Tabacco italiano e Pac: per Catania il quadro è migliorato
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Al convegno “Il tabacco italiano e la riforma della Pac”, tenutosi ieri presso il Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali), Mario Catania ha sostenuto che “il buon lavoro della politica, a livello nazionale e comunitario, ha consentito di invertire un assetto in principio fortemente penalizzante per il settore”.
“Il quadro che si è andato delineando per il settore del tabacco nell’ambito della nuova Politica agricola comune deve essere considerato sostanzialmente positivo, soprattutto se si considera quali erano i presupposti solo un anno fa”.
Lo ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania concludendo i lavori del convegno ‘Il tabacco italiano e la riforma della Pac’ che si è tenuto ieri nella Sala Cavour del Mipaaf.
“Il buon lavoro della politica, a livello nazionale e comunitario, - ha aggiunto il Ministro - ha consentito di invertire un assetto in principio fortemente penalizzante per il settore, come previsto nella proposta della Commissione. Nel corso dei negoziati e nell’ambito del percorso parlamentare, abbiamo ottenuto dei risultati fondamentali sia per gli aiuti diretti che per il greening”.
“Anche sugli aiuti accoppiati - ha proseguito - sono stati fatti dei passi avanti, ma la partita non è ancora definita, soprattutto in sede di Consiglio dove i Paesi dell’Unione contrari sono la maggioranza. Sul voto del PE della prossima settimana rimangono certamente degli elementi di incertezza ma sono fiducioso”.
“Sono convinto, inoltre, - ha concluso - che a dover diventare un elemento fondamentale per gli equilibri economici del settore debbano essere i Programmi di sviluppo rurale, per i quali sono previsti 20 miliardi di euro, tra risorse comunitarie e nazionali, nel prossimo periodo di programmazione. La sfida è quella di ottenere più agilità e facilità per sviluppare misure specifiche per il settore, ma la capacità di gestire le opportunità offerte dai Psr è una questione di vita e di morte non solo per il comparto del tabacco, ma per tutta l’agricoltura italiana”.
Fonte Ufficio Stampa