Filiera vite-vino

Altri 3 anni alla presidenza del Consorzio Vino Chianti per Giovanni Busi, in carica dal 2010. Primo obiettivo: aumentare le vendite fino a 1 mln di ettolitri.

«Sono onorato di questa conferma non solo per il prestigioso ruolo di guida di uno dei consorzi vinicoli più importanti del nostro Paese, ma anche perché questa elezione rappresenta il riconoscimento del buon lavoro svolto in questi mandati».
Così Giovanni Busi, due giorni fa, dopo essere stato confermato con voto unanime alla guida del Consorzio Vino Chianti, che conta 3500 aziende socie per 15 mila ettari di vigneto atto a produrre uve destinate a dare vino Chianti docg. Busi, titolare dell’azienda vitivinicola Travignoli, è dal 2010 che presiede il Consorzio Chianti. Vicepresidenti sono Ritano Baragli (cantina sociale Colli Fiorentini) e Alessandro Zanette (Gruppo Italiano Vini).
Passando alle prossime sfide che attendono il Consorzio, Giovanni Busi ha messo al primo posto la «necessità di lavorare tutti insieme per aumentare le vendite della denominazione, passando da 720.000 hl a un milione di ettolitri».
Sarà necessario per Busi un forte impegno sia per la conferma nei mercati tradizionali che sul fronte della ricerca di nuovi mercati di sbocco. «Il mondo del vino – ha detto – sta faticosamente uscendo da due anni di pandemia e, allo stesso tempo, sta affrontando un momento complicato per la guerra in Ucraina che ha mescolato le pedine sullo scacchiere mondiale dell’export. Per il Consorzio ora è fondamentale, da una parte, consolidare le nostre posizioni privilegiate su alcuni mercati e, dall’altra, trovarne di nuovi. È per questo che stiamo puntando con forza ed energia sulla promozione all’estero della denominazione. Nelle ultime settimane siamo tornati in Usa e anche in Asia, registrando ottimi contatti e la soddisfazione delle aziende che hanno partecipato ai tour».
Restano le criticità dei Paesi dell’est Europa. «Ucraina e Russia sono due mercati molto importanti per i produttori del Chianti – ha sottolineato il presidente .- Speriamo che questo conflitto finisca al più presto per evitare altri inutili morti, ma anche per permettere all’economia di ripartire». Nonostante le problematiche nell’est Europa, il Consorzio ha realizzato in questi giorni eventi promozionali a Varsavia ed a Tallin, «conscio che in quell’area le vendite del Chianti possono trovare ulteriori ed interessanti nuovi sbocchi».
«I problemi legati alla guerra – ha ribadito Busi - non riguardano soltanto la difficoltà di accesso ai mercati, ma anche e soprattutto l’impennata dei prezzi di energia e materie prime che stanno mettendo in seria difficoltà la tenuta economica delle aziende. Auspico, nel breve periodo, che il sistema bancario ci venga incontro in questa fase così delicata. Così come spero che il ministero, dopo lunga e meticolosa istruttoria regionale sul disciplinare, renda operative al più presto le proposte di modifica».

Redazione

Il 23 e 24 giugno, all’evento di UIV “Enovitis in campo” nella Tenuta Ca’ Bolani di Cervignano del Friuli, 171 espositori con le ultime tecnologie per le vigne.

