Piano nazionale del florovivaismo e sblocco del contratto di filiera territoriale: Martina è passato nel pistoiese con due fatti concreti

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Il ministro delle politiche agricole, ieri a Pistoia per un incontro con istituzioni e vivaisti e poi a Serravalle per l’evento della Cgil su “Agricoltura e lavoro giovanile”, ha anche annunciato per settembre l’avvio del lavoro su un «progetto nazionale verde pubblico» e sul «marchio unico» del florovivaismo italiano.

 
Due «passaggi molto importanti» nei prossimi giorni: l’approvazione del piano nazionale del florovivaismo 2014-2016 alla conferenza Stato – Regioni prevista per il 24 luglio e lo sblocco del contratto di filiera riguardante il territorio pistoiese, grazie ai 7 milioni e mezzo di euro necessari, alla prossima riunione del Cipe entro i primi di agosto. E poi, a settembre, una visita più approfondita al territorio pistoiese, in risposta all’invito del presidente del distretto rurale vivaistico Vannino Vannucci e del sindaco Samuele Bertinelli, e l’inizio del lavoro a un «progetto nazionale sul verde pubblico che ci può vedere protagonisti e al marchio unico che può rappresentare la specificità dell’esperienza florovivaistica italiana».
Sono i «fatti concreti» e i progetti annunciati dal ministro delle politiche agricole Maurizio Martina all’incontro con i rappresentanti del mondo vivaistico e istituzionale pistoiese organizzato ieri a Pistoia dal deputato Edoardo Fanucci (vedi nostra intervista) e dalla presidente della Provincia Federica Fratoni. Il cui obiettivo, come ha dichiarato Martina ai giornalisti prima dell’incontro, è «dare una mano a questo territorio e al settore, consapevoli che stiamo parlando di un settore centrale nell’esperienza agroalimentare italiana», un comparto che sì «ha retto rispetto agli anni difficili che abbiamo alle spalle», ma per il quale, come per tutta l’economia, «le difficoltà non sono superate» e quindi il ministero dovrà fare la «sua parte» per accompagnarlo.
Durante l’incontro Vannino Vannucci ha riassunto sia in cifre che in termini organizzativi i tratti salienti che fanno del distretto pistoiese il leader del vivaismo ornamentale in Europa e ha ricordato al ministro che il distretto rappresenta «una fetta importante del made in Italy verde». Mentre il sindaco Bertinelli ha chiesto al ministro, prendendo spunto dalla manifestazione “Vestire il paesaggio” che la provincia di Pistoia organizza da alcuni anni, di fare propria l’ambizione del territorio di «diventare capitale del verde europeo» e di impostare un lavoro per «collocare il verde in una prospettiva più ampia, che significhi anche qualità della vita e benessere e salute».
Il ministro Martina ha raccolto la “sfida” proposta dal sindaco Bertinelli, dicendosi disposto, dopo una verifica approfondita sul campo del distretto vivaistico pistoiese (su cui comunque ha già una buona conoscenza a tavolino), a «definire un progetto di livello nazionale sul verde pubblico». «Io ci sto – ha detto il ministro -, facciamo un’operazione all’altezza degli elementi di innovazione della filiera florovivaistica oggi evidenziati: come disegno complessivo del verde del Paese possiamo puntare a qualcosa che non sia solo il mantenimento dell’esistente e della tradizione». «Io penso – ha ribadito Martina dopo la fine dell’incontro riferendosi al progetto del verde pubblico - che sia una delle vere opportunità che possiamo mettere in campo, se ragioniamo con il sistema delle amministrazioni pubbliche, Comuni e Regioni prima di tutto, con gli operatori del settore, e con il mio Ministero che può fare una parte: mi sembra una delle chiavi di svolta interessanti per questo settore e per il territorio». 
 
Redazione Floraviva