Il nuovo vivaio di giovani piante di Selecta in Grecia

Il general manager di SelectaTrading, Mariano Tartaglia, spiega i motivi e gli obiettivi dell’investimento nel sito produttivo di giovani piante in Grecia dell’azienda floricola multinazionale di proprietà tedesca. Disponibilità di riscaldamento geotermico e semplicità burocratica. Realizzazione in meno di 1 anno e prime talee radicate già pronte alla 49 settimana.

 

Un vivaio con una superficie coperta di circa 3 ettari e mezzo dotato delle tecnologie più avanzate e progettato specificatamente per la radicazione delle talee. Riscaldamento a geotermia, capacità produttiva annua di circa 60 milioni di talee radicate. Le strutture, dalle arcate di quasi 10 metri di altezza, sono della ditta toscana Artigianfer; l’impiantistica interna è tedesca ed olandese
Queste, in sintesi, le caratteristiche del nuovo sito produttivo che la multinazionale della floricoltura Selecta one ha realizzato quest’anno in Grecia a Kavala, non lontano da Salonicco. La nuova azienda, che si chiama Selecta Hellas, subentrerà nella produzione di giovani piante allo stabilimento Selecta Italia di Latina, dove rimarranno gli uffici commerciali, logistici e amministrativi, oltre alla ricerca per alcune varietà di piante tipicamente mediterranee
I termini di questo investimento in Grecia da quasi 7 milioni di euro sono stati descritti nel dettaglio da Mariano Tartaglia, general manager di Selecta Trading, il 24 novembre presso l’Istituto tecnico agrario San Benedetto di Latina, in occasione di “Magic Stars 2016 – Giornata tecnica sulla Poinsettia” (vedi nostro servizio). 
Nel suo intervento Tartaglia ha così riassunto i perché dell’investimento in Grecia: «siamo in Europa, partnership con il nostro distributore greco, facilità di reperimento della manodopera, semplicità burocratica, riscaldamento geotermico, condizioni climatiche adatte, disponibilità di acqua di buona qualità, terreni limitrofi disponibili in previsione di eventuali ampliamenti di superficie, posizione strategica verso l’Est in vista di futuri sviluppi di mercato». Come spiegato da Tartaglia, la sede di Selecta Hellas è a 150 km da Salonicco e vicina al mare. All’interno dell’area c’era già un impianto geotermico con diversi pozzi di acqua calda capace di immettere in serra 180 metri cubi all’ora a 74 gradi. Il personale tecnico di Selecta Hellas che si occuperà della produzione è stato precedentemente formato per circa un anno sia presso la sede centrale di Stoccarda che a Latina. Impressionanti i tempi di realizzazione: nel gennaio 2016 c’è stato l’acquisto del terreno, ad aprile hanno avuto inizio i lavori, che sono finiti a novembre. Alla 44^ settimana sono state piantate le prime talee e nei giorni scorsi, 49 settimana, sono state spedite le prime talee radicate della Selecta Hellas.

selectahellas

Al termine del convegno della sesta edizione di Magic Stars abbiamo chiesto a Tartaglia di spiegarci meglio come è nato l’investimento in Selecta Hellas. Un modo per capire bene come si muovono le grandi aziende del settore florovivaistico internazionale che puntano alla crescita, e “love to grow”, come recita il motto di Selecta one. «Da circa due anni stavamo valutando sul futuro strategico di Selecta Italia – ha risposto Tartaglia - in quanto l’azienda di Latina, nata nel 1972 inizialmente per la produzione di garofani per fiore reciso, poi in fase successiva trasformata per la produzione di piante madri e in seguito in radicazione, non poteva più essere competitiva nel mercato futuro, nonostante i recenti investimenti fatti a livello energetico con una centrale di riscaldamento a biogas e una potente caldaia a pellets. Selecta è sempre stata molto attenta allo sviluppo del mercato e alla competitività, ne testimoniano i vari cambiamenti strategico produttivi che hanno interessato negli anni proprio la sede italiana, come la decisione di spostare la coltivazione delle piante madri in vari siti in Africa, che offrivano dei vantaggi ancora più importanti a livello di costi di produzione rispetto all’Italia, oltre a quest’ultima decisione di dare vita ad una nuova realtà produttiva in Grecia». Tenendo conto delle complessità burocratiche italiane per poter realizzare l’investimento in tempi brevi e dei minori costi di manodopera di altri Paesi, sono state valutate diverse alternative in Europa. La scelta è stata di realizzare l’investimento in Grecia, «dove abbiamo un partner storico, che lavora con noi da oltre vent’anni, che ci ha orientato in questa direzione».
«Sul fronte energetico – ha concluso Tartagliaabbiamo individuato una zona dove erano presenti dei pozzi geotermici, in modo da avere risparmi sui costi di riscaldamento; la zona individuata inoltre è a vocazione agricola e offre facilità di un indotto di lavoro notevole. La vicinanza a Paesi dell’Est dove il mercato florovivaistico è in crescita e non ultima la già consolidata e semplice logistica con l’Italia sono stati motivi che ci hanno convinto che il sito di Kavala era il luogo strategico ideale per noi».