Cambiamento climatico e futuro dei giardini: incontro a Ischia

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Come si svilupperà la gestione del verde e come saranno i giardini nel contesto del cambiamento climatico?
Se ne parlerà domani, venerdì 13 gennaio, a Ischia in occasione del secondo appuntamento della convention “Coltivare il Futuro - Come il clima cambia il giardino, come il giardino cambia il clima”, organizzata nell’ambito delle manifestazioni “Procida, capitale italiana della cultura 2022”.
Lo scopo di questa convention, come spiegano gli organizzatori, è «intraprendere un'attenta riflessione, basata su un approccio multidisciplinare» e «presentare le varie esperienze di gestione del verde, quali giardini botanici e le aree verdi che insistono nei luoghi di cultura come aree archeologiche o museali e rivestono un’enorme importanza perché inseriti in contesti di sperimentazione e di valorizzazione culturale strategici per convogliare un’attenta promozione turistica».
Domani, dopo la mattinata dedicata alle visite ai Giardini Botanici di Ravino [in foto] e La Mortella e poi al Parco di Villa Arbusto e al Museo Archeologico di Pithecusae, nel pomeriggio a Villa Gingerò si terrà il secondo convegno della convention. Ad aprire i lavori alle ore 15 sarà Francesco Ferrini, professore di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree dell’Università di Firenze nonché presidente del Distretto vivaistico-ornamentale di Pistoia, con una relazione sul tema “La sfida dei cambiamenti climatici al giardino storico: dalla fisiologia alla conservazione della biodiversità”. Seguirà, tra gli altri, un intervento di Albino Maggio, professore di Agronomia e coltivazione erbacee dell’Università Federico II di Napoli, su “Il futuro dell’agricoltura tra sicurezza alimentare e cambiamenti climatici” e di Stefania Vinciguerra, giornalista caporedattore di DoctorWine, su “Produzione di vino e cambiamento climatico”.
La convention prosegue sabato 14 gennaio a Procida, dove al mattino sarà visitata la Riserva Naturale di Vivara e nel pomeriggio si svolgerà l’ultimo convegno del ciclo. Tra le relazioni, quelle di Michele Scotto Di Cesare, guida naturalistica dell’isola di Vivara, sulle “Dinamiche evolutive della macchia mediterranea nella RNS Isola di Vivara e problematiche connesse con i cambiamenti climatici”; di Alvaro Silva, direttore dell’Orto Botanico di Madeira, su “Monte Palace Madeira – Tropical Garden: cultivating the future for the next 600 years”; di Paolo Inglese, direttore del Sistema Museale dell’Università di Palermo, su “Gli orti botanici, sentinelle del cambiamento climatico”.

Redazione