoro. A partire dal CREA, che ha annunciato di lavorare a progetti per la quantificazione della capacità di stoccaggio e immagazzinamento nel suolo. Di questo si sta occupando anche il PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes) che, con Confagricoltura e altri interlocutori scientifici, ha avviato il progetto Life C-Farms, coordinato da FederlegnoArredo, per la misurazione del carbonio con particolare riferimento ai seminativi, alla pioppicoltura e agli allevamenti.
Occorre puntare su un’agricoltura rigenerativa, basata su tre principi: copertura permanente del suolo, lavorazione minima del terreno e diversificazione delle colture. Per fare questo sono necessari i dati e questi, al momento, scarseggiano. Per superare questo gap l’Università di Teramo e l’Università di Padova hanno in corso degli studi con l’obiettivo di ricavarne modelli scalabili a livello nazionale.
«Oggi sappiamo che l’agricoltura di precisione permette di ridurre i lavori sui terreni agricoli e ha effetti importanti anche sulla capacità di trattenere carbonio  – ha aggiunto Nicola Gherardi, componente di giunta di Confagricoltura - Ciò ha varie implicazioni non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico, perché permette importanti risparmi, ad esempio sul consumo di carburante e di fertilizzanti, che possono essere ridotti grazie a nuove tecniche, come le mappe di prescrizione».
«Ora occorre che le amministrazioni competenti e la ricerca supportino gli agricoltori per raggiungere questo obiettivo - ha concluso Giansanti - affinché siano pronti quando verranno definite le regole sul carbon farming a livello europeo. E’ opportuno avviare in Italia specifiche iniziative per valorizzare l’attività dalle imprese agricole e forestali, prendendo anche spunto dalle esperienze che si sono già sviluppate sui mercati volontari dei crediti di carbonio, o più in generale sui crediti di sostenibilità».
Una scheda di approfondimento su che cosa è il Carbon Farming e quali sono i suoi obiettivi è disponibile sul canale YouTube di Confagricoltura.
 

Redazione

substrati di sedimenti marini fitorimediati in colture fuori suolo

Il 3 marzo corso tecnico (gratis) sul progetto Life-Subsed per l’utilizzo di «substrati a base di sedimenti marini fitorimediati per produzioni vivaistiche in colture fuori suolo». Sessione teorica mattutina in streaming. Sessione pratica pomeridiana in doppia modalità streaming/in presenza presso i siti sperimentali. Dove registrarsi.

 
Un corso tecnico gratuito, rivolto agli operatori del comparto florovivaistico, che mira a dimostrare su scala reale il possibile riuso di sedimenti marini dragati ed opportunamente trattati come substrati di coltivazione alternativi alla torba, i cui impatti sul clima, la biodiversità e gli habitat sono sempre più evidenti.
Lo organizzano giovedì 3 marzo a partire dalle ore 9, nell'ambito del progetto europeo LIFE SUBSED-LIFE 17 ENV/IT/000347, il Crea Orticoltura e Florovivaismo insieme alla Cooperativa Flora Toscana e Cnr Iret - Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri, con il coordinamento di Maria Castellani di Flora Toscana. 
Il corso, intitolato “Utilizzo di substrati a base di sedimenti marini fitorimediati per produzioni vivaistiche in colture fuorisuolo”, prevede una 1^ sessione teorica, che si terrà online dalle ore 9 alle 12, sui temi del riuso dei sedimenti marini in ambito agrario: dopo l’introduzione del progetto LIFE SUBSED, saranno affrontati «argomenti-chiave sull’impiego di substrati tradizionali ed alternativi nelle coltivazioni orto-florovivaistiche e sulle possibilità di coltivare piante in vaso utilizzando substrati a base di sedimenti marini».
La 2^ sessione, dalle 14 alle 15,30, sarà pratica e in modalità ibrida: in streaming o in presenza nei siti sperimentali del progetto. 
Questo evento formativo, patrocinato dall’Ordine dei dottori Agronomi e dottori forestali della provincia di Pistoia e dalla Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana (SOI), è aperta a tutti. Per gli iscritti all’Odaf è possibile richiedere un credito formativo pari a 0,5 CFU. 
Per la partecipazione gratuita bisogna registrarsi al link
Ulteriori informazioni qua.

 
Programma
 
- ore 8:45 Avvio del collegamento online e inizio della sessione teorica
- ore 9 “Introduzione al progetto LIFE SUBSED” Dr.ssa Maria Castellani, Flora Toscana
- ore 9,20 “Conoscere e scegliere i substrati: composizione, proprietà, impiego nelle coltivazioni orto-florovivaistiche” Dr. Gianluca Burchi, CREA, Centro di ricerca Orticoltura e Florovivaismo, Pescia
- ore 9,40 “Substrati innovativi per un utilizzo sostenibile: stato attuale e prospettive future” Dr. Domenico Prisa, CREA, Centro di ricerca Orticoltura e Florovivaismo, Pescia
 
- ore 10 coffee break virtuale
 
- ore 10,20 “Il sedimento fitorimediato come componente di un substrato: vantaggi e svantaggi per la coltivazione fuori suolo” Dr.ssa Grazia Masciandaro e Dr.ssa Cristina Macci, CNR-Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri
- ore 10,40 “Quadro normativo in materia di gestione dei sedimenti: attività preparatoria ai fini di una classificazione normativa” Dr. Davide Manzi, CNR-Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri
- ore 11 “Come coltivare piante in vaso utilizzando substrati a base di sedimenti marini fitorimediati: primi risultati scaturiti dal progetto LIFE SUBSED” Dr.ssa Stefania Nin, CREA, Centro di ricerca Orticoltura e Florovivaismo, Pescia
- ore 11,20 Q&A session + Compilazione questionario via web (necessario per riconoscimento CFU)
- ore 12 Conclusione della sessione mattutina
 
- ore 14 Inizio della sessione pratica presso i vivai (visita alle coltivazioni sperimentali in coltura protetta e approfondimento delle metodologie applicate)
- ore 15,30 Conclusione della sessione pratica e chiusura della giornata
 

Redazione