Filiera foresta-legno
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Il 15 marzo dalle 9:30 al consorzio MO.TO.R.E di Campo Tizzoro si svolgerà un incontro pubblico di significativa portata per il futuro ecosostenibile della montagna della provincia di Pistoia che coinvolgerà decisori e tecnici provinciali, regionale e nazionali. Un appuntamento chiave per discutere le strategie di sviluppo sostenibile del settore forestale della montagna pistoiese. Molti gli interventi tra cui il vice persidente di regione Toscana Stefania Saccardi e Alessandra Stefani del Masaf.
Il 15 marzo segnerà un momento importante per il futuro della montagna pistoiese, con un incontro presso la Sala Convegni del Consorzio MO.TO.R.E a Campo Tizzoro, dalle 9:30 alle 13:30. L'evento rappresenta una piattaforma di dialogo e strategia tra le diverse figure di spicco a livello locale, regionale e nazionale, per delineare le future direzioni dello sviluppo sostenibile del settore forestale. Dopo i saluti iniziali di Giuseppe Corsini, Presidente del Distretto, Luca Marmo, Sindaco di San Marcello Piteglio e Presidente della Provincia di Pistoia, e Giovanni Morganti, Sindaco di Vernio e Delegato Anci Toscana per la Forestazione, l'evento entrerà nel vivo con la presentazione dei lavori del Tavolo Tecnico del Distretto coordinati da Enrico Marone di Unifi.
Il programma prevede interventi di esperti come Francesco Benesperi, Sandro Orlandini e Lorenzo Vagaggini, che apporteranno la loro esperienza al dibattito. Un focus di particolare interesse sarà la Strategia Forestale Nazionale e le opportunità che la Regione Toscana offre in questo settore, con contributi significativi da Alessandra Stefani Masaf, Sandro Pieroni e Gianluca Barbieri di RTI. Questi momenti di riflessione sottolineeranno l'impegno e le politiche istituzionali volte a promuovere uno sviluppo forestale che sia al contempo sostenibile ed integrato nel tessuto economico e sociale del territorio.
Al questo link il programma completo
Redazione
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Due nuovi bandi consultabili a questo link saranno pubblicati in questo mese e mirano a rivitalizzare il settore forestale. 4,5 milioni per l'imboschimento e i sistemi agroforestali e 6 milioni per gli investimenti produttivi sostenibili.
La Regione Toscana ha annunciato l'avvio di due importanti bandi per un investimento complessivo di 10 milioni di euro, finalizzati a rafforzare e sviluppare il settore forestale. Questi fondi sono parte della nuova programmazione delle risorse comunitarie del Complemento per lo Sviluppo Rurale 2023-2027.
Il primo bando, con una dotazione finanziaria di 4,5 milioni di euro, è indirizzato ai proprietari, possessori e loro associazioni di terreni agricoli. L'obiettivo è promuovere l'imboschimento e lo sviluppo di sistemi agroforestali, per incrementare la superficie forestale e favorire l’assorbimento del carbonio atmosferico. Questa iniziativa risponde agli impegni europei e internazionali in materia di conservazione della biodiversità e mitigazione del cambiamento climatico.
“Il nostro impegno è in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea fissati dal Green Deal e dalle Strategie Forestale e per la Biodiversità,” afferma il presidente Eugenio Giani.
Il secondo bando, con una dotazione di 6 milioni di euro, si concentra sugli investimenti produttivi forestali. Questo fondo è destinato a coprire i costi per realizzare investimenti sia materiali che immateriali, volti a promuovere una gestione forestale sostenibile. L'intento è quello di modernizzare il settore attraverso tecnologie avanzate e pratiche sostenibili di gestione e commercializzazione dei prodotti forestali.
“Sostenere la competitività delle imprese forestali significa anche riconoscere e valorizzare i servizi ecosistemici offerti dalle foreste,” spiega la vicepresidente e assessore all'agricoltura Stefania Saccardi, sottolineando l’importanza di migliorare la resilienza delle foreste ai cambiamenti climatici e ai potenziali danni ambientali.
I bandi, saranno pubblicatioi in questo mese e consultamibili a questo link, rappresentano una grande opportunità per il settore forestale toscano, permettendo di affrontare le sfide contemporanee del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale, e di promuovere al contempo lo sviluppo economico del settore.
