Floricoltura pesciatina: bilancio della presenza a Ipm Essen
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Da due importanti soggetti della floricoltura pesciatina, l’esperta cooperativa Flora Toscana e la debuttante ad Essen Associazione Florovivaisti di Pescia, soddisfazione per Ipm Germany. Luca Quilici, responsabile produzione della cooperativa, cita alcune novità presentate: le Antiche Camelie toscane dell’800, un nuovo eucalyptus e le certificazioni, fra cui la GlobalGap. I Florovivaisti di Pescia sottolineano il buon impatto su «garden medio-grandi» e «buyer di grandi catene», e la rilevanza delle modalità di presentazione dei prodotti.
Dall’esperta cooperativa Flora Toscana all’Associazione Florovivaisti di Pescia, debuttante alla manifestazione, arrivano commenti positivi sulla loro recente partecipazione alla fiera internazionale delle piante Ipm – Essen Germany, svoltasi dal 22 al 25 gennaio scorsi. La «più interessante ed importante a livello europeo per quanto riguarda la vasetteria», come spiega Luca Quilici, responsabile produzione della cooperativa pesciatina leader a livello nazionale nella commercializzazione di prodotti florovivaistici.
Flora Toscana e l’Associazione Florovivaisti di Pescia - che partecipava con cinque aziende (Ammazzini Piante, Società Agricola Nannini, Vivai Cinelli, Del Ministro Giampiero – Olea Europea Nursery, Vivai Rosellini) - rappresentavano i due terzi della pattuglia floricola proveniente dalla Valdinievole (anzi di più, visto che se non si conta l’Associazione le imprese erano 8). Pattuglia che a sua volta equivaleva a quasi un quarto della rappresentanza a Ipm del florovivaismo pistoiese.
Quali sono gli elementi di soddisfazione messi in luce dai due importanti soggetti della filiera della floricoltura di Pescia?
Luca Quilici ha rimarcato che l’interesse suscitato e i numerosi contatti presi durante l’ultima edizione di Essen sono probabilmente da legare «al fatto che Flora Toscana propone sempre diverse novità». Così, in questa circostanza, è stato presentato un progetto, molto legato al territorio e ancora in fase iniziale, centrato sul recupero del «patrimonio di antiche camelie dell'800 toscano». A rendere particolarmente interessante il progetto, osserva Quilici, è anche il fatto che «la coltivazione delle camelie […] viene effettuata utilizzando protocolli di produzione più naturali possibili rispetto agli standard ordinari». Tra le altre novità presentate da Flora Toscana, Quilici cita anche «una nuova varietà di eucalyptus a foglia larga».
«In generale a livello espositivo – commenta il responsabile produzione di Flora Toscana - viene prestata sempre più attenzione al pubblicizzare il possesso di certificazioni che garantiscano il consumatore della qualità del prodotto e del rispetto di diversi parametri, sia legislativi che ambientali». E a questo proposito può essere ricordata l’ennesima certificazione ottenuta di recente dalla cooperativa di Pescia: la GlobalGAp – Opzione 2 per «le buone pratiche agricole riconosciute a livello internazionale», che garantisce ai consumatori sia «eccellenza e qualità del prodotto» che «produzioni rispettose dell’ambiente nonché della salute e sicurezza dei lavoratori».
Dal 2013 Flora Toscana commercializzerà le seguenti produzioni certificate GlobalGap. Alla voce “Fiori e Fogliame Reciso”: Achillea, Agrifoglio, Aralia, Aspidistra, Bocche di Leone, Brassica, Calla, Carthamus, Crisantemo, Dianthus Barbatus, Gerbera, Ilex verticillata, Lilium Asiatico, Lilium Orientale, Lilium L.A., Limonium, Lisianthus, Peonia, Ranuncolo, Ruscus, Solidago e Violacciocca. Tra le “Piante in Vaso”: Agapanthus, Aulax, Banksia, Calla, Camelia, Correa, Dryandra, Eucalyptus Gelsemium, Grevillea, Hardenbergia, Isopogon, Lagerstroemia, Leucadendron Leucospermum, Limonium, Loropetalum, Proteacee, Peonia, Ranuncoli, Telopea e Waxflower.
Sull’andamento di questa edizione di Ipm Germany, Quilici conclude dicendo che «per quanto ci riguarda abbiamo visto un poco più di fermento rispetto all'anno passato, Essen è sempre una fiera viva, al contrario di molte altre, e fra qualche settimana potremmo dare anche una valutazione più completa sulla consistenza dei contatti avuti».
Altrettanto positivo, ma di taglio diverso trattandosi di un debutto alla fiera tedesca, il comunicato dell’Associazione Florovivaisti di Pescia, che vede nella partecipazione ad eventi come questo l’occasione per recuperare «il dinamismo che per tanti anni aveva contraddistinto il nostro territorio della Valdinievole» e che poi «si era un po’ assopito». L’opportunità di «provare a cambiare il nostro modo di condurre ma soprattutto confrontarsi tra aziende e mettere sul tavolo le nostre conoscenze individuali» permettendo «al nostro territorio di affrancarsi dalle grandi aziende pistoiesi, a cui tutti noi riconosciamo il merito di aver trasformato quelle che erano semplici aziende vivaistiche di produzione in realtà di dimensioni industriali».
«L’impressione avuta nel partecipare per la prima volta alla più importante manifestazione a livello europeo del nostro settore – scrivono i Florovivaisti di Pescia - è stata quella di capire che anche a piccole/medie aziende come sono le nostre non possa fare che bene». Nel senso di metterci in condizione «d’intuire in anticipo le tendenze, di capire meglio cosa il mercato vuole e, non da ultimo, di riuscire ad avere un’efficiente organizzazione aziendale per poter supportare al meglio le richieste informative su prodotti e logistica di trasporti».
«Abbiamo avuto un riscontro di primo impatto superiore alle nostre aspettative – concludono i Florovivaisti di Pescia -, i nostri prodotti hanno colpito molti operatori, sia che si trattasse di garden medio/grandi, che buyers di grandi catene […]. Abbiamo offerto diverse soluzioni di presentazione del prodotto e questo è stato uno spunto […] a cui daremo seguito anche nelle prossime manifestazioni».
Lorenzo Sandiford