Filiera della canapa

Confagricoltura: modifica al ddl sicuerzza per salvare la filera industriale della Canapa

Confagricoltura sollecita il governo a escludere l’uso ricreativo della canapa sativa dal ddl Sicurezza per tutelare i settori cosmetico, nutraceutico, tessile ed edilizio che sono in procinto del raccolto. L’emendamento attuale mette a rischio un comparto in forte crescita e migliaia di posti di lavoro.

 
Confagricoltura, attraverso il suo Gruppo di Lavoro sulla canapa industriale, ha richiesto un intervento urgente al governo italiano per modificare un emendamento al disegno di legge Sicurezza. L'emendamento in questione prevede l'inclusione delle infiorescenze di canapa e dei suoi derivati nel Testo Unico delle leggi sugli stupefacenti (legge 309 del 1990), equiparando di fatto la canapa industriale a sostanze soggette a restrizioni. Confagricoltura ha sottolineato come tale misura possa compromettere gravemente il settore agricolo, che negli ultimi anni ha registrato una crescita significativa. Confagricoltura propone di modificare l’emendamento in modo da escludere l’uso ricreativo della canapa industriale dalla legge 242, mantenendo il settore agricolo estraneo alle misure restrittive previste per la canapa destinata a usi non industriali. La confederazione ritiene infatti che la modifica sia necessaria per salvaguardare la stagione agricola in corso e consentire uno sviluppo continuativo delle filiere di canapa destinate a settori come la cosmetica, la nutraceutica, il tessile e l’edilizia. Il settore della canapa industriale italiana rappresenta un'opportunità economica per le aree rurali e montane, nonché un’occasione per i giovani agricoltori. Con oltre il 65% delle imprese del settore guidate da imprenditori under 40, il comparto si pone come un’importante leva per il rinnovamento generazionale in agricoltura. Dal 2019 al 2023, il settore ha registrato una crescita del 200% e conta oggi su circa 10.000 posti di lavoro, con un significativo contributo all'export: oltre il 70% della produzione italiana è infatti destinata all’estero, con mercati di riferimento in Svizzera, Germania, Spagna, Francia e Austria. Il mancato intervento, avverte Confagricoltura, potrebbe assestare un duro colpo a una filiera che ha mostrato di essere sostenibile e capace di rispondere a esigenze ambientali e di diversificazione agricola, ostacolando il percorso di crescita e riducendo le prospettive di occupazione giovanile nel settore.
Redazione

Iniziativa congiunta: dopo la pausa estiva focus su divieto dei fiori di canapa

Sei aziende italiane del settore canapa hanno avviato una iniziativa congiunta con il supporto politico del M5S contro il divieto sui fiori di canapa previsto nella Legge Sicurezza 2023, che sarà discusso in Parlamento dopo la pausa estiva.

 

Il Parlamento italiano è pronto a discutere la Legge Sicurezza 2023, dopo la pausa estiva. Tra le disposizioni in esame c'è un emendamento che mira a vietare tutte le attività commerciali legate ai fiori di canapa, anche quelli con un contenuto di THC inferiore allo 0,3%. Questo divieto avrebbe un impatto notevole su oltre 2.300 aziende italiane, specializzate nella coltivazione e trasformazione della canapa, che rischiano la chiusura. In risposta a questa proposta, sei associazioni italiane del settore della canapa, tra cui Imprenditori Canapa Italia e Federcanapa, hanno lanciato una petizione per chiedere il ritiro immediato dell’emendamento e avviare un dialogo costruttivo con il governo. La petizione sottolinea l'importanza di una regolamentazione equilibrata e sostenibile per la filiera della canapa industriale. Il Movimento 5 Stelle (M5S), in particolare l'eurodeputata Valentina Palmisano, ha chiesto l’intervento della Commissione Europea, sostenendo che il divieto proposto violerebbe le normative dell'Unione Europea sulla libera circolazione delle merci e sullo status non narcotico del CBD, stabilito da una sentenza del 2020. La Commissione Europea ha già avviato una revisione approfondita della questione, sollecitata da diverse associazioni di settore che hanno presentato reclami a giugno. Se il divieto dovesse essere approvato, esso vieterebbe non solo la vendita, ma anche l'importazione, la lavorazione, la distribuzione e il possesso dei fiori di canapa, anche in forma secca o triturata. Inoltre, la misura si integrerebbe con un decreto già in vigore dal 5 agosto, che limita la vendita di prodotti a base di CBD destinati al consumo orale esclusivamente alle farmacie, previa prescrizione medica non ripetibile. La Legge Sicurezza 2023, e in particolare il divieto sui fiori di canapa, continua a essere oggetto di forti controversie, con diverse forze politiche che esprimono dubbi sull’approccio restrittivo del governo. Anche esponenti di Forza Italia, partito di destra parte della coalizione di governo, hanno espresso perplessità, chiedendo un approccio più bilanciato. L’esito di questa discussione parlamentare avrà conseguenze significative per il futuro della filiera della canapa in Italia e per la conformità del Paese alle normativa.

