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Michela Neri, imprenditrice di Pistoia, è stata eletta Presidente. Nominato anche il consiglio direttivo.
Ue.Coop continua a crescere in Toscana. Si è ufficialmente costituita a Firenze l’associazione Unione Europea Regionale delle Cooperative della Toscana che conta già 300 cooperative iscritte, tra agricole e non in rappresentanza di tutti i principali settori, dal sociale ai servizi, dalla produzione al lavoro e 27mila soci. Michela Neri, imprenditrice agricola di Pistoia, è stata eletta Presidente. Linda Beoni (Prato), Massimo Neri (Grosseto), Pasquale Biagiotti (Arezzo) e Lorenzo Citti (Lucca) entrano invece nel consiglio direttivo.
La nuova centrale operativa promossa da Coldiretti, riconosciuta e autorizzata quale associazione nazionale di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo (per saperne di più vai su www.uecoop.org, nasce dall’esigenza di garantire una risposta concreta, seria, trasparente ai temi del lavoro e delle imprese in Toscana. “Il modello Ue.Coop – ha spiegato la neo Presidente – propone un modello di sviluppo economico basato su tre semplici capo saldi: lavoro, territorio e legalità. Abbiamo visto tutti quello che è successo a Roma con le note vicende giudiziarie che rappresentano solo la punta di un iceberg, e che rischiano di delegittimare l‘intero settore cooperativo anche quello più genuino e improntato ai sani principi tutelati. Ue.Coop impone alle proprie cooperative aderenti alla sottoscrizione di un codice etico di comportamento con il quale si impegnano, a rispettare i principi di sana cooperazione, fissa dei precisi requisiti di onorabilità per i presidenti, consiglieri e direttore ha come parola chiave trasparenza sia nei rapporti interni che esterni. Al centro del motore di sviluppo – spiega ancora – c’è e ci deve restare il socio”. Secondo Gianni Donati, Referente Regionale dell’associazione “non servono nuove leggi; serve invece una presa di responsabilità da parte della rappresentanza e di tutta la società civile”.
A livello nazionale sono invece già oltre 4.000 le cooperative associate, 300.000 i soci operanti in tutti e 14 i settori dell’albo competente, dal lavoro al sociale, dall’edilizia ai trasporti fino all’agricoltura e alla pesca che hanno aderito alla nuova centrale operativa.
Redazione Floraviva
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Il primo raccolto della “cannabis di stato” a fini terapeutici conferma una grande opportunita’ per il Made in Italy poiché la coltivazione, la trasformazione e il commercio della cannabis a scopo terapeutico per soddisfare i bisogni dei pazienti in Italia e all’estero può generare da subito un business di 1,4 miliardi e garantire almeno 10mila posti di lavoro dai campi al flacone. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i risultati sorprendentemente positivi del primo raccolto di cannabis terapeutica “di Stato”, prodotta nello stabilimento chimico-farmaceutico militare di Firenze, incaricato per la prima volta dai ministeri della Salute e della Difesa lo scorso anno di dare vita a una coltivazione di piante di marijuana destinato all'uso terapeutico, soprattutto per contrastare il dolore nei malati terminali. Il fatto che nel primo con il raccolto di 80 piante si sia riusciti a ottenere 130 grammi di principio attivo contro i 30 grammi delle normali coltivazioni è la dimostrazione – sostiene la Coldiretti - dello stato avanzato della ricerca in Italia. Si tratta del risultato della firma del protocollo lo scorso anno per l'avvio della produzione di cannabis terapeutica che - precisa la Coldiretti - risponde ai bisogni di pazienti con patologie gravi come Sla, la sindrome di Tourette, l’Alzheimer, il Parkinson e diversi tipi di sclerosi come la sclerosi