NelconsigliocomunalediPescia del 21 dicembreapprovatiilbilancio 2014 (-132 mila euro) e la «continuazione» fino al 31 maggio 2016 dell’aziendaspecialeMefit, i cuiverticihannopresentatoconti del 2015 migliori del previsto. Il sindacoGiurlani ha peròannunciato un bando per eventuali candidature alternative allacaricagratuitadiamministratore del Mefit per i prossimi 5 mesi. Si attendel’okufficialedellaRegioneallaprorogadi 1 annodell’affidamentodellastrutturamercatale e al progettoda 800 mila euro digestionetransitoria del mercatodeifiori: contrattazionispostate in unatensostrutturaesterna e misuredisicurezzanegliuffici e nelseminterrato.
L’aziendaspeciale“MercatodeifioridellaToscana – cittàdiPescia”èstata per adessosalvatadalConsigliocomunalepesciatino, chenellaseduta del 21 dicembrescorso ha presoatto del nettomiglioramento, oltre le previsioni, deicontinel 2015 - dopo un 2014 in rossodi 132 mila euro, soprattutto per l’accantonamento legato al contenzioso con gli ex dipendentiComicent e al raddoppiodellatassasuirifiuti - e ha deliberato la sua «continuazione» fino al 31 maggio 2016. Data entro la qualedovràessereapprovatoilbilancioconsuntivo 2015 del Mefit, in relazione al quale e soprattutto al modo in cuisievolverannoglielementicriticiriguardantiilrapporto con la Regione e l’adeguamentodellastruttura, sivaluterà la validità del Piano diriequilibrio e sviluppopluriennaledell’aziendaspeciale e sideciderà del suo «mantenimento o dellamessa in liquidazione».
Però, nonostantel’esplicitoapprezzamentosia del sindacoOresteGiurlanichedell’assessore al bilancio Roberto Peria del «buonlavoro» fattosuiconti a fianco a fianco con l’amministrazionecomunaledalloscorsomaggio ad oggi, non èancoradettoche "salvino" l’incarico per i prossimi 5 mesianchegliattualivertici del Mefit: l’amministratoreunico Franco Baldaccini e ildirettoreFabrizioSalvadorini. E’ soprattuttoilprimo a correrequalcherischio. Infatti, duranteilConsigliocomunaledilunedì 21 dicembre, dopochealcune ore prima era uscito un comunicatodiAdessoPesciachebollava come inopportuna «la rappresentanzaistituzionale» del Mefitaffidata a «un rappresentantediForza Italia che ha avutonegliultimiannivarieresponsabilitàdigovernocittadino», ilsindacoGiurlani ha annunciato un bandoaperto ad eventuali candidature alternative a Baldaccini per la carica, svolta «a gratis e con tutte le responsabilità del caso» come fa lui, diamministratoreunicofino al 31 maggio. La manifestazionediinteresse, ha anticipatoGiurlani, sidovràchiudereentroil 15 gennaio, perché non c’è tempo daperdere e le coseda fare neiprossimicinquemesi, per arrivare a un business plan credibilesulmercatodeifiori e a un Progettointegratodifiliera (Pif) possibilmenteesteso a tuttoildistrettofloricoloLucca-Pistoia, sonotantissime e non sipuòchericorrere a personedigrandeesperienza e checonosconobene la situazione. Piùtranquillasullacarta la posizionediSalvadorini, vistofral’altroche le procedure diselezionedi un nuovodirettorerichiedono tempi chesembranoincompatibili con la necessitàdilavorarespeditamenteevidenziatadalsindaco.
