La campagna 2016-2017 del settore dell’olio di oliva si archivia come la peggiore degli ultimi decenni. Secondo la stima Ismea su dati Agea la produzione si è attestata a 182 mila tonnellate, con un calo del 62% rispetto all’annata precedente. Un dato ben peggiore delle già basse stime realizzate in corso di campagna.
La scarsa produzione ha condizionato notevolmente sia il mercato interno, con prezzi all’origine dell’extravergine che, in alcuni periodi, hanno superato i 6 euro/kg, co
ll Consorzio nazionale degli olivicoltori (Cno) e l’Unione nazionale produttori olivicoli (Unasco), due delle maggiori organizzazioni italiane di olivicoltori, hanno avviato le procedure per arrivare alla fusione. Nascerà quella che l’Ansa ha definito «una maxi unione di coltivatori e produttori olivicoli»: la più grande in Italia. Pari a oltre 300 mila olivicoltori per una superficie di oliveti di quasi 390 mila ettari.
L’annunci
Le autorità spagnole hanno confermato il primo rilevamento del batterio Xylella fastidiosa nella penisola iberica, in una piantagione di mandorli nel comune di Guadalest, a circa due ore di macchina da Valencia. Nessun olivo infetto però: analisi su campioni prelevati nelle vicinanze dei mandorli hanno dato esito negativo.
Finora, in Spagna la Xylella era stata rilevata solo nell'isola di Maiorca. Ma le autorità hanno riscontrato un primo rilevamento del batterio
Pietro Barachini, titolare di Spo, sul modello di filiera olivicola su cui puntare in Italia. Per lui la qualità dell’olivicoltura è compatibile con gli impianti di olivi intensivi (da 400 a 600 piante ad ettaro), ma non con gli oliveti super intensivi (da 1300 per ha) che comportano sistemi di subirrigazione tali da ridurre il contenuto di polifenoli dell’olio. Ogni regione dovrà avere i suoi olivi autoctoni e gli oli prodotti dovranno essere certificati e ben riconoscibili in bottiglia.
Alla presentazione del pif di Coldiretti “Extra vergine di oliva: dal vivaio alla tavola” un confronto sui contributi della ricerca (dai substrati di compost verde ad hoc sino alle nanotecnologie per la radicazione delle talee) e sul ruolo delle politiche di filiera, a partire dalla produzione di olivi, per lo sviluppo del settore olivicolo. Scambio di battute fra Del Ministro dei Vivai di Pescia, il direttore di Ivalsi-Cnr e Natali per Coripro sulle piante di olivo certificate virus esenti.