 Redazione

Decreto ministeriale su CBD: Cia-Agricoltori Italiani chiede confronto

Cia-Agricoltori Italiani critica il decreto del Ministero della Salute che inserisce il CBD tra i medicinali stupefacenti, e chiede un tavolo di confronto con il governo per tutelare la filiera

 

Cia-Agricoltori Italiani critica il decreto del Ministero della Salute che inserisce il CBD a uso orale tra i medicinali stupefacenti, senza consultare gli operatori del settore. Il decreto viene ritenuto discutibile non solo dal punto di vista legale, sanitario e scientifico, ma anche per le possibili ripercussioni economiche su una filiera già messa a dura. Il contesto di questa decisione si inserisce nel più ampio dibattito parlamentare sull’emendamento al Ddl Sicurezza, che prevede il divieto di coltivazione, lavorazione e vendita delle infiorescenze della canapa industriale e dei suoi derivati. “Siamo di fronte a interventi ideologici che rischiano di azzoppare una filiera ad alto valore aggiunto e a trazione giovanile, con un enorme potenziale produttivo tra cosmesi, erboristeria, bioedilizia, florovivaismo, tessile,” afferma Cristiano Fini, presidente nazionale di Cia. La filiera della canapa industriale, infatti, ha un valore economico di 500 milioni di euro annui e impiega più di 10 mila persone in tutta Italia. Cia invita il Governo a un dialogo costruttivo con gli operatori, convocando il Tavolo di filiera della canapa presso il Ministero dell'Agricoltura per promuovere e non ostacolare questo settore chiave del Made in Italy agroindustriale.

Redazione

Nel bando europeo EIP AGR un gruppo operativo (GO) di 9 agricoltori tedeschi ha vinto nella categoria "Modelli di Business nelle Filiere Alimentari" con un progetto che valorizza la coltivazione della canapa nel distretto di Werra-Meißner. Hanno sviluppato varietà coltivabili in Germania, dalle quali realizzare anche pellet per le lettiere degli animali, migliorando i redditi agricoli e promuovendo sistemi agricoli sostenibili.

 

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Focus sul Progetto Innovativo
Il progetto vincente si concentra sulla coltivazione, raccolta e lavorazione della paglia di canapa e dei semi di canapa, puntando a creare nuove catene del valore per questa coltura in Germania. Nonostante i numerosi usi della canapa, la sua coltivazione è ancora rara in Germania. Questo gruppo operativo ha lavorato per cambiare la situazione, implementando modelli di business innovativi e sostenibili.

Benefici del Progetto
Nel distretto di Werra-Meißner, nove agricoltori hanno collaborato con imprese regionali e un istituto di consulenza per l'agricoltura e l'orticoltura, concentrandosi su una varietà di canapa a duplice scopo. L'obiettivo è commercializzare sia le noci di canapa che la paglia di canapa, diversificando così le fonti di reddito degli agricoltori. Le attività principali del progetto includono la lavorazione parziale in loco della pianta di canapa, l'ottimizzazione delle tecniche di coltivazione e l'allevamento di piante di canapa adattate alle condizioni locali.

