Filiera vite-vino
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Regione Toscana destina oltre 11 milioni di euro per promuovere i vini toscani al di fuori dell'Unione Europea, sostenendo le aziende vinicole locali nella conquista di nuovi mercati.
Regione Toscana ha preso una decisione importante per potenziare la presenza dei vini toscani sui mercati esteri, in particolare su quelli extraeuropei. Nell'annualità in corso, sono stati stanziati oltre 11.100.000 euro per campagne promozionali mirate, che saranno realizzate dalle aziende vinicole che ne faranno richiesta partecipando a un apposito bando. La delibera, proposta dalla vicepresidente ed assessora regionale all'agricoltura Stefania Saccardi, è stata approvata dalla Giunta regionale nel corso della sua ultima seduta.
Secondo Saccardi, in un mercato globalizzato dove il vino toscano si sta sempre più affermando grazie alla sua qualità, è fondamentale sostenere le imprese locali nella promozione dei propri prodotti anche al di fuori dell'Unione Europea. La filiera vitivinicola rappresenta un traino per tutto il settore agroalimentare, e pertanto è necessario mettere a disposizione finanziamenti che permettano alle aziende di essere sempre più competitive e far conoscere la qualità dei prodotti toscani nel mondo.
Le risorse destinate alle campagne promozionali provengono da fondi dell'Unione Europea, finalizzati a evidenziare gli elevati standard dei prodotti dell'Unione in termini di qualità, sicurezza alimentare e ambiente. Le azioni previste includono relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, mirate a valorizzare il patrimonio vitivinicolo della Toscana.
Degli oltre 11 milioni di euro destinati, circa 4.420.000 euro saranno utilizzati per saldare la campagna promozionale dell'anno precedente, mentre 6.682.000 euro saranno anticipi per la campagna del prossimo anno. Eventuali economie derivanti dalla campagna in corso saranno sommate alle risorse per il futuro. Nel caso di ulteriori economie nell'esercizio finanziario successivo, le risorse saranno destinate alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti.
Sono stati stabiliti limiti massimi e minimi per i contributi richiedibili, rispettivamente 500.000 euro e 100.000 euro. Le modalità operative per la presentazione e la valutazione dei progetti di promozione saranno definite dal dirigente del settore "Produzioni agricole, vegetali e zootecniche. Promozione. Sostegno agli investimenti delle imprese agricole e agroalimentari" in conformità con l'avviso predisposto dal Ministero dell'agricoltura.
Redazione
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- Scritto da Andrea Vitali
Le prospettive della filiera del vino toscana per Francesco Colpizzi (AVITO), intervenuto come esperto del comparto vitivinicolo alla tavola rotonda sullo sviluppo delle filiere della Conferenza regionale dell’agricoltura. Questioni sensibili: il quadro geopolitico che crea tensioni sui mercati internazionali (l’export vale il 70% del giro d’affari del settore in Toscana) e la gestione delle fasi di siccità (con più invasi). No ai vitigni resistenti, sì al miglioramento dei vitigni toscani. Tra le risposte agronomiche, vigneti meno densi e il ritorno al sovescio.
La via della viticoltura toscana verso la sostenibilità non passa dai nuovi vitigni resistenti resi possibili dagli sviluppi della genetica. Altro discorso la ricerca applicata sul materiale genetico dei vitigni toscani e di quelli internazionali coltivati da decenni in Toscana per renderli più adatti al cambiamento climatico: questa può essere utile.
È quanto sostenuto da Francesco Colpizzi, presidente dell’Unione provinciale degli agricoltori di Firenze (Confagricoltura), nel suo intervento di ieri alla tavola rotonda su “Le produzioni agricole della Toscana e lo sviluppo delle filiere” della Quarta Conferenza regionale dell’agricoltura, presso la Camera di commercio fiorentina, come membro di AVITO, Associazione Vini Toscani Dop e Igp, esperto della filiera vitivinicola.
Floraviva lo ha sentito subito dopo l’incontro per riprendere alcuni dei concetti da lui espressi nel suo intervento alla tavola rotonda e fare il punto della situazione nella filiera del vino toscana, fra nuove problematiche e opportunità.
