Il futuro del Cespevi: fra una cordata di imprenditori e la Regione che “non paga le bollette”
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Si è tenuta ieri pomeriggio la conferenza stampa, organizzata da Cia Pistoia, per capire quale potrà essere il futuro prossimo del Centro Sperimentale per il Vivaismo pistoiese. Dopo la prima gara andata deserta, la Camera del Commercio di Pistoia pubblicherà un nuovo bando verso fine mese per vendere la sua quota, pari all’80%, con un ribasso del 10% rispetto alla cifra iniziale di € 3.260.000. Intanto una cordata di imprenditori si è fatta avanti e in sua rappresentanza Francesco Mati, presidente del Distretto Vivaistico pistoiese, esprime la volontà di innovare e rilanciare il Cespevi da qui al 2020 e oltre. Il Comune di Pistoia salverà comunque i 24 ettari di verde del Centro, anche se ribadisce l’importanza di questo per la città e il distretto. Renato Ferretti, ormai presidente dimissionario del Cespevi, lamenta mancati pagamenti da parte della Regione e problemi con l’Amministrazione pistoiese.
Alla conferenza stampa la partecipazione delle autorità e dei professionisti coinvolti è stata numerosa e sentita, come ha sottolineato Sandro Orlandini, presidente Cia Pistoia, che ha organizzato l’incontro per cercare di delineare le linee di indirizzo da adottare per il futuro del Cespevi. Orlandini parte dalla constatazione che il Centro, dopo 35 anni di storia e di successi, è oggi pressoché un bosco nonostante continui ad essere una risorsa importante grazie anche al servizio fitosanitario regionale. Quale casa del florovivaismo della Toscana, come lo ha definito il giornalista Eugenio Fagnoni, il Cespevi sembra poter avere tutte le carte in regola per proseguire la sua vita di ricerca in un’ottica di innovazione. Il presidente della Camera di Commercio di Pistoia, Stefano Morandi, ha spiegato chiaramente la situazione che ha portato alla cessione della quota, dettata non da una scelta politica, ma dalle norme che obbligano la Camera a dismettere le sue partecipazioni in società non prettamente strategiche. Morandi ci tiene a sottolineare: «I bandi non andranno avanti all’infinito, al massimo si prevede una svalutazione del 20%. Abbiamo più volte tentato di avvicinare gli operatori del settore affinché acquisissero quote del Cespevi, ma niente di concreto è stato ottenuto. Adesso l’augurio è che venga fatta un’offerta economica congrua.» Anche l’assessore regionale all’agricoltura, Marco Remaschi, è intervenuto per ricordare la necessità di ricerca e innovazione per il successo dell’agricoltura italiana in un mercato sempre più competitivo e con regole diverse in vari paesi. «Per la promozione di un settore così importante si deve ripensare il Centro a livello di rete d’impresa. Che ruolo esso può esercitare rispetto ai cambiamenti di mercato? Può essere un punto di riferimento per le aziende di settore?», così incalza Remaschi per rimarcare l’esigenza di stabilire una mission per il Cespevi. Francesco Mati, presidente del Distretto Vivaistico ornamentale, interviene affermando che di fronte ai numerosi stimoli provenienti da questa situazione, fra cui quello di Morandi e Ferretti, lui e gli imprenditori che lo affiancano non potevano non rispondere. Ecco allora che è nato un dialogo e una collaborazione fra imprenditori per immaginare uno sviluppo del Centro, come la possibilità di creare qui un distaccamento di brevetti botanici. L’intento è di far aderire il Cespevi al futuro del vivaismo da qui al 2020 e anche di più. Daniela Belliti, vicesindaco del Comune di Pistoia, ha sottolineato come il vivaismo sia per l’amministrazione un settore centrale, ma «i valorosi vivaisti che decidono di investire nel Centro non devono condannarsi alle perdite, semmai trovare un sistema di ricavi». Questi possono venire da collaborazioni con il mondo della ricerca e dell’università. «La liquidazione del Cespevi resta uno scenario da non pensare per noi. Mantenendo la dimensione di distretto, si può individuare un percorso di soluzioni che vedranno Pistoia Capitale della Cultura 2017 con una riqualificazione del verde urbano e il Cespevi quale elemento trainante di una serie di eventi.» Anche Luca Iozzelli, neo eletto presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, oggi detentrice del 20% del Centro, è intervenuto per ricordare che una fondazione di origine bancaria interviene quando esistono progetti chiari con obiettivi concreti. Soddisfatto che ci sia un primo nucleo di imprenditori pronti a progettare il futuro di quest’area, Iozzelli afferma che non c’è un prezzo congruo, ma di mercato a questo punto: se l’attività del Cespevi non regge, si dichiara il fallimento. La Fondazione crede comunque nelle potenzialità del Centro e lo ha sempre dimostrato, come ricorda Iozzelli: in particolare, nell'esercizio 2016, ha messo 200.000 euro, ma oltre a questo serve un progetto/bilancio che tenga a livello di costi e ricavi. Dal mondo della politica hanno parlato Federica Fratoni, assessore regionale all’ambiente, e Marco Niccolai, consigliere regionale, e entrambi hanno apprezzato il coinvolgimento degli imprenditori in un momento in cui la Regione non può più finanziare o effettuare operazioni di salvataggio, se non tramite i piani di sviluppo rurale e sottostando a determinate regole.
