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Vannino Vannucci sulle novità dei suoi vivai nell'85° anno di vita della sua azienda, la più grande del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, e su come interpreta il concetto di "comunità" al centro del 24° Memorial Moreno Vannucci, dove sono salite alla ribalta due importanti forniture di piante: al Viola Park della Fiorentina e all'ospedale Policlinico Gemelli di Roma per un'area a verde terapeutica.
Le migliaia fra siepi e alberature del Viola Park di Bagno a Ripoli (Firenze) progettato dall’architetto Casamonti, che proprio in queste ore viene battezzato ufficialmente con una grande festa a cui partecipano i vertici del calcio internazionale e tanti uomini politici e vip, e le piante per l’area verde riservata a percorsi terapeutici e riabilitativi che sarà realizzata il prossimo anno nel nuovo centro avanzato del reparto cardiovascolare dell’ospedale Policlinico Gemelli di Roma.
Sono queste le forniture di spicco della Vannucci Piante, l’azienda leader del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, a cui si è fatto cenno sabato scorso durante la 24^ edizione del Memorial Moreno Vannucci, evento nato per ricordare il fondatore dell’azienda con premi destinati a personalità dell’economia, del sociale e dello sport abbinati a importanti figure pistoiesi scomparse.
Al centro di questa edizione, che cadeva nell’85° anniversario di Vannucci Piante e che come al solito ha visto una folta rappresentanza di autorità pistoiesi e personaggi dello sport, il tema della “comunità”: sia in azienda che in generale. Principali premiati l’amministratore delegato di Publitalia-Mediaset Stefano Sala, il direttore della Fondazione Gemelli Marco Elefanti, il fondatore e presidente di Rondine Cittadella della pace Franco Vaccari, il giornalista sportivo Mario Tenerani e l’arbitro Simone Sozza.
Quali le principali novità dell’azienda Vannucci Piante nel suo 85° anno? Lo abbiamo chiesto al titolare Vannino Vannucci. A cominciare dal Design Park annunciato all’ultima edizione di Flormart (vedi).
Che cosa è il Design Park?
«Nasce con l’intento di offrire una vasta scelta a professionisti, costruttori di verde, architetti, paesaggisti. Sono oltre 40 specie, raggruppate in un unico spazio. Oltre 1.000 esemplari disposti per goderne la migliore suggestione possibile. Uno spazio per far ispirare e sognare i nostri clienti».
E l’area destinata alle alberature di maggiori dimensioni da che cosa è caratterizzata e a chi si rivolge?
«Le nostre città hanno bisogno di piante, hanno bisogno di un ricambio. E per questo motivo abbiamo programmato ed organizzato nuovi vivai di alberature. Le municipalità di tutto il mondo sentono la necessità di nuovi spazi verdi, viali, parchi, ecc. Per questo già da diversi anni abbiamo creato vivai con piante di pronto effetto».
A che punto è il vostro vivaio “Ferruccia 300” all’avanguardia dell’ecosostenibilità: a zero glifosate, con una cassa di espansione e tutto improntato all’economia circolare? Come funziona?
«È il nostro fiore all'occhiello: un vivaio ecosostenibile, un modello del vivaismo del futuro, in pieno regime di alta sostenibilità. Aria, acqua, terra e tecnologia hanno trovato in questo spazio un armonia straordinaria. In questo vivaio continuiamo a sperimentare le più avanzate tecnologie esistenti».
Venendo al tema di questo Memorial, che cosa avete fatto per la vostra comunità aziendale di circa 1000 persone, fra i 400 dipendenti e altri collaboratori, e che cosa essa rappresenta per voi?
«Già alcuni anni fa abbiamo sentito il bisogno di far convivere in modo diverso i nostri collaboratori, le aziende dell’indotto, i fornitori e i clienti. Tutti insieme impegnati in un nuovo processo di lavoro e attività. Oggi è importante parlare di comunità come luogo in cui si affrontano le difficoltà e si godono i successi tutti insieme».
Abbiamo visto sul “palco” del Memorial i suoi figli: state preparando il terreno per il ricambio generazionale?
«In azienda siamo alla quarta generazione grazie all'ingresso dei figli e nipoti della famiglia. Sono passaggi delicati e graduali che stiamo seguendo con molta attenzione. Siamo contenti che anche loro amino questo mestiere».
L.S.
