Intesa Cia – Anci: sinergie, semplificazioni e servizi per le aree rurali
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L’intesa è stata siglata oggi a Firenze a margine del convegno sui cambiamenti istituzionali della regione riguardanti agricoltori e aree rurali. Brunelli (Cia Toscana): «il riordino della governance avvenga dando continuità ai servizi» e «opportunità di sviluppo». Biffoni: «Anci Toscana rafforza l’impegno nel settore agricoltura e forestazione». Per Remaschi in un quadro di tagli di risorse regionali ci vuole una «concertazione forte con le categorie» e «concretezza». Patrizio Mungai: «Anci armonizzerà le risposte dei Comuni all’agricoltura, a cominciare dall’urbanistica».
Sinergie e semplificazione delle relazioni fra enti locali e agricoltori per favorirne l’iniziativa imprenditoriale. Miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali, comprese le marginali, grazie a un adeguato sistema di servizi e infrastrutture.
Sono questi gli obiettivi principali del protocollo d’intesa siglato oggi a Firenze, fra Cia Toscana e Anci Toscana, a margine del convegno organizzato dai due soggetti con la Regione sul tema “Come cambia la Regione Toscana: le nuove istituzioni, le imprese, le aree rurali”. L’accordo è stato firmato dai presidenti regionali della Confederazione italiana agricoltori Luca Brunelli e dell’Associazione nazionale comuni italiani Matteo Biffoni, e prevede un patto di consultazione permanente e un programma di iniziative nelle varie aree del territorio regionale su temi quali: integrazione delle politiche urbanistico-paesaggistiche con il settore agricolo; diffusione delle politiche forestali nella nuova governance territoriale; semplificazione burocratica e fiscalità locale per l’imprenditoria agricola; infrastrutture, servizi, mobilità e welfare nelle aree rurali; valorizzazione delle tradizioni e tipicità; sostegno alle aree rurali e montane marginali. Le iniziative sono ancora da calendarizzare.
«Si tratta di un accordo molto importante per l’agricoltura toscana – ha sottolineato Luca Brunelli – soprattutto in una fase di riordino istituzionale che avrà ricadute sui cittadini, imprese ed enti locali. Molti i temi in cui enti locali e mondo rurale interagiscono, dal consumo del suolo all’urbanistica e paesaggio; ma anche l’economia delle aree rurali e montane, i servizi e le infrastrutture. La Cia Toscana ritiene importante che il processo di riordino istituzionale avvenga dando piena continuità alle funzioni pubbliche e di servizio alla collettività, aumentandone l’efficienza e l’efficacia. In questo senso vogliamo che il riordino della governance rappresenti un’opportunità di sviluppo in grado di sostenere l’economia e le popolazioni delle aree rurali, anche valorizzando in pieno la sussidiarietà ed il ruolo attivo del sistema delle imprese agricole e forestali»
«Con questa intesa – ha commentato Matteo Biffoni -, Anci Toscana rafforza ulteriormente l’impegno nel settore agricoltura e forestazione. E’ uno dei primi e significativi frutti del tavolo permanente sul tema istituito qualche mese fa in seno all’associazione, ed ha l’obiettivo di collaborare ancor più strettamente con la Cia per la tutela e lo sviluppo di un comparto fondamentale per i nostri territori, per la loro storia, nonché per l’economia e l’identità dell'intera Toscana».
Intervenendo al convegno l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi ha fra l’altro affermato che la Regione, in questo contesto di tagli di bilancio e risorse drammatici (il bilancio della Regione Toscana è passato da 2 miliardi e 250 milioni del 2010 a 1 miliardo e 385 milioni) e di sacrifici, «deve dare certezze alle imprese e ai mercati». «Ci vuole una politica di concertazione forte con le associazioni di categoria – ha aggiunto Remaschi – e concretezza». In tale direzione la Regione, ha ricordato l’assessore, ha già approvato il calendario dei bandi per l’agricoltura ed è «in dirittura di arrivo per mettere sul piatto il fondo prestiti e una misura sul microcredito per aprire le porte del credito anche ai soggetti più piccoli». Remaschi ha espresso l’intenzione di «portare la banda larga e ultra larga anche nei territori rurali montani».
«Il messaggio che viene fuori dal convegno - ha detto Patrizio Mungai, responsabile Agricoltura e sviluppo rurale di Anci Toscana, nonché sindaco di Serravalle Pistoiese - sostanzialmente è questo: l’Anci Toscana si sta organizzando come punto di riferimento anche per il settore dell’agricoltura. Stanno partecipando all’apposito tavolo sempre più comuni interessati, dopo che le provincie sono scomparse. Stiamo cercando di armonizzare le problematiche e le ricette che emergono da tutti i comuni per poi portarle ai vari confronti istituzionali e per dare una risposta appunto armonica». «In questo quadro, grazie anche al lavoro del segretario Simone Gheri e l’apporto di Marina Lauri, - ha continuato Mungai – ci stiamo dotando di strumenti che poi possano essere utili a tutti i comuni. Abbiamo già fatto un protocollo d’intesa con l’Accademia dei Georgofili, interessante per quanto riguarda il discorso delle eccellenze alimentari e quello del verde pubblico. E proseguiamo con questo accordo con la Cia, che dovrebbe essere un punto di riferimento per uno sviluppo delle aziende del settore che sia in armonia con gli aspetti ambientali da tutti i punti di vista, compreso uno dei problemi fondamentali quale l’impatto urbanistico delle aziende nei territori. Tra le iniziative previste dall’accordo vanno segnalate infatti quelle che riguarderanno lo sviluppo sostenibile e quelle legate ai problemi relativi all’urbanistica, che sono importanti perché nei vari comuni della Toscana ciascuno si è mosso motu proprio. Da ora in poi si cercherà di dare una risposta comune per tutti».
L. S.