Preoccupazione per Il mercato dei fiori di Viareggio

in Brevi

Forte preoccupazione all’assemblea organizzata da Coldiretti, Cia e Confagricoltura e presieduta da Cristiano Genovali Presidente dell'associazione Piante e Fiori d'Italia il quale chiede, assieme alle associazioni di categoria, che gli operatori si esprimano sulle necessità di breve e medio lungo periodo e di condividere un percorso per la salvaguardia del polo floricolo Viareggino, mentre pescia -sottolinea sempre genovali- ha giaavviato un progetto di salvaguardia e riconversione dell'imponente struttura come hub logistico per tutti i produttori e commercianti, e grazie al marketing ed alla promozione, ha avviato il rilancio a livello nazionale e non solo delle produzioni toscane e di nuovi formati di vendita.

Incerto e nebuloso il futuro del mercato dei fiori di Viareggio dove risultano operare complessivamente circa 360 operatori, di cui due terzi formati da produttori-floricoltori, la restante parte dai commercianti che tre volte la settimana arrivano a Viareggio per acquistare i fiori da rivendere in garden, negozi e distribuzione organizzata. Si sono riuniti lunedì sera nel corso dell'assemblea pubblica promossa - per la prima volta è giusto evidenziarlo - da Coldiretti, Cia e Confagricoltura che hanno messo da parte stendardi e sigle per cercare di costruire insieme un percorso di rilancio della struttura che rischia seriamente di uscire dalla geografica dei mercati nazionali. A dimostrazione che il tema è sentito e scalda gli animi come non mai la partecipazione di una sessantina di operatori, per lo più floricoltori, arrabbiati, delusi, perplessi, disorientati dall'indifferenza e dai venti di dismissione che sventolano sul mercato. L'obiettivo dell’assemblea era raccogliere pareri, individuare priorità e fare una sintesi da portare al tavolo dell'amministrazione comunale. A far scattare la rivolta una delibera bloccata in commissione fiori con cui il Comune di fatto intendeva abbassare le tariffe sia degli operatori che dei commercianti a fianco del congelamento di qualsiasi attività di promozione e valorizzazione dei prodotto Made in Viareggio: «Un segnale bruttissimo - commentano Coldiretti, Cia e Confagricoltura - che apre scenari inquietanti e avvia un processo di dismissione proprio mentre Pescia ha già avviato un progetto di rilancio interessante della struttura e delle sue potenzialità investendo anche sulla promozione».
 
Redazione