Robert Zion e il concetto di pocket park: un’eredità senza tempo

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Robert L. Zion ha rivoluzionato il paesaggio urbano con il concetto di pocket parks e con il lavoro del suo studio, Zion & Breen Associates, oggi considerato un pilastro dell'architettura del paesaggio.

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Robert L. Zion (1921-2000), insieme al suo compagno di studi ad Harvard Harold Breen, ha segnato profondamente la storia dell'architettura del paesaggio. Dopo aver studiato sotto maestri come Lester Collins, Walter Gropius, Joseph Hudnut e Norman Newton, Zion e Breen fondarono nel 1957 a New York la Zion & Breen Associates. Lo studio si sarebbe poi trasferito a Imlaystown, New Jersey, nel 1973, diventando successivamente Zion Breen Richardson Associates con l’ingresso di Donald Richardson, un collaboratore di lunga data. La loro attività, durata oltre quarant’anni, si è distinta per progetti che spaziano da musei e università a parchi pubblici e proprietà private, facendo dello studio un'icona del design civico.
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Lo studio Zion & Breen Associates è noto soprattutto per le sue creazioni di parchi pubblici, veri e propri punti di riferimento nel design civico. Il loro progetto più celebre è Paley Park, realizzato nel 1967, il primo esempio di “vest-pocket park” a New York. Questo spazio verde ha dimostrato come un piccolo lotto urbano potesse essere trasformato in un’oasi di serenità. Paley Park ha guadagnato ampi consensi e rimane un’icona del design urbano.
La collaborazione con architetti di fama mondiale, come Philip Johnson, ha permesso allo studio di distinguersi anche nel design di spazi culturali di rilievo. Tra i progetti più significativi si annoverano il giardino delle sculture del Museum of Modern Art (MoMA), per il quale Zion & Breen hanno curato non solo il design originale ma anche la ristrutturazione per il 50° anniversario del museo nel 1989 e un’importante espansione nel 2005. Lo studio ha inoltre lavorato come architetto paesaggista per prestigiose università come Yale e Princeton, oltre a sviluppare piani generali per campus universitari in tutto il paese.
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Il concetto di pocket parks, introdotto e perfezionato da Zion, è nato dall’idea di utilizzare piccoli lotti urbani abbandonati per creare spazi verdi accessibili e funzionali. Questi parchi, spesso situati in lotti irregolari o degradati, rispondono a bisogni specifici delle comunità circostanti. Paley Park, con la sua cascata, sedute confortevoli e alberi accuratamente selezionati, è un esempio perfetto di come un pocket park possa rigenerare lo spazio urbano e migliorare la qualità della vita.
Questi spazi non sono solo rifugi estetici, ma luoghi progettati per soddisfare esigenze pratiche. In un contesto commerciale, un pocket park può fornire un’area per le pause pranzo, mentre in una zona residenziale può includere strutture per il gioco o per il relax. Inoltre, la creazione di questi parchi spesso coinvolge la comunità locale, promuovendo un approccio dal basso alla pianificazione urbana e rafforzando i legami tra residenti e istituzioni.
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Oltre ai pocket parks, lo studio ha progettato opere iconiche come il Bamboo Garden nell’IBM World Headquarters Atrium, il master plan per Liberty State Park nel New Jersey e le aree paesaggistiche intorno alla Statua della Libertà. Tra i numerosi riconoscimenti, lo studio ha ricevuto oltre 50 premi nazionali e regionali per l’eccellenza del design, e i suoi fondatori sono stati accolti nella National Academy of Arts e nella American Society of Landscape Architects.
Il lavoro di Robert Zion e del suo studio continua a influenzare la progettazione urbana e paesaggistica, dimostrando che anche i più piccoli spazi possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita urbana. I pocket parks rimangono una testimonianza vivente della sua visione innovativa e della capacità di unire bellezza, funzionalità e inclusività in un unico design.
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Il contributo di Trees, il libro di Robert Zion
Nel suo libro Trees, Robert Zion esplora il ruolo fondamentale degli alberi nei paesaggi urbani, presentandoli non solo come elementi decorativi, ma come componenti essenziali per spazi sostenibili e funzionali. Zion analizza il loro valore estetico, ecologico e simbolico, evidenziando come gli alberi possano mitigare il calore urbano, migliorare la qualità dell'aria e promuovere la biodiversità. Il libro fornisce anche indicazioni pratiche sulla selezione e manutenzione delle specie arboree per garantire longevità e integrazione armoniosa nello spazio.
Trees è un’estensione della filosofia progettuale di Zion, già applicata nei suoi celebri progetti come Paley Park, e rimane una risorsa fondamentale per architetti e urbanisti. Con questo libro, Zion lascia un’eredità intellettuale che continua a ispirare l’integrazione della natura nelle città moderne.

Il Paesaggista è una rubrica curata da Anne Claire Budin