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Luca Magazzini presidente di Confagricoltura Pistoia
Il vivaista Luca Magazzini, ex presidente dell'Associazione Vivaisti Italiani, è il nuovo presidente di Confagricoltura Pistoia. L'elezione è avvenuta ieri in occasione della prima riunione del nuovo Consiglio direttivo provinciale di Confagricoltura, rinnovato dall’assemblea del 29 settembre scorso.
Il neo presidente di Confagricoltura Pistoia Luca Magazzini, che succede a un altro vivaista come Andrea Zelari, è presidente della federazione di prodotto “Florovivaismo” di Confagricoltura a livello regionale e vice presidente della stessa federazione a livello nazionale.
Al fianco di Magazzini sono stati nominati come vice presidenti il vivaista Vittorio Barni e il produttore vinicolo Andrea Bonacchi (confermato in tale ruolo).
 

Redazione

verde pubblico - verde urbano
Terza tappa nelle Marche per il percorso regionale del Libro Bianco del Verde 2023. Venerdì 20 ottobre ad Ascoli Piceno, dalle ore 9 alle 13,30, si terrà un convegno, a cui si può assistere anche online da remoto, sul tema “Investire nel verde: la salute e il benessere della collettività. Modelli virtuosi di partnership pubblico-privato”
Lo organizzano presso il Palazzo Arengo (Sala della Vittoria), Piazza Arringo 7, l’amministrazione comunale, Confagricoltura e Assoverde, con Kèpos.Aps, in collaborazione con il CREA e gli ordini professionali. Dalle 15 alle 17 è fissata – meteo permettendo – la visita guidata ai giardini dei Palazzi Vescovili, esempio di giardino storico di impianto rinascimentale. Per partecipare sia dal vivo che in remoto al convegno, che prevede il riconoscimento di crediti formativi per alcuni ordini professionali, è necessario iscriversi qua.
Questa terza tappa del Libro Bianco del Verde arriva dopo la presentazione nazionale del 20 gennaio a Roma del  Focus 22/23 sui “Parchi della Salute” e quella del 22 febbraio a Milano, in apertura del salone professionale del florovivaismo Myplant & Garden, dove sono stati presentati i “Criteri di certificazione dei Parchi della Salute”. In coerenza ed in continuità con il percorso del Libro Bianco del Verde, avviato formalmente il 12 ottobre 2021, il Convegno di Ascoli Piceno coinvolgerà interlocutori istituzionali e rappresentanze del settore del verde, nonché tecnici, professionisti e aziende del territorio. Ci sarà anche una finestra sui criteri di certificazione dei Parchi della Salute.
 

L.S.

Il Memorial Vannucci dell’85° anniversario nel segno del Viola Park e del Policlinico Gemelli

Vannino Vannucci sulle novità dei suoi vivai nell'85° anno di vita della sua azienda, la più grande del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, e su come interpreta il concetto di "comunità" al centro del 24° Memorial Moreno Vannucci, dove sono salite alla ribalta due importanti forniture di piante: al Viola Park della Fiorentina e all'ospedale Policlinico Gemelli di Roma per un'area a verde terapeutica.  

