Vino Chianti parte forte: vendite stabili ai massimi storici

Busi presidente Consorzio Chianti

Il Consorzio Vino Chianti chiude gennaio con vendite in linea con il record del 2024, confermando la solidità della denominazione nonostante le sfide del mercato.
consorzio chianti paesaggio

Il 2025 si apre con un segnale di tenuta per il Chianti, che registra a gennaio un lieve calo dell’1% rispetto allo stesso mese del 2024, anno in cui aveva toccato il miglior risultato dell’ultimo decennio. Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, sottolinea la resilienza della denominazione, capace di mantenere livelli elevati di vendita nonostante le difficoltà globali del settore vitivinicolo, tra tensioni geopolitiche e sfide agronomiche. "Era difficile replicare un risultato eccezionale come quello del gennaio 2024, quindi restare su livelli così alti è un segnale estremamente positivo. Il mercato continua a premiare il nostro vino, sia in Italia che all’estero, confermandone il ruolo centrale nel panorama enologico", afferma Busi.

In un settore che mostra segnali di rallentamento in diverse aree, il Chianti si distingue per stabilità e costanza. Pur senza eguagliare il record assoluto dell’anno precedente, le vendite rimangono tra le migliori degli ultimi anni, dimostrando la fiducia dei consumatori.

Le prospettive per il 2025 restano incerte a causa di fattori macroeconomici e regolamentativi, ma il Consorzio continua a puntare su promozione e valorizzazione per rafforzare la competitività della denominazione."L'obiettivo è consolidare la nostra posizione e garantire che il Chianti resti un punto di riferimento per qualità e tradizione, anche in un contesto in evoluzione", conclude Busi.

Andrea Vitali