Ispirazioni
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Gaetano Pesce in quarant’anni di carriera, guidato da una costante spinta all’innovazione e alla sperimentazione, ha realizzato progetti pubblici e privati negli Stati Uniti, Europa, America Latina e Asia, nei campi dell’architettura, urbanistica, progettazione d’interni, designer industriale e espositivo.
Nato a La Spezia nel 1939 ha studiato all’Università di Venezia.
Ragazzi ha 83 anni! Nella sua produzione i confini tra arte, design e industria sono irrilevanti, perché l’arte è anche un prodotto, è la risposta creativa alle esigenze del tempo che stiamo vivendo.
Gli aspetti innovativi del lavoro di Gaetano Pesce, architetto, artista e designer, sono tanti e vari: la ricerca di una doppia funzionalità dell’architettura e degli oggetti, l’uso creativo del colore, la “dimensione politica” nei suoi progetti, il perfezionismo nell’uso dei materiali, la cultura degli oggetti… chapeau!
Rubrica a cura di Anne Claire Budin
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Le molteplici attività creative di Frances Palmer e il suo modo incredibile di renderle armoniose l’una con l’altra: fotografia, ceramica, floricoltura e molto altro...
Una casa costruita intorno alle numerose passioni creative di chi la abita, è la casa di Frances Palmer nel Connecticut. In questo luogo Frances ricerca l’armonia tra le sue molteplici passioni e la trova, creando splendidi vasi e stoviglie nel suo studio, dedicandosi al giardinaggio e all’apicoltura.
Frances produce ceramiche tutto l’anno, nell’arioso fienile e in studio a Weston nel Connecticut, a circa un’ora di macchina da New York City.
Nel New England, durante il periodo estivo, coltiva migliaia di fiori dalla bellezza splendente nei suoi due giardini da taglio. Nelle fotografie che scatta alle sue pentole fatte a mano, le dalie del suo giardino fungono da magnifici oggetti di scena, mentre le sue torte recitano la stessa parte sui piatti che crea.
Frances alleva le api che impollinano i fiori dei suoi giardini e, se le api lasciano il miele, lei lo usa per la preparazione delle torte, che poi faranno bella mostra sui suoi piatti in ceramica.
Frances Palmer vede nel suo lavoro la possibilità concreta di far progredire tutte le parti del suo ecosistema creativo, giorno dopo giorno, armoniosamente, ogni ciclo collegato all’altro. Il muoversi efficacemente tra un’attività e l’altra per tutto il giorno, questo suo essere multitasking che le permette di occuparsi di ceramica, fiori, fotografia, apicoltura e cucina, costituisce la sua esistenza creativa. Intrecciati, i diversi anelli, formano un tutto.
La domanda che le è posta più frequentemente?
“Come ha iniziato?” Frances racconta di aver affinato le sue capacità multitasking quando i suoi tre figli erano piccoli. “Nessuno ha mai molto tempo libero, mi sono allenata a fare cose diverse in piccoli segmenti di tempo durante il giorno”.
Un tempo Frances aveva un’attività di maglieria e, quando saliva in metropolitana, provava a lavorare un po’ ai ferri, in questo modo realizzò la parte migliore di un maglione! Una donna prodigiosa e creativa, cui piace cimentarsi con i lavori manuali e lavorare da sola.
Frances avvolge ogni vasetto in carta di giornale e cera d’api e, dopo averci aggiunto una nota dolce, lo spedisce con amore nella sua nuova casa.
Frances Palmer non ha mai desiderato di possedere una mega-impresa, spiega “ho sempre voluto qualcosa che posso gestire, mi piace soprattutto la realizzazione”.
Rubrica a cura di Anne Claire Budin
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L’Hooke Park è il campus nel bosco dell’AA nel Dorset nel Regno Unito. Al suo interno ha sede una struttura educativa, destinata ad aumentare le sue attività di progettazione, officina, costruzione e paesaggio.
Hooke Park ospita il programma di master post laurea Design+Make, riceve visitatori e programmi dell’AA, ospita anche corsi brevi, conferenze e eventi durante tutto l’anno.
I progetti sono supportatati da una squadra eterogenea di validi professionisti, tra cui artigiani, progettisti, ingegneri di robotica e forestali, insieme in un ambiente che unisce foresta, studio, laboratori e cantiere.
La foresta di Hooke Park è un antico bosco di 150 ettari, in un’area di straordinaria bellezza naturale, adagiata sulle colline costiere che si affacciano al mare, nel Dorset Occidentale.
Un lungo viale si snoda, subito dopo il cancello d’ingresso, per una radura di 3 ettari, dove ha sede il campus, suddiviso tra la zona lavoro e laboratori e la zona abitativa. Se volete, è possibile visitarlo! Il primo lunedì di ogni mese.
Rubrica a cura di Anne Claire Budin
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Una radice in un parco pubblico di Seoul, opera d’arte da ammirare e da vivere in relax.