Le migliaia fra siepi e alberature del Viola Park di Bagno a Ripoli (Firenze) progettato dall’architetto Casamonti, che proprio in queste ore viene battezzato ufficialmente con una grande festa a cui partecipano i vertici del calcio internazionale e tanti uomini politici e vip, e le piante per l’area verde riservata a percorsi terapeutici e riabilitativi che sarà realizzata il prossimo anno nel nuovo centro avanzato del reparto cardiovascolare dell’ospedale Policlinico Gemelli di Roma.
Sono queste le forniture di spicco della Vannucci Piante, l’azienda leader del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, a cui si è fatto cenno sabato scorso durante la 24^ edizione del Memorial Moreno Vannucci, evento nato per ricordare il fondatore dell’azienda con premi destinati a personalità dell’economia, del sociale e dello sport abbinati a importanti figure pistoiesi scomparse.
Al centro di questa edizione, che cadeva nell’85° anniversario di Vannucci Piante e che come al solito ha visto una folta rappresentanza di autorità pistoiesi e personaggi dello sport, il tema della “comunità”: sia in azienda che in generale. Principali premiati l’amministratore delegato di Publitalia-Mediaset Stefano Sala, il direttore della Fondazione Gemelli Marco Elefanti, il fondatore e presidente di Rondine Cittadella della pace Franco Vaccari, il giornalista sportivo Mario Tenerani e l’arbitro Simone Sozza.
Quali le principali novità dell’azienda Vannucci Piante nel suo 85° anno? Lo abbiamo chiesto al titolare Vannino Vannucci. A cominciare dal Design Park annunciato all’ultima edizione di Flormart (vedi).
Che cosa è il Design Park?
«Nasce con l’intento di offrire una vasta scelta a professionisti, costruttori di verde, architetti, paesaggisti. Sono oltre 40 specie, raggruppate in un unico spazio. Oltre 1.000 esemplari disposti per goderne la migliore suggestione possibile. Uno spazio per far ispirare e sognare i nostri clienti».
E l’area destinata alle alberature di maggiori dimensioni da che cosa è caratterizzata e a chi si rivolge?
«Le nostre città hanno bisogno di piante, hanno bisogno di un ricambio. E per questo motivo abbiamo programmato ed organizzato nuovi vivai di alberature. Le municipalità di tutto il mondo sentono la necessità di nuovi spazi verdi, viali, parchi, ecc. Per questo già da diversi anni abbiamo creato vivai con piante di pronto effetto».
A che punto è il vostro vivaio “Ferruccia 300” all’avanguardia dell’ecosostenibilità: a zero glifosate, con una cassa di espansione e tutto improntato all’economia circolare? Come funziona?
«È il nostro fiore all'occhiello: un vivaio ecosostenibile, un modello del vivaismo del futuro, in pieno regime di alta sostenibilità. Aria, acqua, terra e tecnologia hanno trovato in questo spazio un armonia straordinaria. In questo vivaio continuiamo a sperimentare le più avanzate tecnologie esistenti».
Venendo al tema di questo Memorial, che cosa avete fatto per la vostra comunità aziendale di circa 1000 persone, fra i 400 dipendenti e altri collaboratori, e che cosa essa rappresenta per voi?
«Già alcuni anni fa abbiamo sentito il bisogno di far convivere in modo diverso i nostri collaboratori, le aziende dell’indotto, i fornitori e i clienti. Tutti insieme impegnati in un nuovo processo di lavoro e attività. Oggi è importante parlare di comunità come luogo in cui si affrontano le difficoltà e si godono i successi tutti insieme».
Abbiamo visto sul “palco” del Memorial i suoi figli: state preparando il terreno per il ricambio generazionale?
«In azienda siamo alla quarta generazione grazie all'ingresso dei figli e nipoti della famiglia. Sono passaggi delicati e graduali che stiamo seguendo con molta attenzione. Siamo contenti che anche loro amino questo mestiere».

L.S.

Riduzione fitofarmaci - Comagri

Passata il 9 ottobre in Commissione Agricoltura dell’Europarlamento una posizione che ammorbidisce il Regolamento sull’uso sostenibile dei fitofarmaci, con dimezzamento a livello europeo prorogato dal 2030 al 2035 e obiettivi di riduzione nazionali obbligatori del 35%. Ora la palla passa alla Commissione Ambiente (che si esprimerà il 24 ottobre). Soddisfazione dell’europarlamentare Paolo De Castro, del ministro dell’agricoltura Lollobrigida e, più moderata, di Copa-Cogeca. Ma Giansanti (Confagricoltura) propone di sospendere la discussione della proposta di Regolamento fino al superamento dell’instabilità dei mercati internazionali agricoli.   

