Filiera vite-vino

Lo stand di Confagricoltura al Vinitaly è stato un crocevia di idee e confronti tra imprenditori, docenti e esperti del settore vitivinicolo italiano.

 

bonacchi vinitaly 2024

Ieri, 16 aprile, tra degustazioni guidate dai sommelier e focus sui territori, si sono svolti incontri di approfondimento per analizzare le sfide e le opportunità del comparto, alle prese con un mercato altalenante e un clima che impatta pesantemente sulla produzione.
Ascesa dei vini bianchi e rosati:
Uno dei temi chiave emersi è il cambiamento nei consumi, con un'ascesa dei vini bianchi e rosati (50% delle scelte) a discapito dei rossi (fermi al 38%). Questo trend è stato confermato da diversi relatori, tra cui Tiziana Sarnari di Ismea, Francesco Mazzei (presidente di Avito) e Michelangelo Tombacco (vicepresidente della Doc Friuli).
Vini più leggeri e freschi:
I consumatori apprezzano sempre di più vini più leggeri e freschi, come Prosecco, Pinot Grigio e Ribolla. Tra i bianchi strutturati, invece, spicca il successo della denominazione Castelli di Jesi.
Calo dei volumi e delle esportazioni:
Nonostante il successo di alcune denominazioni, il comparto vitivinicolo italiano si trova ad affrontare alcune sfide importanti, come il calo dei volumi di vino prodotti (38 milioni di ettolitri, il minimo dal dopoguerra) e la flessione delle esportazioni dei vini rossi (-8%).
Investire sull'export e promuovere modelli di consumo innovativi:
Per fronteggiare queste sfide, è necessario investire sull'export e promuovere modelli di consumo innovativi. In questo senso, è importante il ruolo di Confagricoltura, che rappresenta un punto di riferimento per il dialogo e la riflessione sul futuro del vino italiano.

Redazione

Al centenario del vino in Italia, il Ministro Lollobrigida enfatizza l'impegno nazionale nella tutela ambientale e nella produzione di vini di eccellenza durante la prima Conferenza Internazionale del Vino, evidenziando l'importanza della ricerca e dell'innovazione nel settore.

 

In occasione del centenario del vino, l'Italia si è confermata leader internazionale nel settore vitivinicolo ospitando la prima Conferenza Internazionale del Vino dell'Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino (OIV) in Franciacorta. Il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha aperto l'evento sottolineando l'importanza dell'Italia come esempio di eccellenza nel rispetto dell'ambiente e nella produzione di vino di alta qualità.
L'evento ha visto la partecipazione di 30 delegazioni internazionali, confermando il ruolo dell'Italia come palcoscenico privilegiato per dibattiti e scambi sul futuro del settore vinicolo. "Abbiamo chiesto di iniziare le celebrazioni in Italia perché vogliamo mostrare al mondo come si riesca a tutelare l'ambiente, garantire i diritti dei lavoratori e produrre eccellenza," ha affermato Lollobrigida.
Durante la conferenza, si è discusso di come la ricerca e l'innovazione possano contribuire a proteggere la produzione e il territorio vitivinicolo, con un focus particolare sulla sostenibilità ambientale. L'Italia si è posta come modello di sviluppo sostenibile, mirando a un equilibrio tra alta qualità del prodotto e rispetto del territorio senza compromettere il reddito degli agricoltori.
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo saluto iniziale, ha evidenziato che "la valorizzazione del vino è storia di identità e rappresenta una delle sfide del made in Italy verso una qualità sempre più alta." In questo contesto, l'agricoltore è visto come il primo ambientalista del pianeta, una figura chiave nella custodia e valorizzazione del paesaggio agrario italiano.
Questo evento ha rafforzato la posizione dell'Italia non solo come produttrice di vini di qualità ma anche come leader nell'innovazione sostenibile nel settore vitivinicolo. Con la sua forte identità e impegno nel rispetto dell'ambiente, l'Italia continua a guidare il dialogo globale sul futuro del vino, promuovendo pratiche che possono essere adottate a livello internazionale per un settore più responsabile e sostenibile.


Redazione

L'evento BuyWine Toscana a Firenze chiude con successo: 193 buyers da 40 paesi hanno generato trattative per oltre 3 milioni di euro, rafforzando il legame tra vino e turismo.

 
bonacchi vinitaly 2024

BuyWine Toscana ha concluso con eccellenti risultati la sua ultima edizione, svolta presso la Fortezza da Basso di Firenze. L'evento, che anticipa di poco Vinitaly, ha visto la partecipazione di 240 produttori vitivinicoli, molti dei quali biologici e biodinamici, e ha attratto 193 buyers internazionali da 40 diversi Paesi. Con oltre 20.000 degustazioni effettuate nei 4.000 incontri BtoB, le trattative commerciali hanno superato i 3 milioni di euro.

