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“Dotare l’Italia nell’anno di Expo di una legge sull’agricoltura sociale – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – non è solo una buona notizia, è una grande opportunità e il riconoscimento del lavoro che migliaia di esperienze portano avanti ogni giorno sui territori. L'agricoltura sociale è un concreto strumento di riabilitazione ed inclusione, non soltanto una opportunità economica. Con questo provvedimento abbiamo rimesso al centro la tutela della persona e della sua dignità, creando una sinergia virtuosa tra obiettivi economici e responsabilità sociale. Allo stesso tempo rafforziamo le opportunità di crescita della multifunzionalità delle aziende agricole, contribuendo allo sviluppo sostenibile dei nostri territori. Ringrazio il Parlamento per il lavoro fatto in questi mesi per centrare questo importante obiettivo”.
"Dopo anni di attesa – commenta il Vice Ministro Andrea Olivero - oggi abbiamo dato il giusto riconoscimento a quanti, con passione e professionalità, hanno saputo coniugare l'imprenditorialità agricola con la responsabilità sociale. Sono molto riconoscente nei confronti dei parlamentari che hanno fattivamente collaborato alla proficua conclusione dell'iter della legge, a partire dal primo firmatario on. Fiorio, ma ancor più lo sono nei confronti di tutti i nostri imprenditori di Agricoltura Sociale che hanno aperto la strada ad un nuovo modo di concepire il lavoro agricolo. Inserimenti lavorativi di persone svantaggiate, fattorie didattiche, agri-nido e agri-asilo: tanti modi per concepire la multifunzionalità anche in ambito sociale. Sono certo che questa legge aiuterà l'intero comparto agricolo a crescere nella sostenibilità economica, ambientale e soprattutto sociale”.
Le principali novità:
- Viene introdotta la definizione di agricoltura sociale. In questo ambito rientrano le attività che prevedono:
a) l'inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e lavoratori svantaggiati, persone svantaggiate e minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione sociale;
b) prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali attraverso l’uso di risorse materiali e immateriali dell’agricoltura;
c) prestazioni e servizi terapeutici anche attraverso l'ausilio di animali e la coltivazione delle piante;
d) iniziative di educazione ambientale e alimentare, salvaguardia della biodiversità animale, anche attraverso l'organizzazione di fattorie sociali e didattiche;
- le Regioni, nell'ambito dei Piani di Sviluppo Rurale, possano promuovere specifici programmi per la multifunzionalità delle imprese agricole, con particolare riguardo alle pratiche di progettazione integrata territoriale e allo sviluppo dell'agricoltura sociale;
- le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche e ospedaliere possono inserire come criteri di priorità per l'assegnazione delle gare di fornitura la provenienza dei prodotti agroalimentari da operatori di agricoltura sociale;
- i Comuni prevedono specifiche misure di valorizzazione dei prodotti provenienti dall’agricoltura sociale nel commercio su aree pubbliche;
- gli enti pubblici territoriali prevedono criteri di priorità per favorire lo sviluppo delle attività di agricoltura sociale nell'ambito delle procedure di alienazione e locazione dei terreni pubblici agricoli;
- gli enti pubblici territoriali possono dare in concessione, a titolo gratuito, anche agli operatori dell'agricoltura sociale i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata;
- viene istituito l'Osservatorio sull'agricoltura sociale, nominato con decreto del Mipaaf. È chiamato a definire le linee guida in materia di agricoltura sociale e assume funzioni di monitoraggio, iniziativa finalizzata al coordinamento delle iniziative a fini di coordinamento con le politiche rurali e comunicazione.
Redazione Floraviva
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- Scritto da Andrea Vitali
La Regione Toscana ha stabilito di destinare 21 milioni di euro per favorire la creazione e il consolidamento di imprese giovanili o innovative che operino nei settori manifatturiero, commercio, turismo e terziario. I bandi relativi saranno pubblicati entro la metà del mese di ottobre. Lo prevede una delibera approvata nel corso dell'ultima Giunta in cui si stabiliscono gli indirizzi che saranno messi alla base dei bandi.
"In pratica – spiega il presidente Enrico Rossi – si tratta dell'attuazione di due dei 25 punti che ho messo alla base del mio programma di mandato. Uno l'ho chiamato "aiutiamo chi vuole provarci" mentre l'altro è "a bottega di invenzioni". Con il primo è nostra intenzione finanziare, senza costringere a ricorrere a prestiti bancari, circa 4.000 nuove microimprese garantendo loro da 5.000 a 15.000 euro a tasso zero da restituire in sei anni. Il secondo è destinato alla creazione di officine in grado di offrire servizi personalizzati a sostegno dei centri di tradizio ne artigiana attraverso stampanti in 3D, tagliatrici laser e altri prodotti per garantire una manifattura digitale ad imprese già esistenti e che hanno difficoltà ad investire in nuove tecnologie. E' il nostro concreto sostegno alla Toscana che produce e che vuol vincere la crisi".