 
Il 9 ottobre la Commissione Agricoltura e sviluppo rurale (Comagri) del Parlamento europeo ha votato, a forte maggioranza (26 favorevoli, 9 contrari, 3 astenuti), a favore del parere presentato da Clara Aguilera (Spagna) sulla proposta di Regolamento dell’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. 
La posizione approvata, secondo il vice presidente della Comagri Paolo De Castro, esprime un «equilibrio tra i tre livelli di sostenibilità: ambientale, sociale ed economica» ed è il frutto di «un approccio pragmatico che, data l'impossibilità di arrivare a un rigetto della proposta, ha portato a prevedere un calendario più realistico, con l'obiettivo di una riduzione del 50% a livello Ue dell'uso dei pesticidi fissato per il 2035» e la possibilità per gli Stati membri di «un certo margine di flessibilità, con target di riduzione obbligatori a livello nazionale del 35%». Questo cambiamento del periodo di riferimento per il calcolo della riduzione, ha spiegato con comunicato stampa De Castro, «tiene meglio conto degli sforzi già fatti da alcuni Stati membri, in particolare l'Italia, nella riduzione dell'uso di fitofarmaci: basti pensare che dal triennio 2011-2013 (nuova base di calcolo) ad oggi, i nostri agricoltori hanno già ridotto di oltre il 20% l'utilizzo della chimica. Tutto ciò, insieme alla clausola di revisione che ne valuterà la fattibilità, rende più realistico e raggiungibile l'obiettivo al 2035, ma solo se accompagnato da un importante sforzo in innovazione, che metta a disposizione alternative concrete per contrastare le fitopatie, a partire dalle TEA, le nuove biotecnologie sostenibili» (vedi).
Soddisfatto anche il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, per il quale «il dimezzamento dell'uso dei pesticidi nel 2035, invece che nel 2030, deciso dalla Commissione Agri, rappresenta un ulteriore passo per difendere le eccellenze agroalimentari italiane». «Grazie al lavoro svolto dagli europarlamentari italiani di diversi schieramenti – ha aggiunto Lollobrigida - è stato approvato, come auspicavamo da tempo, un calendario più realistico per attuare una riduzione che sia compatibile con la produzione. Gli obiettivi che ci siamo dati rispetto alla sostenibilità ambientale non sono mai stati in discussione, ma i tempi e i modi devono essere ragionevoli. La sicurezza ambientale, energetica e la sovranità alimentare devono essere sempre garantite. Dobbiamo continuare a investire nella ricerca e sulle tecniche evolutive per avere colture resistenti e di qualità. Difendiamo il Sistema Italia, simbolo di eccellenza nel mondo e tuteliamo il nostro sistema agricolo che rappresenta un paradigma di sostenibilità da esportare in tutto il mondo».
Moderata soddisfazione invece da parte di Copa-Cogeca, la voce degli agricoltori e delle cooperative agroalimentari europee, che nella sua nota stampa del 9 ottobre ha definito la posizione votata da Comagri «un compromesso accettabile». Tre sono gli aspetti più rilevanti di tale parere sulla proposta di Regolamento ad avviso del Copa-Cogeca: 1) l’estensione dei tempi di attuazione della riduzione dei fitofarmaci con l’abolizione della precedente metodologia di calcolo dei target nazionali e una clausola di revisione che consentirebbe di adattare gli obiettivi in base alle disponibilità di prodotti alternativi per la protezione delle piante; 2) l’idea di procedere a restrizioni dei fitofarmaci nelle aree sensibili piuttosto che imporre entro la scadenza un divieto totale «semplicemente irrealizzabile»; 3) il non utilizzo di fondi Pac per finanziare l’applicazione di questo Regolamento.
Come ricordato da Ansa Terra e Gusto, la Comagri ha competenza esclusiva solo sulla parte dei finanziamenti, mentre «per il resto del Regolamento a guidare il dossier è la commissione Ambiente, che voterà il 24 ottobre». Copa e Cogeca hanno pertanto fatto appello alla Commissione Ambiente dell’Europarlamento di tenere conto della posizione di Comagri. 
Ieri comunque è arrivata la richiesta di Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, di rimandare la discussione della proposta di Regolamento sull’uso sostenibile di fitofarmaci al «dopo-crisi». «Pur riconoscendo l’impegno della Commissione nel riportare il dibattito sugli input chimici su basi pragmatiche e non ideologiche – ha dichiarato Giansanti - Confagricoltura ritiene che la discussione sulla proposta di regolamento per la riduzione dell’impiego di input chimici nel settore primario vada sospesa in attesa che si superi l’attuale fase di incertezza economica e di instabilità dei mercati internazionali dei prodotti agricoli. L’impegno della politica nazionale ed europea deve essere concentrato sulla tutela del potenziale produttivo del nostro settore. Solo in questo modo è possibile continuare a garantire la sicurezza alimentare nel nostro Paese come anche negli altri Stati membri».
 