Innovazione e Sostenibilità
Un aspetto innovativo del progetto è la trasformazione della paglia di canapa in pellet, che vengono utilizzati come lettiera nelle stalle degli animali. Questo utilizzo non solo aggiunge valore alla produzione di canapa, ma rappresenta anche una soluzione sostenibile per la gestione dei sottoprodotti agricoli.

Collaborazione e Sviluppo Futuro
La collaborazione tra agricoltori, imprese regionali e istituti di consulenza ha permesso di creare un modello di business solido e replicabile. Il successo di questo progetto nel bando EIP AGRI dimostra come l'innovazione e la cooperazione possano portare a sviluppi significativi nel settore agricolo, contribuendo allo sviluppo economico locale e promuovendo la sostenibilità.

Il progetto rappresenta un esempio concreto di come le nuove catene del valore possano essere create attraverso modelli di business innovativi, migliorando la redditività agricola e promuovendo pratiche sostenibili. Questo successo evidenzia l'importanza di esplorare e sfruttare il potenziale delle colture alternative come la canapa, offrendo nuove opportunità economiche agli agricoltori e contribuendo positivamente all'ambiente.

Redazione

Sentenza Storica del TAR del Lazio: vendita dei fiori di Canapa legale riconosciuta

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio stabilisce la legalità della vendita dei fiori apicali di canapa non stupefacente, aprendo nuove prospettive per il settore.

Una decisione storica del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio (TAR) potrebbe avere un impatto significativo sul settore della canapa legale in Italia. La sentenza, emessa come risposta a un ricorso introduttivo presentato da varie associazioni di settore, ha stabilito la legalità della vendita dei fiori apicali di canapa non stupefacente.

Il ricorso contestava il Decreto Ministeriale sulle piante officinali del 21 gennaio 2022, che limitava la coltivazione e la vendita dei semi e dei loro derivati. La sentenza del TAR del Lazio ha chiarito che la vendita dei fiori apicali di canapa non stupefacente a basso contenuto di THC non costituisce un rischio per la salute pubblica e, quindi, non è soggetta a divieti.

Questa sentenza potrebbe rappresentare un passo significativo verso una maggiore chiarezza nella regolamentazione della canapa legale in Italia. Potrebbe aprire nuove prospettive per gli operatori del settore, creando un ambiente più favorevole per lo sviluppo della filiera della canapa. Inoltre, potrebbe influenzare positivamente la percezione pubblica della canapa, spostando l'attenzione dalla controversia verso una visione più informata delle sue applicazioni e benefici.

L'industria della canapa non stupefacente è in continua crescita e questa sentenza potrebbe quindi contribuire ad accelerare questo trend, promuovendo lo sviluppo economico e facendo tornare l'Italia competitiva rispetto ai concorrenti europei. La decisione del TAR del Lazio riflette una tendenza globale verso una maggiore accettazione e regolamentazione della canapa legale, riconoscendo il suo potenziale nella produzione di prodotti sostenibili e a basso impatto ambientale.

Redazione

Emendamento sul regime fiscale della cannabis light ritirato: preoccupazioni e aspettative per il settore

L'emendamento del governo per introdurre una tassazione e un'autorizzazione per la cannabis light simili a quelle dei derivati del tabacco è stato ritirato, suscitando preoccupazioni e aspettative nel settore. La regolamentazione della vendita e l'accesso dei minori sono al centro del dibattito.

Un emendamento, poi ritirato, del governo alla delega fiscale depositato in commissione Finanze alla Camera intendeva introdurre un regime di tassazione e autorizzazione per la cannabis light simile a quella dei derivati del tabacco. Da quanto scrive l'Ansa, a partire dall'anticipazione di Repubblica, "È stato ritirato, secondo quanto si apprende, l'emendamento del governo alla delega fiscale, depositato ieri in commissione Finanze della Camera, che prevedeva una stretta sulla canapa coltivata da usare per prodotti da fumo o inalazione, che prevedeva tra l'altro l'istituzione di un regime di tassazione, un regime autorizzatorio per la commercializzazione e il divieto di vendita ai minorenni".

