UN ALBERO PER PAPA FRANCESCO: IL LECCIO, SIMBOLO DI CURA E RESILIENZA

Nel cuore dei Giardini Vaticani cresce un leccio, piantato in nome della custodia del creato. Oggi lo ricordiamo come simbolo della visione verde e spirituale di Papa Francesco.

Alla notizia della scomparsa di Papa Francesco, la redazione di Floraviva ha scelto di onorare la sua memoria attraverso la rubrica Un albero per..., dedicandogli il leccio (Quercus ilex), pianta autoctona del Mediterraneo e testimone silenzioso della sua enciclica Laudato si’, manifesto di un’ecologia integrale che unisce natura, giustizia e spiritualità.

Fu proprio questo albero, resistente e sempreverde, a essere piantato nei Giardini Vaticani durante il Sinodo per l’Amazzonia. Un gesto carico di significato, che ribadiva la necessità di una “conversione ecologica” globale e concreta. Il leccio, con la sua lunga vita e capacità di adattarsi a suoli poveri e condizioni estreme, diventa così emblema della resilienza, della speranza e della custodia della casa comune.

Papa Francesco ha più volte ricordato come la crisi ambientale sia intimamente legata a quella sociale e spirituale. Il leccio – albero delle nostre campagne, della macchia mediterranea, delle aree collinari e costiere – è stato da lui scelto anche per rappresentare l’impegno verso la Terra, verso le popolazioni indigene e verso le generazioni future. Un albero che richiama l'umiltà francescana, la fermezza nella fede e la connessione profonda con l’ambiente naturale.

Dedicargli oggi un leccio, nella nostra rubrica, significa piantare un seme di memoria viva. Un invito, per chi opera nel florovivaismo, nella gestione del verde e nella cultura del paesaggio, a proseguire sulla via tracciata: quella di un verde che cura, protegge e resiste. Proprio come faceva lui, con il suo sguardo gentile e la forza delle radici.

Andrea Vitali