Le piante per salvare la vita sulla Terra: un’installazione a Pistoia

in Servizi
Vannucci Piante Massaini: 10 cipressi

Lungo l’A11 a Pistoia piantati 10 cipressi con salvagente pensati da Massaini di Vannucci Piante come SOS per la vita sulla Terra centrato sul ruolo delle piante

«Il vivaismo è un settore, per così dire, “creatore di natura”. Alcuni hanno definito Pistoia come una “fabbrica di ossigeno”. Quindi il vivaismo e il vivaista in generale devono essere sempre più consapevoli di questa grandissima responsabilità che hanno, quella di creare paesaggio e di creare natura. È estremamente importante anche per il nostro distretto che quest’opera sia collocata a Pistoia».

andrea massaini

Così Andrea Massaini, direttore marketing di Vannucci Piante, l’azienda leader del distretto vivaistico-ornamentale pistoiese, ieri mattina a margine dell’inaugurazione della sua installazione “Save the Planet” al Nursery Campus di Pistoia (vedi). Un’opera green composta da «10 cipressi toscani che indossano 10 grandi salvagenti che richiamano in maniera molto chiara, infantile, quella che non dovrebbe essere una domanda e nemmeno un dovere morale, ma un obbligo: salvare sia il pianeta in cui viviamo che i nostri simili». «Per questo – ha aggiunto Massaini – abbiamo pensato di collocare sull’autostrada A11 questo messaggio forte per gli automobilisti che passano di qui», una «simbologia che sta un po’ a metà strada fra salvare il pianeta e salvare le persone».
«È un’idea molto importante – ha aggiunto Vannino Vannucci, titolare della maggiore azienda vivaistica pistoiese e nazionale - perché, anche se per noi è scontato vedere delle piante a Pistoia, credo che sia un invito a far sì che tutti, non solo a parole, mettano a dimora davvero più piante: quelle giuste nei luoghi giusti. E che si mantengano anche quelle già esistenti, perché questo è molto importante: ci sono milioni di piante nel mondo che hanno bisogno di manutenzione e che svolgono una funzione fondamentale che è quella di mitigare il clima, ma soprattutto di creare ossigeno, la base della vita».

Vannino Vannucci

E alla domanda dei giornalisti se lui riscontra nelle amministrazioni pubbliche questa sensibilità per l’urgenza di mettere a dimora sempre più piante giuste nei luoghi giusti, Vannino Vannucci ha risposto così: «la sensibilità c’è in certi casi, in altri casi un po’ meno, ma sta anche a noi, e oggi siamo qui anche per questo, per cercare anche di crearla, perché il Campus, che ormai ha quasi compiuto 10 anni, è nato anche proprio per questo: per creare, per formare e dare sempre più informazioni in questo senso».
In questa iniziativa c’è anche un messaggio rivolto ai vivaisti, sul modo di lavorare e di valorizzare nell’opinione pubblica il proprio ruolo? «Sì – ha detto Vannucci - sicuramente il ruolo dei vivaisti è molto importante, però quello che è importante ancora di più è collaborare con chi poi va a installare queste piante, è sensibilizzare. E questo credo sia il momento giusto, perché c’è maggiore sensibilità nel mondo, perché si è capito che la pianta è il modo più semplice e anche meno costoso per combattere l’inquinamento. Quindi Pistoia, dove ci sono 5 mila ettari e mille aziende, è il posto ideale per realizzare questo progetto».

Vannucci Piante Massaini: 10 cipressi

Nel corso della inaugurazione, caratterizzata anche dal lancio simbolico di piccole ciambelle colorate sul laghetto del Nursery Campus, in una sorta di performance collettiva dei partecipanti all’inaugurazione, l’autore Andrea Massaini ha spiegato ai giornalisti che la scelta del cipresso come albero da usare nell’installazione è dovuta in parte al fatto che «sì, il cipresso è una pianta che rappresenta per eccellenza il paesaggio toscano», ma un’ulteriore motivazione è che si tratta di una delle piante che meglio si prestano a raffigurare «la silhouette umana». «Questi bellissimi cipressi, che fra l’altro sono alti più di 12 metri – ha detto Massaini - stanno lì quasi a fare le sentinelle sul passaggio autostradale. Un passaggio importante perché su questa tratto di A11 sono circa 60 milioni gli automobilisti che passano tutti gli anni. E quindi sarà una testimonianza ferma, una domanda di riflessione aperta sul nostro dovere, anzi il nostro obbligo di salvare la vita» nel pianeta.

L.S.