Cosa prevedeva l'emendamento: la tassazione
L'emendamento prevedeva "un regime di tassazione delle parti della canapa coltivata" da usare in "prodotti da fumo o da inalazione", assimilandone il regime fiscale. Esclusa la vendita agli under 18, la commercializzazione sarebbe stata limitata alle "rivendite di generi di monopolio", i tabaccai, o ai punti di vendita specializzati con patentino per la vendita di generi di monopolio (analogamente a quanto previsto già per i negozi di sigarette elettroniche). Il patentino, al di là del nome, è una semplice richiesta di autorizzazione che deve seguire un iter burocratico, ma che non prevede alcun iter di formazione.

Niente vendita online e nei distributori
L'emendamento, inoltre, stabiliva il divieto di vendita a distanza, nei distributori automatici e di pubblicità, per la cannabis light e anche per le sostanze liquide, con o senza nicotina, per alimentare le sigarette elettroniche e delle nicotine pouches (il tabacco in bustine che si mette in bocca). La commercializzazione e vendita potevano avvenire solo attraverso depositi fiscali autorizzati, con la previsione di "particolari misure di vigilanza" per i depositi fiscali abilitati alla fabbricazione.

Divieto di uso nei locali pubblici
Anche per la cannabis light sarebbe stato vietato fumarla nei locali chiusi, nelle aree all'aperto vicino a scuole e ospedali e nei ristoranti, come già previsto per le sigarette. Inoltre, per i prodotti contenenti cannabis, si sarebbero dovute prevedere etichette di avvertenza sui rischi per la salute connessi al consumo.

Preoccupazioni e aspettative
Il ritiro dell'emendamento ha suscitato preoccupazioni e aspettative nel settore della cannabis light. Alcuni attori del settore, come Luca Marola, creatore di EasyJoint, hanno accolto positivamente l'approccio regolamentare, mentre il Moige (Movimento italiano genitori) ha espresso perplessità e preoccupazioni riguardo alla vendita della cannabis light e alla protezione dei minori. Si auspica un ripensamento del governo e un approccio condiviso dalle forze politiche rappresentate in Parlamento.

Redazione

La guida completa alla cannabis industriale: benefici per la salute e l'ambiente

In questa guida completa, esploreremo i principali utilizzi della cannabis industriale, i benefici del CBD e della cannabis light per la salute,  l'importanza della coltivazione responsabile della canapa per l'ambiente e come scegliere prodotti a base di cannabis a basso contenuto di THC.