multipla, contro le quali farmaci con il principio attivo della cannabis si sono dimostrati utili. La cannabis ottenuta – continua la Coldiretti - una volta ricevute le autorizzazioni, potrà essere consumata come decotto in barattoli da 5 mg, da sciogliere in acqua e assumere come fosse un thè ma non si esclude che vengano preparati farmaci con principio attivo della cannabis. Secondo lo studio della Coldiretti solo utilizzando gli spazi già disponibili nelle serre abbandonate o dismesse a causa della crisi nell’ortofloricoltura, la campagna italiana - sottolinea la Coldiretti - può mettere a disposizione da subito mille ettari di terreno in coltura protetta. Si tratta di ambienti al chiuso dove – precisa la Coldiretti - più facilmente possono essere effettuate le procedure di controllo da parte dell’autorità preposte per evitare il rischio di abusi. Il calcolo per difetto tiene conto della disponibilità di circa 1000 ettari di terreno, della produzione di sostanza secca di infiorescenze e foglie sommitali, del numero di cicli di coltivazione possibili all’anno e della resa in principio attivo che, secondo il Ministero della Sanità, viene attualmente importato con un costo di circa 15 euro al grammo. Una opportunità che va attentamente valutata per uscire dalla dipendenza dall’estero e avviare un progetto di filiera italiana al 100 per cento che unisce l’agricoltura all’industria farmaceutica. Una prima sperimentazione che - conclude la Coldiretti - potrebbe aprire potenzialità enormi se si dovesse decidere di estendere la produzione in campo aperto nei terreni adatti: negli anni 40 con ben 100mila gli ettari coltivati l’Italia era il secondo produttore mondiale della cannabis sativa, che dal punto di vista botanico è simile alla varietà indica utilizzata a fini terapeutici. “L’agricoltura italiana è oggi pronta a recepire le disposizioni emanate dal Governo e a collaborare per la creazione di una filiera controllata capace di far fronte a una precisa richiesta di prodotti per la cura delle persone affette da malattia, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “si tratta anche di un progetto innovativo che potrebbe vedere il nostro Paese all’avanguardia nel mondo”.
Redazione Floraviva
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- Scritto da Andrea Vitali
La fiera florovivaistica b2b numero uno in Italia si svolgerà dal 9 all’11 settembre a PadovaFiere con un programma ricco di novità. Lanciata un’inedita appendice invernale itinerante a gennaio 2016: “Flormart in tour”. L’ad di PadovaFiere Daniele Villa: «abbiamo ripreso contatto con tutti i soggetti della filiera». Pietro Gasparri, dirigente del Mipaaf: «siamo vicini a Flormart». Il presidente di Cia Scanavino: «il sistema florovivaistico deve essere parte di un sistema più ampio di architetti, amministratori pubblici e rappresentanze di categorie che progettano assieme lo sviluppo del verde e del paesaggio». Francesco Mati, presidente del distretto vivaistico di Pistoia: «Flormart ha percepito la necessità di innovare il sistema fieristico e sta cercando di dare una risposta». D’accordo Roberto Chiti, vicepresidente di Piante e Fiori d’Italia, che apprezza la scelta di «non aspettare il mercato, ma andargli incontro».
Una risposta innovativa alle esigenze di ciascuno degli attori della filiera florovivaistica e del comparto green: dai produttori di piante ornamentali o di fiori, fino ai garden center o i fioristi e i giardinieri privati o i gestori di spazi verdi pubblici. Tanti soggetti quanti sono le «sfumature del verde», per riprendere l’indovinato titolo della tavola rotonda che si è tenuta nell’area lounge del Ministero delle politiche agricole italiano a Expo Milano 2015, subito prima della conferenza stampa di presentazione di Flormart 2015.
