Incontro Fedagripesca Toscana – La Pietra sulle emergenze agricole

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Fedagripesca Toscana - La Pietra sulle emergenze agricole

A Pistoia il presidente di Fedagripesca regionale Tistarelli: «grido d’allarme da tutti i comparti». La Pietra: «agricoltura al centro dell’agenda politica».

 
Sburocratizzazione del sistema vitivinicolo, supporto all'olivicoltura toscana e al ricambio generazionale nel settore cerealicolo e ortofrutticolo, valorizzazione della cooperazione come strumento per generare economia sostenibile nel settore dell’agricoltura e della tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico della Regione. 
Questi alcuni dei temi affrontati all’incontro tenutosi oggi a Pistoia, presso il Centro Mati, tra i vertici di Fedagripesca Toscana, la sezione agricola di Confcooperative regionale, e il sottosegretario all'Agricoltura Patrizio La Pietra, espressione del territorio pistoiese. «Occasione per portare all’attenzione del sottosegretario – ha affermato la presidente di Confcooperative Toscana Claudia Fiaschi – le difficoltà che le cooperative del settore stanno vivendo, al pari delle altre aziende, e richiamare un’attenzione costante sul settore da parte di governo e istituzioni». Nella convinzione che, come ha sostenuto la presidente Fiaschi, l’agricoltura giochi «un ruolo fondamentale nelle sfide economiche, sociali e ambientali che la Toscana ha davanti» e che «l'economia cooperativa rappresenta anche in questo settore uno strumento prezioso per valorizzare il territorio, creare reddito e occupazione, generare economie di scala produttive che restituiscono competitività alle caratteristiche dimensionali dell'economia agricola della Toscana, caratterizzata da frammentarietà e piccola dimensione». 
«Servono oggi soluzioni tempestive per aiutare le imprese e salvaguardare le produzioni di eccellenza  che questi territori producono – ha detto il presidente di Fedagripesca Toscana Fabrizio Tistarelli -. L'aumento dei costi energetici e delle materie prime causato della guerra sta creando effetti devastanti in tutto il territorio che devono essere fronteggiate con misure di supporto straordinarie». «Il grido di allarme – ha aggiunto Tistarelli - arriva da tutti i comparti. Chiediamo al governo di incidere con politiche di sostegno alle nostre imprese agricole con ogni mezzo e con determinazione».
Durante l’incontro, a cui ha partecipato anche il presidente di Confcooperative Fedagripesca nazionale Carlo Piccinini, sono state affrontate le esigenze dei diversi settori in Toscana, che rappresentano in certi casi vere difficoltà. Fra queste, nel settore vitivinicolo, il calo delle vendite, la scelta di vini di bassa qualità da parte del consumatore medio e l’aumento dei costi di produzione legato in particolare ai costi dell'energia, che stanno compromettendo la sostenibilità delle cooperative agricole. Mentre l'olivicoltura necessita di un supporto per affrontare un mercato in cui vi sono prodotti di bassa qualità in vendita a prezzi non concorrenziali e il mondo della floricoltura, in cui c’è bisogno di agevolare il ricambio generazionale, si sta assistendo a un calo delle vendite. I settori cerealicolo e ortofrutticolo, come un po’ tutti i comparti, stanno sostenendo costi maggiorati, che influenzano i prezzi di vendita. Infine, il comparto zootecnico sta vivendo un periodo critico senza precedenti, così come quello forestale che deve essere sostenuto.
Il sottosegretario La Pietra ha replicato alle richieste affermando che «la priorità delle priorità» è «rimettere al centro dell’agenda politica l’agricoltura, che è quello che stiamo cercando di fare da quando questo governo si è insediato». «La nostra è un'agricoltura che punta sulla qualità e non sulla quantità – ha proseguito La Pietra - per questo è ancora più importante tutelarla. Produrre in Toscana è di per sé un brand riconosciuto in tutto il mondo. In questo senso un importante strumento di tutela sono i marchi, che vanno difesi e aiutati a crescere». Ma non basta. «Dobbiamo farci sentire in Europa – ha detto La Pietra - perché è da lì che passano tante norme che possono danneggiare la nostra agricoltura, come si è visto con il caso dell’etichettatura del vino, e dobbiamo rimettere a posto alcune cose a livello italiano. Prendiamo la questione del paesaggio, che è opera degli agricoltori e non una fotografia intoccabile. Io sto lavorando ad una norma per eliminare il vincolo paesaggistico sulla forestazione, perché se il bosco non si può toccare e cioè curare, il bosco muore».
 

Redazione