Green New Deal di Assoverde e Confagricoltura col 1° Libro Bianco del Verde
-
in Il vivaista
Il 12 ottobre a Palazzo della Valle a Roma e in simultanea in streaming la presentazione del primo Libro Bianco del Verde, promosso da Assoverde e Confagricoltura, con i contributi del gotha della filiera green italiana al «neo-Rinascimento della cura del verde». Giansanti: «inverdimento urbano e agro forestazione, con la creazione di infrastrutture verdi, metteranno in comunicazione aree urbane, periurbane e rurali, per offrire molteplici benefici alla biodiversità, alle persone e al clima». Sgaravatti: vogliamo «promuovere un nuovo approccio per contribuire a far crescere la professionalità̀, il mercato, le sue norme e regole». Illustrazione delle proposte articolata in quattro sessioni: pianificazione, progettazione, gestione e promozione culturale del verde. Inoltre un focus sull’emergenza pini. Iscrizione obbligatoria. Evento valido come aggiornamento professionale di agronomi, periti agrari e agrotecnici.
Un patrimonio di idee, soluzioni e proposte per un neo-Rinascimento della cura e della gestione del verde. Una sfida al cambiamento per valorizzare il settore green e renderlo protagonista nei processi di trasformazione e sviluppo delle nostre città nei prossimi anni.
Sono i contenuti del Libro Bianco del Verde promosso da Assoverde e Confagricoltura, la cui prima edizione verrà presentata nel corso di un convegno martedì 12 ottobre, dalle ore 10 alle 18, a Roma a Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura, e in simultanea in streaming a questo link (con iscrizione obbligatoria) nel sito web di Myplant & Garden – International Green Expo, la maggiore fiera italiana della filiera del verde.
Si tratta di una pubblicazione che raccoglie «oltre 50 contributi tecnico-scientifici firmati da professori universitari, professionisti, tecnici e gestori delle amministrazioni che, a diverso titolo e con differenti approcci, affrontano il tema del verde e del ruolo strategico che viali alberati, parchi e giardini, pubblici e privati, possono svolgere a livello urbano, a salvaguardia dell’ambiente, della qualità e della salubrità delle nostre città». All’interno di una elegante composizione editoriale, il Libro Bianco del Verde è articolato in 3 volumi: il primo “Per un Neo-Rinascimento della cura e della gestione del verde” sui temi del verde in ambito urbano; il secondo sul tema specialistico della “Emergenza pini in Italia”; il terzo, è un “Quaderno Tecnico” che raccoglie e presenta nelle loro specificità le aziende e i professionisti che hanno voluto aderire e sostenere l’iniziativa. Un patrimonio di idee che, come specificano gli organizzatori, «si pongono come sfida al cambiamento, in nome della Salute, dove il principio della ‘Cura’ (del suolo, dell’ambiente, degli animali e delle persone) deve indirizzare nuovi modelli di pianificazione, progettazione, gestione, cura e manutenzione, con un nuovo approccio, prima di tutto culturale, che mette al centro il ‘valore’ degli alberi e degli spazi verdi, la ‘qualità’ dei progetti e degli interventi, le ‘competenze’ e le ‘professionalità’ degli operatori».
I lavori preparatori sono stati avviati un anno e mezzo fa con le prime chiamate ai tavoli tecnici, poi seminari con gli addetti ai lavori, riunioni del comitato tecnico-scientifico, raccordi con amministrazioni, università, ordini professionali, aziende e professionisti, oltre a un imponente lavoro di redazione ed editoriale che hanno portato a questa prima edizione. Il convegno del 12 ottobre, nel corso del quale, in presenza di tutti gli autori, il Libro Bianco del Verde sarà presentato agli interlocutori istituzionali - principali destinatari delle proposte tecniche, normative, regolamentari - rappresenta l’avvio di un percorso, un tavolo permanente, scandito annualmente da iniziative ed appuntamenti su scala nazionale e regionale, finalizzati a contestualizzare, indirizzare e dettagliare i temi e le proposte specifiche, e a metterle concretamente in attuazione.
«Il valore degli alberi e degli spazi verdi è fondamentale per la salute dell’ambiente, delle persone e della fauna ed è un importante volano dell’economia – dichiara il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti -. Con quest’opera prima siamo orgogliosi di presentare un vero e proprio manifesto capace di guidare lo sviluppo futuro delle nostre città e determinare il loro avvenire sostenibile. Il percorso che abbiamo scelto d’intraprendere è anche un contributo alla strategia europea sulla biodiversità nell’ambito del Green Deal, nel quale l’agricoltura è fondamentale per affrontare questioni decisive per lo sviluppo e l’ambiente. Inverdimento urbano e agro forestazione, con la creazione di infrastrutture verdi metteranno in comunicazione aree urbane, periurbane e rurali, per offrire molteplici benefici alla biodiversità, alle persone e al clima».
«L’idea del Libro Bianco del Verde nasce proprio dalla voglia di accettare una nuova sfida – spiega Rosi Sgaravatti, neo presidente di Assoverde (vedi) - Una sfida che vuole, attraverso la partecipazione di tutti, promuovere un nuovo approccio per contribuire a far crescere la professionalità̀, il mercato, le sue norme e regole e, cosa forse ancora più̀ rilevante, rimettere al centro la cura dei nostri alberi, dei nostri giardini, con la consapevolezza che, così facendo, si salvaguarda la salute, quella di tutti. Penso che sia arrivato il tempo del coraggio. Il tempo in cui il lavoro del giardiniere, la cura del verde e dell’ambiente debbano essere riportati dove dovrebbero stare, al centro di politiche che si occupino della salute, della bellezza, dell’integrità, del delicato e complicato equilibrio della biodiversità».
Il convegno è valido come aggiornamento professionale e consente il rilascio di crediti formativi professionali per Dottori Agronomi e Forestali, Periti Agrari e Periti Agrari Laureati, Agrotecnici e Agrotecnici Laureati.
Il programma può essere consultato qua.
L.S.