Quest'anno, BuyWine ha messo in evidenza non solo l'eccellenza enologica, ma anche l'integrazione con il settore turistico. Numerosi buyers hanno esteso la loro permanenza per partecipare a Wine Tours specifici, promuovendo così una maggiore connessione tra la produzione vinicola e l'attrattiva turistica della regione. Tra le attività post-evento si segnalano itinerari come "La viticoltura eroica. Il vino e la montagna" e "La costa dei vini. Il vermentino", organizzati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest.

Il forte interesse per la viticoltura toscana è evidenziato anche dal ritorno dei mercati asiatici, insieme a una solida presenza di mercati tradizionali e emergenti, tra cui Sud America e India. L'evento ha servito non solo come piattaforma commerciale, ma anche come vetrina delle varie denominazioni toscane, promuovendo le sinergie tra il vino e il turismo e contribuendo all'economia locale.

Redazione

Un lieve ma significativo calo globale segna l'export 2023 di vino italiano che cresce in UE e cala nell'oversease pur mantenendo un ruolo di primo piano nonostante i cali più pronunciati in alcune categorie premium. (fonte dati ISMEA)

 

Oss.Uiv Ismea export spumanti2023 Paesi

Dettagli e Dinamiche del Settore
L'export vinicolo italiano registra nel 2023 una diminuzione dello 0,8% in valore, toccando quasi 7,8 miliardi di euro, e dell'1% in volume. Il vino fermo a denominazione affronta maggiori sfide con un -6,2% per le Dop e -4,3% per le Igp, soprattutto i rossi. Le esportazioni di vini comuni in bottiglia hanno visto un calo dell'8% e del 6% per Dop e Igp, rispettivamente. A livello regionale, notevoli cali nei rossi Dop veneti (-12,5%), toscani (-10,5%) e piemontesi (-5,5%) sono stati registrati, mentre i bianchi Dop e Igp dedicati al mercato statunitense ha visto un calo del -5%. In rialzo l'eport verso il Regno Unito che mostra un +3%, e i Paesi Bassi un +2%.

Oss.Uiv Ismea export fermi2023 Paesi Oss.Uiv Ismea export competitor2023

Il vino sfuso segna un incremento del 12%, principalmente verso la Germania. La tendenza è rilevante, considerando che quasi due terzi delle esportazioni di vini sfusi sono dirette verso questo paese.

Oss.Uiv Ismea export2023

Per gli spumanti, il trend degli anni precedenti si inverte leggermente con un calo di volume del -2,3%, anche se i valori aumentano del 3,3%, riflettendo un'inflazione dei prezzi. L'export verso USA e UK scende rispettivamente di -12% e -4,4%, mentre in Francia si assiste a un notevole incremento del +25%, potenzialmente attribuibile all'effetto sostituzione dello Champagne con il Prosecco, che da solo cresce del +21%.
Il quadro complessivo rivela una diversificazione dei risultati tra l'UE, dove si registra un +5,6% in volume e +4,1% in valore, e l'extra-UE con -7,5% e -4% rispettivamente. La Germania esce come un mercato in crescita (+8,4% in volume), mentre si osserva un bilancio negativo per gli USA (-9,1%), il Regno Unito (-1,8%), la Svizzera (-3,6%) e il Canada (-11,3%). Francia, Giappone e Cina mostrano andamenti contrastanti, con un +6,7% per la Francia e forti cali in Giappone (-13,4%) e in Cina (-22,3%).
In conclusione, sebbene il settore vinicolo italiano si sia confrontato con diverse sfide nel 2023, la capacità di adattamento e la solidità del marchio 'made in Italy' continuano a essere punti di forza nel panorama enologico globale.

A.V.
Fonte dati: Ismea

Aperte le iscrizioni della 22esima edizione, scadenza iscrizioni martedì 30 aprile, selezioni a Gorizia dal 30 maggio al 2 giugno



Sono aperte le iscrizioni al 22esimo Concorso Enologico Internazionale Città del Vino. Le iscrizioni dei vini e delle grappe si chiuderanno improrogabilmente martedì 30 aprile 2024; mentre il Concorso si terrà a Gorizia, dal 31 maggio al 2 giugno.

