I focus di Myplant sui mercati dei prodotti da garden e dei lavori green
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Il 22 febbraio convegno inaugurale “Opportunità green jobs” introdotto da dati e tendenze sulle richieste di lavoro di Infojobs. Dal 22 al 24 i quattro incontri di “Gds Break” con i protagonisti delle «proposte garden» di tre catene di gds bricolage e su eBay. Il 23 relazione di Euromonitor sul “Mercato del gardening in Europa” con case study sulla Svezia.
Informazioni riguardanti i lavori della filiera del verde o più in generale ecosostenibili e momenti di approfondimento del mercato dei prodotti da giardinaggio anche fuori dal canale tipico del garden center, abbracciando ad esempio le insegne della grande distribuzione specializzata del bricolage, al cui interno le merceologie da garden hanno un peso molto significativo.
Myplant & Garden 2017, in programma dal 22 al 24 febbraio presso la Fiera di Milano, sarà l’occasione per aggiornarsi anche su questi aspetti del mercato del verde in Italia e in Europa (vedi nostro servizio).
A cominciare dal convegno inaugurale del 22 febbraio mattina (ore 10-13, Sala convegni, padiglione 20, corsia M) a cura di GreenPlanner “Opportunità Green Jobs”, dedicato a «come e dove investire forze e risorse per migliorare la sostenibilità della propria professione». Appuntamento, valido come aggiornamento professionale per gli agronomi, che si aprirà con una relazione di Federico Filippa, manager di InfoJobs, su “Dati e tendenze: come si muovono le richieste di lavoro”, seguita da interventi su “Finanziamenti e bandi” della redazione di GreenPlanner, “Turismo sostenibile” di Ada Rosa Balzan (Università Cattolica di Brescia), “Tessili green” di Aurora Magni (Liuc – Università Cattaneo), “Verde urbano di qualità: salute e risparmio” di Patrizia Menegoni (Enea), “Gli scarti diventano materia prima” di Nicoletta Ravasio (Cnr), “Diritti e doveri di chi si occupa di green” a cura dell’Avv. Sergio Barozzi e “Il progetto Green Jobs mette in relazione scuola e aziende” di Andrea Trisaglio (Green Jobs di Fondazione Cariplo).
Come spiegato da M. Cristina Ceresa, direttore di GreenPlanner, al termine della conferenza stampa di ieri di presentazione della 3^ edizione di Myplant, lo scopo del convegno inaugurale è dare «informazioni molto pratiche», comprese le «indicazioni amministrative» sul lavoro e dati sull’occupazione aggiornati a cura di InfoJobs, «che analizza il mercato del lavoro ed è tra l’altro una vetrina online di scambi di lavori». «L’aspetto dei green jobs – ha aggiunto M. Cristina Ceresa - quest’anno lo analizzeremo come potenzialità del mercato: avremo dei dati su quali sono i lavori più attraenti dal punto di vista delle assunzioni e un avvocato ci dirà come è affrontata la fiscalizzazione e defiscalizzazione nel mondo green. Quattro docenti universitari ci parleranno dei loro progetti e li seguiremo non soltanto analizzando il progetto ma anche vedendo quali altre lampadine si possono accendere in settori limitrofi».
“Gds Break – il garden incontra la grande distribuzione specializzata”, a cura di Giulia Arrigoni, direttore editoriale di DIYandGarden, è una serie di incontri, dal 22 febbraio mattina, dalle 10,30 alle 11,30, fino al 24 mattina nella stessa ora, presso la “Market Area” del padiglione 20 (corsia E), con alcune delle più importanti catene del bricolage e un soggetto leader dell’e-commerce in Italia, i cui reparti e settori dedicati al verde registrano andamenti positivi da anni. Verranno esaminati gli aspetti più significativi legati alla proposta garden all’interno dei punti vendita delle tre insegne di bricolage Leroy Merlin, Obi e Brico Io, e nella piattaforma di eBay. A quest’ultimo tema è dedicato l’incontro “eBay e garden. L’opportunità elettronica per operatori e consumatori” con Paolo Valassi, Business Development Manager eBay Inc.. Gli altri faccia a faccia saranno “Il garden per Leroy Merlin, tra tecnica e progettualità” con Massimo Polato, direttore del Gruppo Giardino Centrale Acquisti Leroy Merlin Italia, “Obi Italia, il trionfo del verde: un punto di forza e distinzione in gds” con Luca Fanucchi, Area Manager Garden di Obi Italia e “Brico Io, il garden tra prossimità e servizio” con Paolo Micolucci, direttore acquisti di Brico Io (che fa parte di Coop Lombardia).