Uno degli utilizzi più comuni della cannabis industriale è per la produzione di fiori, che sono utilizzati per creare prodotti a base di CBD e THC.. La cannabis light è stata sviluppata per avere un alto contenuto di CBD e un basso contenuto di THC, offrendo i benefici del CBD senza gli effetti psicoattivi del THC.La cannabis industriale: una pianta versatile con molteplici utilizzi. La cannabis industriale è una pianta incredibilmente versatile, con molteplici utilizzi in diversi settori. Grazie alle sue proprietà e alla sua resistenza, la cannabis industriale viene utilizzata per la produzione di tessuti di alta qualità, carta, biocarburanti e alimenti.In particolare, i fiori della pianta sono la parte più importante per la produzione di prodotti a base di cannabis come il CBD e il THC. L'estrazione dei cannabinoidi dai fiori della cannabis industriale consente di creare prodotti naturali che offrono una vasta gamma di benefici per la salute, come la riduzione del dolore, la riduzione dell'ansia e la promozione del sonno. Ad esempio, gli oli essenziali, resine, cere e tinture.Gli oli essenziali ottenuti dalla cannabis vengono utilizzati in aromaterapia e in prodotti per la cura della pelle, mentre le resine e le cere di cannabis vengono utilizzate per la produzione di vernici, inchiostri e altri prodotti industriali.
La cannabis indica, la cannabis sativa e le loro sottovarietà 
La cannabis è suddivisa in due principali varietà: la cannabis indica e la cannabis sativa. La cannabis indica tende ad avere un effetto sedativo e rilassante sul corpo, mentre la cannabis sativa tende ad avere un effetto più stimolante e energizzante.Questa distinzione non è così netta come si potrebbe pensare, poiché ci sono molte sottovarietà di cannabis che presentano caratteristiche e effetti diversi. Alcune sottovarietà di cannabis possono offrire un effetto calmante ma senza causare sonnolenza, mentre altre possono offrire un effetto stimolante senza causare ansia o agitazione.La concentrazione e il tipo di cannabinoidi presenti nella pianta possono influenzare gli effetti sull'organismo. Ad esempio, la cannabis light ha un alto contenuto di CBD e un basso contenuto di THC, il che la rende adatta per chi cerca i benefici terapeutici del CBD senza gli effetti psicoattivi del THC.
Differenza tra i fiori indica e sativa 
La differenza tra i fiori di cannabis indica e sativa è evidente nelle loro caratteristiche. In generale, i fiori di cannabis indica tendono ad essere più densi e compatti, con foglie larghe e spesse. Hanno un aroma più forte e pungente rispetto ai fiori di cannabis sativa.  I fiori di cannabis indica sono generalmente più ricchi di THC e quindi possono avere un effetto psicoattivo più forte. Gli effetti terapeutici associati ai fiori di cannabis indica includono il sollievo dal dolore, la riduzione dello stress e dell'ansia, e la promozione del sonno.I fiori di cannabis sativa, d'altra parte, tendono ad essere più leggeri e ariosi, con foglie più sottili e lunghe. Hanno un aroma più dolce e fruttato rispetto ai fiori di cannabis indica. I fiori di cannabis sativa sono generalmente più ricchi di CBD e quindi possono offrire benefici terapeutici senza gli effetti psicoattivi del THC. Gli effetti terapeutici associati ai fiori di cannabis sativa includono la riduzione della depressione, la stimolazione della creatività e la riduzione della fatica mentale.
La cannabis light e i suoi benefici per la salute 
La cannabis light, grazie al suo alto contenuto di CBD e al basso contenuto di THC, offre molti benefici per la salute senza gli effetti psicoattivi del THC.Il CBD ha dimostrato di avere proprietà anti-infiammatorie e analgesiche, il che lo rende un trattamento efficace per il dolore cronico, l'artrite e le infiammazioni. Sono ormai numerose le ricerche scientifiche che indicano il CBD ideale per il trattamento naturale per ridurre sintomi lievi come l'ansia, migliorare l'umore e promuovere il sonno, rendendolo utile per i disturbi d'ansia e dell'umore.Altri benefici associati al CBD includono la riduzione della pressione sanguigna, il miglioramento della salute della pelle, la prevenzione della neurodegenerazione e la riduzione dei sintomi dell'epilessia. Poiché la cannabis light è coltivata in modo responsabile, è una scelta sostenibile per chi cerca prodotti naturali e rispettosi dell'ambiente.
La canapa: una pianta importante per l'ambiente 
La canapa è una pianta molto versatile e importante per l'ambiente. Grazie alla sua resistenza, la coltivazione della canapa richiede meno acqua e pesticidi rispetto ad altre colture, contribuendo a ridurre l'impatto ambientale dell'agricoltura. Questa pianta cresce molto rapidamente, raggiungendo la maturazione in poche settimane, e può essere coltivata e raccolta più volte all'anno, riducendo il bisogno di nuovi terreni coltivabili.La canapa può essere utilizzata per produrre molti prodotti eco-sostenibili, tra cui tessuti, carta, biocarburanti e materiali edili. In particolare, la produzione di biocarburanti a base di canapa può aiutare a ridurre le emissioni di gas serra e a migliorare la qualità dell'aria. Non solo è una pianta che può essere coltivata in molte parti del mondo, offrendo un'alternativa sostenibile alle colture tradizionali che possono esaurire le risorse naturali e causare danni ambientali a lungo termine.
La coltivazione responsabile della canapa 
La coltivazione responsabile della canapa si riferisce a un approccio ecologico alla coltivazione di questa pianta, che tiene conto dell'impatto ambientale e sociale della produzione di canapa. Ciò significa utilizzare pratiche di coltivazione sostenibili e rispettose dell'ambiente, come la rotazione delle colture, l'utilizzo di fertilizzanti naturali, la riduzione dei pesticidi e l'irrigazione controllata.Un approccio responsabile della canapa implica anche la promozione di pratiche socialmente sostenibili, come la creazione di posti di lavoro locali e l'adozione di standard etici per la produzione e la lavorazione della canapa.  Oggi, potrebbe essere una soluzione ai sempre più crescenti problemi ambientali e sociali legati all'agricoltura tradizionale. La produzione di cibo e di altri prodotti agricoli può esaurire le risorse naturali, causare la perdita di biodiversità, inquinare l'acqua e l'aria e contribuire al cambiamento climatico.  La coltivazione della canapa in modo responsabile può essere un'alternativa sostenibile, in grado di ridurre l'impatto ambientale dell'agricoltura e di promuovere uno sviluppo sostenibile.
Come scegliere prodotti a base di cannabis a basso contenuto di THC 
Scegliere prodotti a base di cannabis a basso contenuto di THC, come la cannabis light, può fornire molti benefici per la salute senza gli effetti psicoattivi. Ciò che conta è capire la varietà e la concentrazione di cannabinoidi prima di utilizzare prodotti a base di cannabis, al fine di evitare effetti indesiderati.La canapa è come una multi-tasker naturale che può migliorare la nostra salute e il nostro ambiente in modo sostenibile. Scegliere prodotti a base di cannabis a basso contenuto di THC e coltivare la canapa in modo responsabile è come dare un grande abbraccio alla natura. È una scelta che può influire positivamente sulla qualità della nostra vita e su quella delle future generazioni. Quindi, se vogliamo un futuro più verde e sostenibile, non possiamo ignorare la potenza della canapa.

