Agri Vivai: sì alle miscele di scarti verdi e sedimenti come substrati
Risultati positivi per il progetto Life AgriSed, con capofila l’azienda pistoiese Agri Vivai, finalizzato a dimostrare la validità del co-compostaggio di scarti verdi e sedimenti fluviali (in varie proporzioni) per ottenere substrati eco-sostenibili utilizzabili nel vivaismo. Il coordinatore Stefano Lucchetti: «alternative ai substrati convenzionali sono possibili».
«I risultati sono stati superiori alle aspettative: l'utilizzo di ogni substrato testato ha portato all'ottenimento di una pianta “vendibile” e di buon aspetto».
Così Stefano Lucchetti, agronomo dell’azienda pistoiese Agri Vivai Srl, specializzata in prodotti e servizi professionali per il vivaismo e il giardinaggio, riassume l’esito del progetto da lui coordinato “Life AgriSed” sul co-compostaggio di sedimenti fluviali e scarti verdi per l’ottenimento di tecnosuoli e substrati innovativi, giunto ieri ufficialmente a conclusione dopo 3 anni e mezzo di attività e sperimentazioni. Un progetto cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Life con capofila Agri Vivai e l’ausilio di partner importanti come Università di Firenze, Cnr di Pisa, Gorini Piante e Eps Biotechnology.
«Alternative ai substrati convenzionali sono quindi possibili e disponibili – aggiunge Lucchetti - basta impegnarsi nella corretta gestione in fase di coltivazione. I continui cambiamenti dei prezzi delle materie prime e la crisi della logistica, causati da Covid, cambiamenti climatici, guerra ecc., impongono la continua ricerca di alternative, prodotte in loco, a fonte rinnovabile e da economia circolare».
Lo scopo di AgriSed era dimostrare l’idoneità dei sedimenti dragati, tali e quali o dopo co-compostaggio con rifiuti vegetali, alla produzione di technosol o suoli ricostituiti utilizzabili per la bonifica di terreni degradati e aree dismesse oppure come substrati innovativi ed eco-sostenibili per il vivaismo.
Attività svolte:
- Analisi del quadro normativo a livello nazionale ed europeo, al fine di identificare eventuali barriere alla transizione circolare.
- Validazione del processo di co-compostaggio con 2 prove in ambienti diversi (in Italia ed Repubblica Ceca) e a partire da sedimenti e scarti verdi acquisiti localmente. In ogni prova sono state testate 3 differenti miscele, con proporzioni di sedimenti e scarti verdi rispettivamente di 3:1, 1:1 e 1:3 in volume.
- Uso dei co-compost ottenuti per la produzione di 13 substrati sostenibili, 10 a totale e 3 a parziale sostituzione della torba.
- Uso dei co-compost ottenuti e di sedimenti tali e quali per la produzione di suoli ricostituiti, per un totale di 7 matrici ottenute dalla composizione in differenti proporzioni di sedimenti, co-compost, scarti del settore cartario e terre da suoli degradati.
- Valutazione delle proprietà agronomiche dei substrati ottenuti, tramite la conduzione di 3 prove di coltivazione (1 ciclo autunnale in campo aperto, 1 ciclo primaverile in campo aperto, 1 ciclo autunnale in serra), con la crescita di 580 piante di Viburnum tinus e 580 piante di Photinia x fraseri ‘Red Robin’.
- Valutazione delle proprietà pedologiche dei suoli ricostituiti ottenuti, tramite la conduzione di 1 prova in 18 colonne di suolo e di 1 prova di coltivazione (ciclo autunnale in campo aperto), con la crescita di 140 piante di Viburnum tinus e 140 piante di Photinia x fraseri ‘Red Robin’.
- Valutazione della sostenibilità ambientale, tramite la conduzione di una analisi Life Cycle Assessment, ed economica, tramite la redazione di un Business Plan, delle diverse soluzioni proposte.
- Conduzione di workshops e corsi tecnici per il trasferimento delle conoscenze e delle esperienze maturate con il progetto.
- Realizzazione di una campagna di comunicazione e disseminazione su scala nazionale ed internazionale destinata sia all’audience generale che a audience specifiche, quali la comunità scientifica e gli operatori e tecnici dei settori interessati.
- Perseguimento di azioni di comunicazione specifiche destinate ai policy makers e agli stakeholders dei settori interessati, al fine di sensibilizzare sulle tematiche dell’economia circolare e la necessità di un aggiornamento del quadro normativo a loro favore.
Risultati ottenuti:
- Validazione del processo di co-compostaggio. Il processo proposto si è dimostrato in grado di garantire la completa maturazione e stabilizzazione del compost. Oltre a risultare un’alternativa per il riutilizzo di sedimenti e scarti verdi, il co-compostaggio è risultato anche una valida tecnologia di biorisanamento dei sedimenti, che hanno mostrato una riduzione dei livelli di contaminanti organici.
- Validazione dei substrati a base di co-compost. Le piante allevate sui substrati alternativi AgriSed hanno presentato performance analoghe a quelle di piante allevate su substrati tradizionali a base di torba, sia in termini di altezza finale che di sostanza secca finale raggiunta.
- Validazione dei suoli ricostituiti con l’impiego di sedimenti e co-compost AgriSed. I suoli ricostituiti ottenuti hanno mostrato un evidente miglioramento delle caratteristiche chimico-fisiche di partenza, con un aumento della capacità di ritenzione idrica ed un miglioramento generale di tutti i caratteri legati alla fertilità. I suoli ricostituiti si sono rivelati idonei anche alla coltivazione di piante in vaso.
- Validazione della sostenibilità ambientale ed economica delle soluzioni proposte. L’analisi LCA ha mostrato che i prodotti ottenuti presentano performance ambientali migliori rispetto alle soluzioni tradizionali. Grazie al business plan è stato possibile dimostrare di aver adottato modelli di economia circolare senza intaccare l’economicità delle aziende.
- Incremento della consapevolezza pubblica sulle problematiche ambientali affrontate e sensibilizzazione sui temi dell’economia circolare, grazie all’estesa campagna di comunicazione e disseminazione multi-target.
- Sensibilizzazione delle autorità e degli stakeholders operanti nei settori coinvolti circa la presenza di barriere allo sviluppo di business sostenibili e a favore di un aggiornamento del quadro normativo.
Per ulteriori informazioni: lifeagrised.com
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