Si tratta, come precisato a margine della conferenza stampa di ieri da Giulia Arrigoni, di «quattro incontri con quattro protagonisti della moderna distribuzione. Tre sono rappresentativi di negozi fisici: sono grandi catene, grandi insegne, due internazionali». «Quindi con loro – ha proseguito Giulia Arrigoni - si andrà ad approfondire tre modi di organizzare l’esposizione all’interno di superfici che variano dalla più grande di Leroy Merlin a quella di prossimità che è Brico Io. Il quarto incontro vuole essere invece un momento di attenzione a quella che è la nuova frontiera del commercio, quindi l’e-commerce, non il negozio fisico ma il negozio virtuale, che all’interno di eBay (che, come sappiamo, è un marketplace che ospita rivenditori specializzati) sta avendo una crescita molto importante in tutto il mondo, ma anche in Italia, e tra questi il settore del garden nella sua accezione più completa e più generale è tra i comparti più performanti. Anche il verde vivo, inaspettatamente». Pertanto «è un modo per far conoscere questi protagonisti, se vogliamo un po’ più defilati rispetto al distributore specializzato di questo ambito, che è il garden center classico o addirittura il florovivaista direttamente. Questo è un altro anello della catena distributiva, che però è importante perché fa fatturati significativi nelle insegne del bricolage, dove il garden è a volte il primo settore…». In che percentuali? «Abbiamo deciso di non fornire dei dati – ha risposto Giulia Arrigoni - ma tenga conto che le insegne della moderna distribuzione rispetto al mercato totale brico e garden pesano circa il 30%, però su un mercato che è più orientato al bricolage e dove il verde vivo è ancora abbastanza marginale. Ad eccezione di Obi, che invece punta moltissimo su questo tipo di assortimento. Però il verde vivo tenderà a crescere, perché comunque dà molta soddisfazione». Qualche cifra? «Se noi parliamo, a livello italiano, di circa 10/12 miliardi di euro all’anno, però comprendendo tutta la filiera distributiva, quindi per intenderci comprendendo anche la ferramenta (che comunque hanno merceologie da garden), il 30% è ad appannaggio delle insegne della distribuzione, che in realtà sono numericamente molto inferiori rispetto al dettaglio tradizionale». E all’interno di questo 30% dei 10 miliardi quanto varrà la parte dedicata al verde più o meno? «Dipende. Per alcune insegne è molto importante. Addirittura è il primo macro reparto». Ma, al di là dei numeri, Giulia Arrigoni ha sottolineato l’importanza dei quattro incontri dal punto di vista pragmatico, «anche perché molti espositori e molti visitatori magari non hanno quella immediata confidenza con l’insegna, per cui ci sarà un momento di presentazione per poi passare al cliente, quindi come si sta evolvendo il cliente, quali sono le sue richieste, ecc. E poi per dare delle informazioni utili a chi vuole iniziare a lavorare con la grande distribuzione, perché non è che sia così semplice e automatico. Uno deve essere organizzato e ci vogliono conoscenze su come fornire i prodotti, trasportarli ecc.»
Da ricordare infine l’incontro “Il mercato del gardening in Europa”, in programma il 23 febbraio mattina, sempre alla “Market area” del padiglione 20, a cura di Sara Rovai di Euromonitor International, con presentazione di DIYandGarden. Una introduzione sul mercato del settore verde a livello globale, con un’analisi delle categorie piante, fiori, vasi da giardino e altre attrezzature nelle catene distributive e il case study della Svezia. Un’occasione per comprendere meglio i mercati europei del giardinaggio con l’ausilio di una società di ricerca internazionale che raccoglie i dati di settore in 54 Paesi.
Lorenzo Sandiford