«Per rilanciare la fiera – ha spiegato Daniele Villa, amministratore delegato di PadovaFiere (società a maggioranza francese che organizza Flormart) – siamo un po’ tornati alle origini riprendendo contatto con tutti i soggetti del settore florovivaistico e del verde. Quindi abbiamo riformulato le iniziative e sezioni storiche del nostro salone, come i premi Oroflor e Flormagazine o l’area demo «garden motor» “Prove tecniche in campo” e il forum internazionale ECOtechGREEN, integrandole con nuove come ad esempio il concorso internazionale di architettura del paesaggio Flormart Garden Show e le dimostrazioni sulle tendenze floreali di Master Flower, a completare il quadro della nostra offerta». Ma non è tutto. Flormart ha deciso di creare, accanto all’edizione principale di settembre, un’edizione invernale itinerante, chiamata “Flormart in tour”. La quale debutterà nel gennaio del 2016 in Toscana al Mefit, il Mercato Fiori Piante Toscana – città di Pescia, nella provincia di Pistoia, al confine con Lucca; e poi toccherà ad anni alternati centri significativi del florovivaismo italiano e promettenti aree di sbocco estere. «Flormart in tour - ha detto Villa - sarà l’appuntamento annuale nei territori e per i territori, l’occasione per i produttori di presentarsi in una cornice diversa e di affacciarsi in alcuni fra i più interessanti mercati esteri, gettando un nuovo ponte fra il primo Salone italiano del Florovivaismo e Giardinaggio e il suo “bacino” di riferimento».
Parole di sostegno sono arrivate da Pietro Gasparri, dirigente del ministero delle politiche agricole: «siamo felici che Flormart si riprenda e come Ministero garantiamo il patrocinio e stiamo valutando la presenza con lo stand. Comunque siamo vicini a Flormart da sempre e lo resteremo anche quest’anno». Mentre Dino Scanavino, presidente di Cia e coordinatore di Agrinsieme, ha dichiarato a proposito del nuovo approccio di Flormart: «seguiamo la fiera da tanti anni e i nostri associati vi partecipano regolarmente, quest’anno si registra una innovazione o evoluzione concettuale che sta nel solco degli argomenti affrontati alla tavola rotonda precedente. Vale a dire nella considerazione di tutto il mondo e sistema di relazioni che può assorbire la produzione florovivaistica, ma non in termini soltanto commerciali, bensì anche progettuali. Cioè il sistema florovivaistico deve essere parte di un sistema più ampio di architetti, urbanisti, paesaggisti, amministratori pubblici e rappresentanze di categorie produttive che progettano assieme lo sviluppo del verde in tutte le aree, e lo sviluppo quindi del paesaggio: in città, nelle periferie e anche nelle campagne. Ecco questo è il nuovo orizzonte, il nuovo paradigma che noi dobbiamo portare avanti per dare uno sviluppo armonico al nostro territorio e il giusto ruolo e reddito ai florovivaisti».
«Quando una fiera offre opportunità e stimoli contemporanei è benvenuta – ha affermato Francesco Mati, presidente del distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, leader a livello europeo -. Per troppi anni si è detto che il sistema fieristico doveva evolversi. Mi sembra che questo sia stato percepito da Flormart, che presenta un vortice di novità. Siamo curiosi di vedere che risultati daranno queste novità. C’è bisogno di fare uscire al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori il significato e il valore dell’attività florovivaistica. Anche questa fiera sta cercando di andare in tale direzione. Non vedo l’ora di toccare con mano i risultati concreti di questo lavoro».
«Anch’io – ha concluso Roberto Chiti, vicepresidente dell’Associazione nazionale Piante e Fiori d’Italia – approvo il progetto di rilancio di Flormart e questa volontà di dare una risposta alla crisi economica che si è fatta sentire anche negli eventi fieristici. Il salone di Padova mi sembra andare nella direzione del mercato. Invece di aspettare in un posto fisso gli operatori, si va incontro ad essi nei luoghi che sembrano più vitali e ricchi di prospettive. Gli imprenditori hanno bisogno di nuovi contatti e questa può rivelarsi una formula efficace».
Per maggiori informazioni www.flormart.it. Guardare anche la pagina Facebook “Flormart PadovaFiere”.
Redazione Floraviva
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Presented yesterday at Expo Milano, in the lounge area of Italian Ministry of Agriculture, the International Fair of Padua
Flormart 2015: Innovations and Business Occasions for all Components of Floriculture and Gardening Sector
The 66th edition of the number 1 Italian b2b trade show in floriculture and gardening will be held from 9 to 11 September in Padua with a program full of novelties. The itinerant winter edition called “Flormart in tour” will make its debut in January 2016. Among the new features: professional training events including the international forum ECOtechGREEN and the conference on "Floriculture and meteorological factors"; awards such as “La città per il verde”, Oroflor and Flormagazine, nòva_green prize for innovative products, technologies and sales methods, and Flormart Garden Show, the international competition of landscape architecture; “Master Flower - Autumn Winter Trends”, consisting of floral demonstrations inspired by new trends in flower decorations; and an exhibition of important vegetal designers.
