Dalla Regione 2 milioni per soccorrere il Mercato dei fiori di Pescia
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Il presidente della Regione Toscana Giani: con questo contributo straordinario «veniamo incontro alla richiesta di aiuto del commissario prefettizio di Pescia De Cristofaro, perché è un’attività economica importante», ma non è proprietà regionale e «in futuro alla manutenzione dell’immobile dovrà pensarci il Comune». De Cristofaro: «i soldi della Regione indispensabili per avviare la messa in sicurezza ed evitare il possibile sequestro», un altro milione lo metterà il Comune. Il consigliere regionale Niccolai, membro della Commissione Agricoltura, «il Mefit sembrava spacciato, in soli 2 mesi grazie al progetto credibile di De Cristofaro e all’impegno di Giani ha una seconda possibilità» e sul futuro del Mefit dice: è necessario definire un piano «con impegni precisi» e che sia «credibile».
«Stamani nell’approvazione della Variazione di Bilancio, che ha come oggetto principale la sistemazione dei conti della sanità, abbiamo previsto anche altri interventi fra cui lo stanziamento di 2 milioni di euro per realizzare interventi strutturali urgenti al mercato di Pescia. È una necessità che mi è stata fatta presente dal Commissario De Cristofaro e dal consigliere Niccolai. Ne abbiamo parlato in Giunta e nonostante il sacrificio, perché si tratta di un immobile che è di proprietà comunale e non regionale, abbiamo previsto questo contributo, perché è indubbio che altrimenti il mercato dei fiori sarebbe a rischio di chiusura e non potevamo sottrarci a questo sforzo».
È quanto dichiarato oggi a Firenze dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, nella sede della Giunta regionale di Palazzo Strozzi Sacrati poco prima che iniziasse la sua conferenza stampa insieme al vice prefetto Vittorio De Cristofaro, commissario a Pescia dal 1° febbraio 2022, e al consigliere regionale pesciatino Marco Niccolai, membro della commissione Agricoltura, per illustrare le ragioni di questo contributo straordinario a favore del Mercato dei fiori di Pescia, uno dei mercati all’ingrosso di piante e fiori più grandi d’Italia, ma anche opera ingegneristica di rilevante interesse storico-artistico.
L’odierno finanziamento di 2 milioni si somma ai 3 milioni di euro già messi a disposizione dalla Regione nel 2016. Un altro milione ce lo metterà il Comune, come assicurato dal vice prefetto Vittorio De Cristofaro, che ha ringraziato il presidente Giani e il consigliere regionale Marco Niccolai per la disponibilità e quanto fatto in soccorso di questa struttura mercatale - detta Mefit dal nome dell’azienda speciale comunale che la gestisce: "Mercato dei fiori della Toscana" – che è stata progettata negli anni Settanta e sorge vicino alla stazione ferroviaria, contraddistinguendosi architettonicamente per sei maestosi doppi pennoni posti su due lati opposti e sostenuti da tiranti in acciaio e grandi vetrate. Un mercato che conta la superficie coperta senza pilastri più ampia d’Italia, un quadrato di oltre un ettaro che ospita il salone delle contrattazioni, a cui si aggiungono lateralmente 89 magazzini per una superficie quasi identica, 55 box per 1900 metri quadrati, serre per 1.875 e un’area a verde per 25.500, oltre agli uffici, i parcheggi e l’area di carico e scarico. Una struttura attivissima, ma che necessitava di un adeguamento strutturale, non più rinviabile.
«I soldi messi dalla Regione sono indispensabili – ha spiegato il viceprefetto Vittorio De Cristofaro - per avviare la messa in sicurezza dello stabile e quindi evitare il possibile sequestro da parte dell’autorità giudiziaria per pericolo». Il termine ultimo imposto dalla procedura già avviata è il 22 giugno: dopo quella data i vigili del fuoco avranno 60 giorni per fare un sopralluogo ed altri 30 per riferire all’autorità giudiziaria. Ma se i lavori saranno già partiti – i tempi ci sono – sequestro e chiusura potranno essere evitati. Come poi precisato a margine della conferenza stampa da De Cristofaro a Floraviva, il progetto complessivo di adeguamento strutturale del mercato dei fiori, oltre ai 3,5 milioni già spesi in passato (3 milioni della Regione e 500 mila euro del Comune di Pescia), è di circa ulteriori 8,8 milioni di euro. Con i tecnici e con l’avallo dei vigili del fuoco erano state concordate le misure minime per arrivare alla messa in sicurezza e a norma per quanto riguarda l’antincendio: ammontano a una spesa di 4,8 milioni di euro. Adesso, grazie al contributo della Regione e all’ulteriore milione del Comune, si hanno a disposizione 3,1 milioni di euro che consentono di fare gli interventi di messa in sicurezza e di avviare i lavori dell’anti-incendio. Cosa che dovrebbe evitare un sequestro da parte dell’autorità giudiziaria e quindi la chiusura del mercato. Sui successivi passi non si è espresso, visto che il suo incarico terminerà il 7 luglio prossimo.
