Festival di Sanremo: un successo per la floricoltura conteso?
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Un comunicato di Confagricoltura Liguria, che riporta alcuni dati della floricoltura ligure, parla di «successo florovivaistico» e di «eccellenze floricole della Liguria» «mai così in vista». Una nota dell’Associazione Piante e Fiori d’Italia richiama l’articolo del Punto di Coldiretti: “Sanremo torna ad essere il festival dei fiori italiani”.
Il recente Festival della Canzone Italiana di Sanremo, che ha avuto un ottimo riscontro di audience, è stato un successo anche per la floricoltura e più in generale per tutta la filiera dei fiori? E ha messo in evidenza soprattutto il florovivaismo ligure o l’intera floricoltura italiana, oppure entrambi in eguale misura?
A Floraviva pare un po’ azzardato il solo parlare di successo tout court, senza avere dati certi in mano sul ritorno di certe apparizioni e senza considerare quanto si sarebbe potuto fare di meglio. In ogni caso sono uscite prese di posizione in ambedue le direzioni. Anzi, in Toscana è uscito qualche giorno fa addirittura un comunicato che cantava le lodi del florovivaismo toscano giunto a Sanremo...
Ma, restando alle ultime 24 ore, sulla pagina Facebook dell’Associazione Nazionale Piante e Fiori d’Italia è stato richiamato un articolo uscito qualche giorno fa sul Punto di Coldiretti e intitolato “Sanremo torna ad essere il festival dei fiori italiani”. A sancire questo ruolo i «20.000 garofani bianchi, 8.000 garofani rossi, 15.000 ranuncoli gialli, 20.000 foglie di magnolia colorate di bianco e 8.000 colorate di blu» utilizzati nelle giornate del festival. E anche i 150 bouquet realizzati per gli ospiti ed i cantanti e «il red carpet con 500 piante tra ciclamini rossi, primule gialle cinerarie blu per colorare di Made in Italy l’appuntamento canoro». Un’attività organizzata, come ha ricordato l’articolo, da Piante e Fiori d’Italia e realizzata da fioristi, provenienti da varie regioni italiane, della scuola Pianeta Fiore di Chicco Pastorino, in collaborazione con il mercato dei fiori di Sanremo per la fornitura di fiori e dei vivaisti di Albenga per le piante.
Invece Confagricoltura Liguria ha diffuso un comunicato in cui si parla di «successo florovivaistico» e di «risalto davvero unico ed assoluto dei “Fiori made in Liguria”, mai come in questa occasione al centro delle scene del festival della canzone italiana». Nel testo viene ringraziato in particolare Alberto Biancheri che, «oltre ad essere stimato ed apprezzato sindaco di Sanremo, è storico ibridatore e produttore di ranuncoli ed anemoni» nonché associato a Confagricoltura. «Non sarà sfuggito - precisa la nota di Confagricoltura Liguria - il costante “apparire” dei fiori della Liguria, nei bouquet con costanza omaggiati alle artiste ed alle illustri ospiti della kermesse, al pari del fiore simbolo della lotta alla violenza verso le donne, per arrivare ai colorati fiori che hanno abbellito gli occhielli delle giacche di molti degli artisti in gara ed, in alcuni casi, anche il microfono di alcuni cantanti. Non è da meno il forte richiamo alla floricoltura della scenografia e delle immagini sul palco dell’Ariston al pari dell’arcobaleno, tipicamente con varietà liguri, ad incorniciare l’ingresso del teatro stesso».
Di diverso parere su quest’ultimo punto, pur nel comune sentire del comunicato, la dichiarazione del presidente ligure di Confagricoltura Luca De Michelis: «Bellissimo Festival e molto bene l’attenzione data ai fiori di Sanremo: molti fiori all’occhiello, bei bouquet messi in risalto, diversi ‘richiami floreali’ da conduttori, cantanti e istituzioni. Meglio avere i nostri meravigliosi prodotti floreali continuamente in primo piano che ‘relegati’ in fondo alla scenografia». Valutazione concorde con quella di Floraviva nell’articolo in cui abbiamo presentato tutti i fioristi partecipanti al festival di Sanremo (vedi nostro articolo).
Confagricoltura Liguria riporta alcuni numeri del comparto florovivaistico ligure, che nel triennio 2013/2016 ha registrato un decremento di 3.344.050 piante in vaso in serra, cui è corrisposto, però, un aumento delle piante in vaso in piena aria pari a 25.206.700 vasi in più. Sono cresciuti i fiori recisi in serra con un aumento pari al 4,73 %, cui è corrisposto un calo vistoso dei fiori recisi in piena aria (-31,32%). Dimezzate le fronde in serra; calo del 10,89% delle fronde in piena aria. A livello provinciale, nel 2016, Savona rappresenta il 68,14% delle piante in vaso in serra, il 96,98% delle piante in vaso in piena aria. Ad Imperia c’è l’ 84,11% della produzione di fiori recisi in serra e il 93,40% dei fiori recisi prodotti in piena aria. Sempre ad Imperia si concentra il 96,68% delle fronde in serra ed il 97,53% di quelle in piena aria.
L.S.