Redazione

Accademia dei Fisiocritici - canapa industriale

Il 10 febbraio, all’Accademia dei Fisiocritici di Siena in presenza e in streaming, l’incontro “Canapa industriale: da fibra tessile a pianta ecosostenibile”.

 
Ci saranno anche la vicepresidente e assessora all’agroalimentare della Toscana Stefania Saccardi e il presidente dell’Accademia dei Georgofili Massimo Vincenzini all’incontro organizzato il 10 febbraio a Siena dall’Accademia dei Fisiocritici (piazzetta Silvio Gigli 2) sul tema “Canapa industriale: da fibra tessile a pianta ecosostenibile”.
Vincenzini interverrà in apertura dei lavori, alle ore 15, insieme al presidente dell’Accademia dei Fisiocritici Giuseppe Manganelli, al rettore dell’Università di Siena Roberto Di Pietra, al presidente dell’Ordine degli agronomi della provincia di Siena Riccardo Clemente e al sindaco di Siena Luigi De Mossi. Mentre all’assessora Saccardi spetteranno le conclusioni.
La registrazione dei partecipanti all’incontro, che sarà moderato da Rosanna Zari (Accademia dei Fisiocritici), avverrà a partire dalle 14,30. La visione online sarà possibile grazie a una diretta streaming sul canale Youtube dell’Accademia dei Fisiocritici. Ai dottori agronomi e dottori forestali saranno riconosciuti crediti formativi professionali
Ulteriori informazioni qui oppure alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
 
Programma delle relazioni (dalle 15,30)
- “Botanica della canapa” di Paolo Ranalli (già direttore del Dip. Consiglio di Ricerca e sperimentazione in agricoltura)
- “Agronomia della canapa” di Stefano Carlesi (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa)
- “Introduzione alla filiera della canapa” di Domenico e Giuseppe Vitiello (Canapafiliera – Cons. Con.CanapaTu.Val.I.)
- “Bioedilizia e canapa: materiali edili” di Riccardo Cecconi (Unibloc – Poggibonsi)
- “Moda e canapa: la canapa come fibra tessile” di Andrea Falchini (Direttore Next Technology Tecnotessile - Prato) e Erica Piacenza (ceo e founder dell’impresa EP Eco Planning – Future of Fashion!)
- “Carta e canapa: le fibre di canapa nella produzione cartaria” di Enrico Fontana (direttore generale Lucense)
- “Best practices in campagna: coltivare la canapa” di Roberto Parrini (presidente AssoCanapa Toscana)
- “Canapa e food: la trasformazione del seme” di Giuseppe Croce (presidente Federcanapa)
 

Redazione

Il 9 febbraio a Rovigo al convegno del CREA Cerealicoltura e Colture Industriali che conclude il progetto CAnnabis MEDica punto della situazione della filiera.