L.S.

Con l'approssimarsi di Ognissanti, una delle festività più importanti per il settore dei fiori recisi e delle piante, è giunto il momento di esaminare da vicino l'andamento dei prezzi all'ingrosso nei principali mercati dei fiori in Italia. Pescia, San Remo, Roma, Ercolano, Napoli e Terlizzi sono tra i mercati più influenti quando si tratta di fiori recisi e di piante da ricorrenza.

 

Il listino prezzi fiori e piante completo può essere consultato qui e offre la possibilità di filtrare i dati per varietà, qualità, prodotto e mercato.

Ecco un'analisi all'ingrosso delle rose e dei crisantemi registrati al 9 ottobre, con attenzione alle varietà e alle modalità di vendita:

 

Crisantemi

A Napoli, i Crisantemi multiflori di qualità IA sono quotati a 0.32 euro al pezzo, senza variazioni rispetto ai prezzi aziendali. A Pescia, i Crisantemi uniflori di qualità Ia sono venduti a 0.65 euro al pezzo, rimanendo stabili. A Roma, i Crisantemi multiflori di qualità IAsono quotati a 0.40 euro al pezzo, senza variazioni. Sempre a Roma, i Crisantemi uniflori di qualità IA sono venduti a 1.00 euro al pezzo, registrando una diminuzione del 9.1%. Al moneto, per i crisantemi, non sono pervenuti i prezzi di Sanremo, Terlizzi, Ercolano.

 

Rose

A Pescia, le Rose di altri colori di qualità IA sono vendute a 0.40 euro al pezzo, rimanendo stabili. A Roma, le Rose di altri colori di qualità IA sono quotate a 0.40 euro al pezzo, registrando un aumento del 14.3%. A Roma, le Rose rosse di qualità IA sono vendute a 1.00 euro al pezzo, senza variazioni. A Roma, le Rose rosse di qualità IA sono quotate a 1.70 euro al pezzo, senza variazioni. A Terlizzi, le Rose di altri colori di qualità IA sono vendute a 0.40 euro al pezzo, rimanendo stabili. A Sanremo, le Rose Estero rosse di qualità IA sono quotate a 0.95 euro al pezzo, registrando un aumento del 9.2%.

Questi dati sono solo una parte delle informazioni dettagliate disponibili nel listino prezzi fiori e piante che potete scaricare qui . Gli altri fiori e verde ornamentale contrattati includono:

Alstroemeria, Anthurium, Aralia/Fatsia, Asparagus, Aspidistria, Bocche di Leone, Calle, Eucaliptus, Fresie, Garofani, Gerbere, Girasoli, Gladioli, Gypsophila, Lilium, Lisianthus, Moluccella, Ornitogallo, Primavera, Ranuncoli, Ruscus, Solidago, Statici, Sterlizie, Tulipani, Violaciocca, 

ognuno con le proprie varietà e prezzi. Infatti mentre alcuni prezzi rimangono stabili, altri subiscono variazioni significative. È importante notare che i prezzi del verde per l'ornamento dei mazzi e delle composizoni, come l'Eucalipto, Ruscus, Mortella, Aralia sono espressi in termini di peso (KG) e non di quantità. Inoltre, i prezzi indicati sono riferiti alla resa presso il mercato di provenienza. Per valutare le oscillazioni dei prezzi, utilizziamo un range che comprende: minima (1-3%), media (4-6%), alta (7%-10%), molto alta (12% e oltre).

Il settore dei fiori recisi è da sempre molto dinamico e soggetto a fluttuazioni di prezzo legate alle ricorrenze oltre aalle meteo e alla situzione macroeconomica. Monitorare attentamente il listino completo, che vine aggiornato settimanalmente, aiuta i professionisti del settore a prendere decisioni informate in vista di Ognissanti e delle festività future. Floraviva svolge questo servizio dal 2008.

 

Redazione