Il negozio di fiori del futuro al Salon du Végétal
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Un’anticipazione di come potrebbero essere il mestiere di fiorista e il negozio di fiori nel 2020 sarà proposta dal Salon du Végétal 2018, la fiera del florovivaismo in calendario a Nantes dal 19 al 21 giugno. L’inedito concept di boutique fioreria 2020 è firmato da Manuel Rucar del laboratorio di tendenze Chlorosphère: ampia possibilità di scelta ai clienti e look complessivo molto di tendenza.
«Più vicino al cliente, più artigianale, più autentico, più in sintonia con l'idea di natura del consumatore? A che cosa assomiglierà un negozio di fiori ideale nel 2020? Scopri questo nuovo modello di boutique per i fioristi francesi al Salon du Végétal dal 19 al 21 giugno 2018».
Si apre così un recente comunicato del salone internazionale del florovivaismo e di tutta la filiera del verde di Nantes. In esso viene presentata una delle proposte di richiamo per i fioristi in programma nella prossima edizione. Un progetto a cura di Manuel Rucar del laboratorio di tendenze Chlorosphère, a cui gli organizzatori del Salon du Végétal hanno chiesto di immaginare un nuovo modello di negozio di fiori o boutique fioreria per i fioristi francesi. Si tratta di uno strumento concreto, fanno sapere dal Salon, «completamente in sintonia con le tendenze attuali e future del commercio al dettaglio» e «basato sulle aspettative dei consumatori e i trend evolutivi della società», un «modello innovativo appositamente progettato per i visitatori dell’area Fleuriste» della fiera.
Innanzi tutto, è la prima boutique fioreria di finzione che si può copiare. Perché dietro questo concept innovativo non c’è nessuna marca, trasmissione o franchise. Un’opportunità quindi da cogliere al volo per prendere ispirazione, copiare, fotografare. «Questo negozio è stato realizzato – si legge nel comunicato - da professionisti del layout e del commercio per offrirvi una nuova visione da esplorare liberamente».
Al centro del modello ci saranno davvero i fiori. Il principio ispiratore di questo negozio per fioristi è infatti valorizzare l’artigianato lasciando possibilità di scelte ai clienti. Per fare ciò, viene spiegato, hanno suddiviso lo spazio in due parti: una parte self-service per il cliente e una parte che mette l'artigiano con i suoi fiori al centro della relazione. Come da un gelataio o un pasticcere, il cliente effettua una selezione (guidata da suggerimenti) e l'artigiano fiorista compone su richiesta una creazione floreale originale secondo i gusti del cliente.
Il tema scelto è “bohèmien chic”. Infatti, dal momento che questo è uno dei temi più ricorrenti negli eventi floreali, perché non orientare lo stile del negozio proprio su questa domanda dei clienti? Inoltre è una delle principali tendenze per il 2018-2019 nel campo della decorazione e delle piante (vedi paragrafo finale del nostro articolo). Per rafforzare questo tema, l’insegna (Lily Rose, natura creativa), i mobili (di legno chiaro), l'arredamento (bohémien), i prodotti (molto naturali) e le vetrine saranno accuratamente selezionati in un look complessivo molto di tendenza.
Redazione