Root Bench è la realizzazione della proposta vincitrice dell’Hangang Art Competition. Un arredo pubblico installato nel prato che mostra la forma dinamica della radice che si diffonde per tutto il terreno del parco.
Le persone possono riposarsi sedendosi e appoggiandosi alle sue diverse altezze, Root Bench è uno stimolo visivo che crea un forte contrasto con lo sfondo del grande parco all’aperto, il concetto principale che esprimono sia il progetto che la sua realizzazione è che la forma organica che si espande dal centro crea una connettività spaziale.
L’opera è stata progettata dall’algoritmo del computer di Yong Ju Lee e presenta la dinamicità della geometria tridimensionale. La struttura, in metallo, con basamento in cemento sostiene la forma complessiva come struttura principale e il ponte di legno lo copre.
Root Bench suggerisce una forma circolare completa, si fonde con l’erba e rende meno nitido il confine tra installazione artificiale e ambiente naturale. I visitatori possono interagire tra di loro, riposarsi a proprio agio e, contemporaneamente, godersi l’opera d’arte.
Le sue diverse altezze permettono a Root Bench di essere una panchina per bambini (25 mm), una sedia per adulti (450 mm) e un tavolo (75 mm).
La sua forma ritmica suggerisce sensazioni piacevoli all’Hangang Park di Seoul.
Il modello matematico con cui è stata progettata descrive il cambiamento dello spazio e nel tempo, crea creazioni chimiche locali, in cui le sostanze si trasformano l’una nell’altra e che poi si diffondono nello spazio circostante.
Rubrica a cura di Anne Claire Budin
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Un parco di 200 ettari celebre in tutto il Giappone per le sue fioriture, che lo trasformano in ogni stagione.
L'Hitachi Seaside Park si trova nella prefettura di Ibaraki in Giappone e dista circa due ore da Tokyo. Il parco con i suoi 200 ettari è aperto tutto l’anno, in ogni stagione, così è possibile ammirare tutte le sue fioriture stagionali e l’ambiente che si trasforma grazie ai colori e i diversi tipi di vegetazione. All’inizio della primavera milioni di narcisi trasformano l’Hitachi Seaside Park in un tappeto bianco e, da fine aprile a metà maggio, è per la Nemophila (conosciuta anche come Baby Blue Eyes), uno dei motivi che hanno reso celebre il parco e che lo trasformano in un mare blu.
Da fine settembre a metà ottobre è la stagione del Carnevale di Kochia: i 30.000 cespugli verdi di questa pianta, i cui steli sono essiccati e usati per realizzare le scope domestiche, diventano cremisi. La collina dell’Hitachi Seaside Park si trasforma in un tappeto di erbe Kochia rosso-fucsia, il culmine della sua vivacità è a metà ottobre.
Il parco presenta anche un’interessante varietà paesaggistica, si estende dalla campagna all’oceano Pacifico e, durante tutto l’anno, vi fioriscono anche la liquirizia e la Rosa di Natale.
Rubrica a cura di Anne Claire Budin
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In Giappone, ogni anno, la paglia e utilizzata per creare opere d’arte e proprio da questo elemento naturale prende il nome il Festival.
Il Wara Art Festival ha debuttato nel 2008 e, in breve tempo, è diventato celebre richiamando visitatori da tutto il Giappone.
Nasce e si svolge ogni anno nella prefettura di Niigata, una zona del Giappone famosa per le sue risaie e che produce quantità enormi di riso. Proprio grazie a questo prendono vita le incredibili sculture che si possono ammirare nel Parco di Uwasekigata.
Le sculture, infatti, sono realizzate in paglia in giapponese wara, approfittando di quella rimasta dopo il raccolto del riso e che deve essere rimossa dai campi. Tra il distruggerla immediatamente e utilizzarla in qualche modo interessante, la Musashino Art University ha scelto la seconda soluzione, offrendo agli studenti di arte la possibilità di utilizzarla per creare le loro opere.
Nel 2017, in occasione dell’anniversario del festival, i partecipanti hanno deciso di festeggiare dando vita a incredibili figure di animali, molto più grandi rispetto a quelle degli anni precedenti.
Le sculture di paglia possono essere ammirate e fotografate fino a ottobre, mese che segna l’arrivo dell’autunno e come per un antico rito legato ai ritmi della natura e dell’agricoltura, sono distrutte.
Rubrica a cura di Anne Claire Budin
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Quando nelle isole galleggianti io intravedevo una soluzione, definitiva e radicale, ai miei problemi d’irrigazione ho invece scoperto che non era questo il punto.Non si tratta semplicemente di affascinanti installazioni di orti e aiuole galleggianti, ma hanno un fine più complesso:
"Numerose esperienze dimostrano le positive interazioni, indotte da sistemi galleggianti vegetati, nel trattamento delle acque grazie all’azione dei vegetali nella riduzione del livello di nutrienti quali composti azotati e fosfatici”.
