Fermo Biologico: dal 1 Ottobre stop alla pesca nel mar Tirreno per 600 barche. Per un mese niente pesce fresco
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Dal 1 ottobre scatta il fermo pesca nel Mar Tirreno: stop per 600 pescherecci. La proposta di Impresa Pesca Coldiretti: pesca tutto l’anno con aree nursery off limits per salvaguardare ripopolamento delle specie. A Livorno primo “BtoB” tra imprese ittiche e distribuzione. Maurizio Del Chiaro, Coordinatore Impresa Pesca Toscana: “Fermo pesca non è soluzione giusta per settore in crisi”.
Da domani, martedì 1 ottobre, stop alla pesca nel Mar Tirreno per oltre 600 imbarcazioni toscane. Per 30 giorni consecutivi niente pesce locale sulle nostre tavole ma solo prodotti ittici “stranieri” e surgelati, flotta parcheggiata in banchina e marinai a terra: sono gli effetti del fermo biologico che quest’anno scatterà il primo giorno del mese di ottobre. Per un settore in crisi (1000 addetti e poco più di 41milioni di euro di utili in forte calo rispetto al 2011), se pur rivitalizzato da un progetto di rilancio credibile e serio firmato da Impresa Pesca Coldiretti, il fermo pesca rappresenta un forzoso black out all’attività ittica e soprattutto al consumo. Lo confermano anche gli ultimi dati Ismea secondo cui nei primi cinque mesi dell’anno si è accusato un vero e proprio crollo dell’acquisto, con un calo del 12% in valore per i prodotti ittici che sale addirittura al 17% per il pesce fresco. Un fenomeno che ha messo a dura prova la flotta di pescherecci che deve far i conti con una invasione di pesce straniero durante le settimane di stop, e che ha portato Impresa Pesca a chiedere alla Regione Toscana un nuovo modello di pesca per continuare a salvaguardare gli stock ittici senza però danneggiare le imprese. Un modello di gestione che è possibile e che prevede pesca aperta tutto l’anno ma aree di salvaguardia ben definite e delineate attraverso dati e censimenti di carattere scientifico. Non si parlerà più nemmeno di “fermo biologico”, terminologia che non è mai piaciuta ai pescatori, ma di “riposo biologico”. “Questo è un modello di sviluppo attuabile in Toscana – spiega Maurizio Del Chiaro, Coordinatore Regionale Impresa Pesca – che consente da un lato la pesca tutto l’anno alle imbarcazioni evitando interruzioni, dall’altro di tutelare gli stock ittici nelle aree di riproduzione. Il fermo pesca, così come ci è stato imposto, non è la soluzione giusta”.
Intanto al Mercato Ittico di Livorno dove mercoledì 2 ottobre si tiene il primo “Business To Business” organizzato da Impresa Pesca tra le imprese ittiche e i rappresentanti della piccola, media e grande distribuzione, ristorazione, associazioni di consumatori e gruppi solidali di acquisto (inizio alle ore 10.00), i pescatori toscani cucineranno il pescato catturato nell’ultima “battuta” della stagione. Da quel momento in poi sulle nostre tavole ci sarà solo pesce surgelato, straniero o di altri mari. “Uno stop al consumo di pesce locale – conclude Del Chiaro – che possiamo evitare già dal prossimo anno”.