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- Scritto da Andrea Vitali
Passata il 9 ottobre in Commissione Agricoltura dell’Europarlamento una posizione che ammorbidisce il Regolamento sull’uso sostenibile dei fitofarmaci, con dimezzamento a livello europeo prorogato dal 2030 al 2035 e obiettivi di riduzione nazionali obbligatori del 35%. Ora la palla passa alla Commissione Ambiente (che si esprimerà il 24 ottobre). Soddisfazione dell’europarlamentare Paolo De Castro, del ministro dell’agricoltura Lollobrigida e, più moderata, di Copa-Cogeca. Ma Giansanti (Confagricoltura) propone di sospendere la discussione della proposta di Regolamento fino al superamento dell’instabilità dei mercati internazionali agricoli.
L.S.
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- Scritto da Andrea Vitali
Con l'approssimarsi di Ognissanti, una delle festività più importanti per il settore dei fiori recisi e delle piante, è giunto il momento di esaminare da vicino l'andamento dei prezzi all'ingrosso nei principali mercati dei fiori in Italia. Pescia, San Remo, Roma, Ercolano, Napoli e Terlizzi sono tra i mercati più influenti quando si tratta di fiori recisi e di piante da ricorrenza.
Il listino prezzi fiori e piante completo può essere consultato qui e offre la possibilità di filtrare i dati per varietà, qualità, prodotto e mercato.
Ecco un'analisi all'ingrosso delle rose e dei crisantemi registrati al 9 ottobre, con attenzione alle varietà e alle modalità di vendita:
Crisantemi
A Napoli, i Crisantemi multiflori di qualità IA sono quotati a 0.32 euro al pezzo, senza variazioni rispetto ai prezzi aziendali. A Pescia, i Crisantemi uniflori di qualità Ia sono venduti a 0.65 euro al pezzo, rimanendo stabili. A Roma, i Crisantemi multiflori di qualità IAsono quotati a 0.40 euro al pezzo, senza variazioni. Sempre a Roma, i Crisantemi uniflori di qualità IA sono venduti a 1.00 euro al pezzo, registrando una diminuzione del 9.1%. Al moneto, per i crisantemi, non sono pervenuti i prezzi di Sanremo, Terlizzi, Ercolano.
Rose
A Pescia, le Rose di altri colori di qualità IA sono vendute a 0.40 euro al pezzo, rimanendo stabili. A Roma, le Rose di altri colori di qualità IA sono quotate a 0.40 euro al pezzo, registrando un aumento del 14.3%. A Roma, le Rose rosse di qualità IA sono vendute a 1.00 euro al pezzo, senza variazioni. A Roma, le Rose rosse di qualità IA sono quotate a 1.70 euro al pezzo, senza variazioni. A Terlizzi, le Rose di altri colori di qualità IA sono vendute a 0.40 euro al pezzo, rimanendo stabili. A Sanremo, le Rose Estero rosse di qualità IA sono quotate a 0.95 euro al pezzo, registrando un aumento del 9.2%.
Questi dati sono solo una parte delle informazioni dettagliate disponibili nel listino prezzi fiori e piante che potete scaricare qui . Gli altri fiori e verde ornamentale contrattati includono:
Alstroemeria, Anthurium, Aralia/Fatsia, Asparagus, Aspidistria, Bocche di Leone, Calle, Eucaliptus, Fresie, Garofani, Gerbere, Girasoli, Gladioli, Gypsophila, Lilium, Lisianthus, Moluccella, Ornitogallo, Primavera, Ranuncoli, Ruscus, Solidago, Statici, Sterlizie, Tulipani, Violaciocca,
ognuno con le proprie varietà e prezzi. Infatti mentre alcuni prezzi rimangono stabili, altri subiscono variazioni significative. È importante notare che i prezzi del verde per l'ornamento dei mazzi e delle composizoni, come l'Eucalipto, Ruscus, Mortella, Aralia sono espressi in termini di peso (KG) e non di quantità. Inoltre, i prezzi indicati sono riferiti alla resa presso il mercato di provenienza. Per valutare le oscillazioni dei prezzi, utilizziamo un range che comprende: minima (1-3%), media (4-6%), alta (7%-10%), molto alta (12% e oltre).
Il settore dei fiori recisi è da sempre molto dinamico e soggetto a fluttuazioni di prezzo legate alle ricorrenze oltre aalle meteo e alla situzione macroeconomica. Monitorare attentamente il listino completo, che vine aggiornato settimanalmente, aiuta i professionisti del settore a prendere decisioni informate in vista di Ognissanti e delle festività future. Floraviva svolge questo servizio dal 2008.
