La visita a sostegno della candidatura di Giurlani dell’assessore regionale all’istruzione
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in Brevi
Giurlani: sperimentiamo a Pescia le nuove formule di alternanza scuola-lavoro
Pescia è il secondo polo scolastico della provincia di Pistoia, ricco di risorse e potenzialità non ancora pienamente espresse a causa di un’amministrazione comunale spesso inefficace, che non è riuscita a risolvere tra l’altro gli evidenti problemi di edilizia scolastica. La Regione ha avviato il ripensamento della legge 32 lungo l’asse istruzione-formazione-lavoro, una riforma che prevede la capacità di sperimentare nuove forme di legame tra il mondo della scuola e quello del lavoro. Facciamo di Pescia il teatro di tali interventi innovativi nell’ambito dell’orientamento, della didattica laboratoriale e in particolare dell’alternanza scuola-lavoro.
Questa, in sintesi, la richiesta avanzata dal candidato sindaco di Pescia per il centrosinistra Oreste Giurlani, sabato 10 maggio, durante un incontro alla Fabbrica dell’ossi, sede del circolo Arci Lucignolo, con i maggiori dirigenti delle scuole pesciatine e alcuni esponenti di associazioni di categoria, all’assessore regionale all’istruzione e formazione Emmanuele Bobbio, dopo una sua rapida visita ad alcune delle maggiori realtà scolastiche della zona.
«Quando venne il presidente della Regione Enrico Rossi, l’altro giorno a Pescia, uno dei temi che affrontammo fu quello della scuola e del rapporto fra la scuola e il lavoro, anche per un rilancio economico di questo Comune – ha detto Oreste Giurlani -. In quella occasione Rossi disse che sulla questione delle scuole e della formazione la Regione ci puntava parecchio. Quindi ci consigliò di invitare l’assessore regionale Bobbio. Stamani è arrivato».
«Penso – ha aggiunto Giurlani - che possa essersi reso conto di tre cose. Primo, che Pescia è un polo scolastico fondamentale, perché è uno dei due poli scolastici della provincia di Pistoia e rappresenta la prima fabbrica pesciatina, dato che ci lavorano più di mille addetti e accoglie più di 6 mila giovani tutti i giorni, e questa io credo che sia una risorsa per Pescia e la Valdinievole. Secondo, che abbiamo degli evidenti problemi di edilizia scolastica (diretta e indiretta) e che in un meccanismo di intercettazione di risorse per l’edilizia scolastica a Pescia c’è l’esigenza di investire in tal senso sia sulle primarie sia sulle altre. Terzo, in questi anni il Comune sul fronte delle scuole è stato quasi del tutto assente; quanto è nato di nuovo non è frutto dell’amministrazione comunale ma dell’iniziativa dei singoli istituti e della capacità dei dirigenti scolastici di inventarsi le cose. E quindi abbiamo un’eccellenza che il Comune non ha saputo valorizzare. Tanto che negli ultimi anni il rapporto fra il Comune di Pescia e l’assessorato all’istruzione della Regione è stato quasi pari a zero. Perciò, come disse l’altra sera Rossi, anche in questo settore la Regione sarà presente, però il Comune dovrà essere propositivo nel presentare progetti credibili».
«Noi vorremmo – ha concluso Giurlani – che nel ripensamento della formazione annunciato da Rossi, di riforma del meccanismo che lega la scuola al lavoro per dare nuove chance ai giovani, arduo compito che spetterà all’assessore Bobbio e che implica una forte sperimentazione, lanciassimo il territorio di Pescia e più in generale della Valdinievole come luogo dove sperimentare nuove formule per legare la scuola e la formazione al lavoro».
«Arrivando qui a Pescia – ha risposto l’assessore Emmanuele Bobbio - la sensazione che ho avuto è che nel settore ci siano persone che stiano mettendo in campo delle iniziative valide e che qui ci sia del potenziale da realizzare. Riguardo al tema posto, mi ha molto colpito la situazione del teatro e quello mi sembra abbastanza simbolico. Cioè il fatto che esista un luogo pubblico, che in una città come questa dovrebbe essere il luogo di incontro dove la comunità si ritrova e vive, e che questo teatro non sia stato messo a disposizione delle scuole, che sono l’altro luogo nel quale una comunità si ritrova».
«Per quanto riguarda l’istruzione, la formazione e il lavoro, e in generale il rilancio dell’economia – ha continuato Bobbio -, io sono stato chiamato a ricoprire questo ruolo per proseguire un lavoro che era stato fatto nel campo della formazione, e in particolare per rielaborarlo ulteriormente nell’ottica dell’asse istruzione – formazione – lavoro. C’è una riforma a cui stiamo lavorando, la legge 32, che porterà a un cambiamento forte su come viene fatta la formazione in Toscana: a una formazione che vuole essere più vicina alle esigenze del cittadino e che vuole andare verso i bisogni del mondo del lavoro, che sia finalizzata all’acquisizione di competenze e poi a trovare sbocchi lavorativi». «Metteremo in campo interventi innovativi nell’ambito dell’orientamento, della didattica laboratoriale e dell’alternanza scuola-lavoro – ha affermato Bobbio -. E gli attori del territorio che lo vorranno ci avranno come interlocutori pronti ad appoggiarli. C’è forte interesse da parte nostra a trovare iniziative di tipo sperimentale, proprio per realizzare questa maggiore contaminazione finalizzata a una formazione che favorisca l’occupazione».
Fonte Ufficio Stampa