Con l’inaugurazione di stamani alle ore 11, a cui interverranno fra gli altri il presidente di Unione Italiana Vini (UIV) Lamberto Frescobaldi e il proprietario della Tenuta Ca’ Bolani Domenico Zonin, e con la contestuale cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso “Innovation Challenge”, prende il via oggi la 16esima edizione di “Enovitis in campo”, l’evento espositivo-dimostrativo itinerante organizzato da UIV e dedicato alla presentazione di prodotti, tecnologie, macchinari e servizi per la moderna coltivazione del vigneto. 
Un’edizione con 171 espositori che si tiene per la prima volta in Friuli Venezia Giulia, terra di grandi vini e di confini, polo di attrazione per gli operatori vitivinicoli di Paesi vicini quali Austria, Croazia, Slovenia e Ungheria, ma anche storica culla del vivaismo viticolo. I vigneti che ospitano "Enovitis in campo 2022" sono quelli della Tenuta Cà Bolani a Cervignano del Friuli, nel cuore della Doc Aquileia, che «con oltre 500 ettari rappresenta la più importante estensione a vigna del Nord Italia; un magnifico giardino di vigne e una straordinaria biodiversità, protetti da 999 cipressi lungo i viali che delimitano gli appezzamenti». Acquistata dalla famiglia Zonin nel 1972, «Cà Bolani con i suoi 900 ettari totali di cui 565 vitati, vede protagonisti i vitigni a bacca bianca: Pinot grigio, Sauvignon blanc, Pinot bianco, Friulano, Traminer e Glera, allevati a cordone speronato e guyot, con densità d’impianto di 5.000 ceppi/ettaro».
Come al solito, il cuore della manifestazione è costituito dalle prove e dimostrazioni nel vigneto e quindi in condizioni del tutto realistiche, tali da consentire al visitatore di misurare l’efficacia e l’effettiva applicabilità di quanto proposto dagli espositori presenti. Si possono vedere all’opera, verificandone i risultati, le più moderne tecnologie, materiali e attrezzature impiegabili in tutte le operazioni agronomiche: impianto del vigneto, protezione fitosanitaria e nutrizione, gestione del suolo, gestione della chioma, vendemmia, i più moderni trattori specialistici, irrigazione, gestione e recupero della biomassa, sistemi di controllo e rilevamento per la viticoltura di precisione. «Grazie alla formula itinerante – sottolineano gli organizzatori - "Enovitis in Campo" riesce nel difficile intento di contestualizzare l’impiego delle tecnologie nei vari ambienti pedoclimatici e colturali che caratterizzano il vigneto Italia; anche per questo motivo, in funzione dell’areale di svolgimento, l’ambito merceologico si allarga alle tecnologie per l’olivicoltura».
Al centro della manifestazione c’è l’area tematica “Robot & Automazione”, dedicata alle attrezzature di ultima generazione che si relazionano al vigneto in modo autonomo e che non richiedono quindi il supporto di un operatore umano. Riflettori accesi anche sulle tecniche biologiche, grazie alla rinnovata collaborazione con FederBio Servizi, che ha portato all’allestimento di un vigneto biologico dimostrativo.
Molto ricco il programma di eventi collaterali formativi e informativi, che prevede, dopo l’apertura di stamani con la premiazione del concorso “Innovation Challenge Enovitis in campo 2022” - che ha per protagonisti i macchinari più innovativi del settore - una serie di workshop e presentazioni aziendali in programma presso la tensostruttura nel Vigneto C nel pomeriggio di oggi 23 giugno e nella mattinata di domani venerdì 24 giugno. Fra questi, diversi gli incontri dedicati ai vari aspetti della coltivazione sostenibile, al fine di esplorarne caratteristiche e criticità.
Qui si può consultare il programma.

Redazione

Consorzio Vino Chianti - costi d'energia e materiali

Eletti nuovi consiglieri nel Consorzio Vino Chianti. Il presidente Busi: le aziende non scaricano sui consumatori il +10% dei costi, necessari aiuti bancari.