Redazione
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La Regione Toscana ha annunciato l'assegnazione di 9,8 milioni di euro dal Fondo nazionale per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT) per il 2024. Questi fondi, finalizzati a contrastare lo spopolamento e promuovere la crescita economica e sociale delle aree montane, sono stati distribuiti in diverse iniziative, tra cui misure di prevenzione del rischio idrogeologico e progetti di investimento per lo sviluppo sostenibile.
La Regione Toscana ha intrapreso un importante passo per rafforzare e valorizzare le sue aree montane. Nell'ultimo incontro di giunta, è stato approvato l'impiego di 9,8 milioni di euro provenienti dal Fondo nazionale per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT) per l'anno 2024, su proposta della vicepresidente e assessora alle aree montane, Stefania Saccardi. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha evidenziato l'importanza di queste iniziative per trasformare i territori montani in motori di crescita economica e sviluppo sociale. Stefania Saccardi ha sottolineato che questi fondi saranno impiegati per migliorare significativamente la qualità della vita e le condizioni di sviluppo delle aree montane, riconoscendo il loro valore ambientale, culturale ed economico. Luca Marmo, presidente della Consulta della Montagna di Anci Toscana, ha espresso apprezzamento per questo investimento, pur riconoscendo la necessità di ulteriori risorse per soddisfare le esigenze di questi territori. I fondi sono ripartiti in due principali aree di intervento. La prima, con un finanziamento di 2,8 milioni di euro, è rivolta al "Bando per incentivare la residenzialità in montagna", per contrastare lo spopolamento. La seconda, con 7 milioni di euro, finanzierà progetti di investimento in ambiti vari, tra cui la prevenzione del rischio idrogeologico, la rigenerazione urbana, l'efficientamento energetico, la manutenzione della viabilità, e la promozione delle risorse ambientali attraverso la creazione di Green Community e impianti di energia rinnovabile. La Regione Toscana prevede inoltre di destinare, nel 2024, ulteriori 1,4 milioni di euro di fondi regionali per contributi agli enti montani. Questi fondi saranno utilizzati per l'acquisto di attrezzature e mezzi necessari per le attività di sgombero neve e trattamento antighiaccio.
L'investimento di 9,8 milioni di euro nel settore montano toscano rappresenta un significativo impegno della Regione per promuovere lo sviluppo sostenibile, migliorare la residenzialità e valorizzare le risorse uniche delle zone montane, in linea con gli obiettivi di sviluppo economico, sociale e ambientale della Toscana.
Redazione
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L’8 novembre a Ecomondo presentati i risultati del progetto “Life CO2PES&PEF” sul miglioramento della gestione dei boschi, valorizzando lo stoccaggio di CO2 e rendendo più sostenibile la filiera del legno, per contrastare la crisi climatica. Un protocollo di gestione forestale, in linea con la Strategia nazionale, che è applicabile a tutto il patrimonio boschivo: dal “Carbon Tool” al Registro italiano dei crediti di carbonio derivanti da attività agroforestali.
L.S.
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Adattamento ai cambiamenti climatici e foreste. Confagricoltura Piemonte: “È necessario intercettare finanziamenti dedicati e risorse tecniche".
“La gestione attiva e razionale delle risorse boschive ha un forte impatto sul raggiungimento dell’obiettivo della riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030. Gli agricoltori da sempre hanno una visione ecosostenibile delle foreste: lasciamo a loro il compito di mantenere l’equilibrio di questi territori”. Lo ha detto Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e della Federazione Nazionale di Prodotto Risorse boschive e coltivazioni legnose di Confagricoltura, ospite al Forum organizzato a Roma da Legambiente.
“Se verremo maggiormente coinvolti nella gestione dell’ambiente anche dal punto di vista decisionale, come accadeva nel passato, agiremo con strumenti adeguati sul lungo periodo e soprattutto, mediante una comunicazione efficace, con messaggi su misura per un pubblico diverso dagli addetti ai lavori, sensibilizzeremo anche i più scettici, che hanno percezioni errate o distorte del ruolo dell’agricoltura, riguardo alla necessità e ai benefici di effettuare interventi di taglio e manutenzione dei boschi” ha evidenziato il presidente.
