Luci sulle start up agricole 4.0 a Macfrut, fiera n. 1 dell’ortofrutta

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Al via Macfrut 2022 al Rimini Expo Center: dal 4 al 6 maggio alla fiera internazionale dell’ortofrutta 800 espositori e 500 buyer accreditati. Oltre ai principali player del settore, che rappresenta il 25,5% della produzione agricola nazionale per un valore di più di 15 miliardi, in primo piano un focus su una decina di start up agricole 4.0 con proposte tecnologicamente avanzate: il mercato della Smart Agriculture in Italia è salito a 1,6 miliardi nel 2021. L’assessore all’agroalimentare dell’Emilia Romagna Mammi: sull’ortofrutta abbiamo «messo a disposizione 81 milioni di euro nel 2021 e sono previsti altrettanti investimenti per il 2022. Sostegno per la tutela dagli effetti dei cambiamenti climatici con bandi come quello per l’acquisto dei sistemi antibrina (10 milioni di euro). Nel 2022 investimenti pari a 355 milioni di euro sulle infrastrutture irrigue regionali».

Agricoltura digitale di precisione, biomateriali, droni con sensori multispettrali e termici, soluzioni di robotica, app, stazioni agrometeorologiche e altre ancora: tutte proposte unite dal comune denominatore dell’innovazione  tecnologica applicata in campo nel segno dell’agricoltura 4.0. Saranno fra le protagoniste, in un’area espositiva dedicata a fianco del campo di prova, della 39^ edizione di Macfrut, la fiera internazionale dell’ortofrutta numero uno in Italia che si svolgerà da mercoledì 4 maggio a venerdì 6 maggio presso il Rimini Expo Center. Ciò grazie a un progetto promosso da Università di Bologna, Tecnopolo Forlì-Cesena e RiNova in collaborazione con il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia.
Dopo un’anteprima il 10 dicembre 2021 a Dubai (vedi), Macfrut 2022 è stata presentata a metà aprile a Vignola ai giornalisti italiani. Alla manifestazione partecipano oltre 800 espositori in rappresentanza dell’intera filiera (produzione, tecnologie, packaging, logistica e servizi), con una presenza straniera che sfiora il 25%, l’adesione dei principali player italiani del settore, e oltre 500 buyer internazionali accreditati in collaborazione con Ice-Agenzia. Tra le presenze straniere spiccano le aree espositive di Uzbekistan, Indonesia, Vietnam, Bosnia, Turchia, Grecia, Repubblica Dominicana, Cile, Cuba e dal Venezuela per la prima volta in fiera. Menzione a parte merita il Continente Africano, da sempre ampiamente rappresentato a Macfrut, che quest’anno vede la presenza di tanti paesi: Angola, Costa d’Avorio, Camerun, Senegal, Ghana, Mali, Kenya, Uganda, Tanzania, Etiopia, Somalia, Zambia, Zimbabwe. Una delle novità sono infatti gli Africa Days. A tutto questo vanno aggiunti un’ottantina di eventi e prove tecniche in campo nei tre giorni di calendario.

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Vetrina completa dunque su un settore altamente dinamico che ha chiuso il 2021 con un export pari alla cifra record di 5,5 miliardi di euro (+6%) e un saldo della bilancia commerciale di oltre 1 miliardo di euro (Fonte Ice-Agenzia). L’ortofrutta è nel nostro Paese la seconda voce dell’export agroalimentare dietro solo al vino (7,1 miliardi) e rappresenta il 25,5% della produzione agricola nazionale per un valore di oltre 15 miliardi di euro e circa 300 mila aziende. Nel 2021, a parte la Francia, sono cresciuti a valore i principali mercati di prodotto di sbocco: la Germania che vale quasi un terzo del mercato ha registrato un +5%, l’Austria un +10%, Svizzera +8,2%, Regno Unito +7,8%. Nel mercato globale, l’Italia è il 7° esportatore di ortofrutta al mondo, il 2° in Europa (prima la Spagna, che rimane il principale esportatore mondiale a valore).
A inaugurare Macfrut verrà il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, alla presenza della vice-ministra per gli Affari Esteri Marina Sereni, e di tre ministri dell’Agricoltura africani: Etiopia, Repubblica democratica del Congo e Tanzania.
Fra le novità di questa edizione, quelle annunciate a Dubai: dall’International Cherry Symposium in omaggio al frutto simbolo di questa edizione, la ciliegia; fino al primo salone in Europa dedicato al mondo delle spezie, erbe officinali ed aromatiche (che vale solo per le spezie 18/20 miliardi di dollari a livello internazionale), Spice & Herbs Global Expo.
Uno dei tratti distintivi di Macfrut anche quest’anno le sue aree dinamiche della “Macfrut Field Solution”. Nei padiglioni ci sarà un campo prova di 1600 metri quadrati con le principali tecnologie in campo sui sistemi di irrigazione, coperture e sensoristica applicata nella cerasicoltura. L’area sul risparmio idrico, Acquacampus, è realizzata dal CER (Canale Emiliano Romagnolo) insieme all’ANBI (Associazione Nazionale delle Bonifiche Italiane).

