Il Consiglio Oleicolo Internazionale stima nella campagna olearia 2020/21 un calo della produzione mondiale di olio di oliva pari a -6,9%, mentre i consumi sono rimasti stabili a -0,2%. La Spagna incrementa il primato con 1 milione e 400 mila tonnellate, al secondo posto a pari merito Italia e Grecia con 270 mila tonnellate. Maglia gialla dell’import gli Usa con il 33% del totale, mentre l’Ue è al 21%. Per Confagricoltura «la riduzione della produzione italiana è diventata endemica, ci vu
Per Cia – agricoltori italiani l’olivicoltura italiana deve giocare bene la carta Piano nazionale di ripresa e resilienza puntando sulle seguenti parole chiave per dare prospettiva al comparto olivicolo: ecosostenibilità, innovazione tecnologica e produttività/competitività. Ma solo 1/3 delle nostre aziende olivicole ha investito in nuovi macchinari e attrezzature. Scanavino elenca alcune delle opportunità del Pnrr per gli olivicoltori.
Come dare prospettiva di lungo termine alla produz
Il 21 giugno alla cerimonia finale della Selezione degli oli evo Dop e Igp di Toscana 2021 il meglio del comparto olivicolo regionale, che conta 50 mila aziende per 80 mila ettari, una produzione media annua di 150.000 quintali che generano circa il 5% del valore dell’agricoltura toscana. Gli oli selezionati sono stati 71: 25 Dop (Chianti Classico 18 oli, Seggiano 4 oli, Terre di Siena 2 oli e Lucca 1 olio); ben 46 gli oli Igp Toscano, di cui otto con la menzione ‘Colline di Firenze’,
«Ci attende un lavoro importante per il futuro del settore e per la ripartenza dell’olivicoltura nazionale, a partire dalla nuova Ocm olio e dal piano nazionale di ripresa e resilienza che dovranno vedere la produzione protagonista di una strategia organica di rilancio».Lo ha affermato Gennaro Sicolo che ai primi di giugno è tornato alla guida di Italia Olivicola, succedendo a Fabrizio Pini che ha guidato l’organizzazione di produttori di olio di oliva nei 18 mesi difficili dell
Ieri tra Unaprol e Università Campus Bio-medico di Roma intesa per formare nuovi specialisti della qualità e delle proprietà nutraceutiche dell’olio extravergine di oliva e per diffondere la cultura di questo prodotto tipico della dieta mediterranea. Previsti tirocini presso le aziende associate a Unaprol. Il rettore Calabrò: l’olio va riconosciuto «come alimento, non condimento». Granieri: «c’è bisogno di specialisti fuori dalla cerchia degli esperti tradizionali per allargare i c