Ma la principalenovità del consigliocomunale del 21 dicembreèstata la notizia, data dallostessoGiurlani, di «un progetto per un usotransitorioparzialedellastruttura» del Mefit, in primoluogo per ragionidisicurezza, cheilsindacodiPescia ha presentatovenerdìscorso in Regionealleassociazionidicategoriainteressate, siadilivelloregionaleche locale, e aidirigentiregionali. In sintesi, tutte le attivitàdicontrattazionechesisvolgonoattualmentenellaplatea del mercatodeifioridiPescia, «la partepiùpericolosadellastruttura», sarannotrasferitedall’annoprossimo in unatensostrutturacollocatanelpiazzaleall’esterno del Mefit. Continuerannoinvece ad essereutilizzati bar e uffici, per i qualicisarannoda fare deilavoridimessa in sicurezzadeicorridoidiaccesso. E nelfrattempoverràeseguitauna prima sistemazione e messa in sicurezzaanchedell’areaseminterrata, «dove cisono i magazzini e i frigoriferi»: «un investimentominimo per garantirnel’agibilità», come ha dettoGiurlani. Tuttoquestoprogettodovrebbecostare circa 800 mila euro e almeno la metàdellasomma, ha spiegatoilsindaco, dovrebbeesseregarantitadallaRegioneToscana, anche in quantoproprietariadell’immobile.
«Venerdìscorso – ha affermatoilsindacoGiurlani – le associazionidicategoriahannocondivisoquestopercorso e dall’annoprossimocimetteremo a lavorareinsieme […] in modocheglioperatori del mercato non subiscanodisagi». Giurlani ha giàinviatoallaRegioneToscana la richiestadiproroganel 2016 dell’affidamentodell’immobile del mercatodeifioridiPescia, insieme a questoprogettodigestionetransitoria del serviziodicommercioall’ingrossodifiori con le contrattazionispostatenellatensostruttura e la sistemazione del seminterrato, e ha dettodi aver giàricevuto un primo ok informale. Si attendeoral’autorizzazioneufficialedellaRegione e che la promessa del sindacoche «ilmercatodeifioridiPescia non chiuderàdalprimogennaiodell’annoprossimo e i floricoltoripotrannocontinuare a fare ilmercatolà» sipossaavverare.
Ma vediamochecosaèpiaciuto al sindacoGiurlani e all’assessorePeriadeicontifino al 30 novembre 2015 presentatidaivertici del Mefitnelleultimesettimane. Al termine, vasottolineato, di un crescendo dirichiestedidocumentazioni e datiintegratividapartedell’amministrazionecomunale - a cuiilMefit ha sempreprontamente e diligentementerisposto - che era culminatonelladomandadi un monitoraggiopuntualedell’andamentofinanziario. Ebbenedal reporting trimestrale al 30 settembre 2015 e daisuccessivimonitoraggimensili al 31 ottobre e 30 novembre 2015, èvenutofuoriche i contisonostatiassaimiglioridelleprevisioni. Tantoche al 30 novembre 2015 i ricavirealizzatisonostatipari a 853 mila euro (controunaprevisionedi 777 mila euro), mentre i costihannosuperato le aspettative in misuraassaiinferiore: 897 mila euro (contro 883 mila euro). E ilrisultatodiesercizio, sempre al 30 novembre, èstatodi -57 mila euro (controunaprevisionedi -113 mila euro), vale a dire con unaperditadi circa la metàdiquellaattesa. E anche in questocasocondizionatadall’accantonamentoprudenziale per ilcontenzioso, come pure dallascelta, per volontàpolitica, di non ritoccareall’insù le tariffedeiservizioffertidalMefit.
Questidaticontabili, insiemeall’aumentodegliiscrittidi circa il 12% dal 2014 al 2015 (da 636 a 723) al 30 novembre, hannoconvintoGiurlani e Peria a non dare ancora per morto lo strumentoaziendaspeciale. Il quale, anzi, come ha spiegatoGiurlaninelsuointerventodilunedìscorso, se i prossimicinquemesidi test fino al 31 maggio 2016 darannoesitipositivi, potrebbediventareilbracciooperativoditutte le politicheagricole, in primisflorovivaistiche, del ComunediPescia.