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In aggiunta ci sarà, come anticipato, l’area dedicata alla Smart Agriculture con le ultime novità dell’agricoltura 4.0 in fatto di droni, robot e sensoristica in pieno campo in collaborazione con Ri.Nova e, fianco di essa, l’area espositiva con 12 start up promossa da Art-Er, UNIBO in collaborazione con il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia. Tra le proposte in vetrina c’è quella di Agrobit che ha sviluppato servizi di telerilevamento da drone con sensori multispettrali e termici per ottimizzare l’utilizzo di agrofarmaci, acqua e concimi in campo. Nell’agricoltura di precisione si muove anche iFarming che attraverso un sistema di sensori in campo rileva dati a cui l’agricoltore ha accesso via web e app per monitorare la bagnatura fogliare dentro la chioma, l’umidità del terreno e tanto altro. Nell’ambito dei biomateriali è la proposta di Mama Science che ha sviluppato una tecnologia (Bio-HBD) che consente di ottenere materiali bio-based quali rivestimenti per packaging in grado di aumentare la vista sullo scaffale dei prodotti, ridurre sprechi e l’utilizzo di plastiche. Metos Italia propone una gamma di sistemi di monitoraggio IoT (Internet of Things) per il pieno campo e le serre: stazioni agrometeorologiche, sensori per l’umidità del suolo, trappole elettroniche per il monitoraggio insetti e sistemi di supporto alle decisioni. Si rivolge a imprese e consumatori il progetto Wefrood realizzato da C2b4food, che offre una vetrina digitale a produttori e rivenditori per raggiungere attraverso una specifica app i consumatori alla ricerca di un determinato prodotto in una specifica area geografica. La robotica applicata all’agricoltura è la proposta di XAgriFly: due piattaforme attraverso le quali comandare droni o veicoli terrestri a guida autonoma per irrorazione, semina e fertilizzazione del suolo. Sempre a proposito di droni Consorzi Agrari d’Italia presenta i sistemi tecnologici per il trattamento delle colture, mentre Wenda ha sviluppato una piattaforma che consente alle aziende di gestire, analizzare e condividere i dati di temperatura, logistica dalla produzione al consumatore. E ancora, nell’ambito delle proposte 4.0 si muove la Start up Orchestra, mentre Neurality presenta un avanzato sistema di reti neurali automatizzate in grado di valutare la conformità di un determinato prodotto.
Nonostante la crisi Covid-19, fanno sapere da Macfrut, la Smart Agriculture continua a crescere. Secondo le stime realizzate dall'Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano e dell'Università degli Studi di Brescia, il mercato dell’agricoltura 4.0 in Italia è passato dai 540 milioni di euro di fatturato del I semestre del 2020 a 1,6 miliardi nel 2021. L'incremento è guidato dalla spesa per macchine e attrezzature agricole nativamente connesse, pari al 47% del mercato e in aumento del +17%, seguita da quella per sistemi di monitoraggio e controllo applicabili a mezzi e attrezzature agricole post-vendita (35%). Tra le soluzioni tecnologiche più utilizzate si trovano i software gestionali per le imprese agricole, seguiti dai sistemi di monitoraggio e controllo delle macchine agricole e la crescente adozione dei sistemi di supporto alle decisioni. La tracciabilità alimentare resta uno dei temi più promettenti, che guida la scelta dei consumatori in un’ottica di trasparenza e sicurezza delle produzioni. La “trasformazione digitale” è destinata a subire nei prossimi anni una maggiore accelerazione per effetto dell'ulteriore sviluppo delle tecnologie e soprattutto della crescente interconnessione tra di esse.
Tali dati incoraggianti non devono distoglierci però dai limiti incontrati in questi anni dalla diffusione delle tecnologie: è necessario sviluppare la cultura digitale e la fiducia nelle potenzialità delle tecnologie a disposizione. Non a caso le tecnologie avanzate di supporto sono una delle quattro componenti fondamentali del sistema AKIS (Agricolture Konowledge and Innovation System) che va delineandosi all’interno della nuova PAC, assieme a ricerca e sperimentazione, consulenza/divulgazione e formazione professionale, sottolineando quindi la necessità di integrare tra loro queste componenti.
«Sono convinto che il sistema di relazioni internazionali e rapporti che in questi mesi i vertici di Macfrut hanno costruito in tutto il mondo con grande lungimiranza saranno in grado di garantire le giuste premesse per la riuscita di questa importante kermesse, e soprattutto per tutte le relazioni promozionali e commerciali che verranno attivate – ha dichiarato Alessio Mammi, assessore all’agroalimentare dell’Emilia Romagna, che è la regione leader europea per prodotti Dop (19) e Igp (25) -. Sull’ortofrutta la Regione Emilia–Romagna ha messo a disposizione 81 milioni di euro nel corso del 2021 di aiuti per le organizzazioni dei produttori di ortofrutta, tramite l’OCM e sono previsti altrettanti investimenti per il 2022. Stiamo lavorando in particolare per la promozione dei nostri prodotti sul mercato nazionale ed europeo e affianchiamo le aziende nel sostegno agli investimenti, sulla tutela dagli effetti dei cambiamenti climatici come i bandi per gli acquisto dei sistemi antibrina (10 milioni di euro). Nel 2022 sono previsti inoltre investimenti di portata straordinaria sulle infrastrutture irrigue regionali, per 355 milioni di euro».
Macfrut è organizzato da Cesena Fiera e si svolgerà in Fiera a Rimini nelle giornate 4-5-6 maggio 2022 orario 9,30-18. Ulteriori informazioni sul sito macfrut.com.

Redazione