Rinnovato il contratto nazionale degli addetti al commercio e alla lavorazione dei fiori recisi
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I 15 mila addetti alla lavorazione, al commercio e al trasporto all’ingrosso di fiori freschi recisi, verde e piante ornamentali possono stare tranquilli: i sindacati di categoria Fisascat Cisl, Flai Cgil e UIltucs hanno siglato con l’Ancef, Associazione Nazionale Commercio ed Esportazioni Fiori, il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto il 31 dicembre del 2015.
L’intesa triennale e con efficacia retroattiva (dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2018) interviene sulla struttura contrattuale, contemplando il livello decentrato aziendale, e sul sistema di relazioni sindacali, con la costituzione di un osservatorio nazionale e delle commissioni paritetiche territoriali.
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Per l'organizzazione del lavoro l’intesa prevede il riposo domenicale e disciplina anche il ricorso al lavoro stagionale correlato ai cicli produttivi del fiore reciso e del verde ornamentale. Il segretario nazionale Fisascat, Vincenzo Dell’Orefice, ha sottolineato in particolare «il recupero di fluidità nell’ambito delle relazioni sindacali in un settore che, seppure di nicchia, rappresenta in alcune economie locali un volano di sviluppo e ripresa occupazionale». L’intesa è stata siglata a Imperia, dove l’occupazione del settore coinvolge circa 3500 addetti, il 20% della forza lavoro del settore. «Dopo anni di crisi il comparto è in ripresa soprattutto nella provincia ligure dove la floricoltura rappresenta un pezzo importante dell’economia territoriale» ha sottolineato il segretario generale della Fisascat Cisl Imperia Savona, Massimiliano Scialanca, che ha sottoscritto l’accordo.
Redazione