 
Costi di energia e di materiali (bottiglie, sughero e imballaggi)  saliti del 10% che non possono essere trasferiti sui prezzi finali ai consumatori, con conseguenti ripercussioni sulla liquidità dei produttori di vino. Ma anche segnali di ripresa sul fronte enoturistico e ottimismo per la nuova vendemmia che, salvo siccità troppo prolungata e/o grandinate, dovrebbe ritornare sul livello normale di circa 800 mila ettolitri. 
Questa la fotografia del settore vinicolo scattata il 10 giugno, in occasione dell’assemblea dei soci del Consorzio Vino Chianti, dal presidente Giovanni Busi, che ha anche lanciato un appello al sistema bancario chiedendo che «ci possa dare una mano per traghettare le aziende fuori da questo momento». Cioè «più erogazione di finanziamenti, la possibilità di posticipare le rate dei prestiti e altre forme di sostegno», perché «la priorità adesso è riuscire a reggere di fronte a questa ulteriore tempesta, che sappiamo essere passeggera, per andare verso un 2023 che sarà più roseo». 
Durante l’assemblea i soci hanno anche eletto i nuovi consiglieri del Consorzio. Questa è la lista in ordine alfabetico per cognome:
- Davide Ancillotti (Chiantigiane)
- Ritano Baragli (Cantina sociale Colli Fiorentini)
- Rolando Bettarini (Fattoria di Piazzano)
- Gianluigi Borghini Baldovinetti (Fattoria San Fabiano)
- Luca Brunelli (azienda agricola Martoccia)
- Giovanni Busi (Fattoria Travignoli)
- Bernardo Guicciardini Calamai (Castello di Poppiano)
- Vittorio Fabio Carone (Ruffino)
- Cino Cinughi De’ Pazzi (azienda De’ Pazzi Cinughi Cino)
- Angiolo Del Dottore (cantina Senesi Aretini)
- Stefano Fantechi (Cantina sociale Vicas)
- Marco Ferretti (La Querce)
- Leonardo Francalanci (Fattoria San Michele a Torri)
- Filippo Gaslini (soc. agr. Fondiaria S.A.F.T.)
- Francesco Gera (Castelli del Grevepesa)
- Malcolm Leanza (Vivito soc. coop. agricola)
- Tullio Marcelli (La Torre)
- Maurizio Masi (Cantine Bellini)
- Mario Mori (Cantina dell’Etruria)
- Massimo Peruzzi (Cantina vini tipici dell’Aretino)
- Mario Piccini (Gestioni Piccini)
- Filippo Rocchi (Fattoria Castelvecchio)
- Andrea Rossi (Vecchia Cantina di Montepulciano)
- Giovanni Sani (Marchesi Frescobaldi)
- Massimo Sensi (Sensi Vigne e Vini)
- Vasco Torrini (azienda agricola Torrini)
- Giovanni Trambusti (Chianti Trambusti)
- Alessandro Zanette (Gruppo Italiano Vini)
- Gianni Zipoli (Cantine Leonardo Da Vinci)
 

Redazione

A Conegliano (Treviso) dal 13 al 15 giugno la 9^ edizione del Convegno Nazionale di Viticoltura. Il 15 pomeriggio Giornata Tecnica sui temi dell’innovazione.

«Un punto di riferimento nel panorama della viticoltura italiana», «un’attesa occasione di incontro e confronto per chi si occupa in questo campo di ricerca, trasferimento dell’innovazione e didattica».
Viene introdotto così nel sito della Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana (SOI) il periodico “Convegno Nazionale di Viticoltura” (CONAVI), che è tra i principali obiettivi del gruppo di lavoro “Viticoltura” del SOI, attualmente coordinato dal Prof. Paolo Sivilotti dell’Università di Udine.
La nona edizione del CONAVI, organizzata dall’Università di Padova (CIRVE) e dal CREA- Centro di ricerca Viticoltura ed Enologia, si svolgerà dal 13 al 15 giugno 2022 a Conegliano (in provincia di Treviso), città legata fortemente alla filiera del vino.
Gli argomenti trattati nel convegno possono essere riassunti richiamando i titoli delle varie sessioni: biodiversità, miglioramento genetico e vivaismo viticolo; biologia, fisiologia, eco-fisiologia e analisi omiche; gestione del vigneto e tecniche di adattamento ai cambiamenti climatici; avversità biotiche e approcci agronomici innovativi alla difesa del vigneto; viticoltura di precisione e telerilevamento; zonazione e interazioni pianta ambiente; servizi ecosistemici, paesaggio e tutela del territorio.
Oltre alle sessioni scientifiche, è prevista una “Giornata Tecnica”, nel pomeriggio del 15 giugno, durante la quale i diversi attori della filiera vitivinicola (consulenti, ricercatori, ditte fornitrici di materiali e servizi per il settore viticolo, aziende produttrici di tutta Italia) si confronteranno sui temi dell'innovazione in viticoltura. Dopo la presentazione del libro Il Nuovo Muccinelli – Le avversità e il prontuario dei prodotti fitosanitari VITE, si susseguiranno interventi tecnici su argomenti quali le reti collaborative per contrastare i cambiamenti climatici, l’agricoltura 4.0, la certificazione della sostenibilità e la potatura meccanizzata.
Verrà assegnato un premio al miglior contributo, fra le varie presentazioni orali del convegno. Mentre per i poster saranno assegnati due premi di merito nelle categorie: 1° assoluto e 1° giovani ricercatori (riservata a primo autore con età inferiore ai 35 anni con qualifica di dottorando, borsista, assegnista di ricerca, neodottore di ricerca).
Ulteriori informazioni nel sito del convegno: conavi2022.it