Oltre 6 milioni di euro sono destinati al sostegno al manifatturiero giovanile, 10,5 a commercio, turismo, attività terziarie e 4,3 milioni alle imprese innovative.
"Il bando riservato al manifatturiero giovanile - sottolinea l'assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo - si pone l'obiettivo di favorire l'avvio di piccole iniziative imprenditoriali, alle quali concedere microcredito e voucher per l'acquisizione di servizi di consulenza e supporto all'innovazione, come l'affiancamento e il tutoraggio, utili alla creazione e allo svolgimento dell'attività d'impresa. Le imprese avranno poi l'opportunità di richiedere anche la concessione di garanzia del fondo regionale per ottenere un finanziamento bancario destinato al consolidam ento di piccole imprese costituite da più di due anni e da non oltre cinque e al sostegno dell'espansione aziendale".
A parità di data di presentazione della domanda, sarà data priorità alle imprese ubicate nelle aree di crisi, a quelle femminili, a quelle costituite da destinatari di ammortizzatori sociali o che prevedono un aumento occupazionale. Nel caso di attivazione del pacchetto integrato l'importo del finanziamento è pari al 60% del costo totale dell'investimento ammissibile e va da un minimo di 4.800 euro ad un massimo di 21.000. La durata del finanziamento è di 7 anni con un preammortamento di 18 mesi. Il rimborso avviene in rate semestrali posticipate costanti.
Nei settori commercio, turismo, attività terziarie le piccole imprese giovanili per poter concorrere all'ottenimento delle agevolazioni non devono essere state costituite da più di due anni. Le persone fisiche che chiedono la concessione dei benefici devono creare l'impresa entro sei mesi e non avere più di 40 anni. Le aziende che chiedono agevolazioni per espandersi devono essere costituite da almeno due anni e non oltre cinque. Gli stessi requisiti valgono per la sezione innovazione.
Redazione Floraviva
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- Scritto da Andrea Vitali
Sabato 12 – dalle ore 14 alle 19 - e domenica 13 settembre 2015 – dalle ore 10 alle 18 - appuntamento imperdibile a Varese per tutti gli appassionati di orti e giardini: la splendida Villa Panza sarà infatti teatro della terza edizione della mostra e mercato “Orti ad Arte”, manifestazione allegra e genuina organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano per celebrare l’eccellenza della frutta e della verdura, in tutte le loro declinazioni.
Quaranta espositori tra vivaisti, ortolani e produttori provenienti da tutta Italia presenteranno una grande varietà di frutta e verdure fresche rigorosamente biologiche e di stagione, oltre a conserve, liquori, marmellate, sementi, abbigliamento, attrezzi da lavoro e cesteria, per offrire ai visitatori un panorama completo sull’arte di coltivare la terra. Una fiera dell’agricoltura biologica dove, oltre a scoprire gli interessanti spazi dedicati all’“arte dell’orto”, con esempi di tipologie di orto allestiti dagli espositori e uno speciale “orto d’autore”, sarà possibile acquistare piante e prodotti di qualità certificata, scoprire varietà rare di frutta e verdura e ricevere consigli pratici sulla coltivazione e la cura dell’orto e sull’impiego dei suoi prodotti in cucina.
Nel corso delle due giornate si susseguiranno inoltre incontri e laboratori per adulti e bambini, con momenti didattici, show cooking, presentazioni di libri, workshop e molto altro. Tra gli altri appuntamenti, da non perdere domenica 13 alle ore 11 Anna Peyron con “Gli orti del castello di Villandry”, e alle 15.30 l’architetto paesaggista Elena Borio, che parlerà di “Orti urbani: un excursus di esperienze europee”.
Per i più piccoli, è atteso invece il laboratorio creativo green “Orto e arte”, che coinvolgerà i partecipanti in una spettacolare installazione nel parco della villa. L’appuntamento, a cura di LaborArs & I mirtilli, è per sabato 12 alle ore 15 e per domenica 13 settembre alle ore 11 e alle 15. Sempre per la giornata di domenica, alle 16, è previsto il laboratorio “Gustoso in tutti i sensi”, che esplorerà l’esperienza gustativa in tutte le sue forme lungo un divertente percorso.