Redazione
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Confagricoltura spera che il trimestre anti-inflazione sia il primo passo per un nuovo rapporto tra tutta la filiera agroalimentare
Rallenta la corsa dell’inflazione, ma i prezzi al consumo continuano ad attestarsi su un livello elevato. Ad agosto, secondo i dati diffusi da Eurostat, il Servizio statistico della Commissione europea, i prezzi al consumo dei prodotti destinati all’alimentazione hanno fatto registrare, nella media degli Stati membri, un aumento del 10,6% rispetto allo stesso mese del 2022.
Per quanto riguarda, in particolare, l’Italia, sempre con riferimento allo scorso mese di agosto, l’Istat ha comunicato che l’indice nazionale dei prezzi al consumo, al lordo dei tabacchi, è salito su base annuale del 5,4 per cento. Più in dettaglio, nel periodo considerato i prezzi dei prodotti alimentari non lavorati sono aumentati del 9,2 per cento. Per quelli lavorati l’incremento è stato di dieci punti percentuali.
In questo scenario, afferma Confagricoltura, va accolta con favore e sostenuta qualsiasi iniziativa finalizzata a contrastare l’aumento dei prezzi a vantaggio dei consumatori. Confagricoltura ha quindi assicurato la propria adesione al “Trimestre Anti-Inflazione” in vigore dal 1° ottobre.
La decisione è stata assunta per senso di responsabilità, avendo anche presenti i risultati positivi ottenuti in Francia con un’analoga iniziativa varata la scorsa primavera. La velocità di crescita dell’inflazione si è ridotta del 10 per cento, salvaguardando così – almeno in parte – il potere di acquisto dei consumatori.
Va sottolineato il successo dell’azione avviata dal governo, afferma Confagricoltura, e in particolare dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per coinvolgere, su base volontaria, le rappresentanze dei diversi settori economici. Le singole imprese dovranno ora fare la propria parte per offrire ai consumatori i migliori prezzi possibili nel rispetto delle regole in materia di concorrenza. Ovviamente, durante il ‘Trimestre’ resta in vigore la normativa riguardante il contrasto alle pratiche sleali (decreto legislativo 198/2021) che dispone, tra l’altro, il divieto di vendita sottocosto.
Il “Trimestre Anti-Inflazione” parte in una fase particolarmente complicata sotto il profilo economico: i costi energetici sono in ripresa e sull’attività economica pesa anche l’aumento dei tassi d’interesse. La crescita del PIL sarà limitata in ambito europeo quest’anno e nel 2024. L’economia tedesca è in recessione.
Per quanto riguarda l’andamento dei prezzi, stando alle stime della Banca centrale europea, l’inflazione tornerà ad attestarsi attorno al 2% solo nel 2025. Di conseguenza, i tassi di interesse resteranno su livelli elevati per un periodo prolungato.
L’auspicio, conclude Confagricoltura, è che il “Trimestre Anti-Inflazione” sia il primo passo verso un nuovo e più strutturato rapporto tra tutte le componenti del sistema agroalimentare italiana. Nell’immediato, l’interesse comune è quello di evitare un ulteriore contrazione dei consumi., ma sarebbe anche opportuno avviare anche una discussione su come affrontare uno scenario che si prospetta difficile sul mercato interno e a livello internazionale. Una visione condivisa e una stretta collaborazione tra tutte le componenti rafforzerebbero l’efficienza e la competitività complessiva del sistema.
Redazione
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- Scritto da Andrea Vitali
"Grazie agli imprenditori che, anche qui, rappresentano l'Italia migliore, quella che noi intendiamo difendere". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida durante l'inaugurazione dello stand ICE presso la fiera "Fruit Attraction" di Madrid, dove ha incontrato anche gli espositori giunti dall'Italia.
"Insieme ad Ice promuoviamo la nostra Nazione in maniera strategica, non tralasciando l'analisi dei mercati e l'attenzione verso la valorizzazione, anche grazie a questi padiglioni che danno visibilità ai prodotti italiani e che sono grado di rappresentare al meglio ogni singolo territorio. Siamo consapevoli che il marchio Italia, fuori dai nostri confini, è abbinato subito alla qualità" ha aggiunto il ministro.
"È importante far conoscere a chi acquista nel mondo l'autenticità dei nostri prodotti e sottolineare come sia fondamentale non confonderli con quelli slegati dalla nostra catena produttiva e spacciati per qualcosa che richiama all'italianità", ha concluso il ministro Lollobrigida.
Redazione