PROGRAMMA INTEGRALE

Redazione

Vino Chianti - Chianti Lovers

Dal 23 al 26 maggio il Vino Chianti è in Usa per 3 nuove tappe del “Chianti Lovers U.S. Tour 2022” fra degustazioni e cinema: Chicago, Seattle e Los Angeles.

 
«Le degustazioni di etichette Chianti, gli assaggi di cibo italiano e il nuovo format basato sul cinema sono tutti tasselli fondamentali del nostro impegno per la promozione della denominazione che cerca strade sempre più originali e accattivanti per attirare nuovi Chianti Lovers». 
È quanto affermato dal presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi nel presentare le tre nuove tappe del “Chianti Lovers U.S. Tour 2022” che sono iniziate oggi a Chicago e che proseguiranno il 25 maggio a Seattle e il 26 a Los Angeles. In ognuna delle tre date il Consorzio propone una masterclass a degustazione guidata per scoprire e approfondire la conoscenza della Denominazione. Le masterclass saranno condotte da specialisti locali accompagnati da Luca Alves, Chianti Wine Ambassador, e saranno seguite da assaggi di specialità culinarie italiane per offrire un’esperienza completa dell’agroalimentare made in Italy. Per ogni tappa è anche in programma un «Walk Around Tasting» durante il quale le aziende aderenti potranno presentare i propri prodotti al mercato statunitense.
La tappa di oggi a Chicago propone la master class “Chianti Superiore D.O.C.G. - Una degustazione verticale (2020-2014) di Chianti Superiore d.o.c.g. alla scoperta delle sfumature del più versatile vino rosso toscano a base Sangiovese”. 
Nella seconda tappa a Seattle il 25 maggio verrà proposto ai professionisti locali il seminario “The Chianti Lovers Experience”, un’esplorazione della denominazione Chianti d.o.c.g. attraverso una degustazione delle sue principali categorie, dei suoi stili e delle sue sottozone in cui si metterà al centro l’eterogeneità dei prodotti di categoria ‘annata’, ‘superiore’ e ‘riserva’, accattivanti per un mercato tra i più emergenti e ricercati del Paese. 
Terzo e ultimo appuntamento, il 26 maggio, a Los Angeles, patria di Hollywood, dove il Consorzio riproporrà il format “The Chianti lovers Wine & Cinema Experience”, un’esperienza unica di abbinamento tra vino Chianti e cinema in cui verranno proiettate clip tratte dalle più disparate produzioni internazionali, dalle più vintage alle più moderne, dove il vino Chianti è citato o raffigurato in maniera esplicita, a conferma della sua iconicità e familiarità nel mondo. Una degustazione immersiva molto speciale su base orizzontale di vino Chianti d.o.c.g. Riserva 2017 che unisce la parte tecnica a quella più emozionale del vino.
 

Redazione

Alla prima riunione di Vigneto Toscana, la nuova creatura per promuovere i vini, Coldiretti ha fotografato il balzo dei costi di produzione per la guerra: +35%.