Flormart 2015 offers an innovative response to the needs of all players in the floriculture and gardening sector: from producers of ornamental plants and flowers, to garden centers, florists, private gardeners and those who manage public green spaces. The trade show covers as many aspects as there are "shades of green", to borrow the insightful title of the roundtable held in the area of the Italian Ministry of Agriculture in Expo Milano 2015, just before the conference presenting Flormart 2015, with the intervention by Daniele Villa, CEO of PadovaFiere (the organizing company of Flormart whose majority is French owned), and leading figures of the Italian agriculture and horticulture sector among which Dino Scanavino, president of the Italian Confederation of Farmers (Cia), and Francesco Mati, president of the nursery district of Pistoia (Tuscany).
These highly complete credentials present the 66th edition of Flormart, the historic international trade show of floriculture and gardening of Padua, the first in Italy for quality and quantity (despite some negative signs in the recent years due to the economic crisis), as confirmed by the numbers of 2014: 350 exhibitors and 18,000 visiting professionals. This year's event, scheduled from 9 to 11 September 2015, is in fact characterized by a profound reconsideration of the contents in the name of innovation, eco-technologies and aesthetic quality, both for floriculture exhibitors and participants from the green design and management field, in the belief that these are the three key factors in the competitiveness of the sector.
This reconsideration also touched the organizational formula, with the creation, alongside the main edition of September, of the itinerant winter edition called "Flormart in tour", which will make its debut in January 2016 in Tuscany at Mefit, the tuscan market for flowers and plants situated in the town of Pescia, in the province of Pistoia, on the border with Lucca, at the heart of two major horticultural districts: floriculture of Pescia and Viareggio and ornamental nursery of Pistoia. In alternate years the winter edition will travel to other Italian floricultural centers and to promising areas abroad.
Following is a summary of some of the events of the program, which offers business occasions and opportunities to stay up to date for all players in the sector. Starting from the international business front, where those seeking opportunities in relationship with foreign countries can count on 50 major foreign buyers whose presence are already confirmed. Operators from the following countries will be at Flormart: Azerbaijan, UAE, France, Germany, Great Britain, Indonesia, Morocco, Poland, Russia, Sweden, Switzerland, Tunisia and Turkey. And thanks to the collaboration with Paysalia, a trade fair in Lyon organized by GL Events, the majority shareholder of PadovaFiere, there will be a joint promotion with the international fair of Tunis, “Kram”. In general 2,000 b2b contacts are expected between buyers and participants.
Conferences and Technical Meetings
Among the techno-scientific meetings and professional updating events that are offered this year, it is worth noting the international forum of green technology ECOtechGREEN scheduled on 9 and 10 September, an initiative of Paysage (Promotion and development for landscaping), supported by the magazine Topscape, pursuing the development of methodologies and technologies inclusive of urban green areas to promote biodiversity in these contexts and reconstruct a more balanced relationship between man and nature. And this year it will be called ExpoECOtechGREEN 2015 in tribute to the Expo in Milan and will host reports on innovative projects in the use of green technology from both European and developing countries such as Qatar. As visitors at least 400 professionals are expected.
Also of note on September 10 is an international conference on the theme "Floriculture and Meteorological Factors" by Andrea Vitali of diADE adv: a subject that has always attracted the attention of all sectors of agriculture, but today, in the horticultural field, has become particularly relevant as a result of climate changes that are taking place in Europe. Because these, on the one hand, are increasing the risk of destruction of crops, but on the other, are also changing the geography of the productive vocations.