Il futuro del settore è rappresentato da un’impresa multifunzionale e multisettoriale che, grazie anche alla valorizzazione dei prodotti forestali non legnosi (ad esempio sughero, resina, pinoli e noci), potrebbe garantire un’economia circolare sostenibile con benefici per tutta la collettività. Occorre inoltre considerare che attualmente in tutto il mondo vengono prodotti e commercializzati volumi record di prodotti a base di legno: secondo gli ultimi dati diffusi dalla FAO, in Europa si registra un aumento del 13% dell'asportazione di legname tondo industriale in un quinquennio, con una crescita costante della produzione di segato come principale assortimento esportato, ma anche un incremento delle importazioni per oltre 5 miliardi di metri cubi. nonostante questo, la superfice forestale europea continua a crescere.
“È necessario intercettare finanziamenti dedicati e risorse tecniche affinché la quantità e la qualità delle foreste nell'UE si mantengano e, anzi, si rafforzi la loro protezione, il ripristino e la resilienza” sottolinea Allasia.
Alla luce della radicalizzazione dei cambiamenti climatici e dei fenomeni ad essi correlati (incendi, fitopatie, tempeste di vento). Confagricoltura Piemonte è impegnata in una campagna di informazione per dimostrare l’inesistenza di contraddizioni tra il garantire una maggiore produzione di legname e raggiungere gli obiettivi di conservazione dell’ambiente e del paesaggio.
“Una gestione forestale sostenibile aiuta a prevenire l'abbandono della terra, gli incendi, a mitigare gli effetti delle tempeste di vento e di altre minacce, quali gli attacchi di parassiti su larga scala, che mettono a repentaglio le formazioni forestali in tutta Europa. Siamo sensibili alla tema e ne parleremo il 10 novembre prossimo all’Ecomondo di Rimini, in un convegno dal titolo ‘Energia dal bosco per la decarbonizzazione e la transizione energetica’ per il quale auspico la partecipazione di moltissimi addetti e non ai lavori”, conclude il presidente della Federazione piemontese.
Redazione
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Anche Confagricoltura Toscana esprime gratitudine per un emendamento che semplifica l'autorizzazione paesaggistica per operazioni boschive, abbattendo una barriera normativa di lunga data. Il presidente Marco Neri sottolinea l'importanza di questa vittoria per il settore forestale e auspica ulteriori riforme a sostegno del comparto.
Nel mondo spesso intricato delle leggi e delle normative, ogni tanto si aprono spiragli di semplificazione che portano sollievo e ottimismo. Confagricoltura Toscana festeggia uno di questi momenti positivi, evidenziando l'importanza di un emendamento che ha semplificato significativamente l'autorizzazione paesaggistica per le operazioni boschive, un passo avanti fondamentale per il settore forestale.
Il presidente di Confagricoltura Toscana, Marco Neri, esprime la gratitudine dell'associazione verso il Governo, il Parlamento e la Regione per aver affrontato questa questione di lunga data. Neri fa eco ai sentimenti di molti nel settore quando afferma: "Finalmente arriva una vera semplificazione burocratica per il settore forestale. È quello che chiedevamo da tempo."
L'emendamento in questione è stato introdotto nel Decreto legge Asset ed è stato presentato e sostenuto dal senatore Luca del Carlo. Questa modifica normativa, ora approvata, offre una deroga all'autorizzazione paesaggistica per le operazioni boschive. Questo è un grande passo avanti perché elimina una barriera burocratica che richiedeva mesi per ottenere l'autorizzazione paesaggistica, rallentando notevolmente le operazioni boschive.
Marco Neri sottolinea il significato di questa vittoria per il settore forestale. Questa semplificazione è una chiara dimostrazione di come la politica possa adattarsi alle esigenze del comparto agricolo, favorendo una gestione più sostenibile delle risorse boschive e contrastando l'abbandono, prevenendo incendi e dissesti causati dai cambiamenti climatici.
L'eliminazione della necessità di un'autorizzazione paesaggistica per operazioni boschive è un passo nella giusta direzione, un riconoscimento del valore dei boschi e della loro importanza per l'ambiente e la società. Il presidente Neri esprime l'auspicio che questa semplificazione sia solo l'inizio e che ulteriori riforme possano essere approvate per sostenere il settore forestale, compreso lo sviluppo dei piani rurali.
Questa semplificazione burocratica è una vittoria per il settore forestale, un passo verso una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse boschive e un esempio di come la politica possa ascoltare e rispondere alle esigenze dei suoi cittadini. Confagricoltura Toscana accoglie con festa questo cambiamento positivo e auspica un futuro ancora più luminoso.
Redazione





