Brevi

Dopo l’approvazione di ieri in Consiglio comunale dell’esercizio di bilancio 2012-2013, Franco Baldaccini, amministratore unico del Mercato Fiori Piante Toscana – Città di Pescia, annuncia i dati del periodo gennaio-aprile 2014: +6% sul 2013 i floricoltori iscritti, +1% i commercianti acquirenti. Più che raddoppiati da inizio marzo 2014 i fan su Facebook. E' passato ieri in consiglio comunale il bilancio al 2013 del mercato dei fiori di Pescia. Franco B

Oggi Silvia Costa ha visitato il Mefit a sostegno dei candidati di Pescia e Chiesina Uzzanese Oreste Giurlani e Luca Pagni. «La tecnostruttura è straordinaria» ha detto in presenza dell’amministratore unico del Mercato Fiori Piante Toscana – Città di Pescia, Franco Baldaccini. Il florovivaismo resta «la sua vocazione», ma si potrebbe «utilizzare la struttura anche per altre cose, ad esempio la fitness» e soprattutto come «u

Cinque mazzi composti da fiori di operatori del Mefit di Pescia hanno fatto la loro comparsa all’opening gala del Maggio Fiorentino al cospetto degli illustri spettatori dell’evento, fra cui il premier Matteo Renzi. Lo comunica l’azienda speciale Mercato Fiori Piante Toscana – Città di Pescia che ha deciso di fare questo piccolo omaggio allo storico festival fiorentino, che ha ospitato uno spettacolo, con grandissimi interpreti diretti da

Giurlani: sperimentiamo a Pescia le nuove formule di alternanza scuola-lavoro Pescia è il secondo polo scolastico della provincia di Pistoia, ricco di risorse e potenzialità non ancora pienamente espresse a causa di un’amministrazione comunale spesso inefficace, che non è riuscita a risolvere tra l’altro gli evidenti problemi di edilizia scolastica. La Regione ha avviato il ripensamento della legge 32 lungo l’asse istruzione-formazione-lavoro, una ri

La grande mobilitazione Coldiretti, che ha coinvolto anche tante aziende agricole pistoiesi, è servita a sensibilizzare la classe politica nazionale, fino alla decisione del ministro della salute, Beatrice Lorenzin, di rendere trasparenti e tracciabili i flussi dei prodotti che vanno a 'comporre' alimenti Made in Italy. “Significa rendere più consapevoli i consumatori -continua Carlesi-, dando allo stesso tempo maggiori possibilità di sviluppo alle filiere