A Pistoia avviato il «Piano Mirato di Prevenzione nel florovivaismo»

L’Asl Toscana Centro ha presentato alle associazioni agricole pistoiesi un «Piano Mirato di Prevenzione in Agricoltura» rivolto specificamente al florovivaismo.

Previsti a livello regionale, i «Piani Mirati di Prevenzione» sono un modello territoriale e partecipativo di assistenza e supporto alle aziende nella prevenzione del rischio, per la riduzione degli infortuni e malattie professionali, che si sviluppano in più anni e più fasi e attraverso vari tipi di azioni trasversali, con relativi indicatori di monitoraggio.
Come riferito da una nota dell’Asl Toscana Centro del 10 febbraio, nei giorni scorsi l’Asl ha presentato alle aziende e associazioni di categoria interessate un «Piano Mirato di Prevenzione in Agricoltura» che «si rivolge specificamente al settore del florovivaismo con l’obiettivo di supportare e assistere le imprese nella gestione dei rischi». Tra le azioni previste, «la diffusione alle imprese delle buone prassi e delle schede di autovalutazione che le aziende dovranno compilare sulla piattaforma dedicata in forma anonima». In particolare si prevede l'avvio di iniziative «per quanto riguarda l'utilizzo dei prodotti fitosanitari nel comparto florovivaistico».
«Tra i prodotti di maggior uso nel comparto vivaistico pistoiese – specifica la nota dell’Asl Toscana Centro - c’è il glyphosate: sul diserbante proseguiranno gli studi con il progetto Vivai e Salute, che si propone di studiare l’esposizione e gli effetti sulla salute dei lavoratori agricoli e della popolazione generale esposta per contiguità ai fattori di rischio (fitofarmaci)» [vedi]. «Il progetto, lanciato alcuni fa, - continua la nota - ha avuto una battuta d’arresto con il Covid; l’attività ripartirà con una ricognizione degli infortuni e malattie professionali nel florovivaismo, l’aggiornamento degli studi sulla popolazione e la georeferenziazione di abitazioni e orti con aiuto della modellistica ARPAT e la collaborazione al Piano Mirato di Prevenzione sull’Agricoltura».
I risultati del Piano Mirato di Prevenzione «serviranno ad orientare la formazione rivolta agli operatori e alle figure della prevenzione che dovrà essere organizzata ed effettuata».

Redazione