Dalla selezione di varietà pensate per la specifica applicazione in ambito medico-farmaceutico fino alle prescrizioni ai pazienti: tutta la filiera della canapa a fini curativi sarà al centro del convegno “La Cannabis medica: presente e sviluppi futuri. I risultati del progetto CAMED” organizzato il 9 febbraio dal CREA - Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali di Rovigo. Un’importante occasione di confronto tra i diversi attori della filiera: ricercatori, l’Istituto farmaceutico militare di Firenze, professionisti che operano a valle come medici e farmacisti, i pazienti e le istituzioni.
Il convegno, che conclude il percorso del progetto “CAnnabis MEDica”, si terrà dalle ore 8,30 alle 16,30 nella Sala Flumina del Museo dei grandi fiumi di Rovigo (piazza S. Bartolomeo 18). L'evento si terrà solo in presenza, ma la sua registrazione sarà disponibile successivamente sul sito web del CREA. L'iscrizione è obbligatoria e possibile solo fino al raggiungimento dei limiti di capienza della sala. Iscrizioni all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Al termine del convegno sarà disponibile per chi lo richiederà l’attestato di partecipazione. La partecipazione al convegno garantirà l’acquisizione dei crediti formativi per i Dottori Agronomi e Forestali secondo la normativa vigente.
«La prospettiva di un incremento del fabbisogno italiano dei farmaci a base di infiorescenze di Cannabis e la necessità di un allargamento del portafoglio varietale italiano – spiegano gli organizzatori nel testo di presentazione del convegno - hanno reso pressante e prioritario l’adeguamento delle strutture della sede CREA di Rovigo, necessarie per le fasi iniziali della produzione del farmaco». Il progetto CAMED, frutto di una collaborazione tra CREA e Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) sotto la responsabilità scientifica del Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali, ha avuto quale obiettivo primario «creare strutture funzionali ad una produzione di talee radicate che sia adeguata in termini di qualità e quantità per l’invio allo Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze». «Queste strutture – aggiungono gli organizzatori - saranno anche di supporto per le attività dei ricercatori della sede di Bologna per la selezione di varietà con caratteristiche adatte a soddisfare le nuove esigenze medico farmaceutiche».

Programma
9 Registrazione dei partecipanti
9,30 Presentazione della giornata di incontro del Dr. Stefano Vaccari, Direttore Generale del CREA
9,40 Saluti istituzionali del Prof. Edoardo Gaffeo, Sindaco di Rovigo, e della Dr.ssa Dina Merlo, Assessore allo Sviluppo sostenibile
9,50 Intervento della Dr.ssa Patrizia Simionato, Direttore Generale AULSS 5 Polesana
10 “La Canapa a Rovigo” Dr. Giuseppe Mandolino, Primo Ricercatore CREA Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali, sede di Bologna
10,20 “Il progetto CAMED (CAnnabis MEDica)” Prof. Nicola Pecchioni, Direttore CREA Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali, e Dr.ssa Ilaria Alberti, Responsabile sede di Rovigo CREA Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali
10,40 “Normativa di settore, nuovi strumenti per la filiera della Cannabis” Dr. Alfredo Battistini, Tecnologo CREA Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia
11 pausa caffè
11,30 “La produzione del farmaco: Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare (SCFM)” Col. Gabriele Picchioni, Direttore dello Stabilimento, e Ten. Col. Lorenzo Margheriti, Direttore Tecnico, Dr. Giorgio Faggiana, Capo sezione coltivazione Cannabis
12 “Disponibilità e distribuzione della Cannabis medica nella regione Veneto” Dr. Gianni Bregola, Dirigente farmacista, UOC Assistenza Farmaceutica Territoriale AULSS 5 Polesana
12,20 “Applicazioni medicinali della Cannabis” Prof. Fabio Firenzuoli, Direttore del CERFIT - Centro di Ricerca e Innovazione in Fitoterapia e Medicina Integrata, AOU Careggi, Firenze
12,50 “Il punto di vista dei pazienti” Tobia Zampieri, Presidente ANPCI - Associazione Nazionale Pazienti Cannabis Italia
13,10 pranzo
14,15 “Dalla produzione alla ricerca, l’esperienza del CREA nel progetto CAMED” Dr. Massimo Montanari e Dr.ssa Roberta Paris, Ricercatori CREA Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali, sede di Bologna
14,45 “Il complesso fitocannabinoide: nuove scoperte e prospettive” Prof. Giuseppe Cannazza, Prof. associato di Chimica farmaceutica, Dipartimento Scienze della Vita Università di Modena e Reggio Emilia
15,15 “La canapa: nutraceutico per nascita e potenziale Novel Foods” Prof. Alberto Ritieni, Prof ordinario di chimica degli alimenti, Dipartimento di Farmacia, Università degli Studi Federico II di Napoli
15,45 Conclusioni del Dr. Carmine Genovese, Dirigente Ufficio PQAI II - Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca e dell’ippica – MASAF
16:15 Saluti finali del Direttore del Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali e Comitato organizzatore del Convegno

