Filiera foresta-legno
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L’8 novembre a Ecomondo presentati i risultati del progetto “Life CO2PES&PEF” sul miglioramento della gestione dei boschi, valorizzando lo stoccaggio di CO2 e rendendo più sostenibile la filiera del legno, per contrastare la crisi climatica. Un protocollo di gestione forestale, in linea con la Strategia nazionale, che è applicabile a tutto il patrimonio boschivo: dal “Carbon Tool” al Registro italiano dei crediti di carbonio derivanti da attività agroforestali.
L.S.
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Adattamento ai cambiamenti climatici e foreste. Confagricoltura Piemonte: “È necessario intercettare finanziamenti dedicati e risorse tecniche".
“La gestione attiva e razionale delle risorse boschive ha un forte impatto sul raggiungimento dell’obiettivo della riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030. Gli agricoltori da sempre hanno una visione ecosostenibile delle foreste: lasciamo a loro il compito di mantenere l’equilibrio di questi territori”. Lo ha detto Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e della Federazione Nazionale di Prodotto Risorse boschive e coltivazioni legnose di Confagricoltura, ospite al Forum organizzato a Roma da Legambiente.
“Se verremo maggiormente coinvolti nella gestione dell’ambiente anche dal punto di vista decisionale, come accadeva nel passato, agiremo con strumenti adeguati sul lungo periodo e soprattutto, mediante una comunicazione efficace, con messaggi su misura per un pubblico diverso dagli addetti ai lavori, sensibilizzeremo anche i più scettici, che hanno percezioni errate o distorte del ruolo dell’agricoltura, riguardo alla necessità e ai benefici di effettuare interventi di taglio e manutenzione dei boschi” ha evidenziato il presidente.
Il futuro del settore è rappresentato da un’impresa multifunzionale e multisettoriale che, grazie anche alla valorizzazione dei prodotti forestali non legnosi (ad esempio sughero, resina, pinoli e noci), potrebbe garantire un’economia circolare sostenibile con benefici per tutta la collettività. Occorre inoltre considerare che attualmente in tutto il mondo vengono prodotti e commercializzati volumi record di prodotti a base di legno: secondo gli ultimi dati diffusi dalla FAO, in Europa si registra un aumento del 13% dell'asportazione di legname tondo industriale in un quinquennio, con una crescita costante della produzione di segato come principale assortimento esportato, ma anche un incremento delle importazioni per oltre 5 miliardi di metri cubi. nonostante questo, la superfice forestale europea continua a crescere.
“È necessario intercettare finanziamenti dedicati e risorse tecniche affinché la quantità e la qualità delle foreste nell'UE si mantengano e, anzi, si rafforzi la loro protezione, il ripristino e la resilienza” sottolinea Allasia.
Alla luce della radicalizzazione dei cambiamenti climatici e dei fenomeni ad essi correlati (incendi, fitopatie, tempeste di vento). Confagricoltura Piemonte è impegnata in una campagna di informazione per dimostrare l’inesistenza di contraddizioni tra il garantire una maggiore produzione di legname e raggiungere gli obiettivi di conservazione dell’ambiente e del paesaggio.
“Una gestione forestale sostenibile aiuta a prevenire l'abbandono della terra, gli incendi, a mitigare gli effetti delle tempeste di vento e di altre minacce, quali gli attacchi di parassiti su larga scala, che mettono a repentaglio le formazioni forestali in tutta Europa. Siamo sensibili alla tema e ne parleremo il 10 novembre prossimo all’Ecomondo di Rimini, in un convegno dal titolo ‘Energia dal bosco per la decarbonizzazione e la transizione energetica’ per il quale auspico la partecipazione di moltissimi addetti e non ai lavori”, conclude il presidente della Federazione piemontese.
Redazione
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Anche Confagricoltura Toscana esprime gratitudine per un emendamento che semplifica l'autorizzazione paesaggistica per operazioni boschive, abbattendo una barriera normativa di lunga data. Il presidente Marco Neri sottolinea l'importanza di questa vittoria per il settore forestale e auspica ulteriori riforme a sostegno del comparto.
Nel mondo spesso intricato delle leggi e delle normative, ogni tanto si aprono spiragli di semplificazione che portano sollievo e ottimismo. Confagricoltura Toscana festeggia uno di questi momenti positivi, evidenziando l'importanza di un emendamento che ha semplificato significativamente l'autorizzazione paesaggistica per le operazioni boschive, un passo avanti fondamentale per il settore forestale.
Il presidente di Confagricoltura Toscana, Marco Neri, esprime la gratitudine dell'associazione verso il Governo, il Parlamento e la Regione per aver affrontato questa questione di lunga data. Neri fa eco ai sentimenti di molti nel settore quando afferma: "Finalmente arriva una vera semplificazione burocratica per il settore forestale. È quello che chiedevamo da tempo."
L'emendamento in questione è stato introdotto nel Decreto legge Asset ed è stato presentato e sostenuto dal senatore Luca del Carlo. Questa modifica normativa, ora approvata, offre una deroga all'autorizzazione paesaggistica per le operazioni boschive. Questo è un grande passo avanti perché elimina una barriera burocratica che richiedeva mesi per ottenere l'autorizzazione paesaggistica, rallentando notevolmente le operazioni boschive.