Il fronte più delicato per Colpizzi è quello commerciale. «La filiera vitivinicola toscana – ci ha detto -, in questo periodo successivo al Covid e in tempi di guerra, vive dei momenti di tensione, perché tutte le dinamiche commerciali si scontrano con un quadro geopolitico mondiale che non agevola un comparto che vede nelle esportazioni circa il 70% della propria cifra di affari. Quindi sicuramente esiste un'attenzione che dobbiamo porre in maniera sempre più calibrata verso un riallineamento dei mercati».
«Da questo punto di vista – ha aggiunto Colpizzi, riferendosi a un tema emerso durante la Conferenza regionale (vedi) - le misure contenute dentro l’Organizzazione Comune di Mercato e perciò i fondi per la promozione nei Paesi Terzi rappresentano uno strumento utile, che tuttavia deve essere impiegato nel modo migliore, senza dispersione di risorse e centrando bene l’obiettivo che i consorzi e le aziende si pongono». A proposito di ciò e della leggera contrapposizione fra Governo, tendente a centralizzare la promozione, e Regione Toscana, che preferisce una gestione regionale, si è espresso in questi termini: «ogni regione e quindi ogni zona viticola del nostro Paese fa storia a sé. Quindi poter avere un dialogo con l’amministrazione regionale di riferimento secondo me rappresenta un contesto senza dubbio migliore rispetto a una centralizzazione». «Consideriamo – ha osservato - che siamo già a giugno e ancora il bando non è uscito per problemi rappresentati dal Ministero dell’agricoltura nei confronti delle Regioni all’interno della Conferenza Stato-Regioni: proprio ieri [ieri l’altro, ndr] pare che abbiano trovato un accordo. Ma è un accordo che non è migliorativo rispetto alla situazione antecedente».
Riguardo alle questioni legate a sostenibilità e cambiamento climatico e alla sua affermazione sull’inutilità in Toscana dei nuovi tipi di vitigni resistenti a certe fitopatie o alla siccità, frutto di nuove tecniche genetiche, ha sottolineato che «noi viviamo e lavoriamo in una zona, la Toscana, che dal punto di vista del clima è straordinaria. Per cui, certo, il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti, tuttavia le condizioni di coltivazione della vite in Toscana sono infinitamente migliori rispetto ad altre regioni di Italia». «La superficie complessiva della Regione Toscana – ha spiegato Colpizzi - è di circa 23 milioni di km quadrati, di questi solo 60 mila ettari sono interessati dalla coltivazione della vite. Vale a dire non più del 2,5%. E questi vigneti non si presentano in maniera estensiva in zone a vigneti o a seminativo o a olivo o a bosco, come invece succede in altre regioni d’Italia». Da noi le colture e i boschi si alternano e la superficie forestale è a circa 11 milioni di km quadrati su un totale di 23 milioni e quindi la parte preponderante della Toscana. E sappiamo che «il bosco rappresenta un elemento che contrasta tutti i fenomeni climalteranti».
«Tutto questo – ha detto Colpizzi - permette di mitigare gli effetti, importanti, in termini di stress idrico e di stress termico nei confronti della coltivazione della vite. Quindi, lavorando sui nostri vitigni che da sempre concorrono alla produzione dei grandi vini toscani (quindi Sangiovese, Canaiolo, Malvasia, Vernaccia, Vermentini, Colorino, Mammolo ecc.) e anche sui vitigni internazionali, cioè lavorando sul miglioramento delle attitudini alla resistenza di questi vitigni, possiamo gestire bene il presente e preparare nel modo migliore il futuro della nostra viticoltura in questa regione, che, ripeto, è straordinaria da questo punto di vista».
E a livello di pratiche agronomiche come si sta affrontando il futuro e il cambiamento climatico fra i viticoltori toscani? «Sicuramente stiamo ripensando la densità di ceppi a ettaro, a unità di superficie – ha risposto Francesco Colpizzi -. Quindi, rispetto agli anni ’90 e ai primi anni 2000 con numeri di barbatelle di viti per ettaro superiori, oggi probabilmente un sesto di impianto più largo fa sì che la carenza potenziale di precipitazioni possa avere un impatto minore, in termini non solo di evaporazione dal terreno ma anche di traspirazione da tutta la parete dei filari e la parete fogliare». «Inoltre – ha aggiunto - un importante ritorno a pratiche agronomiche quale il sovescio [interramento di piante o di parti di piante allo stato fresco per arricchire il terreno di sostanze concimanti, ndr] al posto di concimazioni e fertilizzazioni di altro tipo».
