Ddl Liuni sul florovivaismo, La Pietra: raccolti 100 emendamenti, migliorerà

Il senatore La Pietra spera che la Commissione Agricoltura voti le modifiche e licenzi il testo corretto del disegno di legge Liuni sul florovivaismo entro ottobre, così che l’aula del Senato lo voti entro l’anno. Tra gli emendamenti da lui segnalati, la possibilità di creare sotto tavoli su specifici comparti del florovivaismo, più risorse per ricerca e promozione, più centralità all’imprenditoria agricola nell’art. 13 sui garden center, l’eliminazione di ambiguità su chi possa fare manutenzione del verde e, su sua iniziativa, un piano nazionale per rimodernare il parco serre rendendole più performanti ed efficienti dal punto di vista energetico.

«Credo che in Commissione Agricoltura del Senato abbiamo fatto un ottimo lavoro, nel senso che in sei mesi abbiamo audìto più di 40 soggetti, cioè tre volte tanti quelli che erano stati audìti alla Camera in quindici mesi. Abbiamo cosi potuto tirato un po’ le fila, analizzando tutte le richieste che ci sono state fatte».
Inizia così la risposta del senatore Patrizio La Pietra, relatore del disegno di legge (ddl) Liuni “Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico” (vedi), sentito sabato 2 ottobre dal Vivaista a margine del Memorial Vannucci al Nursery Campus di Pistoia per sapere a che punto è l’iter presso la Commissione Agricoltura del Senato di questo ddl così importante per il florovivaismo.
«Avevo ragione – aggiunge La Pietra - quando a febbraio sostenevo che il passaggio in Senato poteva essere un’opportunità per migliorare questa legge, che era comunque già una buona legge, perché riconosceva il settore del florovivaismo come un settore fondamentale dell’agricoltura». Nel senso che, spiega il senatore, «dicevo, appunto, che andava migliorata, tanto che alla fine sono stati presentati un centinaio di emendamenti, tutti frutto delle audizioni che sono state fatte in questi mesi e tutti migliorativi di specifici aspetti».
Quali? Ad esempio, evidenzia La Pietra, «all’articolo 1 sulla costituzione della filiera viene messa maggiormente al centro la figura dell’imprenditore agricolo rispetto ad altri soggetti che erano stati inseriti». Oppure un altro miglioramento riguarda l’organizzazione del tavolo tecnico di settore, «grazie a emendamenti che vanno nella direzione di creare dei sotto tavoli o tavoli più specifici». Sarà la creazione di un sotto tavolo per il vivaismo e uno per la floricoltura che aveva chiesto l’Associazione Vivaisti Italiani? «Diciamo che questo è l’indirizzo – risponde La Pietra - quello che ci sarà dipenderà poi dagli emendamenti che passeranno dopo il voto».
E quando saranno votati gli emendamenti in Commissione Agricoltura al Senato? «Gli emendamenti sono tutti presentati – spiega il senatore pistoiese - stiamo aspettando i pareri della Commissione Bilancio e della Commissione Finanze. Una volta che arrivano questi due pareri, noi siamo in grado di poterli votare in Commissione. Io quindi spero che entro il mese di ottobre arrivino questi pareri per poter chiudere il ddl in Commissione e poi portarlo in aula. In modo che prima della fine dell’anno sia diventato a tutti gli effetti legge. Poi chiaramente, siccome è stato modificato, dovrà tornare alla Camera. Ma lì sarà solo un passaggio formale».
Altri emendamenti che dovrebbero portare a miglioramenti del testo? «Sono state chieste più risorse – ricorda La Pietra - per quanto riguarda la ricerca e la promozione del vivaismo. Abbiamo rimodellato un po’ l’art. 13, quello sui garden center, per dare più centralità anche lì all’imprenditoria agricola in modo da avere meno interpretazioni possibili che potrebbero creare alcuni problemi. E siamo intervenuti sugli articoli 14, 15, 16 su cui si era creato un po’ un dibattito per il fatto che in un articolo si voleva riconoscere la professionalità della figura del “manutentore del verde” e poi nell’altro si dava la possibilità ai Comuni di affidare la manutenzione dei giardini ai cittadini, quindi c’erano un po’ delle incongruenze». 
«Inoltre – prosegue il senatore - sono stati presentati emendamenti sull’articolo che riguarda i distretti per rendere il loro riconoscimento più stringente e, cosa a cui tengo moltissimo, ho presentato un emendamento per un piano nazionale di riconversione delle strutture produttive e per l’efficientamento energetico. Un vero e proprio piano per rimodernare tutto il parco nazionale delle serre sia sotto il profilo strutturale, adoperando materiali più performanti e adatti alle nuove colture, sia sotto il profilo energetico, sfruttando al massimo le energie alternative. Penso che questo emendamento, se approvato, potrà essere un notevole volano di sviluppo per il settore».
«Insomma – ribadisce La Pietra concludendo - abbiamo fatto un lavoro che io credo oggettivamente porti a un miglioramento di questa legge».
Ma quando vedrà la luce il testo emendato? «Il testo definitivo sarà pronto appena votati gli emendamenti in Commissione, spero entro fine di ottobre. Poi mancherà il passaggio formale in aula, però il testo sarà quello che esce dalla Commissione».

L.S.