Un bilancio mondiale in negativo per l’export di mazzi di fiori
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Il sito specializzato “World’s Top Exports” riporta un’importante indagine sulle esportazioni di mazzi di fiori a livello internazionale. Emerge un settore in cui l’Europa detiene il valore più alto in dollari (per il 2015 possiede il 46,4% del totale delle esportazioni internazionali), seguono l’America Latina, i Caraibi, l’Africa, l’Asia e il Nord America. In generale si assiste a un deprezzamento del prodotto: dal 2014 al 2015 si parla di un -12,8% sul valore.
Il totale delle esportazioni di ogni paese per i mazzi di fiori per il 2015 è stato di 7,9 miliardi di dollari, cifra che è scesa del 6,5% negli ultimi cinque anni per tutti i venditori. Nel 2011 infatti il settore era stato valutato per 8,4 miliardi di dollari. Anno dopo anno, il valore a livello mondiale delle esportazioni di mazzi di fiori ha così subito un deprezzamento del -12,8% (dal 2014 al 2015).
Fra i vari continenti, i paesi europei si aggiudicano il valore più alto per le esportazioni nel 2015, con un giro di affari che si attesta attorno ai 3,6 miliardi di euro (il 46,4% del totale delle esportazioni internazionali). L’America Latina, escluso il Messico, e i Caraibi hanno gestito il 27,8% delle esportazioni, l’Africa il 17,9%, l’Asia il 6,3% e il Nord America l’1,4%.
I dieci paesi che hanno esportato il più alto valore in dollari per mazzi di fiori nel 2015 sono: Paesi Bassi (3,2 miliardi di dollari – 40,3% sul totale); Colombia (1,3 miliardi – 16,5%); Ecuador (819.900.000 dollari – 10,4%); Etiopia (662.400.000 dollari – 8,4%); Kenya (661.900.000 dollari – 8,4%); Malesia (98.100.000 dollari – 1,2%); Cina (87,2 milioni – 1,1%); Belgio (85 milioni – 1,1%); Italia (84,2 milioni – 1,1%); Germania (82,9 milioni – 1,1%). In generale sono quindici paesi a detenere il 93,4% delle esportazioni totali a livello internazionale, registrate nel 2015.
I paesi che hanno registrato una più rapida crescita nel settore dal 2011 sono la Lituania, fino al +552,1%, l’Etiopia, fino a +292,1%, il Kenya, fino a +45,7%, e la Cina con +21,9%. I paesi che hanno invece visto scendere le loro esportazioni sono Belgio (-67,1%), Israele (-26,3%), Paesi Bassi (-26,1%), Thailandia (-17,2%).
Redazione