Inoltre sabato 12 settembre è in programma un suggestivo aperitivo ambientato nel parco della Villa, organizzato dallo Chef Matteo Pisciotta del Ristorante Luce, e dall’ora del tramonto fino alle ore 22 circa avrà luogo la rappresentazione teatrale itinerante “Demetra e Persefone” a cura di O Thiasos – Teatro Natura. Testo scritto e narrato da Sista Bramini, musica per viola scritta e interpretata da Camilla Dell’Agnola.
Lo spettacolo, in un dialogo costante tra mondo umano e natura, coinvolgerà il pubblico in un percorso a piedi nel giardino, dove sarà invitato a “sentire”, assorbire e vivere lo spazio scenico da protagonista. In sintonia con lo scorrere del tempo, con il passaggio dalla luce naturale alla notte illuminata da una suggestiva scia di fiaccole, lo spettacolo accoglie con la sua imprevedibilità artisti e spettatori in un rapporto inscindibile con l’ambiente, i suoi colori e la sua vitalità. Per maggiore autenticità la rappresentazione non si avvale di luci artificiali, palchi e amplificazioni nel rispetto dell’ambiente e per favorire l’immersione totale degli spettatori nella storia, nelle azioni e nello spazio in cui si muovono.
Fino al 28 febbraio 2016 a Villa Panza sarà inoltre possibile visitare la mostra “Natura naturans. Roxy Paine e Meg Webster (Opere dal 1982 al 2015)”, aperta tutti i giorni tranne i lunedì non festivi dalle ore 10 alle 18.
Con il Patrocinio di Regione Lombardia Agricoltura, Provincia di Varese, Comune di Varese e Expo Milano 2015.
“Orti ad arte” è resa possibile grazie a JTI (Japan Tobacco International), partner istituzionale di Villa e Collezione Panza, con cui la Fondazione ha avviato una collaborazione pluriennale volta a valorizzare e promuovere le attività culturali e le opere di restauro di questo straordinario bene.
La manifestazione è inserita nel progetto “Grand Tour EXPO nelle prestigiose location delle terre dei laghi”.
Il calendario “Eventi nei beni del FAI 2015”, è reso possibile grazie al significativo sostegno e all’energia di ENGIE, dal 2011 sostenitore del FAI, al prezioso contributo di PIRELLI che rinnova la consolidata amicizia con la Fondazione e Cedral Tassoni, marchio storico italiano che per il quarto anno consecutivo ha deciso di abbinare la tradizione, la storia e la naturalità del suo prodotto al FAI.
In collaborazione con Labor Ars. Grazie anche a Andreas STIHL, sponsor delle manifestazioni “verdi” organizzate nei beni del FAI. Villa e Collezione Panza è museo riconosciuto da Regione Lombardia.
Giorni e orari: mostra–mercato sabato 12 dalle ore 14 alle 19, dalle ore 19 alle 22 circa aperitivo e spettacolo teatrale “Demetra e Persefone”; domenica 13 settembre, dalle ore 10 alle 18.
Ingresso solo mostra-mercato: Adulti € 8; Ragazzi (4-14 anni) e Iscritti FAI € 4.
Ingresso spettacolo Sista Bramini: Adulti € 13; Ragazzi (4-14 anni) e Iscritti FAI € 7.
Menu a tema presso Ristorante Luce all’interno di Villa e Collezione Panza.
Per informazioni e prenotazioni: Ristorante Luce 0332/242199
Per ulteriori informazioni:
Villa e Collezione Panza, Varese tel.: 0332.283960; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per maggiori informazioni sul FAI: www.fondoambiente.it
Redazione Floraviva
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Michela Neri, imprenditrice di Pistoia, è stata eletta Presidente. Nominato anche il consiglio direttivo.
Ue.Coop continua a crescere in Toscana. Si è ufficialmente costituita a Firenze l’associazione Unione Europea Regionale delle Cooperative della Toscana che conta già 300 cooperative iscritte, tra agricole e non in rappresentanza di tutti i principali settori, dal sociale ai servizi, dalla produzione al lavoro e 27mila soci. Michela Neri, imprenditrice agricola di Pistoia, è stata eletta Presidente. Linda Beoni (Prato), Massimo Neri (Grosseto), Pasquale Biagiotti (Arezzo) e Lorenzo Citti (Lucca) entrano invece nel consiglio direttivo.