Colpizzi ha concluso l’elenco delle priorità richiamando l’esigenza di «lavorare per rimettere in funzione tutti i bacini artificiali e laghetti esistenti, e snellire tutta quella che è la burocrazia per la costruzione di nuovi invasi. E mi sembra che l’amministrazione regionale da questo punto di vista abbia intrapreso la strada giusta, per far sì che si possano creare dei sistemi di irrigazione a micro portata localizzata che, ove necessario, possano sopperire alla carenza di acqua».
L.S.
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Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, elogia il successo del Prosecco Bottega Gold DOC, che si posiziona al primo posto nella categoria 'Champagne e spumanti' per le vendite nei duty free internazionali.
Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, esprime grande soddisfazione per il prestigioso primato raggiunto dal Prosecco Bottega Gold DOC nella categoria 'Champagne e spumanti' per le vendite nei duty free internazionali, secondo il ranking IWSR 2022. Zaia commenta che questo risultato rappresenta un trionfo per il Prosecco, evidenziando la sua qualità superiore e la quantità di bottiglie esportate in tutto il mondo. Il Presidente Zaia elogia l'impegno e l'imprenditorialità di Bottega Gold nel superare le rinomate case produttrici di Champagne.
Il successo del Prosecco Bottega sottolinea come, nel corso degli anni, il Prosecco sia diventato una realtà consolidata e molto richiesta nei mercati internazionali, conquistando milioni di consumatori grazie alla qualità del vino e alle capacità dei produttori veneti. Zaia sottolinea che le aziende venete hanno assunto il ruolo di ambasciatrici dell'intera regione, poiché il successo del Prosecco sta aprendo nuove opportunità anche per altre produzioni tipiche, contribuendo all'incremento dell'export agroalimentare del Veneto. Inoltre, il Presidente sottolinea l'emergere di un fenomeno relativamente nuovo: il turismo enogastronomico legato alle produzioni vinicole, che sta registrando una crescita significativa verso i territori veneti. Questo modello, basato anche sulla sostenibilità e l'ecologia, è oggetto di studio e implementazione per le Colline del Prosecco e altri territori regionali.
Il Prosecco Bottega Gold DOC rappresenta dunque un simbolo di eccellenza territoriale e di successo nell'ambito delle bevande alcoliche, testimoniando l'impegno costante nel promuovere e valorizzare il patrimonio vitivinicolo veneto a livello internazionale.
Redazione
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25 e 26 giugno saranno due giorni dedicati al vino di qualità presso la rinomata località balneare di Forte dei Marmi.
Quest'estate, nella location vip di Forte dei Marmi, si svolgerà la seconda edizione di VinoVip al Forte. Un evento di prestigio che celebra il bere di eccellenza e si sta affermando come un appuntamento imperdibile nel mondo vinicolo.
Il momento clou sarà il Grand Tasting, un'esperienza di degustazione che coinvolgerà i principali protagonisti del settore enologico italiano. Sarà un'opportunità originale per immergersi nell'universo del vino e interagire con gli esperti del settore.
Durante l'evento, saranno organizzati seminari, degustazioni e un talk show che tratterà il futuro delle Doc. Inoltre, verrà consegnato il Premio Khail 2023 a personalità di spicco nel campo della valorizzazione del vino italiano nel mondo.
Un'occasione per fare un'esperienza significativa nella location vip rinomata in tutto il mondo, tra spiagge incantevoli e vini pregiati.
Per ulteriori informazioni e per l'acquisto dei biglietti, visita il sito [inserire il link per l'acquisto dei biglietti].
Con il patrocinio del Comune di Forte dei Marmi e il supporto dei nostri sponsor: Veronafiere, Vivai Cooperativi Rauscedo, Omnia Technologies e Agenzia ICE.
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Il programma
Domenica 25 giugno 2023:
🍷 VinoVip al Forte 2nd edition
Inaugurazione ufficiale e Talk Show
Fondazione Villa Bertelli (via Giuseppe Mazzini 200, google maps)
Ore 15:00 - 18:00
L'evento si apre con l'inaugurazione ufficiale di VinoVip al Forte - 2nd edition. Prende il via il talk show "Il futuro delle Doc", che vedrà la partecipazione degli imprenditori protagonisti di VinoVip e di alcuni tra i massimi esperti del settore vinicolo. Sarà un'occasione di confronto internazionale tra professionisti del settore. Durante la cerimonia verrà assegnato il Premio Khail 2023, un riconoscimento in memoria del fondatore di Civiltà del bere, destinato alle personalità che si sono distinte nella valorizzazione del vino italiano nel mondo. L'ingresso all'evento è libero con registrazione.
