Migliorati e un po’ cambiati gli acquisti di Stelle di Natale in Italia. Male i giovani.
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Report di Ismea sul comportamento di acquisto della Poinsettia da parte degli italiani sopra i 18 anni nel dicembre 2015. Il 37% di chi ha comprato fiori e piante ha acquistato Stelle di Natale (nel 2012 era il 35%), pari al 7,1% della popolazione di riferimento (era il 5,8%). Bassi gli acquisti di fiori in generale e di Stelle di Natale in particolare fra i giovani tra 18 e 34 anni. L’88,5% sono Poinsettie monocolore rosse, salite al 18,2% composizioni miste, diminuite al 2,7% le monocolore non rosse. [Nella foto Stelle di Natale di Bonini Piante Toscana fotografate da Diade Adv]
In un quadro generale di consumo di fiori e piante in progresso ma non entusiasmante, sono migliorati e leggermente cambiati nel dicembre del 2015 gli acquisti della pianta fiorita tipica del periodo natalizio, la Stella di Natale o Poinsettia (nome scientifico Euphorbia Pulcherrima).
Lo ha fatto sapere nei giorni scorsi Ismea, che ha diffuso i risultati di un’indagine sul comportamento di acquisto degli italiani in occasione delle ultime feste di Natale e li ha confrontati con quelli degli anni precedenti.
La quota di coloro che hanno comprato una o più piante di Poinsettia sul totale degli acquirenti di fiori e piante nell’ultimo mese dell’anno è cresciuta dal 32% del 2012 al 37% del 2015. Tale quota incide sul totale della popolazione italiana sopra i 18 anni per il 7,1%, in crescita rispetto al 5,8% della precedente indagine (sempre anno 2012). Anche l’indice di penetrazione di coloro che hanno acquistato fiori o piante nel mese di dicembre 2015 è stato superiore al dato registrato nel 2012 e nel 2013, ma è rimasto sotto il livello del 20% attestandosi su un magro 18,9%. E va considerato che il 2013 è stato l’anno in cui si è registrata la spesa più bassa dal 2008 (-25%).
Tre acquirenti su quattro di Poinsettia, spiega il report di Ismea, sono donne e sul totale dei compratori la condizione professionale più diffusa è la casalinga, seguono i pensionati e i lavoratori autonomi. Con più frequenza tali consumatori hanno una licenza di scuola elementare e per una quota minore la laurea. Appartengono alla fascia di reddito media e medio-alta e sono ultra cinquantacinquenni, residenti più frequentemente nel nord est d’Italia, segue il Centro e il Nord Ovest.
Ma il dato che spicca di più, agli occhi di Floraviva, è la scarsissima penetrazione dei compratori di Stelle di Natale fra i 18 e i 34 anni su una altrettanto scarsa incidenza degli acquirenti di fiori e piante per tale fascia anagrafica, entrambe nettamente sotto la media. I giovani del campione dell’indagine erano infatti divisi in due fasce di età: 18-24 anni, pari all’8,6% della popolazione da 18 anni in su; 25-34 anni, pari al 14,3%. Ebbene, i giovani tra 18 a 24 anni che hanno acquistato almeno una pianta o un fiore si sono attestati solo al 2,3% della popolazione acquirente piante e fiori, e quelli che hanno comprato Stelle di Natale sono stati solo il 3,3% del totale di chi lo ha fatto. I giovani tra 25 e 34 anni che hanno acquistato piante e fiori sono stati il 9,7% e quelli che hanno comprato Poinsettie si sono fermati all’8,6%.
Più nel dettaglio dei comportamenti dei consumatori, il rapporto spiega che oltre l’80% degli acquirenti ha comprato per sé solo una Stella di Natale, mentre tra chi ha acquistato per regalo il 51% dichiara un solo vaso, il 29% «due stelle di Natale» e il 20% «tre Poinsettie o Stelle di Natale». Inoltre, del totale di consumatori acquirenti di fiori e piante, quasi un quarto ha detto di aver speso di più rispetto al medesimo acquisto realizzato nel mese di dicembre 2014.
Riguardo poi alla tipologia di Poinsettia, si è verificato un cambiamento rispetto alla precedente indagine realizzata nel 2012: è cresciuta notevolmente la quota di coloro che hanno scelto le composizioni miste (salite nel 2015 al 18,2%), mentre è scesa quella di coloro che acquistano le monocolori diverse dal rosso (arrivate al 2,7%). Trionfano quindi le tradizionali Stelle di Natale monocolore rosse con una percentuale dell’88,5%.
Infine, una curiosità circa la durata della pianta in casa: diminuiscono coloro che non riescono a mantenerla fiorita almeno un mese (dall’88% del 2012 all’80% del mese di dicembre del 2015).
Redazione Floraviva