Redazione
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Yesterday afternoon took place the press conference , organized by Cia Pistoia, to understand which will be the next future for the Experimental Center for Pistoia's Nursery. After the first competition that was desolate, the Chamber of Commerce of Pistoia will publish a new tender notice for the end of the month to sell its part, in the amount of 80% , with a reduction of 10% compared to the starting sum of 3.260.000 euros. Meanwhile a businessmen network step forward and in its representation Francesco Mati, president of Pistoia Nursery District, expresses his will to innovate and restart the Cespevi from now to 2020 and over. The Municipality of Pistoia will save anyway the 24 green ectars of the Center, even if reiterates the importance of this for the town and district. Renato Ferretti, already outgoing president of Cespevi, complains lack of payments from the Region and problems with the Management of Pistoia.
To the press conference the participation of authorities and professionals involved has been copious and felt, as highlighted Sandro Orlandini, president of Cia Pistoia, that organized the meeting to try outline the lines of adresses to adopt for the future of Cespevi. Orlandini starts from the verification that the Center, after 35 years of history and successes, is today almost a wood although continues to be an important resource thanks to the regional plant health service. As house of the nursery of Tuscany, like the journalist Eugenio Fragnoni defined it, the Cespevi seems aible to have all the papers in order to go on with its research life in a perspective of innovation. The president of Pistoia's Chamber of Commerce, Stefano Morandi, clearly explained the situation that has taken to the end of the sum, dictated not by a political choice, but by ruls that force the Chamber to decommiss its participation in society not essentially strategics. Morandi is interested in underlining: «The announcements won't go on for ever, at maximum it's predicted a depreciation of 20%. We tried more times to approach the sector operators so that they would acquire sum of Cespevi, but nothing concrete has been obtained. Now the wish is that another appropriate economic offer is made». Also the regional assessor to the agriculture, Marco Remaschi, partecipated to remember the necessity of research and innovation for the success of italian agriculture in a market that's always more competitive with different rules in the countries. «For the promotion of such important sector it's necessary to rethink the Center at enterprise level network. What kind of role can use compared to market changes? Can it be a reference point for the sector companies?», so Remaschi presses to notice the need to etablish a mission for Cespevi. Francesco Mati, president of the Nusery ornamental District, participates affirming that in front of many urges coming from this situation, among which the one of Morandi and Ferretti, he and the businessmen couldn't fail to answer. Here then was borned a dialogue and a collaboration between businessmen to imagine a development of the Center, as the possibility to create a detachment of botanical patents. The intent is to make the Cespevi join the future of the nursery from now to 2020 and more. Daniela Belliti, deputy mayor of Pistoia Municipality, underlined how the nursery is for menagement a central sector , but «the valian nurseymen choosing to invest must not condemn themselves to the losses, but find a incoming system». These can come by collaborations with the world of research and university. «The settlement of Cespevi remains a scenary that we must not think about. Remaining in the distric dimension, it's possible to identify a way of solutions that will see Pistoia as Capital of the Culture in 2017 with a requalification of the hurban green and the Cespevi as leading element of series of events». Also Luca Iozzelli, newly elected president of the Fondazione Cassa di Risparmio of Pistoia and Pescia, today holder of the 20% of the Center, participated to remember that a foundation by banking origin attends only when exist clear projects with real goals. Satisfied that a first unit of businessmen is ready to project the future of this area, Iozzelli affirms that there's not an appropriate cost, but a market one at this point: if the activity of Cespevi doesn't last, bankruptcy is declared. Anyway the Foundation believes in the potentiality of the Center and has always shown it, as Iozzelli remembers: particularly, in the 2016 practice, put 200.000 euros but, over this, it's necessary a project/balance taking costs and revenues. For the world of politics have spoken Federica Fratoni, regional assessor to the environment, and Marco Niccolai, regional councilman, and both admired the involvment of businessmen in a moment where the Region can't finance or do rescue operations no more, if not through the rural development plans and by putting up with rules.
Editorial staff