Awards and Competitions
On September 11 there will be a focus on urban green organized by Il Verde Editoriale who in addition to the prize “La città per il verde 2015” (The city for green), will hold a meeting entitled “Il verde urbano produttivo” (The productive urban green), in which this topic will be analyzed in the different perspectives of urban gardens, agricultural parks and other forms of urban farming, including a report on “project of the redevelopment of green for the city of Milan” and another on “gardens in the cities of Germany”.
Among prizes and competitions, the famous Oroflor and Flormagazine attributed by the press to floricultural products that stand out for quality. Then there are the three new awards nòva_green, organized by diADE adv of Pescia, through which space and visibility will be attributed to the most innovative plants and flowers, technological accessories and sales formulas among the exhibitors of Flormart 2015, selected by a jury of experts who will try to identify the innovations most likely to have a great impact in the industry and a long-term success. The finalists of nòva_green will be showcased in a special stand at PadovaFiere from 9 to 11 September and the winners will be allowed to use the logo of the competition in recognition of excellence. They will receive a kit containing various informative and advertising material of quality with the logo of the prize and instructions for use in their communication channels, from traditional print media to social media. For example, letterhead, business cards, stickers for products as well as digital files of the logo in multiple formats and various types of banners for the web.
This year, to highlight the role of green in landscape, biodiversity, sustainability, health and improvement of living conditions in urban areas, a new international competition in landscape architecture called Flormart Garden Show was introduced. The selection for the competition has concluded in great success both for the number of participants and the quality of the temporary garden projects that were handed in, some of which will be realized in September for Flormart 2015. The winners have already been selected and will be officially announced to the press in September.
Demonstrations and Exhibitions
One of the most important news for the floriculture industry at Flormart 2015 is the debut, following a similar event last fall in Pescia at Mefit called Christmas Flower Trends, of the event "Master Flower - Autumn Winter Trends" , by diADE adv, led by art director Anneclaire Budin and marketing expert Andrea Vitali. On this occasion representatives of major florist schools will be called upon to perform in the real-time creation of floral arrangements inspired by trends and/or themes defined by diADE on the basis of aesthetic and commercial criteria, with the aim of giving plants and flowers professionals visiting Flormart tips to help increase sales. An event in which the logic of fashion are applied to the marketing of plants and flowers to give new impetus to the entire horticultural industry by focusing on aesthetics and style as added value.
Aesthetic quality and creative freedom will have even more weight in the exhibitions of two great international artists of vegetal design, a branch of contemporary art which is increasingly practiced and stimulant, which are scheduled at Flormart 2015 in the exhibition halls. The names of the artists will be announced closer to the trade show.
For more information www.flormart.it and Facebook “Flormart PadovaFiere”.
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- Scritto da Andrea Vitali
In ribasso il frumento ad eccezione di granoturco e orzo. due velocità per il vino, penalizzato quello da tavola. stessa cosa per l'olio d'oliva, mercato ortofrutticolo influenzato pesantemente dalla calura. Mercato delle carni in attesa
Dopo un’iniziale fase di attesa i mercati cerealicoli nazionali stanno mostrando un maggiore dinamismo sul piano della compravendita. I prezzi del frumento duro, già in flessione nei giorni scorsi, dovrebbero confermare, anche questa settimana, la tendenza al ribasso che ha caratterizzato le ultime sedute. Analoghe le aspettative nel comparto del tenero, con la raccolta ormai in fase avanzata anche in Francia, dove le quotazioni ai porti di imbarco stanno già mostrando qualche segnale di cedimento.
Lo rileva l'Ismea nell’Overview sui mercati agroalimentari di questa settimana, preannunciando, sul circuito dei cereali foraggeri, un andamento invece sostenuto per granoturco e orzo. E’ probabile che le operazioni di raccolta del mais, i cui prezzi restano al momento ben inferiori ai livelli dell’anno scorso (-15% circa), subiranno ad agosto un anticipo di una decina di giorni, a causa delle alte temperature. Il calo produttivo sia Italia che in Europa potrebbe inoltre rivelarsi anche più accentuato rispetto alle stime iniziali, in previsione di un generale peggioramento delle rese, soprattutto nei paesi dell’Est.