Il concorso si terrà a Gorizia, Città del Vino, in una location originale come l’ottocentesca palestra dell’Unione Ginnastica Goriziana, in pieno centro storico. “Il Concorso Enologico Internazionale Città del Vino – sottolinea il presidente Angelo Radica - offre ogni anno l’opportunità di far conoscere e promuovere la qualità dei vini e il virtuoso rapporto esistente tra aziende e territorio, inteso non solo come ambiente e paesaggio, ma anche come pubblica amministrazione. Non è un caso, infatti, che il Concorso assegni i suoi premi contemporaneamente all’azienda e al Comune, per sottolineare questo legame, elemento indispensabile per la promozione dei vini”.

L’internazionalità del Concorso, ogni anno data dai vini provenienti da diverse parti del mondo, è ulteriormente rafforzata quest’anno dalla presenza dei vini di Croazia e Slovenia, a sottolineare il carattere transfrontaliero dell’evento che si svolge in questa città di confine per antonomasia e che sarà protagonista di “Go!2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025”, occasione di promozione e di sviluppo del tessuto creativo e culturale del Friuli - Venezia Giulia e della confinante Slovenia.

COME PARTECIPARE - Le aziende possono partecipare inviando i loro campioni di vino (al costo di € 85,00 a campione) e devono seguire la procedura di iscrizione on line sul sito www.concorsoenologicocittadelvino.it. Avranno tempo per farlo fino al 30 aprile 2024, a partire dal 25 marzo e fino al 3 maggio 2024 è attiva la ricezione dei campioni (orario consegna 8.30 – 12.30 dal lunedì al venerdì) presso la sede di UNI.DOC FVG (lato ovest di Villa Nachini) in Piazza XXVII Maggio, 11 a Corno di Rosazzo (UD).

Perché un’azienda dovrebbe iscrivere i suoi vini al Concorso?  La valutazione dei campioni è effettuata da commissioni internazionali (enologi, esperti assaggiatori, sommelier, importatori, buyer e giornalisti con comprovata esperienza). Il vino è valutato, in maniera anonima e secondo le direttive dell’OIV, in modo che il degustatore non sia influenzato da fattori come l’etichetta o il nome dell’azienda. A fronte di un costo d’iscrizione competitivo, l’azienda ha una valutazione obiettiva e non influenzata del prodotto. Partecipare ad un concorso enologico certificato è un buon test per capire il posizionamento dei propri prodotti. Se un vino ottiene un riconoscimento, vuol dire non solo che è di qualità ma che anche il suo posizionamento commerciale è centrato.

Le piccole e medie aziende vitivinicole, grazie al concorso, possono competere con i grandi brand grazie alla visibilità e al ritorno d’immagine, e dal canto loro le cantine affermate possono consolidare ulteriormente il loro prestigio. Con l’assegnazione dei riconoscimenti (Gran Medaglia D’Oro, Medaglia Oro, Medaglia d’Argento) si ottiene un attestato di qualità grazie al quale è possibile promuovere e valorizzazione il proprio vino, uno strumento per valorizzare il vino in un’ottica di commercializzazione e marketing.

La novità per il 2024 è la promozione attiva fino al Vinitaly: ogni 3 campioni iscritti il quarto è omaggio.

Confermati anche per questa edizione i Premi Speciali: Forum Spumanti, Mondo Merlot, Vini Vulcanici riconoscimenti realizzati in collaborazione, rispettivamente, con le Città del Vino di Valdobbiadene, Aldeno e Frascati, oltre che il premio speciale Nebbiolo Award a cura dei Coordinamenti regionali delle Città del Vino di Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Sardegna. Confermata anche la collaborazione con l’associazione nazionale Città del Bio per il premio speciale dedicato ai vini biologici. Novità ulteriore, il focus sul vitigno Vermentino, che mette a confronto realtà territoriali diverse, dalla Liguria, alla Sardegna, alla Toscana, per sbarcare fino in Corsica.

Scopri il concorso e tanti altri nella nostra sezione dedicata agli eventi: https://www.floraviva.it/eventi/concorsi.html

Redazione

Francesco Lollobrigida Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, dichiara: "Continua impegno al fianco di viticoltori"

 

Il decreto che consentirà a centinaia di aziende vitivinicole italiane di usufruire della proroga al 30 giugno 2024 del termine per utilizzare le etichette già stampate precedentemente alla adozione della nuova normativa europea dello scorso dicembre. "Le etichette forniscono già tutte le informazioni utili ai consumatori attraverso uno specifico qr-code e gettarle al macero senza un reale motivo avrebbe un rilevante danno economico a tutta la filiera. Continua il nostro impegno al fianco di agricoltori e viticoltori nazionali", ha dichiarato il Ministro Francesco Lollobrigida.

Redazione