Prima assemblea e primo consiglio direttivo venerdì 13 maggio a Firenze per “Vigneto Toscana”, il nuovo soggetto associativo di Coldiretti regionale che si propone di costruire progetti di promozione e di sviluppo delle produzioni vitivinicole territoriali, certificate e non, legate alle singole specificità dei territori. Il debutto ufficiale è stato anche l’occasione per presentare i dati degli effetti della guerra sui costi del comparto vitivinicolo. Comparto che, secondo il presidente di Coldiretti Toscana e per il momento anche di Vigneto Toscana Fabrizio Filippi, pur essendo «uscito meglio di altri dalla lunga emergenza sanitaria», sta soffrendo «le conseguenze del conflitto sui costi di produzione delle aziende», con un forte aumento di tutti i prezzi, «dai tappi di sughero al vetro, dalle etichette ai cartoni di imballaggio, dal trasporto ai container e noli marittimi», e anche sul fronte delle vendite, non solo riguardo alle esportazioni in Russia, per via di embargo e sanzioni, e in Ucraina, ma nell’intera area circostante. 
Secondo il «rapporto sulla guerra in cantina» di Coldiretti Toscana, l’aumento medio dei costi di produzione è del 35%, con un peso sui bilanci delle aziende pari a circa 100 milioni di euro (con incidenza maggiore per i vitigni situati in terreni marginali o difficili). «Gli incrementi in termini assoluti per le imprese del vino – viene inoltre specificato - sono in media di 6.886 euro secondo l’analisi Coldiretti su dati Crea. Una bottiglia di vetro costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%». «Ma i prezzi degli ordini cambiano – aggiunge Coldiretti Toscana – ormai di settimana in settimana, rendendo peraltro impossibile una normale programmazione economica nei costi aziendali. Problemi anche per l’acquisto di macchinari, soprattutto quelli in acciaio, prevalenti nelle cantine, per i quali è diventato impossibile persino avere dei preventivi. Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. In generale, secondo il global index Freights, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa».
Riguardo alla nuova associazione “Vigneto Toscana”, il presidente Fabrizio Filippi ha spiegato che «la presenza di un imprenditore vitivinicolo per ciascuna provincia è un pilastro dello statuto. È un segnale chiaro, forte ed incontrovertibile della filosofia di questo nuovo soggetto che nasce all’interno della nostra organizzazione. Coldiretti vuole dare voce ai territori vitivinicoli della nostra regione offrendo uno strumento per conoscersi e promuoversi. All’interno di Vigneto Toscana ci sono le grandi produzioni ma anche le piccole etichette eroiche. L’altro aspetto è la condivisione delle esperienze per programmare azioni e trovare soluzioni. Abbiamo grandi aspettative nei confronti di questo nuovo soggetto che non si contrappone assolutamente al lavoro importante, strategico, indispensabile dei Consorzi di Tutela ma, al contrario, li affianca».
Fanno parte del consiglio direttivo Lidia Castellucci, Andrea Elmi, Fabrizio Bondielli, Raffaello Lunardi, Letizia Cesani, Giuseppe Mantellassi, Sabrina Biagi, Flavio Rabitti, David Ballini. Alla prima riunione del consiglio, coordinato dal direttore di Coldiretti Toscana Angelo Corsetti, hanno partecipato in qualità di relatori esterni il presidente della Consulta Vino di Coldiretti e presidente di Coldiretti Sicilia Francesco Ferreri; il responsabile nazionale settore vitivinicolo di Coldiretti Domenico Bosco; il dirigente della Regione Toscana Gennaro Giliberti; la direttrice del Consorzio Vino Chianti Classico Carlotta Gori; la coordinatrice del Consorzio Vernaccia San Gimignano Sara Grazzini; il presidente del Consorzio Nobile di Montepulciano Andrea Rossi; il presidente del Consorzio Vino Toscana Cesare Cecchi. 

Redazione