Redazione

Tecniche per la coltivazione della canapa - MAP a Pescia

Il 6 febbraio al CREA OF il punto sulle tecniche di coltivazione in sistemi di floating di varietà autofiorenti di canapa ottenute tramite micropropagazione.

 
Un progetto che mira a sperimentare la coltivazione della canapa con nuovi modelli produttivi a ciclo molto breve in grado di garantire al tempo stesso rese elevate e costanti e un sensibile risparmio idrico. Per raggiungere tali finalità i partner del progetto hanno individuato «una direzione innovativa: la coltivazione in sistemi di floating di varietà autofiorenti di canapa, ottenute con tecniche di micropropagazione».
Come spiega una nota di ieri del CREA, questo progetto si chiama «MAP Micropropagazione Autofiorenti Pugliesi (Progetti di Ricerca e Innovazione, Regione Puglia)» e «si pone l’obiettivo di avviare la filiera della biomassa di canapa autofiorente da estrazione (Cannabis sativa L. subsp. ruderalis ‘Finola’), aprire la strada a modelli innovativi di coltivazione a ciclo brevissimo e di superare alcuni importanti limiti dei modelli produttivi di biomassa da estrazione oggi prevalentemente utilizzati».
Nell’ambito del progetto, specifica la nota del CREA, è stata stipulata la Convenzione IDROFIN con il Centro di Ricerca Orticoltura e Florovivaismo (CREA OF) di Pescia (in provincia di Pistoia) «per la messa a punto di protocolli di ambientamento e coltivazione in floating system di semenzali certificati con diverse densità di impianto e tre diverse soluzioni nutritive, allo scopo di valutare parametri relativi alle performances quali-quantitative ed eco-fisiologiche delle piante».
Lunedì 6 febbraio, a partire dalle ore 14,30, proprio presso la sede del CREA OF di Pescia, in via dei Fiori 8, si terrà una riunione a porte aperte tra i partner del progetto sullo stato di avanzamento dei lavori, con visita guidata agli impianti sperimentali. A conclusione dell’incontro sarà possibile visitare anche le serre, i campi sperimentali e i laboratori della sede stessa. Per ulteriori informazioni contattare Maurizio Antonetti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
 
Programma
Ore 14,30 Sala Bambi:
- Introduzione di Beatrice Nesi, responsabile della sede del CREA OF di Pescia
- “Progetto MAP: una tecnica innovativa per la coltivazione della canapa a uso alimentare e farmacologico” di Giuseppe De Mastro e Claudia Ruta (Università di Bari)
- “Tecniche di acclimatazione in floating system” di Alessio Romani (Rete Etruscum, Arezzo)
Ore 16,30 Serra tecnologica:
- Presentazione delle prove in corso in floating system di germinelli di canapa a cura di Maurizio Antonetti e Sonia Cacini (CREA OF)
 

Redazione