Marco Neri sottolinea il significato di questa vittoria per il settore forestale. Questa semplificazione è una chiara dimostrazione di come la politica possa adattarsi alle esigenze del comparto agricolo, favorendo una gestione più sostenibile delle risorse boschive e contrastando l'abbandono, prevenendo incendi e dissesti causati dai cambiamenti climatici.
L'eliminazione della necessità di un'autorizzazione paesaggistica per operazioni boschive è un passo nella giusta direzione, un riconoscimento del valore dei boschi e della loro importanza per l'ambiente e la società. Il presidente Neri esprime l'auspicio che questa semplificazione sia solo l'inizio e che ulteriori riforme possano essere approvate per sostenere il settore forestale, compreso lo sviluppo dei piani rurali.
Questa semplificazione burocratica è una vittoria per il settore forestale, un passo verso una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse boschive e un esempio di come la politica possa ascoltare e rispondere alle esigenze dei suoi cittadini. Confagricoltura Toscana accoglie con festa questo cambiamento positivo e auspica un futuro ancora più luminoso.
Redazione
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Soddisfazione Cia Toscana Centro, Orlandini: “Rimosso un ostacolo assurdo per l’intero settore agroforestale”. Il ringraziamento al primo firmatario De Carlo, presidente Commissione Agricoltura e a La Pietra, che ha seguito direttamente la problematica.
Via libera per la deroga all’autorizzazione paesaggistica per le operazioni boschive ordinarie, grazie all’approvazione dell’emendamento a prima firma di Luca De Carlo, presidente della Commissione Agricoltura del Senato.
L’approvazione dell’emendamento al Dl Asset rappresenta una vera e propria sburocratizzazione per l’intero settore forestale.
“Meno burocrazia e assurdi cavilli e divieti, possiamo tornare a lavorare nei boschi. Una buonissima notizia per il settore – sottolinea Sandro Orlandini, presidente di Cia Toscana Centro -. Un iter che è stato seguito direttamente dal sottosegretario Patrizio La Pietra, e che con la firma del senatore De Carlo, si conclude positivamente. Finalmente viene così rimosso un ostacolo assurdo per il comparto forestale toscano e italiano, quello del vincolo paesaggistico. Era talmente pesante come aggravio burocratico, che, quando emerse il problema, eravamo convinti che si risolvesse subito. Invece si è trascinato per qualche anno causando gravi danni economici e gestionali per le aziende agroforestali; oggi, finalmente, arriva una soluzione positiva ed auspicata. Il nostro ringraziamento va al senatore La Pietra per il grande interesse e competenza, e al presidente De Carlo per l’impegno verso una concreta semplificazione legislativa”.
La norma va a superare uno scoglio normativo, che imponendo il vincolo paesaggistico ad alcuni boschi e superfici forestali, implicava la necessità di un’autorizzazione paesaggistica per il cui rilascio erano richiesti molti mesi, come ha ricordato De Carlo.
Redazione
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Si chiude oggi 18 settembre l'appello a trasformare la montagna in un luogo di vita, innovazione ed economia nell'evento organizzato da Slow Food Italia e Città di Bra.
La montagna, spesso considerata solo una meta turistica o un mondo intoccabile di tempi passati, sta vivendo una rinascita. Durante l'edizione di Cheese, la manifestazione dedicata ai formaggi a latte crudo organizzata da Slow Food Italia e Città di Bra, esperti, docenti e produttori hanno condiviso una nuova visione della montagna italiana.
Rossano Pazzagli, docente di Storia moderna presso l'Università degli Studi del Molise, ha parlato del "scivolamento a valle dell'Italia", un fenomeno che ha visto la migrazione dalle montagne verso le pianure e le città. Questo spopolamento ha causato una disgregazione del paesaggio agrario in tutta Italia, con particolare impatto sulle aree montane.
Tuttavia, Pazzagli e altri esperti presenti a Cheese hanno sottolineato che questo declino non è irreversibile. Per invertire la tendenza, è necessario portare servizi essenziali nelle aree montane, come scuole e trasporti, e sviluppare progetti che integrino l'aspetto umano con l'ecologia e l'agricoltura.
Antonio De Rossi, docente di Progettazione architettonica al Politecnico di Torino, ha enfatizzato l'importanza di considerare la montagna non solo come una meta turistica, ma come un luogo in cui sviluppare servizi per l'abitabilità adatti alle aree interne. Questo approccio potrebbe generare nuove economie e opportunità di innovazione.
Cheese si è fatto promotore di questa visione, mettendo in evidenza le testimonianze di chi vive e lavora in montagna. Gli espositori presenti al mercato, tra cui pastori, pastorelle e contadini, sono esempi concreti di un mondo che può e deve essere protagonista della rigenerazione delle aree montane italiane.
La montagna italiana, con il suo ambiente fragile e delicato, merita di essere trattata con cura e attenzione. Cheese continua a sostenere un'agricoltura e un allevamento rispettosi dell'ambiente, portando avanti l'idea che la montagna possa essere un luogo di vita e innovazione, non solo durante le vacanze, ma tutto l'anno.
Redazione
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