La nuova centrale operativa promossa da Coldiretti, riconosciuta e autorizzata quale associazione nazionale di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo (per saperne di più vai su www.uecoop.org, nasce dall’esigenza di garantire una risposta concreta, seria, trasparente ai temi del lavoro e delle imprese in Toscana. “Il modello Ue.Coop – ha spiegato la neo Presidente – propone un modello di sviluppo economico basato su tre semplici capo saldi: lavoro, territorio e legalità. Abbiamo visto tutti quello che è successo a Roma con le note vicende giudiziarie che rappresentano solo la punta di un iceberg, e che rischiano di delegittimare l‘intero settore cooperativo anche quello più genuino e improntato ai sani principi tutelati. Ue.Coop impone alle proprie cooperative aderenti alla sottoscrizione di un codice etico di comportamento con il quale si impegnano, a rispettare i principi di sana cooperazione, fissa dei precisi requisiti di onorabilità per i presidenti, consiglieri e direttore ha come parola chiave trasparenza sia nei rapporti interni che esterni. Al centro del motore di sviluppo – spiega ancora – c’è e ci deve restare il socio”. Secondo Gianni Donati, Referente Regionale dell’associazione “non servono nuove leggi; serve invece una presa di responsabilità da parte della rappresentanza e di tutta la società civile”.
A livello nazionale sono invece già oltre 4.000 le cooperative associate, 300.000 i soci operanti in tutti e 14 i settori dell’albo competente, dal lavoro al sociale, dall’edilizia ai trasporti fino all’agricoltura e alla pesca che hanno aderito alla nuova centrale operativa.
Redazione Floraviva
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Il primo raccolto della “cannabis di stato” a fini terapeutici conferma una grande opportunita’ per il Made in Italy poiché la coltivazione, la trasformazione e il commercio della cannabis a scopo terapeutico per soddisfare i bisogni dei pazienti in Italia e all’estero può generare da subito un business di 1,4 miliardi e garantire almeno 10mila posti di lavoro dai campi al flacone. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i risultati sorprendentemente positivi del primo raccolto di cannabis terapeutica “di Stato”, prodotta nello stabilimento chimico-farmaceutico militare di Firenze, incaricato per la prima volta dai ministeri della Salute e della Difesa lo scorso anno di dare vita a una coltivazione di piante di marijuana destinato all'uso terapeutico, soprattutto per contrastare il dolore nei malati terminali. Il fatto che nel primo con il raccolto di 80 piante si sia riusciti a ottenere 130 grammi di principio attivo contro i 30 grammi delle normali coltivazioni è la dimostrazione – sostiene la Coldiretti - dello stato avanzato della ricerca in Italia. Si tratta del risultato della firma del protocollo lo scorso anno per l'avvio della produzione di cannabis terapeutica che - precisa la Coldiretti - risponde ai bisogni di pazienti con patologie gravi come Sla, la sindrome di Tourette, l’Alzheimer, il Parkinson e diversi tipi di sclerosi come la sclerosi multipla, contro le quali farmaci con il principio attivo della cannabis si sono dimostrati utili. La cannabis ottenuta – continua la Coldiretti - una volta ricevute le autorizzazioni, potrà essere consumata come decotto in barattoli da 5 mg, da sciogliere in acqua e assumere come fosse un thè ma non si esclude che vengano preparati farmaci con principio attivo della cannabis. Secondo lo studio della Coldiretti solo utilizzando gli spazi già disponibili nelle serre abbandonate o dismesse a causa della crisi nell’ortofloricoltura, la campagna italiana - sottolinea la Coldiretti - può mettere a disposizione da subito mille ettari di terreno in coltura protetta. Si tratta di ambienti al chiuso dove – precisa la Coldiretti - più facilmente possono essere effettuate le procedure di controllo da parte dell’autorità preposte per evitare il rischio di abusi. Il calcolo per difetto tiene conto della disponibilità di circa 1000 ettari di terreno, della produzione di sostanza secca di infiorescenze e foglie sommitali, del numero di cicli di coltivazione possibili all’anno e della resa in principio attivo che, secondo il Ministero della Sanità, viene attualmente importato con un costo di circa 15 euro al grammo. Una opportunità che va attentamente valutata per uscire dalla dipendenza dall’estero e avviare un progetto di filiera italiana al 100 per cento che unisce l’agricoltura all’industria farmaceutica. Una prima sperimentazione che - conclude la Coldiretti - potrebbe aprire potenzialità enormi se si dovesse decidere di estendere la produzione in campo aperto nei terreni adatti: negli anni 40 con ben 100mila gli ettari coltivati l’Italia era il secondo produttore mondiale della cannabis sativa, che dal punto di vista botanico è simile alla varietà indica utilizzata a fini terapeutici. “L’agricoltura italiana è oggi pronta a recepire le disposizioni emanate dal Governo e a collaborare per la creazione di una filiera controllata capace di far fronte a una precisa richiesta di prodotti per la cura delle persone affette da malattia, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “si tratta anche di un progetto innovativo che potrebbe vedere il nostro Paese all’avanguardia nel mondo”.
Redazione Floraviva