Sui mercati vinicoli la campagna di commercializzazione, giunta ormai alle battute finali, conferma anche in questa fase conclusiva l’andamento a due velocità che ha chiaramente penalizzato i vini da tavola, in forte deprezzamento, sostenendo invece le quotazioni delle denominazioni d’origine, stabili o in lieve aumento.
Sulla nuova vendemmia le attese restano positive, con un probabile aumento delle produzioni per lo meno in Italia. Stessa considerazione per gli oli di oliva, in un mercato che in Spagna resta però in forte tensione per i lampanti, segnalando valori eccezionalmente elevati (attorno ai 4 euro al chilogrammo) anche per gli extravergini. In Italia le scarse disponibilità e i ridotti volumi di scambio hanno lasciato invariati i listini degli oli di oliva di maggior pregio, con i valori che si attestano su una media di poco inferiore a 5,50 euro al chilo, franco produttore.
Il caldo torrido sta fortemente influenzando anche le dinamiche mercantili nel comparto ortofrutticolo. Gli ortaggi da cottura (le zucchine in particolare) risultano in questa fase maggiormente penalizzati rispetto ad altre produzioni, come pomodori e insalate. Per angurie e meloni è prevedibile, nonostante il buon andamento della richiesta al consumo, un ulteriore cedimento dei prezzi, motivato da un’offerta ovunque più abbondante.
Sui mercati frutticoli le residue disponibilità di albicocche, ancora soddisfacenti sotto il profilo qualitativo, chiuderanno la campagna con quotazioni stabili o in ulteriore aumento.
Agevole anche il collocamento di susine, con buone richieste sia sui mercati interni che all’estero e valori superiori alla scorsa annata, mentre segnano ancora il passo pesche e nettarine, pressate sui circuiti europei da un’offerta estera tuttora rilevante. Non è escluso che le basse quotazioni attuali possano risalire la china già nei prossimi giorni, in particolare nel mese di agosto, scongiurando il protrarsi di una situazione divenuta adesso piuttosto critica.
Prezzi in fisiologica contrazione per le uve da tavola con la progressiva espansione dell’offerta pugliese e metapontina. Ad eccezione delle uve siciliane, che frenano anche su base annua, le quotazioni restano su livelli superiori a quelli dell’estate 2014, in un contesto di scambi agevoli e di consumi complessivamente regolari.
In relazione ai lattiero-caseari, per i formaggi il momento resta sfavorevole, con il calo dei prezzi che sembra adesso coinvolgere anche il Grana padano, oltre al Parmigiano reggiano. Resta debole il mercato delle materie grasse, sulla scia di quanto già riscontrato a livello continentale, con prevedibili ulteriori riduzioni dei prezzi per il burro anche nelle prossime settimane. Da segnalare una probabile correzione al rialzo delle quotazioni spot del latte crudo alla stalla, da ricondurre a un calo delle rese presso gli allevamenti nazionali più accentuato rispetto al normale ciclo stagionale, a causa delle elevate temperature.
Per le carni prevale ancora un clima di attesa sul mercato dei bovini, con scarse pressioni alla vendita e ritmi di lavorazione piuttosto lenti nei centri di macellazione nazionali. Stessa dinamica per le carni avicole con poche spinte dal lato dell’offerta, anche a causa di una più alta mortalità negli allevamenti, e consumi ancora piuttosto frenati. Il bilancio di sostanziale equilibrio delle dinamiche mercantili suggerisce, sia per i bovini che per gli avicoli, un quadro di relativa stabilità sul fronte dei prezzi anche nei prossimi giorni. Più dinamico solo il segmento della fesa di tacchino.
Nel comparto suino le ridotte disponibilità di capi da macello potrebbero determinare ancora lievi correzioni al rialzo sui prezzi del bestiame vivo, mentre mantiene un trend ribassista l’intera linea dei suinetti d’allevamento. Più complessa la situazione sul mercato delle carni, con i macellatori che faticano ad assorbire i rialzi del vivo sia per le resistenze, a valle, della grande distribuzione, sia per una generale pressione dell’offerta europea, conseguente anche a un’elevata disponibilità di tagli congelati.
Redazione Floraviva
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