«Si tratta di un’attività economica importante per il territorio pesciatino ma non solo per Pescia – ha sottolineato il presidente Giani in conferenza – e per questo abbiamo deciso di intervenire prontamente al fine di scongiurarne la chiusura anche se, lo voglio ricordare, la Regione non ha alcuna competenza o titolarità oramai sulla struttura. La sua chiusura sarebbe stata però un danno economico e sociale di rilievo regionale». Il mercato all’ingrosso è infatti un punto di riferimento per centinaia di produttori di piante e fiori, di commercianti e trasportatori: in tutto circa quattromila addetti. L’intervento sull’edificio, che sarà realizzato grazie al contributo della Regione, servirà a renderlo da subito di nuovo sicuro e quindi successivamente idoneo rispetto alle mutate norme in materia di sicurezza ed antincendio, oltre a supplire alla manutenzione ordinaria straordinaria che negli ultimi anni non è stata realizzata.
«Due mesi fa - ha commentato il consigliere Marco Niccolai, presidente della Commissione Aree interne e membro della Commissione Agricoltura, che si è speso molto come intermediario fra De Cristofaro e Giani - il mercato era spacciato, oggi può guardare al futuro: grazie al lavoro che in soli due mesi dall’insediamento ha fatto il commissario prefettizio, che ha definito il progetto in modo serio e credibile e ce l’ha presentato, evitiamo uno shock e un disastro economico e sociale che avrebbe riguardato tutto il territorio della provincia di Pistoia, colpendo peraltro un hub fondamentale per il commercio dei fiori in Italia». «Ringrazio il presidente Giani e la giunta – ha continuato Niccolai - che, in un momento non certo semplice per i bilanci delle Regioni, al primo momento utile, sono riusciti a mettere in campo le risorse necessarie in questa corsa contro il tempo per consentire al Comune guidato dal dottor De Cristofaro di potersi presentare in modo credibile agli organi di controllo dello Stato che dovranno verificare la situazione». «Dal provvedimento dei vigili del fuoco, che c’è stato a giugno 2021, a Pescia si sono persi sette mesi inutilmente – ha detto Niccolai -: in due mesi siamo riusciti a mettere in campo un intervento, grazie alla serietà e alla credibilità delle proposte che il dottor De Cristofaro ha avanzato e che la Regione ha concretamente recepito».
Ma, come ha rimarcato più di una volta il presidente Eugenio Giani, «in futuro alla manutenzione dell’immobile dovrà pensarci l’amministrazione comunale».
Quali prospettive di rilancio dopo il salvataggio della struttura?
Al termine della conferenza stampa, abbiamo posto a Marco Niccolai la questione delle due principali sfide che attendono comunque il Mercato dei fiori di Pescia, una volta scongiurata la chiusura grazie all’impegno del Commissario De Cristofaro e della Giunta regionale: il piano di valorizzazione e/o business plan della struttura del mercato dei fiori e l’eventuale accesso a fondi nazionali, alla luce anche della valenza interregionale del mercato.
Come muoversi per avviare il piano di valorizzazione? «È centrale innanzi tutto – ha risposto Niccolai - che il Comune definisca, assieme alle forze del territorio, un progetto che dia sostenibilità economica a questa struttura nel futuro». Un progetto multifunzionale? «Mi pare inevitabile – ha detto – ma deve essere elaborato un business plan che preveda impegni precisi». Nell’accordo di programma del 2016 era previsto che la Regione desse un supporto nella realizzazione del piano di valorizzazione: lo farà? «La Regione, come ha dimostrato anche oggi con questo contributo, di fronte a proposte serie e credibili fa la sua parte. La qualità e credibilità delle proposte sono fondamentali per gli interventi della Regione, che amministra soldi di tutti i cittadini. Dopo questo intervento di soccorso c’è un’altra opportunità per il mercato: il Comune non dovrà sprecarla».
Il mercato dei fiori di Pescia può ambire ad ottenere sostegni economici anche di livello governativo, visto il ruolo che gioca nel commercio di piante e fiori nazionale? Fra i tanti bandi legati al PNRR non si potranno individuare opportunità? «Il tema secondo me è definire prima le funzioni e definire dei progetti correlati alle funzioni. Le risorse si individuano in rapporto a quello che ci vuoi fare, non viceversa».
L.S.