“Azione principalmente indotta dall’attività del biofilm batterico che si sviluppa nella matrice del sistema galleggiante e sull’apparato radicale che si propaga abbondantemente sotto il sistema flottante”.
Va bene! Se si può collegare l'utile al dilettevole...
Rubrica a cura di Anne Claire Budin
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Non è certamente colpa mia se la moda usurpa continuamente il mondo dei fiori, della botanica, degli alberi e poi, indubbiamente, Dior è un maestro, niente da fare…
Poco fa mi è caduto l’occhio sull’ultima sfilata Dior Homme Summer 2023. La sfilata si è svolta a Parigi il 24 giugno 2022 durante la Fashion Week. Il designer britannico Kim Jones, nella scenografia, ha reso omaggio a Christian Dior, creatore e fondatore della celebre casa di moda, originario di Granville nella Manche. Già…
Dopodiché mi sono persa nelle innumerevoli installazioni che ci hanno fatto sognare negli ultimi 10 anni…
Per esempio questa super installazione mi ricorda i vivai di Pistoia, in Toscana. Gli alberi hanno fatto da sfondo alla sfilata della maison Dior all’Ippodromo di Longchamp a Parigi, era il 2019 e il titolo della sfilata era “Piantare per il futuro”. Un buon modo per garantirsi una buona coscienza: promettere la donazione di 110 alberi. Alberi regalati dalla casa di moda alla Base 217 nell’Essonne. Questo gesto, dal valore stimato in 90.000 euro, doveva contribuire a dare continuità ecologica al sito.
"Tutte le decorazioni possono essere riciclate, ma questo è ancora meglio, crescono", afferma entusiasta Nicolas Bonnenfant, del laboratorio Coloco. Fin dall'inizio, l'obiettivo era offrire questi alberi per arrivare a creare boschetti, parchi e persino foreste.
Rubrica a cura di Anne Claire Budin
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Fino al 4 settembre 2022 il Beaux-Arts di Parigi ospita una nuova mostra dal titolo “Végétal – L’école de la Beauté”, con la collaborazione della Maison Chaumet.
E’ un’occasione davvero unica per riscoprire e rivalutare l’importanza che hanno avuto gli elementi vegetali nella formazione degli artisti. Scopriremo l’erbario di Jean-Jacques Rousseau, le ninfee di Ramses, gli schizzi dell’edera del futuro architetto e urbanista Le Corbusier o la modellatura delle alghe di Sarah Bernhardt.
Il sobrio titolo “Vegetale” offre un tuffo nel mondo delle piante, dalle gemme alle alghe passando alle spighe del grano, viste attraverso uno sguardo diverso da quello del botanico, e sottolinea l’importanza che questi semplici elementi naturali hanno avuto, grazie anche alla loro bellezza, nel risveglio creativo dei più grandi artisti.
Rubrica a cura di Anne Claire Budin
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La prima partecipazione di Porsche alla Milano Design Week è iniziata con un’installazione floreale dell’artista internazionale Ruby Barber.
Durante Milano Design Week 2022 Porsche ha presentato una nuova edizione della mostra itinerante “The Art Of Dreams” con l’installazione “Everywhereness” di Ruby Barber (Studio Mary Lennox, Berlino), esposta a Palazzo Clerici nel cuore del Brera Design District.
La serie d’installazioni artistiche della Casa automobilistica di Stoccarda “The Art Of Dreams” ha debuttato a Parigi a ottobre 2021 con l’opera dell’artista francese Cyril Lancelin, poi esposta a Singapore.
L’obiettivo di Porsche è portare opere interattive nelle maggiori città del mondo; tema conduttore è il sogno, vissuto e interpretato da prospettive diverse.
L’opera dell’artista floreale Ruby Barber stimola lo spettatore a confrontarsi con il proprio senso della realtà e seguire i propri sogni nel labirinto della vita, perdersi e ritrovarsi anche se in un luogo visionario. Si tratta, appunto, di un labirinto di rose al cui interno sono presenti specchi, droni e giochi di luce, tutto simboleggia il rapporto tra uomo, natura e tecnologia.
Nello stesso spazio dell’installazione è presente una Porsche 911 2.4 S Targa del 1972, totalmente restaurata dalla casa madre. Si tratta dell’esemplare svelato per la presentazione della serie limitata Porsche Design 50th Anniversary Edition della 992 Targa 4 GTS.
Accompagnatore dei visitatori, all’interno di questa installazione immersiva, è il marchio orologiero Tag Heuer, al fianco di Porsche dal 2021, che scandisce ufficialmente i tempi del volo dei droni. I piccoli velivoli sorvolano l’installazione reggendo rose per creare un dialogo simbolico e immaginario tra natura e tecnologia per un risultato davvero onirico, d’altronde siamo in un sogno!
Rubrica a cura di Anne Claire Budin