Legge di bilancio, le novità per il florovivaismo: parere di Assofloro

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Oltre 2 mld a misure per l’agricoltura, fra cui credito d’imposta su spese energia e 0 contributi per giovani. Forbici: «ok ma non basta. E alzare bonus verde».

Su un ammontare complessivo di 35 miliardi di euro, più di 2 miliardi della manovra di bilancio 2023 riguardano le misure per il settore agricolo e quindi anche quello florovivaistico: dall’esenzione Irpef all’azzeramento dei contributi per i giovani imprenditori agricoli, dal credito di imposta esteso al primo trimestre 2023 contro il caro energia al fondo per l’innovazione e la digitalizzazione.
Lo ricorda una nota di Assofloro del 10 gennaio scorso contenente i principali elementi di novità della legge di bilancio 2023 (Legge n.197 del 29 dicembre 2022) riguardanti il florovivaismo. In essa Nada Forbici, presidente di Assofloro, sottolinea il ruolo sempre più strategico per la crescita del Paese che assume con questa manovra l’agricoltura, con oltre 2 miliardi di euro di risorse destinate ad essa.
Tuttavia la presidente di Assofloro sostiene che «le misure che riguardano il caro energia, sono insufficienti rispetto all’aumento esponenziale dei costi energetici per il settore florovivaistico». «Il caro energia – dice Nada Forbici - continua a incidere pesantemente sulle aziende, in modo particolare quelle che si occupano di floricoltura in serra, già duramente provate dal lockdown causato dal Covid e dalle conseguenze sui mercati del conflitto Russia-Ucraina e che stanno subendo anche l’aumento dei costi delle materie prime necessarie a produrre, dalla vasetteria alla torba».
Ma non è tutto. Nada Forbici ha un’altra richiesta: «nel corso del 2023 occorrerà lavorare per incrementare la percentuale imponibile per la detrazione del bonus verde, che non è stata possibile nella nuova legge di bilancio per i tempi stretti legati al cambio di governo e la necessità di chiudere la manovra». «Serve inoltre - conclude la presidente di Assofloro - un maggiore impegno per la promozione e la valorizzazione del prodotto florovivaistico italiano».
Ma vediamo le principali novità della manovra riguardanti il florovivaismo, così come vengono illustrati da Assofloro:

Misure contro il caro energia
La nota richiama in primo luogo i provvedimenti contro il caro energia, uno dei problemi più sentiti dalle aziende florovivaistiche da fine 2021 a oggi. A cominciare dall’estensione nel primo trimestre 2023 del credito di imposta a favore di certe imprese agricole, fra cui le florovivaistiche, pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante utilizzato nella trazione dei mezzi strumentali. Questo credito di imposta è riconosciuto anche per la spesa sostenuta per l’acquisto del gasolio utilizzato per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi.
Inoltre sono stati prorogati e potenziati i crediti d’imposta legati ai consumi di energia elettrica e gas naturale:
1) passa dal 40% al 45% il credito d’imposta in favore delle imprese a forte consumo di energia elettrica (energivore): da applicarsi a spese effettuate per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2023;
2) passa dal 30% al 35% il credito d’imposta in favore delle imprese dotate di contatori di energia elettrica con potenza pari o superiore a 4,5 KW (diverse dalle imprese del punto 1): da applicarsi alle spese sostenute per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel primo trimestre dell’anno 2023;
3) passa dal 40 al 45% il credito d’imposta in favore delle imprese a forte consumo di gas naturale: da applicarsi alle spese di acquisto del gas naturale consumato nel primo trimestre del 2023;
4) passa dal 40 al 45% il credito d’imposta in favore delle imprese non gasivore: da applicarsi alle spese di acquisto del gas naturale consumato nel primo trimestre del 2023.

Sostegno ai giovani in agricoltura
Tra le altre misure della legge di bilancio che interessano il florovivaismo, è segnalata quella per sostenere i giovani e il ricambio generazionale: è previsto per il 2023 l’esonero contributivo, per un periodo massimo di 24 mesi, a favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali con età inferiore a 40 anni che si insediano per la prima volta in agricoltura tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023.

Esenzione Irpef per i redditi dominicali e agrari
È stata prorogata anche nel 2023 l’esenzione dalla determinazione della base imponibile ai fini Irpef dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.

Fondo per l’innovazione
Per quanto riguarda invece l’innovazione e la digitalizzazione, sono previsti 225 milioni di euro per progetti finalizzati all’incremento della produttività attraverso la diffusione delle tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché l’utilizzo di sottoprodotti.

Bonus verde
Infine è stata approvata la proroga fino 2024 del “Bonus verde” che, già varato con la precedente legge di bilancio, prevede l’agevolazione al 36% per la sistemazione di aree verdi, per una spesa massima di 5.000 euro.

Redazione