Cena in spiaggia
Bagni Alle Boe (viale della Repubblica 99, google maps)
Ore 20:00 - 23:00
Dopo l'inaugurazione, sarà possibile partecipare a un'aperitivo e cena sul mare a Forte dei Marmi, con una wine list dedicata. Questo evento sarà riservato esclusivamente agli ospiti di VinoVip al Forte. L'ingresso è disponibile solo tramite pacchetto "ospite vip".
Lunedì 26 giugno 2023: VinoVip Vermentino Show
Fondazione Villa Bertelli (via Giuseppe Mazzini 200, google maps)
Ore 9:00 - 11:00
Nella giornata di lunedì, avrà luogo una conferenza sul fenomeno Vermentino. Sarà un focus dedicato a questo vitigno bianco che domina le coste dell'alto Tirreno fino all'Italia centrale, arrivando anche più a sud. Durante la conferenza, si parlerà delle diverse espressioni fresche e delle versioni più mature del Vermentino, approfondendo i migliori vini e i territori più vocati. L'ingresso è libero.
Ore 11:00 - 14:00
Dopo la conferenza, si terrà un walk-around tasting di Vermentino proveniente da tutta Italia, accompagnato da un pranzo a buffet. Sarà un'occasione per degustare i migliori vini di Vermentino provenienti da diverse regioni del nostro paese. L'ingresso è di € 30 (€ 25 fino al 1 giugno).
Il Grand Tasting di VinoVip Fondazione Villa Bertelli
Ore 18:00 - 22:00
Il momento clou di VinoVip al Forte sarà il Grand Tasting. I partecipanti, tra cui winelover, ospiti e professionisti del settore, avranno l'opportunità di assaggiare oltre 150 vini di pregio, provenienti da alcuni tra i più celebri produttori vinicoli italiani. Questo evento si svolgerà nella suggestiva location simbolo dell'estate
Redazione
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Sostegno importante per le imprese vitivinicole quello per la lotta alla flavescenza dorata.
Il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha recentemente firmato un decreto di grande rilevanza per il settore vitivinicolo italiano. Si tratta del decreto che stabilisce i criteri di riparto e di gestione del Fondo per il sostegno alle imprese agricole colpite dalla flavescenza dorata della vite.
Questo Fondo, previsto dalla Legge di Bilancio, dispone di una dotazione finanziaria significativa, pari a 1,5 milioni di euro per il 2023 e a 2 milioni di euro annui a partire dal 2024. L'obiettivo principale è quello di erogare contributi alle aziende vitivinicole per la sostituzione delle piante di vite estirpate a causa della malattia epidemica, attraverso il rimpiazzo o il reimpianto.
Le risorse del Fondo sono state ripartite tra diverse regioni italiane, tra cui Veneto, Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Liguria e le province autonome di Trento e Bolzano, che sono state interessate in modo significativo dalla recrudescenza della flavescenza dorata. Il decreto prevede inoltre la possibilità di apportare modifiche in caso di variazioni nei livelli di diffusione della malattia.
Il Ministro Lollobrigida ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa e ha dichiarato: "Andiamo avanti con determinazione per implementare sul territorio le azioni previste dalla Legge di Bilancio". Questo segna un passo importante nel supporto alle imprese vitivinicole italiane e nella protezione del patrimonio viticolo nazionale.
Il settore vitivinicolo è di fondamentale importanza per l'economia e la cultura del nostro Paese, e la lotta contro la flavescenza dorata rappresenta una sfida cruciale per garantire la sopravvivenza e lo sviluppo sostenibile delle aziende vinicole. Grazie a questo Fondo, le imprese colpite potranno ricevere un aiuto concreto per affrontare le conseguenze della malattia e rinnovare i loro vigneti.
Redazione
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In un convegno i primi risultati sull’inerbimento con trifoglio e una nuova seminatrice anti-infestanti del progetto Ioconciv coordinato da Coldiretti Toscana.
Redazione